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Autore: ste87    20/03/2011    13 recensioni
Questa è la mia prima ff in assoluto!! siate buone!cosa sarebbe successo se dopo il bacio che Bella da a Jacob in Eclipse, Edward avesse reagito in maniera totalmente diversa da come ci ha proposto la Meyer?e se Edward e Bella si lasciassero? scordatevi tutto quello che succede dopo eclipse! si ritroveranno? il loro amore è così forte da poter sopravvivere a tutto? lo scopriremo strada facendo.. intanto spero di avervi incuriosito!dal prologo: Il cancello all’ingresso del campus mi metteva di fronte ad una realtà che avrei dovuto sostenere da li a breve. Era come se ci fosse scritto BENVENUTA ISABELLA SWAN!
Era il cancello della“DARTMOUTH UNIVERSITY”.Sapevo che varcato quello sarebbe cominciata la mia nuova vita.Mi sarei dovuta lasciare tutto alle spalle per il mio bene perché continuare a soffrire non mi avrebbe certo riportato lui.
Scossi la testa cercando di rimanere con la mente al presente ma irrimediabilmente ecco passarmi davanti tutti i mesi appena strascorsi..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Eccoci qua!!! Non ho molto da dirvi se non GRAZIE!!! SIETE FANTASTICHEEE!!!

BUONA LETTURA.. ci vediamo sotto!


Capitolo 18


Ho mai detto che adoro stare sotto le coperte quando fuori fa freddo? Sentire il dolce torpore che il piumone è in grado di produrre è uno degli aspetti che amo di più dell’inverno. Quando fuori piove e tu sei nel tuo letto al calduccio tutto appare in maniera diversa. Le goccioline sul vetro della finestra non ti sembrano tanto minacciose, e neanche i tuoni hanno il potere di spaventarti. Perché sotto le coperte ti senti al sicuro, perché sai che il momento in cui dovrai affrontare il freddo e la pioggia, in grado di infilarsi anche dentro le scarpe, saranno un problema da affrontare in seguito. In quel momento pensi solo che non vorresti alzarti mai e lasciare dietro una porta chiusa tutte le preoccupazioni. E quel giorno potevo completamente bearmi di quella sensazione! Era domenica! E la domenica è giorno di pulizie ma anche del riposo! E così cercavo di prolungare sempre di più il momento del completo risveglio..
-avanti! Svegliaaaaaaaaaaaaa!!- urlò Ally entrando in camera mia. Ma perché non perdevo mai il vizio di parlare troppo in fretta? Dovevo aspettarmelo che Ally sarebbe venuta a disturbarmi. Feci finta di non sentirla e continuai a stare girata con la faccia verso la parete. Si avvicinò e si sedette sul letto. Sentivo diffondersi nella stanza l’aroma inconfondibile di caffè, ma non mi girai. Almeno fino a quando quella vipera di Ally non mise la tazza di caffè sotto il mio naso svegliandomi completamente.
-sei un mostro lo sai?- le dissi afferrando la tazza che mi stava porgendo.
-si lo so! Ma ti ho fatto il caffè, quindi sono perdonata..- aaaah cosa dovevo fare con lei? Quella mattina poi non volevo parlare con nessuno. Mi sentivo ancora in imbarazzo per come mi ero comportata con Edward la sera prima. Il mio tentativo di seduzione passerà alla storia come il momento più imbarazzante della vita di Isabella Swan! Ero di pessimo umore e il perfetto tempismo di Ally mi aveva fatto incupire ancora di più.
-Bella cos’hai?-
-niente..- dissi sapendo di non dargliela a bere.
-ooooh avanti sputa il rospo.. non è da te tenermi il muso, almeno non oltre i due minuti consentiti-
-e chi l’avrebbe fatta questa legge?- chiesi sapendo già la risposta.
-ma che domande.. io naturalmente! Sai c’è un limite oltre il quale le persone non riescono a rimanere adirate nei miei confronti. Un giorno mi sono messa a contare e mi sono accorta che il limite massimo è di due minuti..- alzai gli occhi al cielo scuotendo la testa. Solo lei era in grado di dire una cosa del genere..   
-quindi parla!-
-ieri sera ho parlato con Edward.. e.. non è andata come speravo.-
-pff sai che novità! Per te non va mai come speravi, e invece chi te lo dice che Edward non abbia ripensato a quello che vi siete detti? Ogni piccolo passo conta, anche se non da immediati risultati.- si come no! Adesso Edward starà pensando sicuramente a quanto sono stata stupida..
-ok.. va bene, come dici tu- preferii assecondarla, non mi andava di parlare.
-no, no, no, no!! Così non và proprio. Hai bisogno di qualcosa che ti tiri su e che ti faccia capire che ho ragione. Aspettami qui!- disse uscendo dalla stanza. E adesso cosa aveva in mente?
Rientrò subito dopo con un cd in mano alla ricerca dello stereo.
-allora.. c’è un altro metodo che ho testato e che sono sicura ti toglierà dalla testa tutti i brutti pensieri! Avanti alzati..- disse venendomi incontro, feci come indicato.
-adesso sali sul letto-
-cosa?-
-ho detto sali e basta. Senza fare domande- sbuffai e anche stavolta feci come mi disse lei. Subito mi fu accanto prendendomi le mani.
-scatenati Bella!!!- e con il telecomando della radio fece partire una musica che sparò immediatamente a palla!

