2.
Relitto
Gli anni avevano
intaccato il suo viso da bambina. Se quella notte non si fosse alzata,
urlando
al cielo il nome del vincitore, probabilmente sarebbe cambiato tutto.
Dieci
anni dopo ancora sentiva il peso della vergogna. Se avesse combattuto,
avrebbe
potuto salvare almeno uno di quei cinquanta, morti anche per lei.
And I would have stayed up with you all
night
had I known how to save a life…
Era uno di quei
relitti
che adesso navigavano senza meta nel mare tempestoso che le riluceva
davanti.
Le lacrime si mischiavano con l’aria salata e cadevano veloci
sulla sabbia
umida. Non aveva lottato per nessuno: né per lei
né per Draco. Una stella
la fissava lontana, da un cielo nero di paura.
“-
Non c’è bisogno che provi a
convincermi!- sibilò brusco lui. Lei cercò di
afferrargli un braccio, il
braccio sinistro, ma
il ragazzo si ritrasse.
-
Possiamo scappare insieme!
Salvarci!- esclamò lei, come se quella soluzione tanto
vigliacca fosse la
migliore.
-
E chi ti dice che non moriremo
prima, come è successo a Vincent?- urlò lui. Il
corridoio era deserto. Pietre
divelte ed un corpo coperto da un mantello nero giacevano sulle fredde
lastre
di marmo. Pansy abbassò la mano che ancora tendeva verso di
lui.
-
Ce la faremo! Siamo Purosangue,
noi!- disse lei, animata da una speranza che non credeva di possedere
ancora.
Draco per un attimo la guardò dritta negli occhi.
-
E se io non volessi venire con
te?
Pansy abbassò gli occhi, sconfitta. Non aveva preso in considerazione quella possibilità.”