Zacky
procedeva barcollando trasportando il vassoio carico di caffè fumante -
Ecco qua... - disse avvicinandosi al tavolino nel salotto dove gli altri stavano
comodamente seduti.
Come vorrei
che ti cadesse addosso, piccolo verme.
Matthew
si prodigava in sguardi di fuoco appena mamma Baker voltava le spalle; quasi
trattenne un ringhio minaccioso quando lo vide poi accomodarsi sul sofà di
fronte a lui accanto a quella sottospecie di essere
umano che a gambe volgarmente incrociate giocava con una ciocca di
capelli guardandosi continuamente allo speccio. I loro sguardi si
incrociarono e Zacky sentì un brivido freddo percorrergli la schiena;
poi Matt concentrò la sua attenzione su di lei.
Avrà scelto quella posizione
apposta, la stronza. Cosa crede di fare... Chissà cosa diavolo sta
pensando, no non penserà a niente che non sia qualche inezia delle sue, che
schifo... La uccido. La uccido. Li uccido entrambi.
- Allora... - cominciò Zee distogliendolo dai suoi
pensieri malevoli - ... com è andato il viaggio mamma? Avresti dovuto chiamarmi
sarei venuto a prenderti io all'aereoporto. -
- Che
caro... - commentò lei girando elegantemente il cucchiaino nel caffè - lo
so, ma volevo farvi una sorpresa. -
- Una bella sorpresa
sicuramente. - aggiunse Matt, alludendo a
tutt'altro - Già - balbettò il chitarrista versandosi erroneamente il caffè
sui pantaloni, gli tremavano le mani
- Ah!!!
Bruciaaa! - si alzò di scatto sotto lo sguardo compiaciuto di Shads che aveva
visto esaudite le sue preghiere, più dalla goffagine di Zacky che da
un'intercessione divina - Dannazione, i miei pantaloni...-
- Corri a smacchiarli o levali che ci penso io - fece subito
la madre alzandosi in piedi.
- No tranquilla faccio da
me... - la rassicurò lui che già si sentiva regredire allo stato
pre-adolescenziale con sua madre nei paraggi.
- Sei
sempre il solito imbranato. - Gena che fino ad allora non aveveva distolto
l'attenzione dalla sua immagine riflessa, lo guardò con sufficienza -... Neanche
una tazza di caffè sai bere senza fare danni? Ah proposito il mio l'avevo
chiesto macchiato e non mi pare che questo lo sia. -
Zacky le concesse uno
sguardo distratto troppo impegnato ad arginare la macchia che si stava
diramando a vista d'occhio sui suoi vestiti -Si... scusa. Poi... ora, lo
rifaccio. -
- No lascia perdere. Chissà quale altro
disastro potresti combinare...- aggiunse tornando a concentrarsi sullo specchio,
sotto lo sguardo critico della madre.
Questo è veramente troppo...
- Beh, Signora Baker...-
- Charles?!
Signora? Sei forse impazzito, chiamami Maria. Mi fai sentire vecchia...! - lo
rimproverò sorridendo
- Oh, si Maria. Beh è stato un
piacere vederla, ma ora devo proprio andare. - si alzò guardandosi intorno in
cerca della sua giacca.
Zacky si fermò di colpo - Dove...
dove vai? - balbettò incerto. Matt gli rivolse uno sguardo che diceva
chiaramente la cosa non ti riguarda, non rivolgermi la
parola o ti uccido qui che ci sia tua madre oppure no...
- Ho da fare...- e delle
persone da farmi... avrebbe voluto aggiungere per vendicarsi. - Ho
delle commissioni da sbrigare - rispose poi semplicemente, sapeva bene
come comportarsi, non avrebbe mai voluto fare una figuraccia davanti alla madre
di Zacky, che infondo era una madre anche per lui.
- Non
hai proprio dove andare...- s'intromise poi Maria afferrandolo per la felpa. -
Non accetto obbiezioni, fintanto che sono qui ti obbligo ad onorarmi con la
tua presenza. Non puoi scappare, non vi vedo mai... - obbiettò risentita
guardandolo seriamente.
