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Autore: _Giuls17_    16/02/2011    2 recensioni
vi presento un'altra storia basata in parte sul 7 libro, Hoqwarts sta cedendo sotto la pressione dei mangiamorte, i maghi e le streghe sono costretti a scappare, lei però aspettarà perché il suo obiettivo è un altro adesso, il suo obiettivo è stare con lui, ma il fato lo ostacolerà per molti, molti anni. e chissà forse un giorno gli concederà l'amore....
Tratto dal capitolo 5: -Perché mi sento cosi fragile? Cosi vuota?.- dissi iniziando nuovamente a piangere.
-Perché senza me non sei niente.- disse una voce vicina.
Mi voltai per lo spavento e lo trovai, proprio davanti a me. Con la sua divisa perfettamente stirata.
Con i suoi capelli biondi pallidi adorabilmente scombinati.
Con i suoi occhi grigi fissi nei miei.
-Ma pechè?.- chiesi disperata.
-Perché tu mi ami.- dissi lui avvicinandosi a me.
-E tu? Tu mi ami Draco?.- gli urlai contro.
-Amarti? Sai che un Malfoy non capisce la parola amore.-
Per un attimo stetti zitta, incredula.
-Ma io sono l’eccezione alla regola, mia cara Hermione.- disse aiutandomi ad alzarmi –Io penso di essere l’unico Malfoy che sappia cosa vuol dire amare, e la cosa più pazzesca non è questa, è che io mi sia innamorato di una mezzosangue.
-La più brillante e bella mezzosangue di tutta la scuola.- disse scostandomi un ciuffo ribelle dagli occhi. –E non ho paura di dirlo.-
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Luna/Ron
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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capitolo 7

Capitolo 7

 

-Prendetela su!.-

-Ma è svenuta, perché? Che le è successo??.-

-Non lo so io l’ho lasciata che era sveglia.- disse Ginny.

-Cosa può essere stato allora? Hermione svegliati, su Hermione.-

 

Voci.

Chi era? Chi era che mi chiamava in questo modo?

Sei tu? Sei tu Draco?

 

No. Non puoi essere tu. Tu non sei con me.

E allora chi? Ah si.

Forse sono loro, ma perché mi devono chiamare, non mi possono lasciare riposare?

Ma io non sto riposando, sono in un limbo, pensai seccatamente.

Ero in mezzo a due strade e la cosa mi dava enormemente fastidio. Da un lato i miei amici, dall’altro l’oblio. Ma perché si deve scegliere?

Perché non si può rimanere indecisi in eterno, rispose il mio subconscio.

Ma perché? Io voglio rimanere qua e aspettare, voglio aspettarlo, insistetti con me stessa.

Lui non tornerà, mi rispose dura.

No, ti sbagli lo farà, urlai a me stessa. Il mio Io interiore stava prendendo una posizione strana pensai, non mi era mai successo.

Sei un illusa continuò, lui non ti vuole, ti ha solo preso in giro e tu gli stai ancora dietro, come un cane fedele, ti sei lasciata scappare Ron, la tua vita, non hai più niente, sei una fallita.

Ron? La mia vita? Ma come è possibile, le mie scelte sono sempre state giuste, risposi.

No, hai sbagliato molte cose, la questione Ron l’hai mancata del tutto, disse.

Perché? Perché l’ho rifiutato?

Non hai fatto solo questo, lo hai fatto sentire davvero male e sai che non lo meritava.

Lo so! Lo so che non lo meritava, ma non smetteva di venirmi dietro, dovevo pur fare qualcosa, e ho fatto bene guardalo ora! E’ sposato ed è felice!

Tu pensi che sia cosi, ma lui pensa ancora a te. Dovresti anche essertene accorta, ma sei cosi egoista che non vedi oltre il tuo piccolo mondo.

Io non sono egoista, ho fatto molto per i miei amici e lui non è più innamorato di me, sennò non avrebbe sposato Luna.

Illusa, lo ha fatto per dimostrare la sua superiorità essendo uomo, e si sei una piccola egoista che non riesce ad andare oltre alla questione Draco, non pensi neanche che lui si sia dimenticato di te, è passato troppo tempo.

Non è vero, lui mi ama e so che tornerà! Ron è felice ora.

Draco, amarti? Tzè illusa di una mezzosangue.

Vedi che stai insultando te stessa, le dissi con acidità.

E allora? Mi rispose me stessa, tanto non sono io che dovrà svegliarsi per affrontarli.

