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Autore: fracchan92    20/03/2011    1 recensioni
Nella terra del vento, in pieno deserto, protetto dalle dune, vi è il villaggio della Sabbia, Suna, la capitale di quella terra.
In quel villaggio, nel palazzo del Kazekage, risiede Sabaku no Kankurou, fratello minore di Temari e maggiore di Gaara (oramai diventato Kage).
Kankurou si trova nell'ufficio di suo fratello portandogli il resoconto dell'ultima missione fatta, Gaara terminò di controllare il rapporto.
-Puoi andare ...-
-Grazie.- inchinandosi e avanzando verso la porta.
-... in infermeria.-
-... si.- Kankurou era riuscito anche a camminare normalmente senza gemere dal dolore, ma suo fratello era riuscito a notarla lo stesso quella dannata ferita … ma dopo tutto Gaara era Gaara e usci dall'ufficio andando in infermeria.
Stette lì due ore buone, non perché la ferita era grave, ma perché le due infermiere che dovevano curarlo iniziarono a litigare; il motivo di questa animata discussione era un ragazzo che a entrambe piaceva e sia l' una che l' altra non volevano cedere.
“Banale.” pensò il nostro sciagurato Kankurou
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kankuro, Nuovo Personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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7° CAPITOLO



-Io … innamorato?!?- si scoprì a sussurrare.
Il suo primo desiderio fu quello di rinchiudersi nella stanza e non uscirne più per il resto della sua vita poi si convinse, mentalmente, che non era possibile.
“Ragioniamo, non è possibile che mi sia innamorato così su due piedi, giusto? Quindi deve essere qualcos'altro.”
Però più pensava a possibili ipotesi più le scartava arrivando alla conclusione di partenza.
“Forse ho un'ultima possibilità.”


TOK-TOK “Chi è quell'uomo o donna, già morto, che ha osato svegliarmi nel cuore della notte?” si chiese, mentalmente pronta a strangolare l'individuo, la capo infermiera Kyoo.
TOK-TOK-TOK
“Ah … ha anche fretta la signorina o il signorino.”
-Arrivo!- disse questo aprì la porta, trovandosi dinnanzi il ragazzo che aveva curato qualche ora prima.
-... Sabaku?...- chiese pregando fosse un incubo.
-Proprio io.- rispose il ragazzo.
“Come non pensato.” -Lo sapete che ora sono?-chiese con una calma che non era da lei.
-Le 2 e 45.-disse con calma.
-... bene … ero preoccupata dal fatto che si fosse presentato 5 ore prima del mio turno da capo infermiera senza sapere che ore sono … quindi spero per la sua persona che lei abbia qualcosa di grave per venirmi a disturbare a quest'ora della notte, altrimenti penso che il mio autocontrollo si annullerà fra qualche istante.- disse con una calma che faceva accapponare la pelle.
-Mi visiti, la prego!- disse non badando (o non riconoscendo) al guaio in cui si era cacciato.
L'infermiera si convinse che stava facendo un incubo dal quale era perfettamente sveglia.
-Non l'avevo visitata qualche ora prima ?-
-Si … ma questa volta è sicuramente qualcos'altro.- disse cercando di convincere più se stesso che lei. L'infermiera sospirò.
-Quali sarebbero i sintomi ?-
-… non so.-
La signora Kyoo sbatté le palpebre due volte, come a non volerci credere.
-… come sarebbe non so ?- chiese cercando di mantenere ancora un briciolo di autocontrollo.
-... non lo so.- ripeté lui.
Alla nostra cara infermiera venne il tic all'occhio destro.
-... i sintomi … non li conosce? … tipo: dolori addominali, non le dice nulla? Febbre, spossatezza, nausea?-
-So cosa sono i sintomi, è solo che non riesco a riconoscerli, comunque penso di aver qualcosa.-
-... pensa … di avere … qualcosa …- ripeté l'infermiera -... e questo qualcosa non sa dire cos'è … Perché non riconosce i sintomi?- chiese forse sperando di aver capito male.
-Si è così.-
Speranza vana.
Ci fu qualche istante di silenzio, in cui Kankurou stava immobile davanti all'infermiera consapevole di ciò che fra pochi secondi sarebbe accaduto.
-... MA CHI CAVOLO CREDE DI ESSERE PER VENIRMI A SVEGLIARE ALLE 3 DI NOTTE, PER DEI SINTOMI CHE NEMMENO LEI CONOSCE? NEMMENO SE SEI FIGLIO DEL SIGNORE FEUDALE LA VISITEREI! SOPRATTUTTO A QUEST'ORA! SE NE VADA IMMEDIATAMENTE DA QUI ALTRIMENTI SARO' IO A PROCURARLE QUALCHE SINTOMO CHE SAPRA' RICONOSCERE PERFETTAMENTE!- sclerò infine la capo infermiera e ora si appoggiava all'uscio della porta ansimando, con davanti Kankurou al quanto basito, nonostante se lo aspettasse.
-Anf... sei … anf … ancora qui? … anf...- domandò Kyoo, stremata per l'eccessivo sfogo.
-La prego!-disse deciso a restare -Devo avere qualcosa che non va altrimenti...- non riusci a continuare.
-Altrimenti, cosa?- chiese lei esausta.
Kankurou prima di rispondere si concesse un minuto per pensare alla situazione in cui si trovava, ma era veramente disperato per cui si lasciò andare e ammise.
-... non so che fare …- disse in un sussurro chinando il capo a coprirgli gli occhi.
Kyoo, mettendo da parte un attimo la collera, guardò quel ragazzo rigido di fronte a lei, ci mancava poco che cominciasse a tremare. Quante volte aveva visto una scena del genere nella sua vita.
La donna alzò gli occhi al cielo “Questi giovani d'oggi …” pensando questo sospirò, lo sapeva che non aveva alcun dolore fisico ma si mise da una parte e fece cenno al ragazzo di entrare. Lui sorrise di gratitudine e varcò la soglia.