Lui indugiò un attimo, era
piccola e tenera ma... - Va bene - sospirò Matt arrendendosi
subito, conosceva quella donna era un vero e proprio generale di
ferro, non ci si poteva opporre - ...Solo che i ragazzi mi asp- ... -
- Oh! E' vero! - battè le mani entusiasta - Chiamali tutti,
che vengano qui! Voglio salutarli. Invitiamoli a pranzo, cucino io! - esclamò di
getto quasi senza prendere fiato; con un enorme sorriso sul volto cercò
l'appoggio di Zacky che ancora impalato si limitò ad annuire debolmente.
- Li chiamo subito allora... - aggiunse Matt alzandosi per
cercare il cellulare, smarrito nel caos che li aveva travolti.
Gena sbuffò - ...la banda di idioti al completo, bene. -
sussurrò. - Come cara? - le chiese Maria - Oh no niente...niente. - le sorrise
falsamente, mentre Shads alle spalle di mamma Baker la guardava passandosi un
dito lentamente sulla gola e sillabando con la bocca: Sei morta.
*
-Ehi, basta
basta... bastaaa! Mi ucciderai con questo.. no... solletico no! Bastaaa!-
Jimmy cercava in tutti i modi di divincolarsi dalla morsa
poderosa, chi l'avebbe mai detto, di Johnny. Si muoveva convulsamente distrutto
dall'estenuate tortura che da più di un ora lo teneva impegnato e più si
agitava, più finiva avvolto tra le lenzula come un salame - Piccolo maniaco...
lasciaaami! - Le sue urla stavano invadendo tutta la casa, tanto che nella
stanza accanto Brian, immaginando tutta la scena sghignazzava come un
matto, meditando sul dover o non dover aiutarlo. La risposta fu palesemente un
no, così cercò di concentrarsi sul libro che stava
leggendo per ingannare il tempo, era fermo sulla stessa riga da almeno venti
minuti distratto dai lamenti di Rev. Quei due lo facevano sempre ridere,
sopratutto per il fatto che nessuno avrebbe mai pensato che il povero Jim era
succube di quel mingherlino del suo ragazzo;forse un pò li invidiava anche, lui
non era tipo da relazione stabile, non aveva mai cercato una persona con cui
trascorrere più di una notte di passione, priva di importanza, che si sarebbe
anche e molto probabilmente dimenticato il giorno seguente. Non voleva nessuno
che lo assillasse giorno e notte, a cui dare spiegazioni su qualcunque cosa
pensava, diceva, faceva; non era una situazione adatta a lui o forse non ne era
semplicemente capace.
Quando
troverò la persona giusta le cose cambieranno, forse anche io cambierrò.
Proferiva sempre con grande trasporto, ma gli amici finivano per ridere delle
ridicole pose che assumeva in quei momenti topici magari
l'ho già trovata e ancora non lo so Meditava tra sè e sè ma poi scuoteva la
testa annoiato da quegli inutili pensieri e tornava a ridere sguaiatamente
insieme ad i suoi amici. All'improvviso il suo cellulare prese a squillare facendolo
sobbalzare nel letto, lo guardò perplesso mentre sospinto dalla vibrazione
passeggiava bellamente sul comodino. Che tempismo
oserei dire! Gettò il libro, e la sua totale inutilità, di
lato, afferrò il telefono che
bramava attenzione da qualche minuto e rispose senza guardare il display
- Sì? - Non ebbe tempo di aggiungere altro che la voce
arrivò così feroce che quasi lo stordì
- Porta il culo
fuori da quel letto e venite qui, vi do massimo un ora ... E no, non accetto
obbiezioni; e no non accetto domande; e no non accetto nemmeno commenti; e sì ti
farò molto male se non arrivate presto! - Detto questo riagganciò.
- Oh... Buongiorno anche a te Shads. - commentò guardando
sorpreso lo schermo e sorridendogli.
- Ragazzi.- il suo pesante bussare mise fine alle grida di
Jimmy - Rivestitevi sto entrando - abbassò la maniglia della porta con una mano
sugli occhi - Siete presentabili? -
- Come se non ci
avessi mai visti mezzi nudi - commentò Johnny alzandosi in boxer e cercando una
maglietta tra i vestiti abbandonati alla rinfusa sul pavimento - Sì, beh... -
ridacchiò Syn - Comunque mi ha appena chiamato Matt -
-
Oh è arrivata la mammina? - ridacchio Jimmy ricomponendosi e mettendosi a sedere
nel letto, molto lontano da Johnny.
