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Autore: Scaramouch_e    17/02/2011    3 recensioni
[aggiornamento del 23.07.2019: questa storia rimarrà incompiuta. Mi sto dedicando ad altro, ma non la voglio cancellare, e o eliminare. Quindi rimarrà qui, senza conclusione. Scusatemi.]
C'è Elizabeth Bennet una delle figlie della numerosa e benvoluta famiglia Bennet la quale incomincerà la sua nuova avventura a Hogwatrs con la sua simpatia e ironia.
C'è Fitzwilliam Darcy, figlio della nobile famiglia Darcy incomincia anche lui l'avventura volendo liberarsi del nome che porta.
C'è Charlie Weasley, figlio di Arthur e Molly Weasley che ha per amico il giovane Fitzwilliam.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Famiglia Weasley, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Altro contesto
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disclaimer: io non scrivo a scopo di lucro. Tutti i personaggi sono rispettivamente di Jane Austen (per quanto concerne Pride and Prejudice) e di J.K. Rowling (per Harry Potter.)


Magic and Prejudice.




Al binario 9 ¾ c’era già folla quando i Bennet arrivarono: gufi che si chiamavano fra di loro, ragazzini in preda al panico, genitori commossi. Erano definitivamente entrati nel mondo della magia.
Elizabeth si guardò intorno restando a bocca aperta. Inutile dire che aveva accompagnato sua sorella, l’anno precedente al treno, ma ora che vi si trovava a prenderlo lei era tutta un’altra cosa.
Come l’anno precedente ad accompagnare le bimbe vi era tutta la famiglia compreso il padre.
Mary guardava incantata la locomotiva immaginando chissà cosa, Kitty e Lidya invece chiacchieravano con due gemelli entrambi dai capelli rossi che avevano la loro stessa età... Erano i gemelli Weasley dall’aria uguale e dagli stessi occhi azzurri aperti in sorrisi simili (i Weasley secondo il signor Bennet, erano la famiglia di maghi più rispettabile che conosceva).
A Elizabeth davano fastidio, erano troppo uguali, pensava si completavano le frasi a vicenda e avevano insegnato qualche trucchetto a Kitty e Lydia per non farsi distinguere mai.
Lei invece trovava molto affascinante Charlie Weasley, il secondo della nidata Weasley.
Chiacchierando con Jane (lei era sicuramente la sua sorella preferita) non vide contro chi andava a sbattere finchè non ci si scontrò.
Il sorriso strafottente spiccava sul volto affilato, i capelli neri danzavano in tutte le direzioni e gli occhi blu guardavano la giovane Bennet come fosse un insetto.
“Ehm... Scusa!” balbettò Elizabeth con un po’ di rossore in viso.
Il ragazzo le rivolse un occhiata in cui sembrò che tutto l’odio del mondo fosse contenuto in quel unico sguardo.
Elizabeth per poco non si mise a piangere, nonostante fosse forte, aveva comunque paura. Jane la strinse a se e non disse nulla giusto perché col ragazzo c’era Charlie Weasley.
-Il bello- si chiese Elizabeth -è come posso esser diventati amici!-
“Andiamo Charlie, qui non c'è nessuno da vedere!” disse il ragazzo bruno prendendo per la spalla Charlie.
“Aspetta Will sono i Bennet, e Lizzy è al nostro anno! Potremmo fare amicizia!” Charlie sorrise radioso alle due sorelle, ma ‘Will’ non si mosse.
“Non mi sento disposto, a fare amicizia con gente di così basso lingaggio. Andiamo Charlie.”
Charlie si scusò mentre veniva portato via dall’amico.
Elizabeth si rivolse alla sorella, arrabbiata e delusa. “Può mai essere che Charlie Weasley sia amico di un tale... Borioso, antipatico e orribile ragazzino!?”
“Magari ci avrà visto qualcosa che tu non hai visto... Avanti Lizzy saliamo sul treno, prima che parta.”
Da brava Tassorosso sua sorella vedeva le cose belle anche in un rospo, lei certo era sognatrice ma con i piedi per terra! Insomma non poteva credere che tutti fossero buoni e gentili, c’erano anche degli idioti irascibili pieni di crudeltà a questo mondo.
Non protestò con sua sorella perché lei era troppo buona e poi le voleva troppo bene per vedere anche solo una volta il volto rabbuiarsi per colpa sua.
Così con un sospiro, si mise le zampe in spalle e seguì Jane sulla carrozza per la sua nuova avventura.
Il viaggio fu fortunatamente tranquillo, nel corso di esso vennero interrotti da alcuni ragazzi che entrarono chiacchierando, erano amici di sua sorella.
Elizabeth si mise a leggere, in genere era la prima a chiacchierare, ma adesso non ne aveva voglia e poi voleva finire ‘Storia di Hogwarts’ in santa pace.
All’arrivo della signora del carrello dei dolci, presero qualcosa e i ragazzi si tuffarono sul cibo.
“Ragazzi ci siamo...” disse Morgana, un’amica di sua sorella, zittendosi per sentire l’altoparlante che annunciava che presto sarebbero arrivati a Hogwarts.
Lizzy con gli occhi lucidi di emozione si voltò verso il finestrino: il paesaggio era dominato dall’ombra di un gran castello che si vedeva in lontananza... Era Hogwarts, era casa.
Strinse con la mano il polso di Jane che sorrise senza dir nulla, capendo l’emozione della sorella alla vista del castello.