Ally iniziò a muoversi a ritmo della musica saltando sul letto e poco dopo trascinò anche me. Saltavamo sul letto e cantavamo a squarciagola quella canzone. Non era da me fare una cosa del genere, ma mi stava aiutando a scaricare tutta la tensione che avevo accumulato. Non provavo imbarazzo a farlo di fronte ad Ally, ci stavamo divertendo e mi sentivo libera in qualche modo. Quando la canzone finì ci accasciammo sul letto con il fiatone.
-allora.. va meglio?- mi chiese Ally ansimante. Cercai di riprendere fiato prima di rispondere
-si..grazie.. va meglio..-
Partì subito un’altra canzone ma Ally la bloccò riportandoci nel silenzio.
-te l’avevo detto che funzionava! Allora, adesso che hai scaricato un po’ di tensione, riesci a capire che ho ragione quando ti dico che non devi abbatterti se non va subito come vuoi tu?- annuii.
Era vero, Edward poteva essersi ritrovato a pensare al nostro incontro di eri sera. E magari, invece di pensare a quanto possa essergli sembrata stupida, aveva pensato alla voglia che avevo di riavvicinarmi a lui e alle parole che gli avevo detto. Si, non dovevo pretendere che le cose cambiassero subito. La mia doveva essere una lenta missione. Dovevo dimostrare quello che provavo per lui andando per gradi. Solo così potevo fargli capire che ero cambiata, che non avevo più dubbi su noi due e che lo amavo!
-grazie Ally, mi ha fatto proprio bene ballare un po’, quasi quasi mi verrebbe voglia di riprovarci-
-ci hai preso gusto eh! Comunque se vuoi scatenarti potrai farlo alla festa di stasera..tu verrai con me senza che dici di no perché ti carico in spalla e ti ci porto di peso!- mi misi a ridere, sapevo che era perfettamente in grado di fare una cosa del genere! Ma non sapevo a quale festa si stesse riferendo.
-e cosa si festeggia?-
-ma in che mondo vivi Bella? Ricordi che giorno è oggi?-
Scossi la testa –no..-
-aaaah sei irrecuperabile! Oggi è Halloween! Te ne sei dimenticata? I ragazzi della confraternita organizzano una festa. E noi ci andiamo! Non è obbligatorio vestirsi a tema, non ti chiederei mai di vestirti da strega o da zombie e ne tantomeno da vampira!- a quel punto non riuscii a trattenere le risate. Sarebbe stato figo però trasformarsi da vampiro. Potevo chiedere a Alice di prestarmi qualche vestito.. pensai senza riuscire a smettere di ridere.
-mi spieghi cosa ti è preso adesso?- mi chiese Ally con la fronte aggrottata.
-ahahahah niente.. è solo che conosco una persona che avrebbe trovato tutto questo molto divertente!- dissi riferendomi proprio al mio folletto preferito. Ally sembrò non capire e io ne fui felice, almeno non dovevo darle delle spiegazioni.
-ok.. ci vengo. E come hai detto tu non ho intenzione di travestirmi-
-o bene, neanche io! Allora corro a chiamare Alice.. adesso ti lascio, so che la domenica la dedichi alle pulizie. Ci vediamo dopo!- mi lasciò un bacio e andò via.
Appena chiuse la porta mi arrivò un messaggio sul cellulare, era Alice..
“non pensarci nemmeno!! Strega.. :P”
E mi ributtai sul letto piagata in due dalle risate!

