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Autore: shine_gr    10/03/2011    2 recensioni
…ad invocare il mio perdono,
questa è la mia vendetta,
il mio piatto prelibato
e non voglio rinunciare
al sapore del tuo dolore.
Per niente potrei rinunciare
Al piacere del tuo dolore…
-La vendetta- Alessandro Bianchi
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
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Eccomi qui ragazze, perdonatemi se non mi sono fatta vedere per un po' ma dato che ho iniziato a lavorare ho pochissimo tempo. Vi prometto però che appena ho 5 minutini a disposizione posto qualche capitolo. Allora dove eravamo rimaste? "Bella rapita dai Volturi riesce a scappare e tornare dai Cullen, lì dopo aver raccontato loro ciò che le era accaduto, Alice ha la visione di Benjamin che si dirige verso i Cullen. Arrivato si scopre che i poteri di Bella e Benjamin hanno qualcosa in comune, testualmente "hanno un punto di partenza ma non hanno una fine". Per avere più informazioni Carlisle pensa di raggiungere Nahuel... Partito Alice ha un'altra visione Amun è morto a causa di un misterioso vampiro... chi sarà mai???

@Ledycullen_me: scusami ahah ma a me piace finire così i racconti XD un po' sadica sinceramente lo sono ù_ù
Scusami se ti ho fatto aspettare ma adesso un po' di risposte le avrai ^^
@ Sweet Cullen: Grazieeeeeeeeeeee ^^

Vi lascio al capitolo... Buona lettura!

Abyss

Libro secondo

25° capitolo

Qualunque cosa sia, dovevo sapere la verità. E cos’è questa verità? Cos’è che fino a quel momento tutti mi teneva nascosto. Cos’ero io? Ormai non ero convinta più nemmeno di me stessa. Quest’attesa, questa voglia di sapere mi stava pian piano logorando. Era una morsa al centro del mio petto mentre il mio respiro pian piano aumentava e un nodo alla gola non riusciva a farmi parlare. Era una sensazione stranissima, un sospetto che pian piano si faceva strada nel mio corpo, come se quello che stavo per scoprire fosse per me di vitale importanza, un bivio, una deviazione ed una decisione che io e soltanto io dovevo prendere. E questa decisione chissà a cosa mi avrebbe portata. Chissà cosa sarebbe accaduto, ormai non ero più certa di niente. Cosa avrei e avremmo fatto? Cosa sarebbe accaduto? Domande… Domande… sempre e solo continue domande…

 Tutto questo, però, mi attraeva in una maniera anormale, come se grazie a quella scoperta la mia vita finalmente avrebbe avuto un senso. Ma era assurdo, perché la mia vita già aveva un senso grazie al mio Edward. Ma questa strana sensazione continuava a picchiettarmi. Finalmente potevo conoscere me stessa? Mi sentivo come se la Bella che per anni aveva convissuto con me, fosse soltanto una parte di quello che c’è dentro il mio corpo, come se l’altra metà era tutta da scoprire. Ma questa sensazione era vera? O era come sempre tutto frutto della mia galoppante immaginazione. Dopotutto è risaputo che il mio cervello crea film dal nulla, un piccolo particolare lo trasformo in un dramma. Ma devo dire che la colpa non è tutta mia. La vita mi ha sempre dato tutti quegli imput e quella sceneggiatura necessaria a creare i miei drammi. Questa cos’era? Realtà o semplice e pura fantasia?

Non lo sapevo. Sta di fatto, che nel mio corpo una piccola parte saltella felice in attesa della verità.

Saprò finalmente perché tutti mi ritengono così importante. Io importante? Che assurdità!

Io non sono niente, assolutamente niente. Sono solo un piccolo e insignificante passante, una piccola particella che vaga nello spazio infinito. Cos’è la mia vita in tutto il ciclo del mondo? Niente. Ecco cosa siamo, siamo nessuno, siamo passanti insignificanti che cercano soltanto di lasciare un’impronta indelebile in questo mondo. Ed io vivrò in eterno in questo mondo. In eterno…

Durante la lontananza da Edward credevo che prima o poi il mio cuore avrebbe ceduto. Se fossi stata un’umana sarei morta, morta per amore. Ma io non potrò mai morire. Io son costretta a vivere in eterno in questo mondo, sono bloccata qui e non riuscirò mai a vedere il mondo oltre le nuvole e le stelle. Non metterò mai piede nell’aldilà, e non so se questo è un bene o un male. Ma forse un giorno ci riuscirò. Chi lo sa. Dopotutto anche i vampiri possono essere sconfitti, anche la morte passa tra di noi, solo che non moriamo di vecchiaia, o per malattie comuni e restiamo sempre giovani e belli.