***

Giovani maghi e streghe erano radunati in sala grande: c’era un gran vociare, quasi  tutti erano intenti a parlare e a ridacchiare fra di loro aspettando i piccoli del primo anno.
“Bill non sei curioso di scoprire in che Casa finirà tuo fratello?” Bill Weasley, quarto anno, Grifondoro, era come al solito circondato da ragazzine che ammiravano la sua bellezza.
“Certo anche se so che verrà smistato nei Grifondoro, ha coraggio da vendere mio fratello!” disse guardando verso il portone chiuso, probabilmente la professoressa McGranitt stava istruendo i piccoli circa l’uso del Cappello Parlante.
La professoressa McGranitt, pochi minuti dopo, fece la sua spettacolare entrata portandosi dietro i bambini: erano tutti agitati, e Bill sorrise notando come suo fratello invece fosse tranquillo, e stesse cercando di calmare due ragazzi che litigavano. Bill assottigliò gli occhi quando capì chi era il ragazzino: Fitzwilliam Darcy, il maggiore dei Darcy. Era una famiglia purosangue e i suoi genitori avevano dovuto partecipare a una loro festa portandosi dietro Charlie, il quale, con tutta la sua spontaneità, si era fatto amico il ragazzino. Bill conosceva anche la ragazzina: era una delle Bennet, e il suo sguardo si posò sul tavolo dei Tassorosso dove la giovane Jane Bennet sedeva rigida e composta al suo posto.
Bill sorrise: quella ragazzina gli era sempre piaciuta anche se si erano scambiati solo alcune parole, data la differenza di età che c’era fra loro due, ma i loro genitori si conoscevano e poteva dire che Jane era assolutamente da adorare.
La professoressa, nel frattempo, nel silenzio generale, aveva fatto apparire uno sgabello sul quale aveva messo un vecchio cappello a punta, da mago e aveva finito di spiegare le modalità di smistamento ai bambini.
Dopo la solita filastrocca, che spiegava le quattro virtù per entrare nelle quattro Case, la strega aveva estratto una pergamena e cominciato a chiamare i nomi dei futuri maghi e streghe.
Elizabeth fu molto sorpresa che lo smistamento consistesse nel provare un vecchio capello: sembrava che la cerimonia dello smistamento dovesse rimaner segreta nelle famiglie purosangue e persino in Storia di Hogwarts non c’era niente.

Finalmente cominciò. Arcibald Cora fu la prima: il capello parlante, non appena le fu posato in testa, la smistò nei Grifondoro e il tavolo all’estrema sinistra scoppiò in un applauso fragoroso.
Poi fu chiamato Baan Liam il quale divenne un Tassorosso, e questa volta a battere le mani fu il tavolo a destra.
Elizabeth aveva notato che qualche volta il Capello Parlante ci metteva più tempo a decidere proprio come aveva fatto per Baan Liam.
“Bennet Elizabeth!” la professoressa McGranitt chiamò sonoramente Lizzy e la ragazzina si avvicinò al capello gettando un’occhiata alla sorella e a tutta la sala grande.
L’ultima cosa che vide, prima che il Capello Parlante le fosse infilato in testa coprendole gli occhi, furono due occhi neri che irriverenti la fissavano.
“Bene... Un’altra Bennet! La tua Casa ideale è Corvonero poiché tu possiedi una buona dose di intelligenza, sapienza e voglia di apprendere, mista a ironia... Sì sei perfetta per quella Casa. Ebbene, sei una CORVONERO!”
Il tavolo di sinistra battè le mani per la prima Corvonero e Lizzy, dopo essersi tolta il capello, prese posto vicino a un ragazzo alto e magro, che era un suo lontano cugino, un tal Collins, che la salutò con cortesia. Lizzy gettò uno sguardo a sua sorella Jane che sorrise alzando in alto il calice.
Lo smistamento riprese subito con Bingley Caroline che divenne la prima serpreverde. Lizzy la conosceva poiché aveva viaggiato nella stessa barca con lei, Darcy e Charlie ed era stata attaccata tutto il tempo a Darcy; Elizabeth pensò che era la Casa giusta per lei.
Lo smistamento continuò con Darcy Fitzwilliam il quale divenne anche lui un serpreverde e si andò a sedere accanto alla ragazza antipatica.
Fu smistata una nuova Grifondoro di nome Hall Rebecca, poi fu smistata la gemella di quest‘ultima, Cassandra, che fu la nuova Corvonero. Tre ragazzi divennero dei Serpreverde e altri due ragazzini divennero dei Corvonero. Lucas Charlotte, una ragazzina che Elizabeth aveva preso in simpatia, divenne una Tassorosso come anche una Tonks che si andò a sedere alla Casa giallo-blu; poi fu chiamato Weasley Charlie che divenne un Grifondoro come predetto dal fratello.
Lo smistamento finì con Yuong Liam che venne smistato a Serpeverde.
A quel punto la McGranitt arrotolò la pergamena e portò via il capello e lo sgabello.

