Non ho troppa voglia di mettermi qualcosa addosso, mi alzo così come sono. Tanto sono a casa mia, no?
Grazie Dio per aver inventato il fine settimana. Mi spaparanzo sul divano e accendo la tv senza guardarla.. un gesto automatico.
Sono stufa di questo, di questa vita spenta e monotona. È ora di fare un cambiamento, oh si, e comincerò oggi. Come prima cosa chiamerò Manuel.
Entra disinibito dalla porta e si siede sul divano senza pensarci due volte. Mi fissa .. Che sguardo vuoto. Davvero io conosco quest’uomo? Mi sembra totalmente estraneo in questo momento. Bene, estraneo, è ora di toglierti dalla mia vita, per poter iniziare quella nuova.
Lo guardo, inflessibile.
- É finita.
Non mi chiede una spiegazione, un motivo .. niente. Si rialza e va alla porta. Mi guarda di nuovo quando sta per uscire.
- Puoi tranquillamente cancellare il mio numero.
È stato veloce. E non mi sento in colpa!
Quel pomeriggio decido di andare a prendere un po’ di aria fresca al parco vicino.
Esco di casa, un vento leggero sposta i miei capelli. La strada è deserta, a parte un uomo a passeggio col suo cane. È proprio un amore, forse dovrei prendermene uno anche io? Mi terrebbe compagnia e mi seguirebbe ovunque.. e sarebbe fedele, mica come certe persone. Continuando a camminare mi rendo conto che cane e padrone, davanti a me, seguono il mio stesso percorso. Solo quando il cucciolo alza la gamba davanti a un cespuglio li supero.
Il parco è pieno, ci sono bambini energici sui giochi e genitori attenti sulle panchine, mamme che chiacchierano vantandosi dei traguardi dei loro beniamini. Un mondo che non mi riguarda. Raggiungo l’angolo della fontana coi koi. Mi appoggio alla ringhiera e guardo i pesci spostarsi silenziosamente, l’ho sempre trovato molto rilassante, e il rumore degli spruzzi copre le urla lontane dei bambini. È un po’ un mondo mio qui.
Solo quando sento avvicinarsi abbaiando il cane di prima alzo lo sguardo, accorgendomi che, a contrario di quanto credessi, non sono sola. Seduto a una panchina di fronte a me c’è quell’uomo che ieri mi ha aiutato a rialzarmi. Ha uno sguardo perso, non so cosa stia guardando, forse i bambini? “Forse è meglio non indagare” mi dico, ma in quel momento il suo sguardo incrocia il mio.
Riconoscendomi, accenna un sorriso e mi viene incontro. Oh merda. Sono da sola, non ho nessuna protezione. Se è un maniaco è la fine! Oh merda merda merda.