-Fisicamente, sei sano come un pesce, a parte la ferita che si deve rimarginare, quindi domani avvertirò il Kazeikage che per almeno tre giorni deve astenersi da eventuali missioni, chiaro?- minacciò la signora rimettendo gli attrezzi a posto.
“Alla fine l'ho visitato lo stesso. Mi dovrebbero far santa per la pazienza.” pensò guardando di sottecchi il ragazzo, seduto sul tavolo (improvvisato lettino) con il dorso scoperto e il capo chino.
-Comunque la ferita non è così grave da non riuscire a dormire …- disse avvicinandosi al ragazzo -... non sono una psicologa, ma forse posso aiutarti, tanto il sonno l'ho perso anch'io.- disse guardandolo in faccia notò con piacere di averlo fatto sorridere.
-Mi dispiace di averle recato disturbo …- stava per aggiungere qualcosa ma si bloccò ancora. Kyoo vedendolo in difficoltà decise di sdrammatizzare.
-Figurati …- disse facendo la faccia più angelica che aveva -... ma che non si ripeta mai più!-minacciò poi, kankurou sorrise.
Dopo di che calò il silenzio in cui Kankurou ritornò serio e la signora Kyoo cercava di trovare l'approccio migliore, dopo averlo trovato si decise a parlare anche se l'aria era carica di tensione (solo dalla parte di Kankurou).
-Non sono una parente a cui si può confidare un segreto però so dare ottimi consigli, non per vantarmi.- disse ma vedendo che lui taceva continuò -Inoltrre con me puoi usare il segreto professionale.- ma il ragazzo ancora taceva allora andò dritta al sodo.
-Allora, cominciamo dalla ragazza in questine.- cominciò lei e, come lei si aspettava, Kankurou si girò di scatto.
-Ma come …- chiese sbigottito.
-Esperienza.- cominciò l'infermiera -Sono una donna di mezz'età Sabaku, dopo anni e anni riesco a riconoscere anche i sintomi come il tuo.- disse assumendo un aria da saccente cosa che non aiutò il ragazzo che chinò di nuovo la testa.
-Non è possibile che mi sia innamorato.- disse cercando di convincersene.
-La conosci da poco?- chiese lei e lui annui.
La donna si sedette sul lettino e accavallò le gambe -Allora non sei innamorato…- disse lei e lui si girò non capendo -...ti sei preso una cotta o un colpo di fulmine, come preferisci.-
-E non è la stessa cosa ?- sbuffò Kankurou credendo di aver trovato una soluzione.
-No.- disse Kyoo e Kankurou si fece attento sperando che continuasse -L'innamoramento viene dopo il colpo di fulmine o cotta, l'innamoramento avviene dopo aver conosciuto sia i pregi che i difetti della persona che piace. Posso quindi affermare che tu sei in una fase di cotta molto avanzata.- disse kyoo.
-Da cosa lo deduci ?- chiese lui. -Dalla tua faccia color porpora da quando abbiamo cominciato a parlare dei tuoi sentimenti verso quella ragazza.- disse sorridendo Kyoo e lui diventò ancor più porpora.
-Però se mi racconti tutto da l'inizio posso fare un analisi della tua situazione e consigliarti cosa fare.- disse lei e Kankurou la guardò per un attimo, la donna era in attesa che lui parlasse.
“Io la mia parte l'ho fatta ora deve essere lui a parlare.” pensò Kyoo.
Sembrava tanto una scena fra madre e figlio.
Kankurou sospirò e cominciò a raccontare.


