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Autore: barbyg90    27/02/2011    2 recensioni
Un ospedale è un luogo molto comune di incontarsi, soprattutto per Edward e Bella. L'inusualità sta nel fatto che Edward ha il suo solito fascino da eterno diciassettenne, mentre Bella ha quarantatrè anni più di lui. L'età, anche in un caso fantastico come questo, ha sempre importanza?
Leggete per scoprirlo :)
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 1

 

Ambientarsi in un ospedale non è una passeggiata. Bisogna considerare il fatto che non si è a casa propria, che non si ha una camera, e un bagno, personali; che non si può uscire all’aria aperta quando si vuole, ma soprattutto che c’è un motivo ben preciso per cui si ci trova lì: la malattia.

La signora Isabella questo lo sapeva bene, nella sua veneranda età si era trovata di fronte a situazioni ben più tristi e difficili di queste. Lo rammentava sempre anche alla sua giovane figlia.

Avendo perso suo marito a soli quarantacinque anni, si era trovata ben presto sola, e con una bambina da crescere. Per non parlare della sua adolescenza tutt’altro che spensierata.

Renesmee, questo il nome della sua unica figlia, ormai ventenne, era andata a vivere a New York, per studio, lasciando la povera signora Swan in balia della solitudine.

Per fortuna, il suo carattere dolce e altruistico, l’aveva resa la vecchina più simpatica del vicinato.

I bambini del quartiere andavano spesso a trovarla, soprattutto perché dispensava sempre magnifici dolcetti, e le loro madri, si rivolgevano a lei per ogni problema che riguardasse i loro mariti o, semplicemente, per qualche consiglio culinario o sulla botanica.

Per la signora Isabella non sarebbe stato un problema fare amicizia con la sua compagna di camera, credeva fermamente che quei giorni, prima e dopo l’operazione, sarebbero volati, ma si rese ben presto conto che non sarebbe stato così.

La sua coinquilina temporanea, la signora Stanley, si presentava come una donna fredda, sempre nervosa e urlante con i medici, ma soprattutto altezzosa. Sembrava che per lei, dare confidenza alla signora Isabella, fosse un atto completamente disdicevole.

Un telefono squillò e la signora Isabella si accorse che proveniva dal comodino-frigo che era accanto al suo letto.

Non sapeva se rispondere, d’altronde, chi mai avrebbe potuto cercarla?

Ipotizzò che la telefonata fosse per la signora Stanley…

<< Io ho il cellulare, – disse all’improvviso indicandolo – risponda e faccia cessare questo frastuono! >>. Viva la simpatia, si ritrovò a pensare mentre si alzava per rispondere.

<< Pronto? >>, rispose con voce tremante.

Non avrebbe mai pensato di sentire sua figlia dall’altra parte della cornetta.

Non le aveva detto nulla per non farla preoccupare, e alle sue vicine di casa aveva comunicato che sarebbe andata a trovarla a New York, non voleva che nessuno la compatisse.

<< Come hai potuto?! >>, la sgridò sua figlia.

<< Chi ti ha detto dov’ero? E come hai fatto a trovarmi? >>. Così velocemente, poi…

<< Conoscenze… perché non mi hai detto nulla? In ogni caso sarò lì domani, credo di farcela per l’orario di visita >>, aggiunse senza darle il tempo di replicare.

Prima che la madre potesse ribattere le riattaccò il telefono dicendole che aveva lezione, e così si concluse la chiamata.

La signora Isabella si ritrovò a sorridere mentre riponeva le sue cose e indossava il consueto pigiama consono in un ospedale.

Dopotutto, era felice che la figlia avesse deciso, di sua spontanea volontà, di rimanerle accanto.

Decise che le avrebbe permesso di restare solo qualche giorno, non voleva assolutamente che perdesse troppe lezioni, la sua futura carriera era troppo importante, tutti i sacrifici fatti negli anni ne erano la prova.

Si sistemò tranquilla sul letto e si guardò intorno, l’orario di visita odierno era terminato da già da un po’.

Ma non avrebbe mai immaginato che da lì a qualche minuto le avrebbe fatto visita qualcun altro…

 

 

Allora? ^_^ il prossimo capitolo sarà proprio divertente da scrivere huhuhu XD ho già in mente qualcosa…

Che ve ne sembra? Mi fa un po’ strano scrivere in terza persona, non mi uccidete, è la mia prima esperienza! O.o

Si accettano critiche… o piccoli commenti ^_^

Ciaooooo e grazie di tutto (a chi ha commentato o a chi mi ha aggiunta tra i preferiti!)

 

   
 
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