Ciao
ragazzi,
ben ritrovati a tutti voi. Spero siate pronti: questo capitolo
sarà pieno di
sorprese . Sono sicuro che vi farò saltare dalla sedia,
sempre se ci riesco.
Mi
raccomando, ditemelo con un commento: voglio sapere la vostra opinione.
Lettore
01: Per
quanto riguarda quello che mi hai detto nel capitolo precedente,
presenterò il
team fantasy dopo il
prossimo attacco dei demoni di Abhadon e sarà molto presto.
Detto
questo,
vi auguro buona lettura.
“BUON
APPETITO!” dissero tutti.
Tutti mangiarono avidamente il
ramen, deliziati dal
sapore celestiale.
“Hmm! È così buono!” fece la
piccola Kinomoto.
“Lieto che ti piaccia signorina” disse allegro il
signor Teuchi, proprietario e gestore del chiosco “Naruto, mi
hai davvero fatto
pubblicità: non avevo mai avuto tante persone in una volta,
nemmeno dei divi”
disse rivolto ad Aster.
“E se tutto va bene, ci vedrà molte
volte” disse lui.
“E’ davvero ottimo!” disse Syrus
“Mi piacerebbe farlo
assaggiare anche a mio fratello. Sono sicuro che lo apprezzerebbe
moltissimo”.
“Allora devi portarlo qui. Gli preparerò una
porzione
speciale” disse Teuchi.
“lo farei volentieri, ma adesso è in ospedale e
non so
quando uscirà” disse lui.
“Capisco! In questo caso, so come rimediare: ti
preparo una porzione da portar via. Mi raccomando, non farla vedere a
nessuno”
disse premuroso e si diresse al fornello.
“Non vorrei rovinarti il progetto Syrus” intervenne
Sakura “Io mi alleno con la nostra Hokage per diventare
medico. Anche se l’hai
abbracciata, affondando nel suo seno –arrossendo- non puoi
mica”
“E smettila!” la riprese Ino “Non
è proibito portare
qualcosa ad un malato! Sono sicura che si riprenderà
subito”.
“Tranquillo Syrus. Ti copriremo noi” disse Naruto.
“Naruto!” fece Sakura guardandolo storto
“Introdurre
cibo in ospedale è proibito”.
La faccia della ragazza fece indietreggiare tutti gli
altri. Era meglio non farla arrabbiare.
“Suvvia non
c’è nulla di cui preoccuparsi” disse
Ayame, la figlia del signor Teuchi, una giovane brunetta“Se
c’è un’ordinazione
possiamo portare il nostro ramen dovunque!”
“Davvero?” fece Sakura.
Ayame annuì.
“Beh! Allora va
bene!” disse.
“Quasi quasi me ne faccio portare una a casa mia. Sono
sicura che a papà e a mio fratello piacerà un
sacco” disse la piccola Kinomoto
“Tu che ne pensi Shaoran?”.
“Ecco..” fece lui.
“E’ un’ottima idea!” disse
Kero-chan “Mi piacerebbe
mangiarne in gran quantità”.
“Ehi! Non esagerare. Sai quanto ci vuole per
raggiungere casa nostra?” fece il cinesino.
“Noi ci abbiamo impiegato solo pochi minuti!” disse
Kero-chan.
“Dimentichi che abbiamo volato, altrimenti chissà
quanto ci sarebbe voluto per arrivare qua” lo riprese
Yuè.
Kero-chan si bloccò sul tavolo. Tutti lo fissarono per
alcuni secondi.
Poi, di scatto, si girò: “Stavo
scherzando!” con la
zampa sulla testa.
Tutti caddero a terra.
“Ti sembra questo il modo di scherzare” lo riprese
Chazz alzatosi per primo.
“Ci hai fatto cadere tutti!” continuò
Hassleberry.
“Per di più mi è caduto il ramen. Come
intendi
rimediare” disse Naruto.
“Scusate!” disse lui imbarazzato.
Fu preso dalla piccola Kinomoto, che cominciò a
strattonarlo: “Mi sono fatta male accidenti a te”.
Il piccolo guardiano le fu rubato dalle mani
dall’altra Sakura, parecchio imbestialita.
“Calma! Sakura!” disse Naruto.
Lei lo guardò con sguardo assassino, facendolo
rabbrividire.