La bellezza, chissà quante donne e uomini ricercano la bellezza in eterno. C’è chi addirittura stipula un patto col diavolo pur di continuare a guardare allo specchio i lineamenti perfetti del fior della sua giovinezza. Ma è sbagliato, la giovinezza è solo uno stadio, una parte della nostra vita, e siamo belli e perfetti perché ancora i mali del mondo non ci hanno colpito. Andando avanti con il tempo, una ruga dopo l’altra il nostro corpo cambia, segno della maturazione e del ciclo della vita. Una ruga? Chissà cosa si prova ad avere in viso un piccolo solco, un piccolo e bellissimo solco, una piccola parte della nostra vita.

Anche se io non ho rughe, mi sento tanti piccoli solchi nel mio corpo. In questo periodo son successe talmente tante cose, cose troppo spiacevoli per me, che hanno lasciato una ruga all’interno di me, magari al di fuori il mio aspetto è perfetto, ma di dentro sono soltanto una statua di marmo erosa dalle intemperie della vita. La scomparsa di mia madre e la mia sofferenza, l’allontanamento da Edward, il mio tradimento e il nostro addio, la mancanza della mia famiglia e adesso tutto questo… è troppo, troppo. E proprio vero che nella vita non si ha mai un attimo di pace! O forse un attimo si, e se quell’attimo è vissuto al 100% e come se il resto del mondo si bloccasse e perdi la percezione del tempo, credendo che in realtà sia passata un’eternità.

E il mio attimo è proprio lui, la persona che mi sta accanto e che in questo momento involontariamente mi da conforto con il suo tocco caldo. Il mio Edward, il mio amore.

L’amore? Quante volte ci soffermiamo su questa parola, senza saper darle significato? Quante volte pensiamo che questa parola non basti ad esprimere tutto ciò che provi.

C’è chi crede che l’amore non esiste, in effetti non si ha una vera e proprio definizione. E si crede che esso sia soltanto un modo come un altro per soffrire.

L’amore? Cos’è l’amore? Nessuno potrà mai scoprirlo, perché esso si manifesta in ognuno di noi in maniera diversa, a seconda del nostro carattere e della nostra vita o delle nostre scelte.

C’è chi si innamora perdutamente della persona sbagliata, chi si innamora del proprio migliore amico o del peggior nemico. Sta di fatto, che appena il nostro amore ci passa accanto o ci sfiora leggermente il cuore perde il controllo dei suoi battiti e non siamo più padrone di noi stesse.

Vale la pena vivere per amore ed io ne sono la prova vivente. Se non si ama, non si vive. Ed io vivo.

Vivo ogni giorno la mia perfezione che non è solo il mio Edward o solo io. Anche Edward ha i suoi difetti e io i miei, ma insieme ci completiamo a vicenda e diveniamo un corpo perfetto, la perfezione.

Avvolte mi sembra che tutto quello che faccio non sia mai abbastanza, che tutto l’amore che trabocca dal mio cuore non riesca mai ad esprimerlo del tutto. Mi sembra che ogni gesto, ogni parola, risulti banale. Ma non è così, con un semplice ti amo io esprimo tutto, tutto, dono la mia vita per lui, con una carezza o un bacio ogni giorno della mia vita decido di legarmi a Edward, e mai nella mia vita mi son pentita delle scelte fatte e mai me ne pentirò. Tutto mi ha portata a lui, ogni lacrima versata, ogni brutto momento mi ha permesso di viverne un altro bellissimo con lui e non posso non ringraziare chi mi ha donato una vita talmente felice, o almeno che mi dona attimi felici.

Non riuscirò mai a dimenticare tutti i momenti con lui, con il mio lui.

