Visto che la settimana prossima non ci sarò, vi lascio adesso il terzo capitolo della storia… Ho
quasi finito di sistemarli tutti, mi mancano solamente gli ultimi due, che farò
la settimana prossima, quando avrò un po’ di tempo... Dopo di questa volta penso
che aggiornerò sempre il venerdì o il sabato di ogni settimana. Adesso un po’ di saluti prima di lasciarvi
alla storia:
desdeus: grazie del
tuo commento e spero che continuerai a leggere la storia
ginny88: ho dato
un’occhiata alle tue fic, ma in questo momento non ho molto tempo, ma presto
troverai un mio commento, è una promessa!! Baci!!
MiaBlack:
sono felice che i capitoli ti siano piaciuti, e se non capisci in
questo capitolo chi è Draco, sono sicura che nel prossimo sarà molto evidente… bacio
Serena89:
la trasformazione di Dave ci sarà presto… Quanto al fatto che Ginny non
lo riconosce, diciamo che un po’ di cambiamento fisico
e comportamentale e il fatto di non pensare di ritrovare proprio quella persona
in quel contesto possono avere aiutato… Per quanto riguarda il clichè “famiglia
iper-prottetiva” non posso che darti ragione, ci saranno ancora alcuni momenti
del genere, ma spero di averli inseriti bene nella storia per non farli
risultare troppo pensanti… Aspetto sempre il tuo giudizio! Kisses
Ed ora eccovi il capitolo numero tre!! Commentate
Capitolo Tre: Incantesimo spezzato
Ginny
aprì la porta del suo appartamento ed entrò in casa canticchiando tra sé una
strana canzone che aveva sentito in metropolitana quella mattina e che per
tutto il giorno non era riuscita a togliersi dalla testa
“Finalmente
sei arrivata” disse Harry uscendo dalla cucina con un’enorme tazza piena di
cereali al cioccolato in mano
“Usare
la metropolitana è pazzesco” rispose la ragazza appendo il cappotto
all’ingresso
“Già,
è un peccato che tu debba rifare l’esame per smaterializzarti… E’ una vera
seccatura, si perde un mucchio di tempo” commentò Harry tornando in cucina
“L’ho
passato una volta, lo passerò anche questa… E poi sto imparando delle cose
molto interessanti sul mondo dei Babbani” rispose Ginny seguendolo “Non
mangiare quella roba che adesso preparo la cena”
“Devo
uscire subito, una chiamata urgente del Ministero… Sembra che ci siano dei
problemi di sicurezza, ma non ho capito bene. Saranno le solite seccature”
spiegò il ragazzo pulendo la tazza vuota con un colpo di magia “Devo passare
alla Tana da Ron, devi dirgli qualcosa?”
“No,
non ho niente da dirgli, è lui che è arrabbiato con me e non ho ancora capito
perché” rispose la ragazza seccata iniziando a preparare la cena per lei e per
Luna con un noncurante gesto della bacchetta
“Ginny,
lo sai perché è arrabbiato, lui vuole solo che tu sia felice” ripeté per
l’ennesima volta Harry guardando la ragazza che sembrava non ascoltarlo
Questa
rimase in silenzio per un po’, poi si voltò verso l’amico e lo fissò negli
occhi “Allora digli che sono felice e digli anche che non sono più una bambina”
Harry
rimase a fissarla per un attimo, poi, con un sospiro uscì dalla stanza “Vado a
prepararmi e esco… Non so a che ora torno”
Ginny
non rispose e continuò a preparare la cena. Questa volta non voleva essere lei
a dover chiedere scusa al fratello per come si era comportata, sapeva bene di
aver sbagliato a non avvertire nessuno quando era uscita con Dave il giorno del
suo compleanno, ma l’aveva fatto per un motivo e non voleva cedere. Cedere
avrebbe voluto dire che ammetteva di essere ancora una bambina, avrebbe voluto
dire continuare a fare il gioco dei suoi fratelli che la trattavano come se
avesse dieci anni, avrebbe voluto dire continuare a non crescere…
“Qualcosa
non va?” chiese Luna entrando in cucina attratta dal profumo della cena quasi
pronta
“Cosa?”