“Falla finita ragazzina” disse Gaara acido.
“Hai detto qualcosa?” ringhiò la ragazza.
Lui non si scompose e la guardò fissa.
Tutti rimasero paralizzati dalla scena.
Gaara tese la mano sinistra {guarda che quella, anche
se sei protetto, ti prende tutto il braccio}
indicandogli Kero-chan che, nel frattempo si era fatto blu.
La ragazza se ne accorse e, spaventata, mollò la
presa.
“Tutto bene?” chiese lei.
“Promemoria” disse lui “Mai farti
arrabbiare” {e
tienilo bene a mente}.
“Ragazzi, che ne dite di tornare composti? Così
posso
fare un altro giro” disse il signor Teuchi, per calmare
l’atmosfera.
I ragazzi tornarono composti e
continuarono la loro
consumazione in silenzio.
“Scusate ragazzi!” chiese
Naruto“C’è una cosa che vorrei
tanto sapere”.
“Sarebbe!” disse Jessie.
“Come ha fatto il vostro amico Zane a ridursi
così?”
chiese.
Syrus stava per mettere in bocca alcuni spaghetti ma
s’interruppe.
“Che c’è?” chiese Naruto
“Ho forse detto qualcosa di
sbagliato?”
“No, non è per quello” disse Alexis
“Il punto è che
neanche noi lo sappiamo”.
“Se è questo il problema, posso risolvere
io” disse
Jaden.
“E come?” chiesero gli altri.
“Vedete: durante l’allenamento con Nick, ho
imparato a
controllare i miei poteri. Tra questi, anche se ancora poco sviluppata,
rientra
la telepatia. Mentre stavamo aspettando in sala d’attesa Nick
mi ha fatto
vedere tutto e mi ha incaricato di farlo vedere anche a voi”.
“E aspetti adesso per dircelo” fece Chazz.
“Non sapevo quando dirvelo” si
giustificò “Comunque
adesso posso farlo. Va bene?”.
“Che aspetti?” disse Chazz nervoso.
Jaden guardò gli altri che fecero si con la testa.
“Vi dico sin da subito che mette i brividi. SCANNING
MENTALE”.
Le menti dei ragazzi furono invase dalla scena del
combattimento e, quando la interiorizzarono, un brivido li percorse.
“Assurdo” disse
Neji per primo “Come può esistere
un’abilità innata come quella?”.
“Io lo trovo interessante!” disse Gaara
“Mi piacerebbe
battermi con uno dei due, ne varrebbe la pena”.
“Stai forse scherzando?” disse Yuè calmo
“Non metto in
dubbio le tue abilità, ma sia Zane che Itachi sono
decisamente al di sopra
della tua portata”.
“Vuoi forse dire che nessuno di noi è al loro
livello?” chiese Aster.
“Non ho detto questo: qualcuno abbastanza forte
c’è,
ma preferisco non aggiungere altro”.
“Avanti non farti pregare” gli disse Rock Lee
“Non mi
offendo mica se non sono ancora abbastanza forte!”
“Infatti, non lo sei”.
Rock Lee si mise nell’angolo depresso.
“Meno male che ha detto che non si sarebbe offeso!”
fece.
“Non fate caso a lui!” disse con un sorrisetto
Tenten.
“Andiamo ragazzi” disse Jaden “Evitiamo
di parlarne,
almeno al momento”.
“Perché?” chiese Naruto.
Jaden indicò uno sconsolato Syrus che fissava la sua
ciotola mezza piena.
“Avanti! Non ti deprimere così” gli
disse dolcemente
Tomoyo “Non so che tipo sia tuo fratello, ma sono sicura che
tu sei forte quanto
lui”.
Il ragazzo non rispose, si limitò ad alzare gli occhi
e fissarli nell’immensità azzurra di quelli di lei.
Per un momento si sentì mancare la terra sotto i piedi
e la cosa, invece di spaventarlo gli piaceva: lo faceva stare bene.
Dopo quella sensazione fece un debole sorriso.
“Sento un buon profumo
nell’aria” disse Chazz “Non so
ancora cosa significhi, ma direi che hai fatto colpo Syrus.
Complimenti”.
Ricevette un pugno in testa da Ino, che gli era seduta
accanto e gli gridò: “Stupido! Cose come questa
non si dicono in pubblico! Sei
davvero un idiota!”
