TEMPO DI SCEGLIERE

La settimana con i Dursley passò più velocemente di quanto Harry si fosse aspettato, e non fu neanche spiacevole: di certo non aveva conquistato il loro affetto, ma il loro rispetto si.

Beh almeno…

Aveva passato la maggior parete del tempo rinchiuso nella seconda cameretta di Dudley, più lontano che mai, ma soprattutto per riflettere: aveva pensato di dire a Ron e a Hermione della Profezia.

Loro gli erano stati molto vicini e lo avevano fatto star bene quando il dolore per Sirius si faceva più intenso, e lui non aveva neanche risposto alle loro lettere e non aveva neanche ringraziato per il modellino della Tornado (molto simile a quello della Firebolt regalatogli da Tonks) di Hermione, per la maglietta dei cannoni di Chudley di Ron, per il maglione rosso con dei manici di scopa più dolci vari (comprati o fatti in casa) della signora Weasley.

Niente.

Un vero e proprio ingrato.

Loro gli avevano sempre voluto bene in quegli anni e ora lui temeva di parlarli di una cosa così importante, o semplicemente di rispondere alle lettere o chiedere dei G.U.F.O.

Bell’amico che era. Harry si ripromise di raccontare tutto a Ron e a Hermione qualsiasi fosse stata la sua paura...

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