*******************

-Bella sei pronta?- disse Ally entrando nella mia stanza.
-si, ho quasi fatto.. – urlai da dentro il bagno - Alice dov’è?- chiesi tornando in stanza non vedendola insieme a lei
-ha detto che ci raggiunge alla festa..e mi ha detto di anticiparti che ci sarà anche Edward – disse con sguardo malizioso. Sul mio volto apparve un sorriso di compiacimento, finalmente l’avrei rivisto!
-ok, allora andiamo!- dissi più entusiasta che mai.
Ally rise al mio cambiamento d’umore sapendo a cosa era dovuto.
Erano le 7 e 30 quando arrivammo alla festa. La musica assordante si sentiva già da fuori e incamminandoci verso l’ingresso notammo che era molto affollata. C’era chi come noi aveva optato per un abbigliamento formale e chi invece aveva preferito vestirsi a tema. Ally mi trascinò subito a conoscere i ragazzi che avevano organizzato tutto complimentandosi con loro.
-piacere io sono Duncan, e loro sono Steve, James, Peter e Drew -
-piacere io sono Bella, è stupendo qui siete stati bravissimi- dissi riferendomi all’atmosfera che avevano saputo creare.
-hai visto le ragnatele? Quelle sono venute proprio bene..-
-va bene ragazzi adesso lasciatemela stare- disse Ally prendendomi per un braccio e trascinandomi via.
-ciao ragazzi è stato un piacere conoscervi- urlai mentre mi portava al bancone delle bibite.
-ma perché mi hai portato via? Stavamo parlando..-
-si, e loro ci stavano provando! Sei così ingenua alle volte Bella..-
-dici? A me sono sembrati così simpatici..-
-si, si come no, ti stavano mangiando con gli occhi!-
-parli come se ci avessero provato anche con te.. aspetta un attimo! Ci hanno provato anche con te?- dissi stupita
-si.. ma per fortuna sono riuscita a levarmeli di torno. Sono delle piattole!-
-ok, se lo dici tu.-preferii non approfondire, mi bastava sapere che ci avessero provato con Ally e che lei non aveva gradito, per non desiderare più la loro compagnia. Mi concentrai sul banco che avevamo davanti. C’erano una marea di bottiglie, piene di alcool. Ero sicura che non sarei riuscita a trovare un succo di frutta neanche a pagarlo.
Ally versò un po’ di Punch in un bicchiere e me lo porse.
-sta attenta, a giudicare dall’odore chissà quanto Rum ci hanno messo dentro- ne provai un sorso e per poco non mi affogai. Era fortissimo.
- figaccione a ore 6- disse improvvisamente indicandomi la porta d’entrata.
Mi girai e vidi Edward fare il suo ingresso alla festa con la fotomodella che si portava dietro.. Sara. Improvvisamente trovai molto attraente il bicchiere di Rum che tenevo in mano. Ne bevvi un altro sorso e mi misi ad osservare ogni suo movimento.
-certo che per essere bella è bella!- disse Ally riportandomi sulla terra
-a chi ti riferisci?-
-ma alla ragazza che sta con Edward -
- Ally ti prego non ti ci mettere anche tu, già la sua avvenenza mi avvilisce abbastanza, non c’è bisogno di rimarcarlo- dissi irritata più che mai.
-va bene, non la nomino più.. però sai che ho ragione-