“Ti prendi troppa confidenza, per i miei gusti,
mocciosa! Impara a tenere le mani a posto, o ci penso io”
disse lui.
“Provaci!” disse lei in cagnesco.
“Suvvia ragazzi non litigate: siamo tra amici!”
disse
Choji.
“STA ZITTO CICCIONE!” dissero insieme.
“IO NON SONO CICCIONE SONO BASSO DÌ
TORACE!” gridò di
rimando e cominciò a rotolare.
La sua corsa fu fermata dalla piccola Kinomoto che,
prontamente, aveva attivato la carta del
“rimpicciolimento” riducendo Choji.
“Ma cosa gli è successo?” dissero tutti.
“Semplice” disse Kero-chan “Per evitare
possibili
danni, Sakura ha usato una delle carte di Sakura: cioè
quella del
rimpicciolimento, che riduce le dimensioni. In questo modo Choji
è diventato
piccolo quanto un dado. Bella pensata!”
“Non per offenderti, ma metti paura” disse Tenten.
“Hai davvero un potere anomalo ragazzina. Sei da
tenere d’occhio” disse Gaara. {a cosa pensi
ragazzo?}
“Fatemi tornare normale” gridò Choji
“Non voglio
diventare cibo per gli insetti”.
“Tranquillo, ti farò tornare normale, ma devi
promettermi
una cosa” disse Sakura.
“Qualsiasi cosa!” disse Choji.
“Che non ti offenderai più sei ti chiameranno
ciccione. Me lo prometti?”
Il “piccolo” Akimichi sembrò offeso
dall’insinuazione,
ma vedendo il viso sorridente della ragazzina ne fu abbagliato e
promise. Pochi
secondi dopo era tornato alla sua solita altezza.
“Sei stata incredibilmente dolce Sakura!” disse
Tomoyo
con la videocamera in mano “Questo evento meritava davvero di
essere ripreso”.
La piccola Kinomoto fece un sorrisino imbarazzato.
“Sapete ragazzi: credo
valga la pena riprodurvi con
una magnifica foto di gruppo. Che ne dite?”
Tutti ebbero un attimo di esitazione, tutti tranne
Jaden, Naruto e Jessie che dissero: “Avanti con una bella
foto!”
“State scherzando?” disse Chazz “Non sono
nelle
condizioni ideali per fare una foto, soprattutto non voglio essere
ripreso con
voi”.
“Andiamo Chazz!” disse Jessie
“Sarà divertente!”.
“Aspettate” intervenne Aster “Se vogliamo
fare una
bella foto di gruppo, è necessario che ci siamo tutti. Mi
sembra manchi
qualcuno all’appello”.
“E’ vero!” disse Syrus, come se si fosse
appena
svegliato “Manca Zane!”.
“Allora andiamo in ospedale a vedere come sta!”
propose Naruto.
“Non siate stupidi! Zane ha bisogno di riposo. Non
possiamo andare da lui così!” intervenne Sakura
Haruno.
“Sono curioso di
incontrare questo Zane!” disse Gaara
“Voglio vedere se è davvero forte come lo
descrivono”.
Kankuro e Temari lo guardarono preoccupati.
“Tranquilli: mi basterà solo vederlo in
faccia!” disse
per tranquillizzarli.
“Allora è deciso!” disse Jaden
“Andiamo a trovare
Zane!”.
“Un momento ragazzi!” intervenne Ichiraku
“Avete
dimenticato qualcosa direi”.
“A giusto!” fece Chazz “Accetta le carte
di credito?”
“Certo!” disse tirando fuori la macchinetta.
Chazz tirò fuori una Black Card, la inserì
nell’apparecchio e pagò il conto.
“Hai una Black Card?” disse la piccola Kinomoto
“Ma
quanto sei ricco?”
“La mia famiglia gestisce una multinazionale, quindi
ho sempre parecchio da spendere!” disse semplicemente.
Tutti i ninja (tranne Gaara) e i cartomanti
spalancarono la bocca con il classico “Cheeeeeee!”
“Non per vantarmi: ma sono sopra voi mortali” disse
lui con calma.
“E’ modesto eh?” chiese Shikamaru ad
Alexis.
“Molto!” esclamò.
Giunti nell’ospedale di
Konoha, i ragazzi si recarono
nella stanza di Zane.
