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Autore: Shadowlight    08/01/2006    1 recensioni
Sono passati sei anni da quando la guerra è finita... Molte cose e persone sono cambiate, ma possono tornare nella nostra vita... E' solo questione di attimi... (pubblicavo questa storia con il nome di Fairlight... questa volta i capitoli ci saranno tutti!) please R&R
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo Tre: Incantesimo spezzato

Visto che la settimana prossima non ci sarò, vi lascio adesso il terzo capitolo della storia… Ho quasi finito di sistemarli tutti, mi mancano solamente gli ultimi due, che farò la settimana prossima, quando avrò un po’ di tempo... Dopo di questa volta penso che aggiornerò sempre il venerdì o il sabato di ogni settimana.  Adesso un po’ di saluti prima di lasciarvi alla storia:

desdeus: grazie del tuo commento e spero che continuerai a leggere la storia

ginny88: ho dato un’occhiata alle tue fic, ma in questo momento non ho molto tempo, ma presto troverai un mio commento, è una promessa!! Baci!!

MiaBlack: sono felice che i capitoli ti siano piaciuti, e se non capisci in questo capitolo chi è Draco, sono sicura che nel prossimo sarà molto evidente… bacio

Serena89: la trasformazione di Dave ci sarà presto… Quanto al fatto che Ginny non lo riconosce, diciamo che un po’ di cambiamento fisico e comportamentale e il fatto di non pensare di ritrovare proprio quella persona in quel contesto possono avere aiutato… Per quanto riguarda il clichè “famiglia iper-prottetiva” non posso che darti ragione, ci saranno ancora alcuni momenti del genere, ma spero di averli inseriti bene nella storia per non farli risultare troppo pensanti… Aspetto sempre il tuo giudizio! Kisses

Ed ora eccovi il capitolo numero tre!! Commentate

 

Capitolo Tre:   Incantesimo spezzato

 

Ginny aprì la porta del suo appartamento ed entrò in casa canticchiando tra sé una strana canzone che aveva sentito in metropolitana quella mattina e che per tutto il giorno non era riuscita a togliersi dalla testa

“Finalmente sei arrivata” disse Harry uscendo dalla cucina con un’enorme tazza piena di cereali al cioccolato in mano

“Usare la metropolitana è pazzesco” rispose la ragazza appendo il cappotto all’ingresso

“Già, è un peccato che tu debba rifare l’esame per smaterializzarti… E’ una vera seccatura, si perde un mucchio di tempo” commentò Harry tornando in cucina

“L’ho passato una volta, lo passerò anche questa… E poi sto imparando delle cose molto interessanti sul mondo dei Babbani” rispose Ginny seguendolo “Non mangiare quella roba che adesso preparo la cena”

“Devo uscire subito, una chiamata urgente del Ministero… Sembra che ci siano dei problemi di sicurezza, ma non ho capito bene. Saranno le solite seccature” spiegò il ragazzo pulendo la tazza vuota con un colpo di magia “Devo passare alla Tana da Ron, devi dirgli qualcosa?”

“No, non ho niente da dirgli, è lui che è arrabbiato con me e non ho ancora capito perché” rispose la ragazza seccata iniziando a preparare la cena per lei e per Luna con un noncurante gesto della bacchetta

“Ginny, lo sai perché è arrabbiato, lui vuole solo che tu sia felice” ripeté per l’ennesima volta Harry guardando la ragazza che sembrava non ascoltarlo

Questa rimase in silenzio per un po’, poi si voltò verso l’amico e lo fissò negli occhi “Allora digli che sono felice e digli anche che non sono più una bambina”

Harry rimase a fissarla per un attimo, poi, con un sospiro uscì dalla stanza “Vado a prepararmi e esco… Non so a che ora torno”