Il nostro primo incontro… Il suo sguardo, e la sua bellezza dannatamente affascinante…

La nostra prima conversazione nell’ora di biologia... e la carica che involontariamente scaturiva dai nostri due corpi troppo vicini per esseri talmente diversi…

Il mio primo salvataggio… il senso di protezione che avvertivo allacciata a lui. Lì involontariamente ho capito quanto sia importante per me… il mio angelo custode…

La nostra litigata e l’indifferenza che per mesi ci ha allontanato… come mi sentivo infelice in quei momenti… mi sentivo persa senza di lui…

E il suo meraviglioso sorriso tutte le volte che mi infuriavo, e quel giorno quando mi chiese di andare a Seattle insieme… Non sapevo se fosse un sogno o se fosse un’illusione, non avrei mai creduto, che proprio io, una ragazza qualunque fosse la persona più fortunata nella faccia della terra…

Ed invece lo sono… invece Edward ha scelto me… Anche se tutto e risultato talmente bello e difficile… Il timore di farmi del male e l’amore che cresceva a dismisura per me lo confondevano mentre io mi facevo intimorire della sua bellezza. Com’ero sciocca!

E quella magica domenica nella nostra radura… il suo contatto, la sua testa sul mio petto mentre il mio cuore andava in tilt… la sua pelle diamantata e il nostro primo bacio…

Quanto vorrei piangere… piangere di felicità…

Tutti gli altri ricordi passano velocemente donandomi un senso di pace, d’amore e di malinconia…

Strinsi più forte la mano di Edward e lui mi guardò, anzi cercò di scrutare dentro i miei occhi per leggere ciò che per tutto in questo tempo mi era passato in testa.

Edward ti amo. Pensai.

Il suo sguardo divenne talmente bello che non riuscì a non baciarlo.

Lui sarà per sempre con me… qualunque cosa accada… posso affrontare qualsiasi cosa con lui…

“Ti amo anche io Bella.” Disse regalandomi il solito sorriso che amo, poi tornò a guardare Nauhel che ci guardava incantati.

“ Scusami Nauhel…”

“ tranquilla Bella… sei sicura di voler sapere?”

“ Si Nauhel…”

“ Bene… sapete qualcosa sulle mitologie mesoamericane?”

“ Qualcosa… ma credo che tu ne sappia qualcosa di più…” Rispose Carlisle.

“ In tutte i culti mesoamericane era contemplato il ciclo dei mondi. Di solito, la nostra epoca attuale veniva considerata il quinto mondo, mentre i quattro precedenti erano stati distrutti dal diluvio, dal fuoco e via dicendo. Si racconta che Quetzalcoatl, il dio della stella del mattino,  fosse andato a Mictlan, il mondo sotterraneo, ed avesse creato il "quinto mondo-genere umano" dalle ossa delle razze che lo avevano preceduto, usando il suo stesso sangue per infondere alle ossa nuova vita.”

“Questa la conosco… E’ la profezia Maya di cui tre anni fa si è discusso molto ampliamente.”

“ Si… Be’ ce ne un’altra di cui nessuno ne è a conoscenza…”

“ Parla allora…”

“ Nella mitologia Incas, nel periodo dei Pachacuti si afferma il culto di Viracocha. Costui è il Dio che ha creato l’universo, la terra e l’uomo. Da Chasca, la dea della venere, ebbe un figlio e lo chiamò Taguapica. Venne nutrito con il sangue del padre e in poco tempo divenne bello come la madre e potente come il padre. Ma aveva un lato malvagio, ciò che il padre creava lui distruggeva e la sua malvagità andò ad aumentare. La sua malvagità crebbe finche non porto il mondo alla distruzione per ben due volte. Viracocha scoprì che il sangue del figlio per gli umani era velenoso perché trasformava anche loro in demoni, anche se la loro forza e malvagità era limitata. Decise così di distruggere il figlio e di dividere la sua anima in quattro parti e quando arriverà il momento i suoi poteri risorgeranno nei corpi dei quattro prescelti. Questa è l’origine vostra, voi siete i discendenti di Taguapica, i vampiri…”

“ Ma perché non si è mai saputo niente?”

“ vedi Carlisle, questo mito veniva custodito da una stretta cerchia di sacerdoti ma col tempo si estinsero. Rimane solo un superstite.”

“ Chi?” Chiesi. Anche se ormai sapevo la risposta.

“ Jonathan, mio padre. Lui era un sacerdote della tribù incas e trasformato in vampiro continuò a proteggere la profezia e ad aprire le strade verso i quattro discendenti.”

“ Sono tutte stupidaggini, non ci capisco più niente…” Urlai alzandomi in piedi. Tutte stupidaggini, cose si può credere a delle sciocchezze simili.