Lo trovarono in piedi appoggiato
sul davanzale della
finestra e senza bende.
“Che diavolo hai fatto?” disse Sakura Haruno
allarmata
“Rimettiti subito a letto!”
“Non ho bisogno di dormire. Sto bene” disse lui
“Dove
mi trovo?”
“Sei nell’ospedale di Konoha Zane” disse
la voce di
Nick dall’ingresso.
Tutti si voltarono verso di lui.
“Come diavolo ci sono finito?” chiese Zane.
“Ti ci ho portato io!” rispose Nick “Le
tue condizioni
erano alquanto critiche e ho pensato di portarti da una specialista per
farti
curare”.
“Com’è finita?” chiese
l’altro.
“Non lo so non sono riuscito a vedere l’esito. In
qualsiasi caso è stato davvero uno scontro eccezionale. Ora
, però devi
riposarti,torna a letto” disse Nick imperioso.
“Non darmi ordini oppure..”
“Cosa?”
I loro sguardi si scontrarono per
alcuni istanti.
“Niente!” disse
Zane e si sedette sul letto.
Ci fu qualche attimo di silenzio, poi qualcuno si
decise a parlare.
“Tu devi essere Zane” disse Gaara
“E’ un piacere
conoscerti, io sono Gaara”.
“So chi sei!” disse Zane “Nick mi ha
parlato di tutti
voi.
Al momento sono poco propenso a parlare con dei
mocciosi, quindi andatevene”.
“Ehi! Che modi sono!” disse Naruto innervosito
“E’
questo il modo di rispondere a qualcuno che si presenta?”
“Tu devi essere Naruto, giusto?” disse Zane
“Si vede
che sei una testa quadra!”
“Cosa?” disse nervoso.
“Calmati Naruto”, lo fermò Nick
“Zane è fatto così!”
“Me ne frego!” disse Naruto “Non
m’importa chi ti
credi di essere, ti ci faccio rimanere un anno intero su quel
letto”.
“Calmati Naruto!” intervenne Jaden.
Il biondino non ascoltò l’amico e si
avvicinò furente
a Zane ma Syrus gli si parò da vanti.
“Naruto” fece il ragazzo “Lascia che ci
pensi io, ho
un conto in sospeso con lui”.
Per lunghi istanti, i due si fissarono negli occhi e,
alla fine, Naruto acconsentì.
Syrus si voltò verso il fratello: “Zane, falla
finita!”
Il fratello maggiore rise: “Tutto qui? Pensavo avresti
detto qualcosa di più!”
“Te lo ripeto: falla finita” disse Syrus
“O passerò a
misure drastiche!”
“E quali?”
chiese Zane senza interesse.
“Non ti conviene saperlo” intervenne Nick.
Zane spostò lo sguardo su Nick: “Ti riferisci al
suo
potere nascosto per caso?”
“Già!” confermò Nick
“Non ho avuto modo di vederlo, ma
a detta di Alan potrebbe rivaleggiare con quello di un guerriero
universale”.
“Rivaleggiare con il potere di un guerriero
universale?” chiese Shikamaru.
“Esatto” disse Nick “Giacché
ci siete tutti, vi farò
una rapida elencazione dei vostri poteri e farò una
classifica”.
Il giovane entrò nella
stanza e materializzò una
lavagna dal suo porta tutto, suscitando lo stupore dei ragazzi e si
schiarì la
gola e iniziò.
“Dovete sapere che, tenendo conto dei poteri, ci sono
sette categorie di guerrieri che vanno dal basso verso l’alto.
La settima categoria sono i guerrieri base: i loro
poteri si limitano alla capacità di volare e combattere con
le energie di cui
vi ho dato i rudimenti. Vi appartengono Sakura Haruno, Tenten, Kiba,
Choji e
Kankuro.
La sesta categoria sono i guerrieri elementari: che,
come dice il nome, sono in grado di manipolare gli elementi della
natura a loro
piacimento. Voi ninja potete essere messi in questa categoria. A questa
appartengono Ino e Temari.
La quinta categoria è quella dei guerrieri
metamorfici: dotati della capacità di modificare il proprio
aspetto con
sembianze simili a quelle di un animale, oppure di modificarne la
struttura
molecolare. Hassleberry, Zane, Aster, Shino, voi appartenete a questa.