chiese Ginny riscotendosi dai suoi pensieri
“Discusso
di nuovo con Harry per tuo fratello?” ripeté Luna in modo più diretto
“Già…
Come sempre da quanto? Una settimana, quindici giorni?” chiese arrabbiata Ginny
sedendosi a tavola “Non ne posso più di questa storia”
“Io
ti ho visto con quel ragazzo, il giorno del tuo compleanno… Ti stavo cercando,
ma non rispondevi e allora sono entrata nella tua camera e ti ho visto dalla
finestra… C’era anche Harry con me, ma non penso che lui abbia fatto in tempo a
vederti…” disse tranquilla Luna
“Davvero?”
“E
sai una cosa Ginny? Anch’io avrei scelto di passare la serata con un ragazzo se
ne avessi avuto l’opportunità… Sembrava piuttosto carino se non fosse stato per
i capelli biondi…” confessò l’amica mentre Ginny la guardava tra lo stupito e
il divertito
“Cos’hanno
che non va i ragazzi con i capelli biondi?” chiese Ginny sulla difensiva
“Niente,
solo che personalmente preferisco quelli con i capelli scuri…” rispose con aria
sognate Luna
“Qualcuno
in particolare?” la stuzzicò Ginny con finto interesse
Luna
la guardò sorridendo “Vedo che ti è tornato il buon umore… Mangiamo, altrimenti
si fredda tutto…”
“Romeo
mi stai ascoltando?” chiese Rose ad un Dave visibilmente assorto nei suoi
pensieri
“Cosa?”
chiese il ragazzo con la faccia di chi si trova in un posto e non sa perché
“Si
può sapere a cosa stai pensando tutta la sera o è qualcosa che non si può dire?”
chiese maliziosa Rosa, mentre il ragazzo arrossiva leggermente
“Stavo
solo pensando a Ginevra” rispose il ragazzo dopo un po’
“Solo
a quello?” chiese insistente Rose, ma, dopo aver visto lo
sguardo stupito e imbarazzato del ragazzo, si affrettò ad aggiungere
“Scherzavo, non preoccuparti”
“Lo
spero per te, altrimenti non ti racconterò più niente”
“Se
lo farai io non ti offrirò più nessuna torta… Dai raccontami qualcosa di quella
ragazza, non l’hai
più portata qui”
“Cosa vuoi che ti dica? È una ragazza fantastica, so così
poco di lei eppure è come se la conoscessi da sempre… Ogni volta che ci incontriamo durante la pausa pranzo è come se la vedessi
per la prima volta, quella sua espressione innocente e allo stesso tempo
determinata mi fa impazzire…” iniziò Dave tornando nel mondo dei sogni
“Dave
non mi avevi mai mostrato questo tuo lato eccessivamente romantico…” lo fermò
divertita Rose
“Perché non avevo mai conosciuto una ragazza come Ginevra”
“Sei
proprio cotto, innamorato perso…” rispose Rose prendendo il piatto e andando in
cucina
Dave
rimase pensieroso per un attimo poi prese il suo piatto e seguì l’amica “Sai una cosa Rose? L’altro giorno volevo farle una sorpresa e ho
provato a cercare l’ufficio dove lavora, ma non sono riuscito a trovarlo…
Eppure sono andato nella via dove ha detto lei, ma non c’era nessun ufficio di
pubbliche relazioni da quelle parti…”
“Probabilmente
avrai capito male il nome della via” rispose Rose
stringendo le spalle
“Già…”
commentò ancora pensieroso il ragazzo
Sabato
mattina, il pallido sole di febbraio illuminava di una luce irreale la grigia
città di Londra. Ginny uscì di casa e si mise a
camminare verso la metropolitana con le mani in tasca. Doveva andare al lavoro,
aveva un mucchio di cose da fare e voleva sbrigarle il prima possibile
“Ehi,
dove vai di bello?” la fermò Dave
“Ciao!
