2. The Ballad of Mona
Lisa [“Tu subisci l’amore.”]
Tyler Lockwood si era sempre considerato un ragazzo concreto:
superiore a certe favolette chiamate “amore”
e “romanticismo”; l’unica cosa che contava era portarsi a
letto la “gnocca” di turno, che fosse una
cheerleader o la compagna di corso poco importava.
Erano solo volti, – e pelle e respiri
e baci – sbiaditi nella luce del mattino, ché solo la sera gli
erano sembrati affascinanti, significativi.
Tuttavia, dopo tutto ciò che aveva passato in quella cella – un dolore così intenso da spezzargli
le ossa e la coscienza -, vedere lei
gli sembrava diverso.
Forse era colpa dei suoi capelli biondi, che ancora sentiva solleticare sulla
schiena quando si era chinata su di lui, rannicchiandosi e chiedendogli –
dolce preoccupato sussurro - se
andava tutto bene.
Forse era colpa del suo sorriso – sincero eppure enigmatico, ché entrambe sapevano di nascondere un segreto.
Ma quando se la vide comparire lì, sotto il portico, dopo averla attesa
per quarantacinque minuti buoni, seppe dal tonfo in fondo allo stomaco che non
era nessuna delle due cose.
- Ehi. Dove sei stata?
Era che Caroline Forbes era l’unica ragazza di
cui ricordava perfettamente ogni singolo dettaglio.
E’ questo – guardarla e
memorizzarne le efelidi sul naso - quello che chiamano “amore”?
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La nuova coppia, signore e signori? Caroline e Tyler.
Senza discussioni.
Siparietto della 2x12: quel bacio
è stato da togliere il fiato.