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Autore: Writer96    02/03/2011    5 recensioni
"Potter e l’essere interrotta mentre scriveva e la sua pergamena sbaffata..ma soprattutto (e questa era la cosa che la faceva imbestialire di più) il fatto che avesse riconosciuto la mano di Potter nell’esatto momento in cui l’aveva toccata. Pessima, pessima combinazione."
DALL'ULTIMO CAPITOLO:
"-Buffo, mi aspettavo un’accoglienza più in stile urla melodrammatiche...- commentò Lily, mentre il calore ormai familiare di James la calmava, rendendo tutta quella luce meno accecante. Aprire gli occhi non era stato troppo difficile, si rese conto. La parte difficile era stata capire perché voleva farlo.
Una risatina isterica le ricordò che l’essere che stava abbracciando era Potter e che effettivamente aveva fatto qualcosa di un po’ melodrammatico.
-Scusa, la parte alla Romeo e Giulietta me la riservo per la prossima volta...- commentò lui staccandosi piano da lei. La guardò negli occhi e per la prima volta si rese conto di quanto avevano rischiato. Aveva rischiato di non vederla più. Aveva rischiato di non esserci più una Lily da abbinare alla perfezione al suo cognome.
Rise anche lei, sollevata. Ci sarebbe stato un altro momento per pensare al dolore, si rese conto. La gioia di essere viva era talmente soffocante da minacciare di ucciderla. Ogni respiro era una conquista, qualcosa di imperdibile. E Potter era con lei."
Ecco qui... la prima long che pubblico, nel senso vero e proprio di storia a capitoli. Mi pare ovvio che si tratti di una James/Lily. Ma questa parte da un punto un po' più strano.. che ne direste voi se vi dicessi che Lily è già leggermente innamorata di James? Chissà come andrà a finire.. per ora.. un bacione, Writ
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Combinazioni'
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Capitolo 5: Lentiggini



Un ragazzo dormiva, con gli occhi chiusi e un’espressione beata sul volto.
Muoveva un piede ritmicamente, come se sentisse una musica tutta sua e le coperte giacevano accanto a lui, sparpagliate con un loro ordine privo di senso.
Si rigirò su un fianco e borbottò qualcosa, prima di rigirarsi e....
-Potter, svegliati... Ti dovrei parlare...- e questa volta il ragazzo si svegliò subito, focalizzando immediatamente il volto conosciutissimo della ragazza che aveva davanti. Una ragazza da particolarissimi occhi verdi. 

 

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-Evans che ci fai qui alle... Tre del mattino?!- dopo un’occhiata rapida all’orologio da polso il ragazzo guardò con aria sempre più interrogativa la ragazza, che rispose senza abbassare gli occhi.
-Proprio perché sono le tre del mattino ti dovrei parlare...-
James borbottò qualcosa che c’entrava con un possibile ricovero della ragazza in una casa di cura e si rigirò, cercando di riaddormentarsi.

“Potter che non si vuole svegliare... non ha capito un tubo!” pensò Lily, mentre strappava con forza le coperte da addosso il ragazzo, che a quel punto fu costretto a rialzarsi e a guardarla.

-Evans, io capisco la tua inevitabile attrazione per me ma non sarebbe meglio continuare questa conversazione domani mattina?- disse, sorridendole malizioso nonostante il sonno.

Lei, in tutta risposta, levò la bacchetta e senza dire una parola fece ritrovare il ragazzo appeso per aria con la caviglia ad un gancio invisibile.

-Lily... wow, così mi stupisci... usare incantesimi da Malandrini, e da quando in qua?- esclamò lui, ridacchiando e facendo borbottare Sirius, evidentemente disturbato dalla loro conversazione.
Mentre parlava, Lily aveva cominciato a camminare in direzione della porta del dormitorio e si era tirata dietro un ciarliero James Potter, del tutto ignaro della situazione.
Arrivata in Sala Comune l’aveva adagiato poco delicatamente su un divano e si era seduta su una poltrona davanti ad esso, incrociando le gambe e aspettando che lui riprendesse una posizione più consona ad una conversazione...
Finalmente il ragazzo si sedette con un po’ più di compostezza e si voltò verso di lei,incitandola a parlare con lo sguardo.
All’improvviso Lily si sentì una sciocca.