Vado in ufficio, ho un mucchio di documenti arretrati da sistemare e volevo
prendermi un po’ avanti… E se voglio avere il pomeriggio libero è meglio che mi
sbrighi” spiegò la ragazza
“Sei
sempre così di fretta…” disse dolce Dave guardandola negli occhi
“Se
mi guardi così e se mi offri qualcosa di caldo posso anche arrivare in ritardo”
propose la ragazza avvicinandosi a lui e baciandolo teneramente
I
due si diressero in un piccolo caffé, poco lontano dalla metropolitana
“Allora
come va con tuo fratello?” si informò Dave sedendosi
“Non
ci parliamo ancora, vuole che sia io ad ammettere di avere sbagliato, ma non lo
farò mai, non questa volta!” spiegò Ginny “E la cosa più irritante è che tutti i miei amici mi tormentano con questa storia e
continuano a pressarmi perché sia io la prima a parlargli…”
“Se vuoi gli parlo io…” propose Dave
“E’
meglio di no, mio fratello sarebbe capace di trasformarti in chissà che cosa
solo perché tu esci con me… E’ molto geloso e ha già minacciato parecchie volte
di farlo…” disse Ginny scuotendo la testa parlando in senso letterale e non
metaforico come pensava Dave
“Mi
so difendere sai?” disse offeso il ragazzo
“Non
dubito di questo, ma io ti vorrei tutto intero… Non ti preoccupare, conosco mio fratello, non può stare senza la sua sorellina
per troppo tempo! E’ meglio che vada, che ne dici se ci vediamo questa sera?”
“Rose
mi ha chiesto se non ti porto più da lei, potremmo andare a trovarla e poi
andare da qualche parte” propose il ragazzo
“Perfetto,
dille di preparare una delle sue torte, quella che ho assaggiato la scorsa
volta era troppo buona!” acconsentì la ragazza uscendo
dal caffé
‘Quella
ragazza è fantastica, mi fa impazzire… Ogni volta che la vedo mi sembra di
conoscerla già… Starei ore a guardare quei bellissimi occhi blu, così belli,
così profondi che mi fanno perdere il controllo ogni volta che li vedo…
Diamine, ha ragione Rose, sono proprio cotto!” pensò Dave mentre camminava per
Hyde Park in quel pomeriggio stranamente assolato e caldo per essere febbraio
Più
che in inverno sembrava di essere in primavera, i bambini si rincorrevano per il parco seguiti a ruota dalle mamme, molti ragazzi ne
avevano approfittato della bella giornata per mettersi a giocare a pallone nel
parco mentre ragazze sedute sulle panchine confrontavano gli ultimi acquisti di
una giornata di shopping. Dave avrebbe tanto voluto avere lì con lui Ginevra,
solo per camminare mano nella mano senza dirsi niente, senza parlare… Lo voleva
così tanto che per un attimo gli sembrò di vederla
camminare dall’altra parte del laghetto…Anzi, quella che vedeva era proprio
lei…
Il
suo cuore si illuminò e decise di andarle incontro
tenendola d’occhio tra la folla per non perderla di vista… Si sentiva come un
bambino, il suo cuore batteva all’impazzata, ormai non era molto lontano da
lei, ma lei non l’aveva ancora visto…
Ginny
si fermò all’improvviso. Un ragazzo con i capelli neri arruffati e gli occhiali
l’aveva chiamata e lei aveva raggiunto lui e altri
ragazzi al bar poco lontano dal lago. Dave la seguì con lo sguardo e guardò gli
amici di lei uno ad uno, abbastanza vicino per vederli
chiaramente senza essere visto…
Qualcosa
dentro di lui si infranse vedendola chiacchierare
allegramente con quelle persone…
Una
nuvola oscurò il sole…