-si, lo so- e in quel momento pensai che Edward sarebbe stato solo uno stupido a lasciarla per stare con me. Portai alla bocca il bicchiere trovando consolazione.
Quella sera seguii ogni suo passo, lui come al solito era di una bellezza sconvolgente. Indossava un paio di Jeans scuri, una maglietta grigia, il tutto accompagnato da un giubbotto di pelle nero. Faceva male al cuore solo a guardarlo. Ogni carezza, ogni bacio e ogni risata che si scambiavano era accompagnato da un altro bicchiere di Punch. Arrivai a metà serata con la testa che mi girava vorticosamente e la sensazione di poter vomitare da un momento all’altro.  Stavo esagerando con l’alcool, lo sapevo bene, ma non riuscivo a sopportare la vista di loro due insieme. Ally mi stava vicino ma nessuna delle sue parole era in grado di farmi ritrovare il controllo. Alice non accennava a vedersi e stavo per dire a Ally di riaccompagnarmi a casa, fino a quando non vidi una scena che mi fece perdere ogni stabilità. Sentii il sangue salire al cervello e il cuore iniziare a battermi come un tamburo. Edward e Sara si stavano baciando, ma non un bacio semplice o a stampo, come quello che avevo visto per l’intera serata, no. Quel bacio era una pugnalata al cuore. Erano talmente appiccicati l’uno all’altra che ero sicura che lei potesse sentirne la temperatura. Lui le toccava in maniera spasmodica la schiena e piano a piano arrivò a cingerle il fondoschiena. Lei infilò la mano nei suoi capelli e a quel punto vidi tutto rosso.
Mi fiondai coma una furia su di loro come un uragano che si abbatte con tutta la sua potenza distruttiva.
Presi il braccio di lei e la strattonai con forza allontanandola da lui. Appena incontrò il mio volto fece una faccia stupita quanto gongolante. Edward mi guardò come se volesse fulminarmi.
-prendetevi una stanza se non volete farmi venire il vomito!-
-se ti da tanto fastidio non guardarci!- mi disse lei e per poco non le saltai addosso.
-Bella andiamo via..-Ally provava a trascinarmi in un altra direzione ma io non volevo muovermi di un millimetro.
-Bella qual è il problema? Non stiamo facendo niente di male..- mi disse Edward innocentemente. E per quanto potesse essere assurdo, in quel momento volevo prenderlo a sprangate in testa! Tanto ero sicura che non gli avrei fatto male..
-a no? Non state facendo niente? Non penso che i ragazzi che vi stanno intorno la pensino in questo modo.. non me lo sarei mai aspettato da te! cos’è il suo sangue non è tanto appetibile quanto il mio!!- gli sputai sprezzante in faccia e vidi la sua espressione cambiare.
-ok basta, sei ubriaca.. ti riporto a casa- disse caricandomi in spalla e trascinandomi via dalla festa.
- Edward lasciami, ho detto l-a-s-c-i-a-m-i-i-i-i!!!- continuavo a gridare senza sosta e battevo furentemente i pugni sulla sua schiena. Ad un tratto si fermò.
Non ero sicura che siano state le mie urla a farlo fermare o se invece fossimo arrivati a destinazione, sta di fatto che non appena mi mise giù un fortissimo capogiro mi fece cadere a terra come una bambina che muove appena i primi passi.. e lui prontamente mi riacchiappò.