Devo farlo per forza? Chiesi seccata.

Se devi? lo devi a ognuno di loro, non vogliono che tu ti arrenda per lui, manco Ron, che forse ora ti odia.

Non voglio che mi odi, ma almeno gli ho aperto gli occhi, mi è venuto dietro per tre anni dopo la scuola, tre anni, erono troppi per lasciarlo ancora nella sua illusione.

Ma gli hai spezzato il cuore, lo sai vero?

Lo so, disse tristemente, mi dispiace di averlo fatto, ma io non lo amo, io amo lui e tu lo dovresti sapere.

Lo so, sono te stessa, sono il tuo subconscio, so bene cosa ti passa per quella testa.

E allora sai anche che io lo aspetterò.

Ti rovinerai la vita cosi, disse la voce della verità.

Non sai come andrà, dissi cercando di non darle ragione.

Invece lo so, so bene come andrà, tu lo aspetterai per ancora chissà quanto tempo, e ti accorgerai troppo tardi di essere stata presa in giro e avrai perso la tua vita.

Io non perderò la mia vita, stanne pur certa, io voglio vivere.

E allora dimostrarlo, svegliati e vai da loro.

Ma non sono ancora pronta.

Come no? Sei pronta ad aspettare chissà quanto e non sei pronta a vivere il presente, non ha senso mia cara Hermione.

Lo so.

Allora vai e fatti valere.

Va bene dissi decisa.

 

-Ragazzi…- dissi piano.

-Oh Herm, menomale ti sei svegliata ero davvero preoccupata per te.- disse Ginny che stava quasi singhiozzando.

-Tranquilla, mi ero solo addormentata.- dissi cercando di alzarmi, mai fui travolta da un forte giramento di testa e mi dovetti sedere di nuovo.

-Si, ma poi ti ho trovato a terra e mi sono preoccupata, ho chiamato i ragazzi e ti abbiamo portato in camera.-

-Grazie, a tutti e tre.- cercai di sorridere, ma in realtà volevo solo piangere.

-Tutto bene, Herm?.- mi chiese Ron.

Lo guardai, gli avevo davvero fatto cosi male? Mi sentì mancare, cosa avevo fatto? Avevo davvero rovinato la sua ma anche la mia vita!?

-Hermione sei troppo pallida, che ti succede?.- mi chiese Harry, si stava iniziando a preoccupare.

Lo vidi era a pochi passi da Ginny, ma non si sfioravano neanche, e anche questo mi fece stare male, non volevo che anche loro soffrissero.

Non doveva soffrire più nessuno, pensai.

Mi alzai con decisione.

-Si va tutto bene, devo solo andare in un posto.- dissi andando a prendere la giacca sulla sedia.

-Dove?.-mi chiesero in coro tutti e tre.

Mi girai e sorrisi, -Ve lo dirò dopo ragazzi, grazie di tutto veramente.- e detto ciò mi smaterializzai.

Li lasciai senza parole ma ora avevo bisogno di riposte.

 

Era ancora il posto più bello in cui fossi stata.

Forse era l’unico posto, dopo casa mia che mi dava la sensazione di casa.

Mi guardai intorno e lentamente mi diressi verso quel posto.

Le urla, e le risate mi riportarono ai bei tempi andati, a tempo di quando ancora non avevo nessun peso sulle spalle, ai tempi in cui ridere era cosi facile.

Mi incamminai per i corridoi ricostruiti esattamente come prima.

E mi ritrovai davanti a quella porta. Mormorai le solite parole

E aprì la porta.

E mi apparve la mia camere, la stessa camera in cui avevo fatto l’amore con lui la prima volta, la stessa camere che era ancora piena di ricordi.

Entrai e chiusi la porta e senza rendermene conto mi ritrovai immersa nei ricordi di lui, c’era ancora il nostro odore nell’aria nonostante fosse passato tanto tempo.

Guardai la parete e avanzai lentamente, c’erono ancora le nostre iniziali.

Le avevamo lasciate l’ultima volta che eravamo stati lì, l’ultima volta in cui avevamo fatto l’amore, l’ultima volta che ci eravamo isolati dal mondo per essere ancora noi, Draco e Hermione, il Serpeverde e la Grifondoro.

Toccai quelle iniziale con mani tremanti e scoppiai a piangere. Un pianto disperato e pieno di dolore.

Avevo davvero buttato via la mia vita aspettandolo?? Pensai fra le lacrime.

   
 
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