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Autore: Scaramouch_e    11/02/2011    4 recensioni
[aggiornamento del 23.07.2019: questa storia rimarrà incompiuta. Mi sto dedicando ad altro, ma non la voglio cancellare, e o eliminare. Quindi rimarrà qui, senza conclusione. Scusatemi.]
C'è Elizabeth Bennet una delle figlie della numerosa e benvoluta famiglia Bennet la quale incomincerà la sua nuova avventura a Hogwatrs con la sua simpatia e ironia.
C'è Fitzwilliam Darcy, figlio della nobile famiglia Darcy incomincia anche lui l'avventura volendo liberarsi del nome che porta.
C'è Charlie Weasley, figlio di Arthur e Molly Weasley che ha per amico il giovane Fitzwilliam.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Famiglia Weasley, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Altro contesto
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disclaimer: io non scrivo a scopo di lucro. Tutti i personaggi sono rispettivamente di Jane Austen (per quanto concerne Pride and Prejudice) e di J.K. Rowling (per Harry Potter.)


Magic and Prejudice.
00-Prologo.


Per i maghi undicenni la più grande felicità era quella di ricevere la lettera da Hogwarts che permetteva ai ragazzi di frequentare la grande scuola di Magia e Stregoneria.
Ciò valeva anche per Elizabeth Bennet la quale il giorno dell’undicesimo compleanno osservava dalla finestra della cucina il cielo limpido e privo di nuvole per vedere arrivare un gufo. Sua sorella maggiore, Jane, che aveva un anno in più di Elizabeth, già frequentava Hogwarts. Lei era stata smistata a Tassorosso, casa in cui si trovava benissimo. Sperava tanto che la sorella Elizabeth frequentasse Tassorosso, anche se a detta del padre la piccola sarebbe stata smistata a Corvonero per via della sua intelligenza e ironia.
Elizabeth faceva parte di una famiglia benestante e abbastanza numerosa: oltre a lei e a Jane c’era Mary, di due anni più giovane, e le due gemelle Kitty e Lidya, piccole, di appena tre anni.
Possedevano una casa a Diagon Alley proprio sotto il negozio gestito dalla mamma. ‘da Madama McMadam Malkin’s Robes for All Occasions’ recitava l’insegna ed era un negozio di vestiti. Il negozio era gestito dalla famiglia della signora Bennet da moltissimi anni: generazioni e generazioni di maghi avevano scelto come loro divisa la McMadam, facendo inorgoglire la mamma.
Suo padre invece lavorava al ministero nel reparto della cooperazione magica. Doveva lavorare anche quel giorno speciale e stava in ufficio, ma aveva espresso il desiderio di essere informato quando sarebbe arrivato il gufo.
Elizabeth lanciò un urletto quando vide finalmente un uccello planare tranquillo sul balcone della cucina, era un corvo reale e portava due lettere nella zampa; Elizabeth era eccitata e non riuscì ad aprire il nodo, ci dovette pensare sua sorella a farlo per lei. Prese la propria lettera e lanciò alla sorella la sua.
Lesse avidamente la missiva e arrivata alla fine dovette leggere una seconda volta, lanciò un altro urletto e corse via dalla madre con Jane che la seguiva con un sorriso morbido sul viso.

***


Anche per i Darcy quello era un giorno importante: il loro figlio Fitzwilliam avrebbe frequentato per la prima volta Hogwarts.
I Darcy erano una delle più antiche famiglie veramente purosangue che il mondo magico avesse mai visto. Al pari dei Malfoy o dei Black i Darcy ritenevano che la purezza di Sangue e la ricchezza fossero due qualità da portare avanti nel corso degli anni. Abitavano in una bella magione a Godric’s Hollow, villaggio abitato quasi esclusivamente da maghi.
I Darcy avevano anche una figlia, Georgiania, che aveva sette anni, ma era tradizione che il figlio maschio fosse quello a cui si dava più attenzione perché perpetuare la stirpe.
E così quello era un giorno di festa molto particolare: erano stati invitati i maggiori rappresentanti purosangue della zona per festeggiare il piccolo Darcy.
Fitzwilliam non era tanto felice del festeggiamento: odiava i modi di fare dei purosangue e tutte le manie ad essi legate. Per questo era chiuso in soffitta, al buio cercava di scappare dai genitori e dalle zie e zii che lo volevano festeggiare.
La porta si aprì e una testa rossa fece capolino nella stanza: era un ragazzino come lui dai grandi occhi azzurri, i capelli scompigliati e le lentiggini sul viso.
Non appena Fitzwilliam lo notò, sperò di non essere scoperto dagli altri purosangue tutti intenti a cercarlo.
“Ciao. Sei quello che tutti cercano?” chiese il ragazzino andando verso il maggiore dei Darcy.
Aveva occhi vispi era alto e muscoloso, vestiva con abiti di seconda mano e Fitzwilliam si chiese cosa ci facesse lì. Ma gli piacque e sorrise: Darcy quando sorrideva era un altro ragazzino, purtroppo non gli capitava sorrideva quasi mai poiché i suoi detestavano le risate.
“Sono io. Mi chiamo Fitzwilliam Darcy. Ma mi puoi chiamare Will è più corto.”
Il rosso sorrise. “Mi chiamo Charlie Weasley. Scendi, dai, ci divertiamo a prendere in giro la gente, e a far impazzire le vecchie!” propose Charlie con un gran sorriso in viso che riempì gli occhi azzurri di divertimento...
Era divertente e buffo quel ragazzo, fu forse per questo motivo che Fitzwilliam lo prese sotto la sua ala protettrice nonostante fosse di famiglia molto modesta.

   
 
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