-Bella, smettila di urlare o tutti penseranno che ti stia facendo chissà cosa..- mi disse mentre provavo a sfuggire alla sua presa ferrea

-allora lasciami andare- sbiascicai, stentavo anche a parlare, ero sicura che il mal di testa che mi sarebbe scoppiato il mattino seguente sarebbe stata la giusta punizione per la mia stupidità.. io, che non bevevo mai, ero arrivata al punto di ubriacarmi per dimenticare, per levarmi dagli occhi l’immagine di Edward insieme ad un’altra donna.. ma nonostante la sbronza colossale, atta proprio a dimenticare quella scena, non riuscivo a spiegarmi come mai quel ricordo facesse ancora così tanto male.. all’altezza del cuore sentivo un peso che mi impediva anche di respirare e gli occhi ben presto iniziarono a pizzicare.
Mi guardai intorno e vidi solo il buio e una fitta macchia scura, forse erano alberi e noi ci trovavamo in mezzo alla foresta, quel poco che riuscivo a vedere lo dovevo alla luna, che quella sera era più splendente che mai.
-va bene, ti lascio ma tu cerca di mantenerti in piedi, o se proprio non ci riesci prova a sdraiarti..-
Pian piano sentii le sue salde braccia allontanarsi quando invece avrei solo voluto che mi stringessero più forte.
Mi allontanai non appena mi lasciò andare.. avevo cominciato a piangere e non riuscivo a spiegarmi il perché. Non sapevo cosa pensare, forse stavo impazzendo, provavo un mix di emozioni contrastanti tra loro che mi destabilizzavano.

Ero incazzata nera con lui e nel frattempo non volevo fare altro che dirgli quanto fossi gelosa di quello che avevo appena visto, volevo essere abbracciata e amata da lui e nel frattempo volevo urlargli contro quanto fosse stronzo..

Una mano gelida si posizionò sul mio braccio destro e allora alzai il viso per poterlo guardare negli occhi.

– Bella , perché stai piangendo?- mi chiese dolcemente, come se tra noi le litigate degli ultimi giorni non ci fossero mai state e all’improvviso mi accarezzò un braccio.

Il cuore prese a battermi all’impazzata, mi girava la testa e avevo voglia di vomitare. Allora chiusi gli occhi per trovare un momento di pace interiore. Mi sentivo doppiamente presa in giro da quel gesto che non aveva nulla di autentico se consideravo la ragazza di prima.. cosa aveva intenzione di fare??

Sentii nascere in me una sensazione di rabbia mai provata prima, come un fuoco che si impossessa di te e ti infiamma fino al punto di farti esplodere..

-come osi chiedermi una cosa del genere!- dissi alzando il tono di voce -vuoi sapere perché sto piangendo? Perché invece di chiederlo a me, non ti fai un esame di coscienza??? Avevi detto che non ti importava più nulla di me, e allora perché mi hai portato via dalla festa? Io e te non abbiamo più nulla da dirci!!-  feci per andarmene ma lui mi bloccò il passaggio.

- che domanda è “perché ti ho portato via dalla festa”? Avevi cominciato a dire cose senza senso, stavi delirando, e cosa peggiore stavi quasi per rivelare a tutti cosa sono in realtà.. se non ti avessi allontanato non immagino cosa sarebbe successo. E adesso mi vieni a chiedere perché ti ho portato via? Oh scusa tanto se andandocene ho evitato che facessi una figura peggiore di quella che stavi già facendo..Piuttosto dovresti chiederti perché ti sei comportata in modo così stupido-

- senti, non c’è bisogno che me lo dica tu.. so benissimo perché l’ho fatto-

- e allora dillo anche a me Bella perché non ci sto capendo niente..- disse agitando le braccia per aria.

-non serve che tu capisca, ormai non mi capisci più da tempo ormai- affermai con la delusione nel cuore.

- no!- si impuntò – voglio saperlo, staremo qui finche non mi spiegherai quello che è successo..-

Sicuramente era l’effetto dell’alcol a farmi parlare, perché la Bella di sempre non avrebbe mai trovato il coraggio di dirgli una cosa del genere.