La quarta è quella dei guerrieri-luce e dei
guerrieri-ombra: dotati della capacità di manipolare la luce
e l’ombra a
livelli che superano la normale immaginazione. Shaoran, Shikamaru, Neji
e
Chazz, che è una sorta d’intermezzo con la
categoria precedente, appartengono a
questa.
La terza è quella dei guerrieri spirituali: sono in
sintonia con spiriti del mondo antico, che rappresentano un lato della
natura o
una particolare virtù. In questa rientrano: Hinata, Alexis,
Sakura Kinomoto,
Jessie e Gaara e, anche se impropriamente, Naruto.
La seconda è quella dei guerrieri selvaggi e dei
materializzatori:
i primi sono dotati di un istinto particolare capace di piegare le
forze della
natura, di sensi sviluppati e rapidità
nell‘apprendimento; i secondi possono
materializzare il loro spirito sottoforma di armi, dandogli la forma
che più
preferiscono senza alcun limite o concretizzare poteri di oggetti. Rock
Lee e
Syrus sono due guerrieri selvaggi, mentre Jaden è un
materializzatore.
La prima e ultima categoria è quella dei guerrieri
universali: che possono entrare in contatto con l’universo e
usarne il potere.
Quest’ultima è una categoria extra che
può essere raggiunta da pochi guerrieri,
appartenenti alle altre.
Oltre al sottoscritto, ne fanno parte anche Naruto e
Jaden.
Prima che qualcuno di voi possa dire qualcosa, v’informo
che i poteri extra che avete: sono classificabili in altri modi nella
cosiddetta classe dei poteri mutanti, ma si svilupperanno con la vostra
crescita e quindi, al momento, preferisco non dirla.
Detto questo, ho concluso la mia spiegazione e, con
permesso, mi bevo un bicchiere d’acqua” e si
servì.
Per qualche minuto regnò
il silenzio totale, poi tutti
esplosero e cominciarono a parlare tra di loro e a fare domande a Nick.
La porta della stanza si
aprì ed entrò Ayame con un
vassoio di ramen e annunciò: “Ramen Ichiraku! Se
non avete mai provato il
nostro ramen, non sapete cosa vi perdete. Confezione speciale per i
signor Zane
Truesdale offerta dalla casa”.
I ragazzi smisero di parlare e la lasciarono passare.
“Ecco a lei!” disse la ragazza, porgendogli il
ramen
con un sorriso.
Per la prima volta nella sua vita, Zane non sapeva che
cosa dire: forse era il posto, oppure erano state le troppe scoperte,
oppure
erano gli occhi di quella ragazza, così semplici e allegri,
che gli erano
apparsi all’improvviso a lasciarlo di sasso. {la terza
è impossibile}
“G-Grazie!” disse lui e prese il vassoio.
“Forza, lo assaggi, non se ne pentirà”
disse la
ragazza.
Con gesto meccanico, il ragazzo prese le bacchette e, pizzicati
alcuni fili, li assaggiò.
Tutti osservarono muti la scena,
aspettando un
responso.
“E’ ottimo!” disse lui con voce tremante
“Non ho mai
mangiato niente di così buono in vita mia” e
continuò a servirsi.
Tutti tirarono un sospiro di sollievo.
Finito il ramen, Zane porse la
ciotola vuota ad Ayame
sfiorandole un dito e arrossendo in volto {non mi dite che è
l’opzione numero
tre? }
Chazz percepì un forte odore di fragole, simile a quello
che aveva sentito prima con Syrus: giungendo alla verità.
“Da non credere!” pensò il ragazzo
“Uno come lui si innamora
di una cuoca? Questa sembra la scena di un racconto romantico. Che
schifo!”
{Ehi!}
“Lieto che ti sia
piaciuto” disse Nick “Il ramen di
Ichiraku fa meraviglie. Grazie per essere venuta qui Ayame”.
“Nessun disturbo, è stato un piacere”
disse la ragazza
e poi si rivolse a Zane con un sorriso “Spero di rivederla al
nostro chiosco”.
Il Truesdale maggiore si sentì percorso da un brivido
e, forzatamente, annuì.
“Bene, adesso vado. Buona giornata a tutti” disse e
se
ne andò.
Zane la seguì con lo sguardo anche dopo che fu sparita
dietro la porta, rimanendo imbambolato.
