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Autore: rees    04/03/2011    3 recensioni
Bruno Heller ha spesso deliziato i fan con dei bellissimi momenti romantici, simpatici, dolci e a volte anche tristi, fra i nostri personaggi preferiti. Ma non sempre le cose si sono concluse come noi fan avremmo voluto! Anzi è successo praticamente sempre così :)
ecco perchè ora tocca a noi scrivere quei momenti mancati! Tocca a noi scrivere cosa avremmo voluto vedere: facciamo sognare noi stesse!
è richiesta la partecipazione di tutte (se volete ovviamente!)!!
un bacione:)
Giada
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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TITOLO: Dinamitica
EPISODIO DI RIFERIMENTO: 3x04
AUTORE: Aoko Nakamori

RATING: verde
PAIRING: Jisbon

-“Dinamitica”?

-Perché non ti piace?

Grace e Wayne mi guardarono curiosi. Dopo lo show mi ero posta un sacco di domande, tutte incentrate sulla mia presentazione alle telecamere. Però avevamo dovuto fare i conti con il vero assassino e la pizza del caso chiuso era stata rimandata alla sera, quando il bullpen era ormai vuoto e Kim e Grace si erano organizzati per il turno di notte. E ne avevo approfittato per tirare fuori la mia curiosità così, di punto in bianco.

-Beh, mi chiedo solo come ti sia venuto fuori.

-Andiamo, Lisbon, dopo tutti questi anni ancora non conosci la mia capacità di improvvisazione?

Sorrise furbo, facendomi l'occhiolino ed io arrossi a quel gesto.

-Perché a me no?

Patrick guardò Wayne per un quarto di secondo, per poi riportare lo sguardo su di me.

-Dovevo calcolare la tempistica.

Kim sorrise leggermente ed ebbi paura. Non del sorriso, qualche volta capitava, ma del motivo di quell'impercettibile movimento: stava per stuzzicare Patrick.

-Perché Lisbon e non lui? O metà e metà? Qualcuno che non ti conosce, qualche spettatore, potrebbe aver pensato che provi interesse per il capo.

Quasi mi strozzai con l'acqua che stavo bevendo, mentre Grace, rapida ed efficiente, iniziò a darmi pacche sulla schiena.

-Beh... ecco...

-Soprattutto dopo il “Bella come un fiore”.

Desiderai svenire, morire soffocata, essere risucchiata da uno squarcio spazio-temporale. Qualunque cosa pur di non essere lì.

-Beh... lei... lei è il capo. Dovevo pur darle risalto, no?

-Ma se ti ha fulminato con lo sguardo, mentre entrava in scena!

-E a proposito di sguardi... dovevi vedere il tuo mentre la presentavi.

Wayne si era unito al gioco di cattivo gusto di Kim. Coalizzati contro di me. Dal mio fidato secondo non me lo sarei mai aspettato.

Mi alzai di scatto dalla sedia, prendendo la giacca. Mi era passato l'appetito, ormai.

-Io devo tornare a casa. Ho... Devo andare. Ci vediamo domani. Cho, Van Pelt, per qualsiasi cosa chiamatemi.

Wayne si alzò a sua volta, lanciando un'occhiataccia a Patrick che non persi ma non riuscii a spiegare.

-Vado anche io.

-Se mi lasciate solo vado anche io. Cho e Van Pelt non sono di compagnia nel turno di notte.

In tre ci avviammo verso l'ascensore, scesi al piano terra ci dirigemmo ognuno verso la propria auto; Wayne da una parte, Patrick ed io dall'altra.

-Cosa devi fare a casa di tanto urgente? Dar da mangiare ai gatti?

Mi bloccai. Incazzata nera.

-Come, scusa?

Nel giro di tre secondi mi sentii meglio. Patrick aveva sorriso in quel modo che tanto odiavo, quel sorriso sarcastico e malizioso, nulla a che vedere con quello bellissimo che mi aveva rivolto prima e durante lo show, quello che arrivava fino a contagiare i suoi occhi azzurri. Avevo sentito il sangue salirmi al cervello. Rideva. L'idiota rideva. Prima di rendermene conto avevo sentito la mia mano imprimersi sul suo viso e lo stress scaricarsi. Picchiare Jane era catartico.

-Questo non avresti dovuto farlo.

Si stava massaggiando la guancia offesa scuotendo il capo, mentre si avvicinava sempre di più ed io arretravo fino a scontrarmi con la mia auto, finendoci sopra. Non ero una mentalista ma temevo di sapere che tipo di punizione mi attendeva, lo capivo dal suo sguardo malizioso e dolce, ma non potevo permettermi di rischiare la mettesse in atto o non sarei più potuta tornare indietro.

Arrivò quasi a sfiorare le mie labbra, per poi spostarsi ed avvicinarsi al lobo del mio orecchio, facendomi rabbrividire.

-Se non fosse per John saresti già mia. Ma ti amo troppo per rischiare di perderti.

Posò delicatamente un bacio sulla mia guancia, lasciandomi lì, con la pelle ancora incandescente sotto il suo tocco.


Lo so, non è niente di che, ma oggi, durante l'ora di Purgatorio non sapevo che fare e ho pensato all'episodio di ieri sera su Joi (3x05) su cui volevo scrivere una flash, ma invece che la battuta Rimball che avevo visto mi è venuta in mente "La dinamitica, il razzo tascabile, bella come un fiore" e non ho potuto evitare di scriverne :D

Aoko

   
 
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