-vuoi sapere quello che è successo? Eh? Edward vuoi davvero saperlo?-

-SI!- mi rispose.

- allora sappi che sei solo uno stronzo!- gli urlai in faccia mentre ancora piangevo -come hai potuto fare una cosa del genere? Te la fai con la prima che capita sotto i miei occhi, e sai qual è la cosa che mi fa più male? Che non mi hai mai toccato come hai toccato lei questa sera, non c’è che dire una bella botta per la mia autostima.. mi hai fatto capire che io per te non sono mai stata una ragazza attraente sotto quel punto di vista-Mi voltai non riuscendo più a reggere il suo sguardo e rendendomi conto di quanto fossi ipocrita, non molto tempo fa avevo fatto lo stesso nei suoi confronti. Ma quelle parole mi uscirono di bocca senza riuscire a controllarle.

-c-cosa mi stai dicendo Bella? Che hai fatto tutto questo, la scenata, la sbornia, solo perché sei.. sei gelosa?- concluse con apparente sorpresa.

Mi sentivo male, sicuramente da li a poco avrei vomitato. Mi misi una mano sul cuore che batteva in maniera accelerata, e pensavo a quella famosa frase che si dice quando ascolti le parole di un ubriaco “in vino veritas”, era vero quella sera ero stata sincera con lui più di quanto non lo fossi stata negli ultimi giorni. E per quanto mi fossi accorta di aver fatto male a bere, finalmente si sarebbe reso conto dei miei sentimenti. Ma ad un tratto l’immagine di quella ragazza apparve davanti ai miei occhi rendendo la verità ancora più amara di quanto non lo fosse già prima. Avrei solo sofferto, punto. Non ci sarebbe stato un futuro per noi, e pensare che mi ero resa pure ridicola davanti ai suoi occhi.
Ad un tratto sentii la sua mano sulla spalla e mi ritrassi come scottata, non avevo intenzione di sopportare anche la sua pena.

-Bella, guardami.. è questo che mi stai dicendo? mi stai dicendo di essere gelosa.. O c’è qualcos’altro che dovrei sapere..- lasciò la frase in sospeso, come se toccasse a me concluderla. E avevo intenzione di farlo.. ora o mai più, questa era diventata la mia filosofia di vita negli ultimi tempi. Mia madre mi diceva sempre “perché rimandare a domani quello che potresti fare oggi?” Ma allora perché era così difficile voltarmi e guardarlo negli occhi e dirgli quello che avrei voluto dirgli il primo giorno che ci eravamo incontrati all’università? Forse si erano dimenticati di dire che la sbronza non porta con se anche il coraggio..

-Bella..- mi incoraggiò

E allora mi voltai.

-Bella parla.. se c’è qualcosa che devi dirmi, dilla!-

-non ho niente da dirti..- dissi asciugandomi gli occhi.

-non ci credo..-

- e invece di dico di si.. possiamo tornare a casa adesso? Non mi sento tanto bene..- dissi sperando di far leva sul suo altruismo.

-noi non andiamo da nessuna parte.. voglio sapere perché ti sei comportata in quel modo prima, e perché ti stai comportando così adesso.. voglio sapere perché stai piangendo e perché sento che vuoi dirmi qualcosa ma non so cosa..non so più niente ormai..- disse tutto questo guardandomi negli occhi e tenendo il mio viso tra le sue gelide mani. E allora mi feci coraggio..   

- Edward tu dici di non sapere più niente.. ma se solo sapessi quanto.. quanto TI AMO.. ti amo di un amore che non mi fa dormire la notte, che mi fa battere il cuore a mille ogni volta che ti vedo, che mi toglie il respiro al sol pensiero di non averti.- abbassò lo sguardo, e allora fui io a prendergli il volto tra le mani e lo feci rincontrare con il mio.