“Ehi sveglia!”
disse Naruto agitando la mano davanti
alla sua faccia.
Zane si riprese e disse: “Che cosa
c’è?”
Tutti quanti sorrisero.
“Che avete da sorridere!” disse Zane imbronciato.
“No, niente!” disse Shikamaru “Comunque
ti conviene
stare attento, amico: sarà difficile che il signor Teuchi vi
faccia
avvicinare!”
“Che vuoi dire?” fece Zane “Quella
ragazza non m’interessa!”
e si voltò imbronciato. {Non ci credo: è cotto!}
“Come no?” rise Jaden “Si vedeva lontano
un miglio che
non riuscivi a staccarle gli occhi di dosso”.
“Ti ci metti anche tu?” disse Zane.
“Andiamo
ragazzi!” disse Nick “Non mettete il dito
sulla piaga, non è divertente.
Comunque ho una notizia buona e una cattiva. Quale
volete sentire per prima?”
“Prima la buona” disse Jaden.
“Va bene!” disse Nick “La buona notizia
è che voi
duellanti e cartomanti siete stati nominati a pieno titolo ninja della
foglia”.
“Cosa?” fece Shikamaru “Era questo che
volevi dire
alla quinta Hokage?”
“Esatto. Ragazzi ecco a voi il vostro
lasciapassare” e
tirò fuori dieci copri fonte.
“Grande!” fece Jaden “Questo vuol dire
che adesso
potremo venire qui quando vorremo vero?”
“Proprio così” disse Nick.
“Immagino che la cattiva sia che dovrete prendere
ordini dalla nostra Hokage e compiere missioni” disse
Shikamaru.
“Sei davvero perspicace Shikamaru.
Ovviamente alternerete le vostre missioni con gli
impegni che avete di solito.
Vi avverto che
non sarà una passeggiata” concluse Nick.
“Sarà davvero divertente!” disse Jaden.
“Aspetta e vedrai fratellone Jaden” gli rispose
Naruto.
“Perché?” chiese il castano.
“Lo vedrai!” rispose semplicemente il biondino.
“Ragazzi, per oggi resterete qui: così
approfondirete
la conoscenza con gli altri” disse Nick.
“E la mia prova?” chiese Jaden.
“Quale prova?” chiesero i ninja.
“Ecco..” cominciò Jaden “Io
non ho una spada!”
I ragazzi capirono al volo e
inghiottirono.
“La faremo domani mattina” rispose Nick
“Per oggi
avete la giornata libera”.
“Un momento” intervenne la piccola Tomoyo.
“Cosa c’è piccola Tomoyo”
chiese Nick.
“Ci siamo tutti, no? Allora facciamo una bella foto di
gruppo: così potremo ricordare questo momento”
disse lei.
“Una foto? Adesso?” fece Ino “Non sono in
ordine” si
lamentò.
“Tanto non ci sarebbe differenza” disse Chazz e
ricevette un ennesimo pugno della ragazza. {ma non eri tu a dire di non
essere
nelle condizioni giuste?}
“Allora che ne dite?” chiese la ragazzina con un
dolce
sorriso.
“Non ho mai fatto una foto di gruppo” disse Gaara
“Tuttavia, credo valga la pena immortalare un momento come
questo”.
“Per me va bene!” disse euforico Naruto.
Alla fine tutti furono d’accordo e si misero in posa con
Nick al centro.
“Un bel sorriso!” disse la piccola.
Tutti sorrisero e immortalarono la loro prima foto di
gruppo.
Il sole tramontò e
Kaeleena terminò di raccontare a
Kisame la storia di cui aveva fatto parte.
“Cavolo!” disse lo spadaccino stupito “Ed
io che
pensavo di essere un mostro”.
“Credimi” disse la donna “A confronto dei
demoni di
Abhadon, sei un bravo ragazzo”.
“Consolante!” esclamò
“C’è solo una cosa che non
capisco!”
“Sarebbe?”
“Perché Nick ha raccontato a Itachi la sua storia?
Sia
io che lui siamo dei criminali di livello S”.
“Devi chiederlo a lui non a me” rispose la donna.
“Il motivo è semplice” disse Itachi.
I due si voltarono verso il letto e
videro l’Uchiha
mettersi a sedere.
“Sei sveglio?” chiese Kisame.