“ Anche io lo credevo Bella, ma adesso non più. E voi ne siete la prova.”

“ Cosa stai dicendo?”

“ Vedi 5 anni fa, quando son tornato in brasile, incontrai Jonathan che discuteva con i Volturi.”

“ Loro sanno di questa profezia?”

“ Si, lui si offrì di raccontare tutto a patto che gli risparmiavano la vita.”

E così anche i volturi credono a queste sciocchezze? In quel momento mi tornò in mente la discussione fatta con Aro tempo fa:

-“ Cosa sono dunque tutti i misteri inspiegabili dell’uomo? L’arca dell’alleanza è solo una finzione? O gli dei dell’antico olimpo sono solo stupide paure dell’uomo? O gli alieni e le strane apparizioni che la terra è soggetta sono solo allucinazione o megalomani che si divertono  a far spaventare la gente? No! In tutto c’è un fondo di verità e bugia.

Il mondo sovrannaturale si nasconde bene ma non per questo non può non essere scoperto. Ecco perché tengo tanto alla segretezza della nostra specie. Lo faccio anche per preservare questi pezzi di storia che senza di noi andrebbero perduti.”-

E’ tutto vero? I vampiri discendono da quel dio malvagio?

E ancora un altro ricordo:

-“ Oh vedo che hai notato forse uno degli oggetti di più valore in questa camera.”-

L’altro oggetto di valore, in quella stanza c’era talmente tanta roba e la mia attenzione era catturata da quel meraviglioso cimelio che non mi accorsi di niente… O forse si… c’era anche una antica runa in quella stanza… che c’entri qualcosa… forse quella runa ha a che fare con tutto questo…

“ Nauhel? Secondo te perché mi hanno rapito? E perché vogliono anche Benjamin?”

Abbassando il capo mi disse: “ Perché vi ritengono speciali…”

Quante volte in effetti ho sentito quella parola a Volterra… non ne potevo più…

“ Ma perché?”

Non rispose Nahuel ma Carlisle. “ Perché vi ritengono i  prescelti di Taguapica.”

 

Rimasi un po’ interdetta ma dopo scoppiai a ridere.

“ Ahahah stupidi sciocchi… davvero credono a queste stupide leggende… poi io? Certo che son caduti proprio in basso…”

Guardai edward che guardava in basso senza incrociare il mio sguardo, poi mi voltai verso Carlisle che mi guardava con il solito sguardo paterno. “ Non crederete davvero a tutto questo?”

“ Bella… il tuo potere è fortissimo…”

 “ E che vuol dire? Anche Jane è forte ma nessuno la ritiene la discendente di un… di un… andiamo sono assurdità…”

“ Hai accettato così tranquillamente la scoperta dei vampiri, e adesso non credi ad un mito? Qual è la differenza?” Mi chiese Edward.

“ Io… io… non…lo so… Dai Edward non dirmi che tu ci credi?”

“ Tutto è possibile.”

 

Tutto è possibile…

 

“ Bella? Ascoltami… c’è dell’altro. Sempre secondo il mito Taguapica possedeva alcuni dei poteri del padre, anche se questi bastavano a renderlo fortissimo. Aveva il potere di comandare i quattro elementi della natura…” e guardò Benjamin “ possedeva il dono dell’invisibilità, tanto che in molti rappresentazioni lui viene raffigurato sotto forma di camaleonte. Riusciva a terrorizzare la gente solo con lo sguardo… e possedeva uno scudo psichico e fisico…”

Scudo? No, no… è tutto uno scherzo non voglio crederci…

“ Ma perché proprio Bella?”

“ Questo non lo so Edward… Ma sempre secondo la leggenda il potere di Taguapica si alimenta di sofferenza. Più si soffre, più il potere aumenta… E Bella ha sofferto, e anche troppo…”

 

“Vuoi farmi credere che più io sto male, più divento come…”

“No, no… Per attingere il potere massimo devi…”

“ Devi?”

“ Ma non ce n’è bisogno Bella… E’ inutile… Sei forte abbastanza e per adesso non c’è nessuna battaglia epocale che ci dovrebbe portare a ricorrere al vostro potere…”

 

Volturi…

 

“ Ma se ce ne fosse di bisogno?”

“ Non lo faresti mai…”

“ Dimmi almeno di cosa si tratta…”

“ Per servirsi del potere bisogna bere il sangue di un mezzovampiro…”

   
 
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