- In
effetti, non l'ha specificato, anzi non ha detto proprio niente - si
grattò la testa distratto - no, oserei dire che non ha neanche parlato era
più che altro un ruggito sommesso. -
- Eh? - fecero
all'unisono
- Vuole che andiamo lì, e che ci andiamo
entro massimo un'ora... -
- Vuole nel senso che
c'hai invitato, o vuole nel senso che t'ha minacciato di morte atroce e
dolorosa? -
Brian fece una mezza smorfia - Ok ho capito.
- rise Johnny - Andiamo allora... vado a prepararmi. - si avviò verso la
porta, indugiando giusto un attimo a guardare Jimmy,
finalmente rilassato, doveva ringraziare Shads per averlo salvato
dalle grinfie del bassista - L'hai scampata bella, honey. - ed uscì superando Brian che rideva
sotto i baffi - Per ora... - aggiunse poi affacciandosi e ammiccando.
*
Quando suonarono alla porta, scherzando
sullo strano motivo che aveva indotto Johnny ad indossare una cravatta, cosa che
lui palesemente odiava, fu proprio Matt che si trovarono davanti;
contemporaneamente fecero tutti e tre un passo indietro, la sua espressione non
era molto incoraggiante.
- Siete in ritardo... - proferì
con veemenza -...e perchè stai indossando una cravatta, Christ?! -
- Sono solo dieci minuti...- osservò Brian sorridendogli
timidamente
- Mh... non credo sia proprio questo il
problema, vero Matt? - Jimmy era sempre il più perspicace sopratutto quando
si trattava di interpretare Shads e i suoi comportamenti, nell'interagire con
lui nei suoi momenti peggiori, nonchè anche il più capace nel gestire
situazioni spiacevoli. Levò dolcemente una mano a stringergli il
braccio - Che succede? Non può essere così grave come... - fece una breve pausa
guardandolo attentamente il faccia - come mi stai facendo pensare.
- Il viso di Matt sembro leggermente rilassarsi, non sarebbe mai
stato in grado di rovesciargli contro la sua celeberrima
ira Shadowsiana; lui sapeva bene come prenderlo, e il loro
rapporto andava bene oltre quello che si poteva vedere, era una sorta
di trascendentale empatia. Tutti lo sapevano bene che se qualcuno poteva
relazionarsi con Matt, o meglio con un M. Shadows furibondo, questo
era proprio Jimmy, il saggio, buono, dolce Jimmy. In fondo un
suo sorriso sarebbe riuscito ad ammansire il più feroce dei
leoni. Perfino Zacky, che aveva un grande ascendente su Matt, non era
minimamente in grado di tenere testa alle abili maniere del Reverendo, era una mente superiore, ripetevano sempre.
- Sono felice che siate arrivati...- sospirò alla fine
Shads, facendosi da parte per farli passare - Ah, un attimo... -
- Matt! Puoi dirci che diavolo sta succedendo? La madre di
Zee non può essere così male da ridurti in questo stato...-
- No, non è... Adesso vedrete... e mi raccomando.
-
I tre si guardarono confusi, Rev fece l'oro un cenno e
pacatamente si diressero in salotto da dove proveniva un leggero
chiacchiericcio. - Sono arrivati - li precedette Matt, fermandosi poi in un
angolo, poggiandosi alla parete per avere un'ampia visuale.