“Sì, da alcuni minuti” rispose lui.
“Capisco” fece Kaeleena “Hai dormito
bene?”
“Non dormivo così da tanto tempo” disse
lui
guardandola intensamente “Mi sento come se fossi tornato
indietro”.
“Ne sono contenta” disse lei “Piuttosto:
perché Nick
ti ha fatto vedere la sua storia?”
Il moro si alzò dal letto e, barcollando, si
avvicinò
alla finestra e la aprì: “Perché si
è fidato di me”.
Kisame e Kaeleena lo guardarono senza capire.
“Lui ha visto la mia storia, le scelte che ho fatto,
le mie emozioni e mi ha premiato facendomi vedere le sue. È
da anni che mi
porto tutto dentro: pensavo che nessuno sarebbe mai riuscito a vedermi
dentro,
ma lui l’ha fatto ammirando la mia
volontà”.
“Quel pennuto ti ammira?” fece lo spadaccino
“Da
quello che mi avete detto non c’è nulla di
ammirevole in voi se non la vostra
forza”.
“Forse non sono tutto da buttare!” disse lui e
osservò
il cielo tinto d’arancio.
Kaeleena si alzò e fece
un profondo respiro: “Coloro
che si portano appreso un pesante fardello si riconoscono sempre tra di
loro.
Non so che cosa Nick abbia visto nel tuo cuore, ma se
lui si è fidato, lo farò anch’io.
Che ne dite di restare qui per questa notte? Mi sono
stancata di stare da sola, con la sola servitù a farmi
compagnia”.
“Ci ospiteresti per la notte!” disse Kisame
divertito
“Se ospiti dei ricercati rischi parecchio ragazza”.
“Niente che possa risolvere. Allora?”
“Per me va bene” disse Itachi.
“Se Itachi è d’accordo, lo sono
anch’io” disse lo
spadaccino.
“Bene, ho giusto qualche cabina per gli ospiti. Sono
singole, tirate a lucido e perfettamente ammodernate. Vi
accompagno” disse la
donna e si avviò alla porta.
Kisame si alzò e seguì la donna, ma
l’Uchiha maggiore
rimase immobile a fissare il cielo.
“Che cosa fate Itachi? Non venite?” chiese lo
spadaccino.
“Tra un momento” disse lui rimanendo di spalle.
Lo spadaccino capì che voleva restare da solo e
uscì
dalla stanza con la donna.
Kaeleena guidò lo
spadaccino per il corridoio
adiacente e, dopo pochi minuti gli aprì una porta.
L’arredamento della cabina era identico a quello della
padrona dello yacht: il muro era giallo ocra, il pavimento era
ricoperto da un
pregiato tappeto persiano e delle tende cremisi coprivano la finestra e
il
letto a baldacchino a due piazze.
“Che lusso!” commentò Kisame
“Non so se riuscirò ad abituar
mici!”.
“La cena, di solito, viene servita in camera. Fra poco
passerà un domestico per prendere l’ordinazione:
chiedi tutto quello che vuoi”
disse la donna.
“Ottimo!” sorrise l’altro.
“Bene, vado a prendere Itachi”.
“Quando è in quel modo: resta immerso nei suoi
pensieri per ore e nessuno lo smuove. Mi sa che dovrai cambiare
stanza”.
“Lo terrò a mente. Buona notte” e chiuse
la porta.
Kaeleena aprì la porta
della sua cabina e osservò
sognante il moro che fissava il sole tramontare completamente.
“E’ uno spettacolo incredibile vero?”
disse lei,
avvicinandosi a lui.
“Il più bello che ci possa essere”
rispose lui.
Il volto di Itachi era sereno e rilassato, i suoi
occhi neri brillavano e il suo respiro era lento e regolare.
“Da quanto tempo non vedevi il tramonto?” chiese la
donna.
“Non lo ricordo più! Mi sembra la prima volta.
Devo
ringraziarti per questo: ora vedo di nuovo”.
“Io non ho fatto niente: ti ho solo curato”.
“Hai fatto molto di più!”
La donna si voltò verso di lui, perdendosi
nell’intensità di quegli occhi. Scostò
lo sguardo e tornò a vedere il mare.
“Al contrario! Mi stai facendo sorridere: sono in
pochi a riuscirci. La verità è che nessuno mi
aveva mai guardato in quel modo.