Che cosa gli avrebbe detto?
Che pensava che lui avesse letto in realtà quel libro e che glielo avesse regalato spingendola a farla riflettere su di loro?
Che pensava che lui non fosse tanto male ma che non si rassegnava ad ammettere a sé stessa che gli piaceva?
No, lei non poteva.
Questi erano i discorsi che facevano le oche tra di loro, discorsi che non arricchivano culturalmente neppure per scherzo.
Si era sempre rifiutata di arrendersi e di mostrarsi debole.
Aveva mentito a sé stessa, lo ammetteva e non una sola volta.
Eppure, questa volta era diverso.
Perché non solo ci poteva rimettere la faccia e la reputazione, ma anche perché, come le diceva una vocina fastidiosa nel cervello, infondo loro due erano solo due ex-nemici che ora, casualmente, si parlavano e stavano gettando le fragili basi di un’amicizia.

“Potter che non si vuole svegliare e i miei conflitti interiori che mi fanno sembrare una pazza... ed eccoci giunti ad uno dei passi più importanti del libro: come fare una figuraccia perfetta...”

Evidentemente  James dovette leggere qualcosa di questo suo conflitto interiore nei suoi occhi e nel modo in cui si mordicchiava il labbro, perciò attese pazientemente senza fare domande.
-Potter, so che ti sembrerà stupido... ma a me sembra che tu abbia voluto farmi capire qualcosa con quel libro. Sì, alla fine l’ho comprato, dannazione. E l’ho pure letto, va bene?- disse lei, irritata dallo sguardo stupito e poi malandrino del ragazzo.

-Lily, a parte gli scherzi... tu pensi davvero che io abbia anche solo mai provato a leggere un libro?- esclamò lui, sorpreso. A queste parole, la rossa avvampò, ma evidentemente James non aveva ancora finito.

- Però, il fatto che tu l’abbia comprato e letto vuol dire che comunque... beh, che comunque ti interessa qualcosa. Forse ti senti pronta a mettere le basi per un’amicizia e non una continua guerra, Lily... E io non voglio metterti fretta, sia chiaro. Anche perché ho una certa urgenza di tornare nel mio letto. Mi hai fatto venire qui solo per dirmi che ti sembrava che... lasciamo perdere...- continuò, terminando la frase con un sorriso mezzo scocciato e mezzo divertito.

Lei si alzò dalla poltrona, con fare minaccioso tanto che James, che aveva tentato di alzarsi, si ritrovò a cadere all’indietro spaventato da quella furia rossa.
-No, non ti ho fatto venire qui solo per dirti questa cosa, a dire la verità. Ma non importa. Hai detto di non avere fretta. Bene, neanche io... quindi, se sei deciso a “mettere le basi per un’amicizia” allora non ti disturberà il fatto che io ti lasci sulle spine, vero?- disse lei, avvicinandosi a lui. Poteva vedere benissimo il contorno nero dei suoi occhi nocciola al quale non aveva mai prestato attenzione e le lentiggini chiarissime che erano sulla punta del suo naso.

“Potter che non si vuole svegliare e i miei conflitti interiori che mi fanno sembrare una pazza.. ah, e non dimentichiamoci il fatto che ho fatto una figura da idiota e ora sto ammirando le lentiggini di James... ma che cosa ho fatto per meritarmi ciò?”

Lo vide deglutire e poi avvicinarsi sempre di più.
Si ritrasse, spaventata dal battito accelerato del proprio cuore e lo salutò con un sorriso delicato, che non gli aveva mai riservato, prima di salire in dormitorio.
Lui, invece, rimase lì ancora per un po’, indispettito eppure straordinariamente contento.
Sì, ora lo sapeva con certezza...

La Evans aveva ben 134 lentiggini sul naso... 




E rieccomi qui, finalmente ad aggiornare... chiedo pietà, ma mi è venuta solo ora l'ispirazione... sarà, ma a me questo apitolo non convince molto.. ma del resto, che ci potete fare? Sono fatta così... che cosa avrà Lily da dire a James di tanto importante? O il suo era solo un bluff per non fare una figuraccia ancora più grande?
Che ne pensate?
Un bacione, Writer96

   
 
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