Ginny non rispose e continuò a preparare la cena. Questa volta non voleva essere lei a dover chiedere scusa al fratello per come si era comportata, sapeva bene di aver sbagliato a non avvertire nessuno quando era uscita con Dave il giorno del suo compleanno, ma l’aveva fatto per un motivo e non voleva cedere. Cedere avrebbe voluto dire che ammetteva di essere ancora una bambina, avrebbe voluto dire continuare a fare il gioco dei suoi fratelli che la trattavano come se avesse dieci anni, avrebbe voluto dire continuare a non crescere…

“Qualcosa non va?” chiese Luna entrando in cucina attratta dal profumo della cena quasi pronta

“Cosa?” chiese Ginny riscotendosi dai suoi pensieri

“Discusso di nuovo con Harry per tuo fratello?” ripeté Luna in modo più diretto

“Già… Come sempre da quanto? Una settimana, quindici giorni?” chiese arrabbiata Ginny sedendosi a tavola “Non ne posso più di questa storia”

“Io ti ho visto con quel ragazzo, il giorno del tuo compleanno… Ti stavo cercando, ma non rispondevi e allora sono entrata nella tua camera e ti ho visto dalla finestra… C’era anche Harry con me, ma non penso che lui abbia fatto in tempo a vederti…” disse tranquilla Luna

“Davvero?”

“E sai una cosa Ginny? Anch’io avrei scelto di passare la serata con un ragazzo se ne avessi avuto l’opportunità… Sembrava piuttosto carino se non fosse stato per i capelli biondi…” confessò l’amica mentre Ginny la guardava tra lo stupito e il divertito

“Cos’hanno che non va i ragazzi con i capelli biondi?” chiese Ginny sulla difensiva

“Niente, solo che personalmente preferisco quelli con i capelli scuri…” rispose con aria sognate Luna

“Qualcuno in particolare?” la stuzzicò Ginny con finto interesse

Luna la guardò sorridendo “Vedo che ti è tornato il buon umore… Mangiamo, altrimenti si fredda tutto…”

 

“Romeo mi stai ascoltando?” chiese Rose ad un Dave visibilmente assorto nei suoi pensieri

“Cosa?” chiese il ragazzo con la faccia di chi si trova in un posto e non sa perché

“Si può sapere a cosa stai pensando tutta la sera o è qualcosa che non si può dire?” chiese maliziosa Rosa, mentre il ragazzo arrossiva leggermente

“Stavo solo pensando a Ginevra” rispose il ragazzo dopo un po’

“Solo a quello?” chiese insistente Rose, ma, dopo aver visto lo sguardo stupito e imbarazzato del ragazzo, si affrettò ad aggiungere “Scherzavo, non preoccuparti”

“Lo spero per te, altrimenti non ti racconterò più niente”

“Se lo farai io non ti offrirò più nessuna torta… Dai raccontami qualcosa di quella ragazza, non  l’hai più portata qui”

Cosa vuoi che ti dica? È una ragazza fantastica, so così poco di lei eppure è come se la conoscessi da sempre… Ogni volta che ci incontriamo durante la pausa pranzo è come se la vedessi per la prima volta, quella sua espressione innocente e allo stesso tempo determinata mi fa impazzire…” iniziò Dave tornando nel mondo dei sogni

“Dave non mi avevi mai mostrato questo tuo lato eccessivamente romantico…” lo fermò divertita Rose

Perché non avevo mai conosciuto una ragazza come Ginevra”

“Sei proprio cotto, innamorato perso…” rispose Rose prendendo il piatto e andando in cucina

Dave rimase pensieroso per un attimo poi prese il suo piatto e seguì l’amica “Sai una cosa Rose? L’altro giorno volevo farle una sorpresa e ho provato a cercare l’ufficio dove lavora, ma non sono riuscito a trovarlo… Eppure sono andato nella via dove ha detto lei, ma non c’era nessun ufficio di pubbliche relazioni da quelle parti…”

“Probabilmente avrai capito male il nome della via” rispose Rose stringendo le spalle

“Già…” commentò ancora pensieroso il ragazzo

 