Vedere il momento della morte che si avvicina e la
solitudine non mi permettono di godere quei piccoli piaceri della
vita”.
“Allora non pensarci” disse Itachi “Non
pensare a
quello che verrà, ma a quello che c’è
adesso.
Credimi quando ti dico: che ti capisco”.
“Ti credo: siamo entrambi due creature il cui futuro
è
segnato dalla morte. Non si può sfuggire al destino:
è impossibile”.
Il moro sorrise: “Sai, qualcuno mi ha rivelato che
niente è impossibile”.
“Il credo di Nick ti ha contagiato?” chiese lei con
un
dolce sorriso.
“Mi ha lasciato un messaggio che non dimenticherò
mai!”
“E quale sarebbe?” disse voltandosi verso di lui.
I loro occhi si incrociarono, perdendosi nelle
rispettive immensità.
“Che il biglietto per il futuro è sempre
bianco” e si
avvicinò a lei.
“Allora, ti prego: mostralo anche a me”.
I loro volti si avvicinarono sempre di più, i loro
cuori battevano come se fosse uno e le loro labbra si unirono in un
lungo e
intenso bacio.
Il sole lasciò spazio a una splendida luna che,
radiosa, salutò un nuovo amore.
Nel
prossimo
capitolo.
Adesso è il
turno di Jaden fornire una prova delle sue capacità.
Il ragazzo se
la vedrà contro il primo guardiano, mostrando le sue
capacità.
Riuscirà a
sconfiggere il suo gigantesco avversario e ad andare avanti?
Questo e
molto altro al prossimo capitolo.
Angolo
dell’autore:
enciclopedia del Fantasy
Eric
(inchino): “Oggi
dovremmo parlare della classificazione fatta dal nostro Nick, ma
l’ha spiegata
così bene che non saprei aggiungere altro.
Per questo oggi,
presentiamo le attuali e possibili coppie, viste finora.
1)
Chazz - Ino. Io dico che
è impossibile, ma può darsi
che mi sbagli.
2)
Syrus – Tomoyo. Per loro
tutti dicono sì.
3)
Zane – Ayame. Uno come
lui, con una ragazza semplice
come lei? Al massimo, potrebbe durare un mese.
4)
Itachi – Kaeleena. Che
è pazza lo so, ma non pensavo
fino a questo punto. Valle a capire le donne.
5)
Shaoran – Sakura. La
coppia più dolce che abbia mai
visto.
6)
Rombo d tamburi. Nick –
Marina.”
La
prima coppia piomba nello studio fiondandosi sul povero Eric.
Ino:
“Non dire assurdità! Io e questo idiota non
abbiamo nulla da spartire”.
Chazz:
“Per una volta le do ragione. E poi, anche se fosse vero, non
puoi gridarlo ai
quattro venti, sfigato!”
Eric:
“Sulla prima parte dovrei darvi ragione, ma è
troppo divertente auspicare a una
vostra accoppiata. Sulla seconda ho qualcosa da ridire: la donna che
amo è
morta!” e mostra loro la sua foto.
Ino
e Chazz (imbarazzati): “Scusaci!” e se ne vanno in
silenzio.
Eric
sospira: “Spero davvero che si mettano insieme, almeno
potrò dire di aver fatto
il ruolo di Cupido”.
Due
pugni gli arrivano in testa: Kaeleena e Marina sono parecchio irruenti.
Kaeleena
(venetta pulsante): “Che bastardo che sei! Primo: Shelley qui
è viva e te la
sei sposata.
Secondo:
io sarei pazza?”
Marina
(furiosa): “Sono d’accordo con Kaeleena, stupido e
poi chi ti ha detto che io e
Nick stiamo insieme?”
Eric
si fa piccolo e non sa a chi rispondere per prima. Prova a
indietreggiare, ma
si trova dietro Zane, Itachi e Nick con le braccia incrociate.
Eric
(tic nervoso): “Ciao ragazzi!”
Scena
troppo violenta
Lo
studio è distrutto ed Eric è a terra dolorante.
Eric
(vede le stelle): “Per oggi è tutto ragazzi! Ci
rivediamo alla prossima.
Ricordate
questo: mai spettegolare sulle coppie. Ciao!” e sviene.
Credo
che prenderò alla lettera il suo consiglio, sapete! Alla
prossima.