Mione correva, correva, correva. Draco improvvisamente sbucò dietro le sue spalle. Perché Mione non sapeva che Draco era un campione e aveva battuto tutti i record del mondo attinenti alla corsa. Ma probabilmente nessuno in quella scuola lo sapeva. Solo le fan delle Dramione, visto che lo fanno spuntare da tutti gli angoli sfidando le leggi della fisica gravitazionale/teoria della relatività/qualsiasi legge riguardante il concetto di spazio-tempo. Ma va bene così.
“ Mione!” gridò lui. Mione si voltò. Malgrado le lacrime, il suo trucco era intatto grazie al Rimmel Waterproof. Sull’etichetta c’era scritto: utilizzare solo in caso di uscita con il più fico della scuola, poiché potrebbe spezzarti il cuore. E già. Mione aveva un intuito da chiromante che avrebbe fatto rabbrividire la Cooman. Ma tornando a noi, lei disse:
“ No, non implorarmi di tornare indietro, perché non lo farò, mi hai persa, capito? Mi hai persa per sempre, e io…”
“ Ma Mione, non è come pensi…” cercò di dire lui. Gli occhi di Mione sfavillarono come due zaffiri ( strano, pensavo che gli occhi a zaffiro ce li avesse solo Blaise…).
“ Non è come penso? Allora vuol dire che si tratta di un equivoco? Vuol dire che Pansy stava lì per caso, e che ti ha confuso per un altro Draco? Oppure che tu le avevi promesso di farle un disegno nuda come fa Jack in Titanic? Oppure che all’inizio volevi stare con lei, ma poi mi hai conosciuta, hai capito quanto sono speciale e ora la vuoi mollare e ti vuoi mettere con me per tutto il resto della tua vita, sposarmi e fare tantissimi figli?” disse tutto d’un fiato. Gli occhi di Draco sfavillarono ( non si sa perché ma gli occhi dei protagonisti sfavillano sempre).
“ No, Mione, guarda, io a Pansy le avevo promesso che l’avremmo fatto, e non intendo rimangiarmi la promessa, non è da me” a Mione le caddero i riccioli fluenti ( meglio di dire “ le caddero le braccia”, troppo normale).
“ E allora perché sei qui?” chiese.
“ Per ridarti questa sigaretta! È caduta mentre stavi correndo!” disse tirando fuori una sigaretta.
“ Oh… è finta?” domandò. Draco la guardò male.
“ No, perché?
“ Allora non è mia. Io fumo solo sigarette finte. Così, tanto per essere ancora più trasgressiva di quelli che si sentono trasgressivi fumando una sigaretta vera!” disse recitando la formula a memoria. Probabilmente se l’era studiata. Draco prese un accendino, con una donna nuda disegnata davanti. Solo guardando meglio Hermione scoprì che la figura rappresentava la McGranitt nuda. Si accese la sigaretta. Mione lo guardava rapita mentre fumava, quasi fosse un’esperienza mistica-religiosa. Passò Ron nei dintorni.
“ Ciao Hermione!” disse. Nessuno si voltò.
“ Scusa… Mione…
“ Eh, che vuoi?” chiese lei arrabbiata.
“ Volevo solo dirti che non si può fumare nel Castello… quindi dì a Malferret di…” ma non finì la frase. Si Materializzò Silente e lo Cruciò. Poi lo fece scappare.
“ Quel demente-piattola trita cibo sempre tra i piedi… continui pure a fumare, signor Malfoy, ci mancherebbe altro! Se neanche il più fico della scuola può fumare liberamente… mi chiedo fin dove siamo arrivati…” disse Smateriallizzandosi. Draco guardò Mione con gli occhi luccicanti ( cambiamo espressione per non essere monotematici).
“ Quel ciccione è geloso?” chiese. Mione annuì scocciatissima.
“ Sì, è dal primo anno che mi viene dietro… come dargli torto…
“ Bene, allora ti annuncio che hai una chance con me. Perché per essere una delle mie ragazze, devi essere desiderata da qualcuno che non potrà averti, sennò non c’è gusto. Visto che il rosso mi sta sul cazzo, forse posso concederti un’altra chance. Vediamoci domani alle quattro. Solito luogo. Ti passo a prendere io. Ciao” disse andandosene.