- Sento perennemente un peso all’altezza del cuore ogni volta che ti penso, il che succede sempre, perche tu sei al centro dei miei pensieri da  quando mi sveglio fino a quando vado a dormire. E quando non sono cosciente ci pensano i miei sogni su di te a tenere la mia mente occupata. Ti amo Edward, non ho mai smesso di farlo e francamente non penso lo faro mai! Non ho smesso neanche quando stavo con Jacob, l’ho lasciato proprio perché non riuscivo a dimenticarti! Tu sei troppo importante.. ti amo ti amo ti amo..- sussurrai e allora le lacrime mi inondarono gli occhi senza riuscire a controllarle. Se non ci fosse stato Edward a sorreggermi sicuramente  sarei cascata a terra. Non avevo mentito sul fatto che mi sentissi male e il giramento di testa che mi colpì fu così forte da farmi chiudere gli occhi.

Edward non aveva ancora proferito parola. Ma quando sentii le sue braccia allontanarsi da me provai quasi un dolore fisico.

-Bella.. io non so cosa dirti.. non pensavo che..-

-lo sai quello che voglio sentirti dire.. di che mi ami anche tu, e che non hai mai smesso di farlo.. dillo!-

- Bella non chiedermi questo.. io non..io non posso..- disse solamente mentre il mio cuore perse un battito,  d’improvviso sentii un groppo in gola che mi fece quasi soffocare.
Mi sentii morire e mi accasciai a terra.

L’unica cosa che ricordo fu il rigurgito che lasciai cadere, le forze venirmi meno e due braccia gelide sollevarmi da terra.. poi il buio.

****************

Vedevo una luce accecante oltrepassare le mie palpebre e avevo paura ad aprire gli occhi e scoprire di essere morta. Almeno sarei andata nell’altro mondo con la consapevolezza di aver confessato a Edward i miei sentimenti. Non mi pentivo assolutamente di averlo fatto e forse dovevo ringraziare tutto l’alcool che avevo ingerito quella sera. Improvvisamente sentii un dolore lancinante alla testa e la sensazione di essere stata girata e strapazzata come un calzino. Sentii dei rumori intorno a me e allora aprii gli occhi per trovarmi di fronte un angelo. Si, doveva essere per forza un angelo! Aveva gli occhi più azzurri che avessi mai visto e i capelli biondi color del grano. Un viso perfetto e le labbra grandi ma ben proporzionate. Allora ero morta veramente! Ero morta e adesso ero in paradiso..

Ma ben presto capii di sbagliare. Lo capii non appena la fastidiosa lucina che i dottori ti proiettano negli occhi per vedere la reazione delle pupille mi colpì. Ero in ospedale!

-non sono un angelo signorina.. è inutile che continui a ripeterlo- allora stavo parlando ad alta voce.

-dove sono?- chiesi con la gola riarsa e dolorante, benché sapessi dove mi trovassi.

-sei in ospedale, hai preso una sbronza colossale che ti ha fatto svenire! Per fortuna ti hanno portato qui, ti abbiamo fatto una lavanda gastrica.. lo so è un po’ fastidiosa, ma è stato necessario- disse tutto questo senza staccarmi gli occhi di dosso e continuando a fare la sua visita. Toccò qualcosa sulla mia fronte e mi accorsi di essere bendata, provai ad avvicinarmi con la mano ma lui me lo vietò.
-non toccare li, hai dei punti. Quando sei svenuta hai sbattuto con la fronte su una pietra e ti sei procurata un piccolo taglio. I tuoi amici erano veramente preoccupati, per fortuna non è nulla di grave-
Aveva detto che mi avevano portato.. chi? Chi mi aveva accompagnato in ospedale? Edward? Ally? Non vedevo nessuno nella stanza. Provai ad alzarmi e a muovermi un po’, ma venni subito colpita dalle vertigini.

-ei, ei stai buona, rimettiti giù.. devi riposare un po’. Eri a stomaco vuoto e tutto quell’alcool e il successivo rigurgito ti hanno fatto abbassare la pressione. Cerca di stare ferma e di non agitarti, vado a vedere se riesco a trovare un budino da mettere sotto i denti- mi sorrise e si avviò verso il corridoio.