- BUONGIOR- no - Brian credette per un attimo di aver perso
la voce, o che qualcuno avesse tolto l'audio, credette di essere ancora a casa
nel suo letto, che fosse uno scherzo, che avesse sbagliato casa, poi iniziò a
pensare che non avrebbe mai dovuto più toccare una canna in vita sua, forse
anche l'alcol era da accantonare e tutto ciò era stampato a lettere cubitali sul
suo volto strasecolato. Boccheggiò meccanicamente senza che alcun pensiero
prendesse voce, anche se di pensieri in quel momento ne aveva pochi e molto
confusi, fu Jimmy a salvare la situazione, come sempre. - Buongiorno a tutti! -
sorrise cordialmente - Signora Baker, che piacere rivederla. - si fece
abbracciare e la baciò tra le feste di lei che entusiasta gli era subito andata
incontro; poi diede una gomitata ben assestata a Brian che era rimasto
impalato a fissare Zacky e l'intrusa che gli sedeva
accanto, questi si riscosse
- Che piacere vederla! sì-
la sua voce suonò un pò stridula, forse perchè quel moto di sorpresa non
era proprio rivolto alla sua presenza - Come sta? Il viaggio? -
- Tutto bene, caro. Tutto bene...- lo liquidò
rapida lei che aveva un altro obbiettivo. Li superò velocemente e si fermò
difronte a Johnny; il ragazzo aveva un'espressione strana in
volto, se non lo avessero conosciuto avrebbero detto che era quasi emozionato,
imbarazzato o giù di lì, quasi arrossì quando lei lo strinse in un
abbraccio mortale. - Tesoro dolce...- lo strapazzò
ben bene - Sei meraviglioso! Come stai... e hai risolto quel tuo... problemino? - gli chiese
quasi sussurrando, sotto gli occhi esterefatti dei presenti - Mamma? - la
richiamò Zacky perplesso. - Emh...sì. Sì, grazie. I suoi consigli sono
stati preziosi. - sorrise lui.
- Ma che diavol...
- bofonchiò Zee, Jimmy lo guardò facendo spallucce mentre Brian
lo fulminò con lo sguardo avvicinandosi poi a Matt che in tutto questo era
rimasto fermo a guardare con un'espressione truce sul volto che non ne
voleva sapere di abbandorarlo.
- Una sigaretta? - gli
bisbigliò quando fu abbastanza vicino. Shads annuì e senza farsi notare uscirono
lasciando Mamma Baker a tempestare di domande Johnny, che aveva
ormai assunto un vago color aragosta e gli altri spiazzati a guastavarsi la
scena.
Si appartarono su dei
gradini, nel retro dell'abitazione che dava su un piccolo giardino
interno. Brian prese il beneamato pacchetto di Marlboro, che non lo
abbandonava mai, e lo porse a Matt; accesero la sigaretta quasi
all'unisono gustandone il sapore acre di nicotina che inondava la bocca e
rilassava il corpo, rimasero così fermi per qualche minuto poi Matt ruppe
il silenzio - Stiamo sognando, Brian? Dimmi che questo è un sogno
e tra poco mi sveglierò come ogni mattina,perchè altrimenti non so veramente
cosa sta succedendo in questa casa, il mondo gira al contrario, sono forse
pazzo? Sono impazzito e mi avete chiuso in un manicomio e ora sono qui a parlare
con il mio dottore mentre invece vedo te? -
- Calma,
calma amico. Se c'è un pazzo qui non sei tu. - commentò serio e pensieroso -
...ma - fece incerto - Avete per caso litigato?-
Shads lo guardò serio, la sua faccia si stava nuovamente contraendo in una
smorfia terrificante. - Se adesso vogliamo chiamarlo litigare... -
- Frena, non
voglio ascoltare nessun particolare riguardante le vostre attività
"interattive!" - precisò alzando le mani e scuotendo il capo con un sorrisetto
sul volto, anche Matt gli sorrise un attimo di rimando e Brian fu felice di
essere riuscito in quell'impresa.
Gli passò un braccio
intorno alle spalle stringendolo a sè in quello che doveva essere una
sottospecie di abbraccio, Syn era un tipo sicuro ma Shads era pur sempre una
macchina da guerra - Non so cosa sta succendendo qui - disse piano - ... quello
che so è che sono qui e su di me puoi sempre contare, amico. Qualunque cosa sia,
l'affronteremo insieme, magari è solo uno scherzo... - rimase un attimo in
silenzio concentrandosi sull'inverosimilità della sua affermazione - ... o
magari davvero tra poco ci sveglieremo tutti e scopriremo che It was only a fucking nightmare. -
- Grazie. - rispose semplicemente Matt, appoggiando la testa
alla sua spalla - Grazie, Brian. -
- Gli amici non hanno
bisogno di ringraziamenti. E poi sai che ti dico? Se quell'idiota ti mette da
parte è proprio un coglione, non sa cosa si perde e quant è fortunato ad averti
accanto. -
- Io proprio non capisco...-
- Non credi che dovresti parlargli? -
- Cosa vuoi che faccia? Entro e gli dico " Zacky vuoi
cortesemente spiegarti perchè fino a stamattina credevo di essere il tuo ragazzo
e qualche ora dopo mi sono ritrovato la persona che più odio al mondo seduta al
tuo fianco, a casa mia, che si presenta a tutti come tua fidanzata? C'è forse
qualcosa di cui dovresti rendermi partecipe?".Forse mi ha solo lasciato Syn ed
incapace di farlo come le persone normali, l'ha fatto nel modo più spregevole
che avrei mai potuto immaginare. Contava sul fatto che non li avrei uccisi se ci
fossero stati testimoni, probabilmente. Non sai che violenza psicologica mi sto
facendo da ore per non...-
Brian sospirò, stringendolo
più forte - Sì, Matt. Ti conosco, so che avresti voglia di ucciderli tutti in
questo preciso istante, beh spero non proprio tutti ma devi rimanere calmo e
vedremo cosa succede, per adesso fai come se tutto fosse normale -
- Ti sembra facile? -
- ...a tempo
debito chiarisci le cose. -
- Tutto questo non. è.