CAMBIO SCENA
Il sole splendeva alto nel cielo, con una solitaria nuvola di passaggio, vicino alla bottega, davanti alla porta d'ingresso precisamente, il padre di Momo era fuori a spazzare borbottando qualcosa su foglietti e robaccia lasciata davanti all'entrata della bottega, quando, da lontano scorse la figura di Kankurou e prima che quest'ultimo si accorgesse di lui si fiondò nella bottega strepitando:
-Presto, presto, chiama Momo! Sta arrivando il nostro cliente abituale !!-
La moglie intenta a pulire il balcone alzò lo sguardo sul marito.
-... ah … dicevi, sul serio, riguardo a Momo?-chiese.
-Io sono sempre serio quando parlo!- disse il marito con enfasi e la moglie lo guardò con un espressione che diceva: “che pena che fai.”
-Sbrighiamoci che è sulla strada!- strepitò di nuovo il marito.
-Ma come?- la moglie sbatté le palpebre -Non ha chiamato? Di solito avverte quando viene.-
-Questa volta non ha avvertito, forza! Sbrigati a chiamare Momo!-
-Ma oggi ci siamo noi.- disse nel tentativo di salvare la figlia.
-Ci nasconderemo dentro lo sgabuzzino!-disse il marito.
La moglie lo guardò schifata -... sei un porco!-
-Ma che capisci tu? Chiama Momo!- chiaramente offeso ma anche preoccupato.
-Uff … e va bene … però non ti facevo così arrapato.- disse la moglie prendendo la via per le scale.
-Per l'amor … chiamala e datti una mossa fra un istante sarà qui!- pregando che la pressione non gli salisse.
-D'accordo! Ho capito! Ora la chiamo!- si fermò a metà scale trovandosi dinnanzi la figlia che la guardava.
-Hai sentito le urla di tuo padre, vero?-disse retoricamente e vedendo che la figlia stava torturando la magliata pensò “Ne dovrò comprare un altra...” Momo annui alla domanda della madre.
-Te la senti?- chiese la madre preoccupata e Mom annui ancora.
La madre sospirò e fu trascinata giù per un braccio da suo marito.
-Mi raccomando a te Momo.- detto questo il padre si chiuse nello sgabuzino trascinandosi dietro una contraria moglie.
Momo un po' pallida prese dei profondi respiri cercando di non andare in iperventilazione e mentre si apprestava a mettersi a sedere dietro al balcone entrò Kankurou.