***

Il preside Albus Silente si alzò subito dopo: sorrideva e aveva le braccia aperte, orgoglioso della sua scuola.
“Benvenuti! Benvenuti a tutti vuoi studenti, vecchi e nuovi! Prima di incominciare il nostro buonissimo banchetto vorrei  ricordarvi che Gazza, il nostro custode, si è premurato di mettere il regolamento sulla porta del suo ufficio. Infine vorrei presentarvi il vostro nuovo insegnante di Difesa contro le arti oscure! Dunque diamo il benvenuto a: Kingtt Grian! Purtroppo il vecchio professore si è ammalato, ma fortunatamente il nostro bravo Kingtt ha accettato l’incarico.”
Gli applausi era tutti per l‘uomo che si era alzato: era un uomo piuttosto tarchiato dai capelli mossi neri e grandi baffi a ‘manubrio’, indossava un abito color prugna con un cappello coordinato. Lizzy riprese ad ascoltare Silente.
“Bene. E ora buon appetito a tutti!”
I piatti, magicamente, si riempirono e tutti si affrettarono a mangiare.
Lizzy incominciò a parlare con suo cugino, che era al quinto anno, trovando in lui un ragazzo piuttosto noioso e prolisso. Allora si interessò alla storia di Cassandra(intorno alla quale si era radunata una piccola corte) la sorella della Hall: era una ragazza interessante, di certo non ordinaria... Insomma si fece un’amica.

***

Non appena la cena finì i Caposcuola presero in mano la situazione: portarono nei dormitori i ragazzini.
Il dormitorio dei Corvonero era protetto da una porta senza maniglia né serratura, era necessario rispondere a un indovinello per entrare nella sala comune, vasta ed ariosa, con il soffitto decorato da un affresco raffigurante il cielo notturno, punteggiato di stelle di bronzo, ripetute sulla moquette blu notte. Lizzy apprezzò le moltissime librerie traboccanti di libri e tomi. La porta d'ingresso aveva di fronte una stupenda scultura di marmo levigato rappresentante Priscilla Corvonero.
Dopo aver sentito parlare i Caposcuola sulle norme della scuola, i ragazzi andarono nei loro dormitori e le ragazze nei loro. Lizzy parlò con Cassandra e le altre compagne di stanza per un po’ prima di cadere, soddisfatta, in un sonno ristoratore.

Fitzwilliam si era alzato dalla panca con al seguito la giovane Bingley non appena Silente aveva finito di parlare. Si sentiva segretamente molto deluso dalla sua assegnazione a Serpeverde. Guardò verso la tavola di Grifondoro dove il suo amico Charlie rideva fra i suoi compagni ... Charlie, la sua amicizia era molto importante e il neo-serpeverdere sperò di non perderla.
“William, che guardi?” la voce da oca di Caroline lo portò alla realtà. “Nulla non guardo nulla. Andiamo Caroline.”
Caroline sorrise prendendo per il braccio il giovane Fiztwilliam e seguendolo nella sala comune. La sala comune di Serpeverde si trovava nei sotterranei di Hogwarts  sotto il Lago Nero. L'arredamento era costituito da poltrone e sofà neri, tappeti verdi e argento e lampade che diffondevano una luce verdastra. L'unica fonte di calore era un colossale camino di marmo, abbellito da statuette e teschi. Il tutto dava l’idea di morte e Fitzwilliam rabbrividì mentre ascoltava i caposcuola dare le regole per una buona convivenza.
Finalmente si andò a dormire, e i due ragazzini si salutarono con un bacio sulla guancia.

Charlie Weasly seguì suo fratello per i corridori di Hogwarts fino a una torre, la loro torre. Per accedere alla Sala Comune dei Grifondoro, bisognava dare la parola d’ordine a un quadro rappresentante una Signora Grassa. Si entrava in una sala circolare, ampia e accogliente. Il pavimento era ricoperto da uno stupendo tappeto rosso vermiglio e oro, mentre le pareti erano tappezzate di drappi e magnifici arazzi dei colori della Casa.
Charlie sorrise contento mentre sentiva il Caposcuola parlare. Gli dispiaceva solo per Fiztwilliam, non era sicuro che si sarebbe trovato bene in quella Casa, ma lui era a casa.

Ninfandora Tonks era sconvolta: tutto si sarebbe aspettata tranne di andare a finire a Tassorosso, ma tutto sommato le andava bene così, perché era stupendo stare in quella casa dove forse aveva trovato anche un’amica: una ragazza del secondo anno, Jane. Appena sveglia avrebbe scritto alla mamma per avvertirla della cosa, sicuramente ne sarebbe stata felice: nonostante fosse una Black era diversissima dai Purosangue che conosceva.
Ninfadora arrivò  nella sala comune che si trovava vicino alle cucine era molto calda e accogliente, decorata in giallo e nero, i colori della Casa.
La ragazza andò a letto chiacchierando con Charlotte Lucas e altre ragazze del suo anno.

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Grazie per i commenti, spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento!

   
 
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