Sabato mattina, il pallido sole di febbraio illuminava di una luce irreale la grigia città di Londra. Ginny uscì di casa e si mise a camminare verso la metropolitana con le mani in tasca. Doveva andare al lavoro, aveva un mucchio di cose da fare e voleva sbrigarle il prima possibile

“Ehi, dove vai di bello?” la fermò Dave

“Ciao! Vado in ufficio, ho un mucchio di documenti arretrati da sistemare e volevo prendermi un po’ avanti… E se voglio avere il pomeriggio libero è meglio che mi sbrighi” spiegò la ragazza

“Sei sempre così di fretta…” disse dolce Dave guardandola negli occhi

“Se mi guardi così e se mi offri qualcosa di caldo posso anche arrivare in ritardo” propose la ragazza avvicinandosi a lui e baciandolo teneramente

I due si diressero in un piccolo caffé, poco lontano dalla metropolitana

“Allora come va con tuo fratello?” si informò Dave sedendosi

“Non ci parliamo ancora, vuole che sia io ad ammettere di avere sbagliato, ma non lo farò mai, non questa volta!” spiegò Ginny “E la cosa più irritante è che tutti i miei amici mi tormentano con questa storia e continuano a pressarmi perché sia io la prima a parlargli…”

Se vuoi gli parlo io…” propose Dave

“E’ meglio di no, mio fratello sarebbe capace di trasformarti in chissà che cosa solo perché tu esci con me… E’ molto geloso e ha già minacciato parecchie volte di farlo…” disse Ginny scuotendo la testa parlando in senso letterale e non metaforico come pensava Dave

“Mi so difendere sai?” disse offeso il ragazzo

“Non dubito di questo, ma io ti vorrei tutto intero… Non ti preoccupare, conosco mio fratello, non può stare senza la sua sorellina per troppo tempo! E’ meglio che vada, che ne dici se ci vediamo questa sera?”

“Rose mi ha chiesto se non ti porto più da lei, potremmo andare a trovarla e poi andare da qualche parte” propose il ragazzo

“Perfetto, dille di preparare una delle sue torte, quella che ho assaggiato la scorsa volta era troppo buona!” acconsentì la ragazza uscendo dal caffé

 

‘Quella ragazza è fantastica, mi fa impazzire… Ogni volta che la vedo mi sembra di conoscerla già… Starei ore a guardare quei bellissimi occhi blu, così belli, così profondi che mi fanno perdere il controllo ogni volta che li vedo… Diamine, ha ragione Rose, sono proprio cotto!” pensò Dave mentre camminava per Hyde Park in quel pomeriggio stranamente assolato e caldo per essere febbraio

Più che in inverno sembrava di essere in primavera, i bambini si rincorrevano per il parco seguiti a ruota dalle mamme, molti ragazzi ne avevano approfittato della bella giornata per mettersi a giocare a pallone nel parco mentre ragazze sedute sulle panchine confrontavano gli ultimi acquisti di una giornata di shopping. Dave avrebbe tanto voluto avere lì con lui Ginevra, solo per camminare mano nella mano senza dirsi niente, senza parlare… Lo voleva così tanto che per un attimo gli sembrò di vederla camminare dall’altra parte del laghetto…Anzi, quella che vedeva era proprio lei…

Il suo cuore si illuminò e decise di andarle incontro tenendola d’occhio tra la folla per non perderla di vista… Si sentiva come un bambino, il suo cuore batteva all’impazzata, ormai non era molto lontano da lei, ma lei non l’aveva ancora visto…

Ginny si fermò all’improvviso. Un ragazzo con i capelli neri arruffati e gli occhiali l’aveva chiamata e lei aveva raggiunto lui e altri ragazzi al bar poco lontano dal lago. Dave la seguì con lo sguardo e guardò gli amici di lei uno ad uno, abbastanza vicino per vederli chiaramente senza essere visto…

Qualcosa dentro di lui si infranse vedendola chiacchierare allegramente con quelle persone…

 

Una nuvola oscurò il sole…

  
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