In quell'istante piombo un silenzio fatto di tenzione, Momo cercava con tutte le forze con tutte le forze di non stringere la maglia più forte del necessario e si costrinse ad aprire bocca, la prima volta non uscì nulla la seconda era un sussurro alla terza riusci a balbettare: -B-be-ben-ven-nu-to, c-co-sa l-le s-ser-rve?- Kankurou in quel lasso di tempo era rimasto a guardare la ragazza che l'aveva incantato qualche giorno prima. Forse era per questo fatto che le sembrava più bella dell'ultima volta “Forse anche colpa della notte in bianco” gli sembrava che il corpo fosse più minuto di come si ricordava ma una cosa che notò quando lei parlò fu la sua balbuzia e poi la vide stringere, quasi convulsamente la maglia con le mani, per il silenzio di lui alla sua domanda.
”Occorre comprendere le difficoltà della persona balbuziente e tranquillizzare, anche con piccoli gesti, l'ansia del balbuziente. Aumentando l'interazione con esso, ponendosi al di là del sintomo e operandosi per migliorare continuamente la nostra qualità di comunicazione.”
kankurou si avvicinò con cautela al banco sorridendo alla ragazza. Lei si stupì, nessuno le aveva mai sorriso, a parte la sua famiglia è ovvio, le altre persone l'avevano sempre tratta con freddezza e quando cercava di parlare, leggeva nei loro occhi compassione e distaccamento, dopo inventavano una scusa e si allontanavano neanche avesse la lebbra.
-Vorrei cambiare un pezzo di Sansho.-disse Kankurou una volta vicino al banco e lei si riprese:-D-da-te i n-no-mi a-alle v-vos-stre m-ma-rio-on-net-tte?-chiese curiosa, ma vedendo la faccia stupita di lui, si pentì immediatamente.
-M-mi p-per-don-ni, n-non s-so-no a-af-fari m-miei.-disse chinando il capo.
In quel lasso di tempo Kankurou si rese conto, guardandola, che i suoi occhi erano molto più chiari di come si ricordava e i capelli erano di un viola più chiaro, poco dopo si rese conto che lei gli aveva porto una domanda e siccome non era riuscito a rispondere lei aveva frainteso.
“Molto più fragile di quanto pensassi.” pensando si tolse il cappuccio e lo posò sul banco, si mise una mano dietro la testa scompigliandosi i capelli, già arruffati.
-No, è che mi hai colto alla sprovvista, tutto qui.- disse sorridendole imbarazzato per essersi lasciato scappare il nome della sua marionetta, lei però rialzò il viso con un espressione di scuse.
-Giuro!- continuò Kankurou e vedendo l'espressione di lei decise di dirle il resto per alleggerire la tensione -Comunque, si. Chiamo per nome le mie marionette; una si chiama Sansho, che è questa- e gli mostrò i vari pezzi -i pezzi che avevo portato l'altra volta erano quelli di Karasu e l'altra, quella che ancora non ho rotto, si chiama Kuroari.- disse lui cercando di farla ridere con quella frase, riuscendoci.
Momo aveva ascoltato con attenzione e aveva riso, cosa per lei del tutto nuova con un estraneo. Kankurou sorrise nel vederla ride così timidamente, restò un po' a contemplarla poi con un sorriso imbarazzato concluse:-Sono tre i tutto.-
Lei invece lo ringraziò mentalmente per averla farla fatta ridere e di averle parlato in modo dolce.
-H-han-no u-un b-bel n-no-me.-disse lei sorridendogli di cuore e di gratitudine, lui restò ancora un po' a contemplare il suo sorriso ma poi come un flash si ricordò di una cosa molto importante.
A proposito di nome!- disse sorprendendo la ragazza -L'altra volta non avete detto il vostro.-
La ragazza sbatté le palpebre due volte -V-vo-le-te s-sap-pere i-il m-mio n-no-me?-chiese per avere conferma.
-Ehm, si, per favore.- disse più gentilmente possibile per non sembrare uno psicopatico, lei, non di questo parere, gli sorrise e tese una mano.
-I-il m-mio n-no-me è Momo p-pia-ce-re.-








Eccomi tornata, come sempre in ritardo, con un nuovo capitolo. Spero di non aver ucciso il personaggio Kankurou … ç_ç … spero di più che vi sia piaciuto! Se c'è qualcosa da correggere fatemelo sapere! Grazie a tutti quelli che seguono questa storia!^^
  
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