normale. E' inconcepibile, inverosimile, inacettabile! -
- La nostra vita non è mai stata un esempio di normalità, se
proprio vogliamo. -
Matthew non rispose si limitò a
concentrarsi sul suo respiro che sembrava essersi fermato da un pò e sul battito
irregolare del suo cuore stressato, alla fine Brian si mosse - Dai entriamo...
si staranno chiedendo dove siamo finiti. - Si alzarono dirigendosi lentamente
verso l'ingresso - ... e ricordati - sussurrò Syn fermandosi a guardarlo in
faccia - ... ci sono io con te. -
Nda.
Ah che impresa questo
capitolo, non voleva proprio saperne di essere scritto, devo assolutamente
ringraziare un mio caro amico, che seppur odia il genere di ff mi ha aiutato
moltissimo ed è stato una grande fonte di ispirazione!
Tornando a noi, non c'è molto da aggiungere, finalmente Matt
ha un pò di sostegno morale nella situazione invivibile in cui era incastrato;
chissà se arriverà alla fine della storia o li ucciderà tutti allegramente?!
xD
Devo fare una precisazione ho cercato molto il
nome vero della madre di Zacky ma purtroppo o sono incapace io o è veramente
un'ardua impresa, in effetti poi un'amica mia ha rivelato fosse Maria ed io mi
fido e lo prendo per buono, se mai ci siamo sbagliate, fatecelo presente, io
sono curiosa di sapere qualunque cosa riguardi Zacky u.u
And so...ThankyouThankyouThankyou a tutti, in particolare a
quelle anime pie e coraggiose che mi sostengono con le loro recensioni. Vi adoro
^^
Friem: spero che questo capitolo ti sia piaciuto,
almeno non c'erano frasi e frasi da saltare per scoprire cose nuove, era molto
più liscio e discorsivo, no? Purtroppo non posso rispondere alle tue domande,
sai problemi di spoiler vari, ma ben presto tutti i tuoi dubbi saranno risolti!
A presto e Grazie a te. Un bacio
Frankie Sullivan GhostVengeance: ahahahaha
ribadisco come al solito che i tuoi commenti sono una botta di vita! xD Spero
che ti sia piaciuto e di non meritare quelle atroci torture che hai descritto,
in maniera impeccabile, per la simpatica shampista platinata ( quanto la odio
-.-" ) spesso mi domando perchè diavolo l'ho inserita nella storia, potevo
trovare una soluzione alternativa ma personaggio più insopportabile di lei non
credo sarei riuscita a reperirlo. Ah e voglio precisare che mi piacciono tutte,
anche la storia del prete ma per farlo spaventare ( cosa che tra l'altro mi
viene automaticamente ed inconsciamente bene °-° ma questa è un'altra storia )
non per sentire il suo stupido ed inutile monologo...Anyway alla prossima mia
cara. Un bacio.
AmyOwenVengeance: Grazie Amy! Siamo un pò tutti
contro la shampista! Per quanto riguarda il bacio non ti prometto niente, anche
se l'idea è veramente carina, però in questo momento baciare Zacky è l'ultima
cosa che Matt vorrebbe fare, credo che se se lo trovasse a portata di mano
finirebbe davvero in tragedia questa storia! xD
Tranquilla comunque! ^^ Un bacio
A.
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