Dunque ero viva. Per un secondo l’ipotesi di trovarmi in paradiso non mi dispiaceva affatto, perché sapevo cosa mi attendeva adesso. Avrei dovuto affrontare le conseguenze di quello che avevo detto a Edward, dovevo sopportare la vista di lui insieme a Sara per tutta la stagione e cosa peggiore dovevo accettare il fatto che non mi amasse. Me l’aveva detto. Almeno prima di svenire avevo chiaramente sentito uscire queste parole dalla sua bocca “Bella non chiedermi questo.. io non..io non posso”  era stato chiaro, ormai l’avevo perso. Questo pensiero faceva male, sentii una morsa intorno al cuore che mi toglieva il respiro. Gli occhi mi si inumidirono, portai una mano al petto a stringere il ciondolo di cristallo che non avevo tolto per un solo secondo da quando me l’aveva messo al polso.

-Edward..- dissi non riuscendo a trattenermi.

-chi è Edward? Non fai altro che ripeterlo da quando ti hanno portato qui..- disse il dottore ricomparendo in stanza e facendomi sobbalzare.

-o bè.. lui è, bè lui è l’uomo che amo..- dissi imbarazzata

-ok, ho capito.. tieni ti ho portato l’ultimo budino rimasto! In realtà l’ho rubato ad una vecchietta, ma non dirlo in giro..- mi misi a ridere accettando di buongrado il dolce – sai che pensavo di conoscerti? Come ti ho già detto ripetevi questo nome in continuazione e allora mi sono detto “vuoi vedere che la conosco questa bella signorina?”, ma mi sbagliavo- aggrottai le sopracciglia non capendo.

-che vuole dire non capisco..-

-innanzi tutto non darmi del Lei, mi fai sentire vecchio, e non lo sono. Seconda cosa dammi del tu, non sarà difficile per te chiamarmi con il mio nome visto che anche io mi chiamo Edward, EJ per l’esattezza- questa si che era una coincidenza.
-va bene, come vuoi tu. Piacere EJ, io sono Bella-

-piacere di conoscerti Bella- disse stringendomi la mano

-dottore mi scusi le analisi della sua paziente sono pronte..- disse un’infermiera entrando in stanza. Il dottore prese i fogli e subito iniziò a leggere.

-bene.. è tutto a posto, i valori del sangue sono tornati nella norma. Sta tranquilla, con un po’ di riposo tornerai come nuova. Ti prescrivo delle medicine da prendere in caso di mal di testa o bruciore di stomaco. Noi ci vediamo tra 5 giorni per togliere i punti, ok? Per precauzione ti chiederei di rimanere per la notte ma se ci tieni ad andare a casa posso firmarti il foglio delle dimissioni.- annuii

-si grazie, preferirei tornare al campus..-

-va bene..- prese un foglio e me lo diede – ecco a te, faccio venire la tua amica. È da quando sei arrivata che attende di avere notizie-

-si grazie..- stava per andarsene ma preferii chiedergli una cosa. Il suo cognome. Non me l’aveva detto e volevo essere sicura che tra una settimana mi rivolgessi al medico giusto.

-EJ scusa, non ho chiesto il tuo cognome..- dissi imbarazzandomi un po’ .

-ma certo! Che sbadato, tu non l’hai chiesto e io non te l’ho detto.. io sono il dottor Masen, EJ Masen!- sbiancai di colpo!

    
O____O questa immagino sia la vostra faccia adesso!!!
Chi è questo dottore??  Cosa pensate di quello che è successo alla festa?? Bella ha fatto bene a rivelare i suoi sentimenti ad Edward??
Grazie come sempre a chi legge e a chi recensisce, e anche a chi preferisce rimanere in silenzio!
*consiglio di lettura*  fate un salto qui.. non ve ne pentirete!!! 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=676185
   
 
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