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Autore: thecarnival    26/03/2011    4 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE
Marta è una ragazza di 23 anni: dolce, sensibile e a volte anche fragile. Nata e cresciuta in Sicilia, appunto per questo, è anche molto testarda, permalosa e gelosa. Ama danzare e per questa sua grande passione si trasferisce a Milano per studiare danza classica; questo suo grande amore per la disciplina la rende troppo “perfettina”. A Milano, oltre a frequentare l’università, entra a far parte di un’importante compagnia di ballo “School of Dancing” e incontra Giorgio. Lui è tutto il suo l’opposto, molto “vivi e lascia vivere”: è anche lui iscritto all’università ma solo per le feste e per accontentare il padre. Lui balla perché lo rende felice: perché quando lo fa è completo. Giorgio e la danza moderna sono una cosa unica, così come Marta e la danza classica. I due non si sopportano perché sono i due poli opposti di una calamita. Riusciranno a cambiare idea?
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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7.Come un panda. -2Parte-

Sarebbe stata dura restargli indifferente adesso.

 
Marta tamponò il sangue che gli usciva dal naso, mentre lui si lamentava come un bambino. Ogni tanto faceva delle smorfie per farla ridere e farla smettere, ma lei non cedeva, doveva curarlo, soprattutto perché si sentiva tremendamente in colpa.
-Posso chiederti una cosa?- Le chiese spostandole le mani, lei annuì un po’ preoccupata. –Perché lo stai facendo? Cioè, perché ti stai prendendo cura di me?-
-Ma che razza di domande sono?- All’espressione contrariata di Giorgio, decise di rispondere seriamente.
–Perché mi sento in colpa, se adesso hai il naso ridotto così, è colpa mia..-
-Ma che vai dicendo? Non è colpa tua, è colpa di quel cretino.-
-Posso farti una domanda io adesso? … Perché sei uscito a cercarmi? Perché lo hai picchiato?-
-Perché eri in ritardo.-
-Io non ero in ritardo, e  avevo parlato con Marco, mi aveva dato un bonus di 5 minuti, quindi, dimmi la verità-
-Non. Io, beh, non volevo che uscissi con lui, e non volevo che stessi un altro secondo da sola insieme a quel cretino-
La bocca di Marta assunse la forma di una “O” per la sorpresa alla rivelazione di Giorgio, non disse nulla, e continuò a tamponargli il sangue e poi a disinfettare le altre ferite in viso, mise qualche cerotto, e passo alle mani. Erano seduti uno di fronte all’altra, sul lettino, con le gambe aperte che pendolavano ai lati, Marta prese la mano destra di Giorgio e nello stesso momento la sinistra del ragazzo si posò sul ginocchio di lei. A quel contatto sussultò. Non era la prima volta che Giorgio la sfiorava o toccava, ballavano insieme, i loro corpi erano sempre spiaccicati, ma questa volta era diverso, non stavano ballando, non stavano litigando, erano loro stessi senza indossare nessuna maschera, e il Giorgio “senza maschera” stava cominciando a piacere a Marta. Cercò di scacciare via quei pensieri e prese ad occuparsi della mano.
-Non è vero che non sei la numero uno.
-Cosa?
-La tua maglietta. Dice “I am not the one”, io dico il contrario- Senza alzare lo sguardo dalla mano sorrise scuotendo leggermente la testa  -Mi stai facendo male.
-E’ in disinfettante.
-Ho fatto o detto qualcosa che ti ha dato fastidio? Fino ad un attimo fa parlavamo tranquillamente, e adesso a malapena mi guardi.
-No. Dammi l’altra mano.
La costrinse a guardarla negli occhi, e in quel momento, quando vide quell’ intenso colore, realizzò che il marrone era davvero il colore del peccato, perché non solo era il colore della nutella, del cioccolato, ma era anche il colore dei suoi occhi.
-Dimmi qual è il problema.
-Non c’è nessun problema- Lo disse mentre abbassava lo sguardo. In realtà il problema c’era, ed era pure molto grosso. Giorgio le piaceva, e doveva farsi passare questa sorta di cotta, perché lui era il “figlio del demonio”, perché lui era un suo collega, perché lei doveva ballare con lui, e non dovevano esserci altre complicazioni. –Ho quasi finito-  Alzò lo sguardo sorridendo appena e vide un enorme ematoma sotto l’occhio destro del ragazzo. Strabuzzò gli occhi e gli si avvicinò di scatto. –Oddio ma non ti fa male?-
-Ma cosa?- Gli sfiorò l’occhio nero facendolo sussultare, quell’ematoma stava cominciando a gonfiarsi e passare dal nero al viola scuro, si affrettò a prendere una busta di ghiaccio sintetico. –A che serve quello?-
-Hai un enorme botta sull’occhio.
-Oh.- Gli mise il ghiaccio su, e mise l’ultimo cerotto sulle nocche della mano. –Grazie- Le disse sincero togliendo il ghiaccio, Marta scoppiò a ridere e lui la guardò scettico.
-Oddio sembri un panda.
-Un panda?
-Si. Hai un occhio nero come i panda.- Rideva come una tenera bambina, e Giorgio si unì a lei, risero per qualche minuto, fin quando i loro sguardi si incrociarono, facendoli tornare seri. –Lo hai picchiato perché eri geloso?- Glielo chiese a bruciapelo nello stesso momento in cui lui si avvicinava maggiormente a lei.
-E’ possibile. Ti darebbe fastidio?
-E’ possibile- Gli rispose con lo stesso tono. –E perché saresti geloso?-
-Perché tu.- Carezza sulla guancia con il dorso della mano. –sei.- I capelli rossi avvolti tra le lunghe dita. –mia.- Bacio.
Le sue labbra carnose si posarono su quelle più sottile di lei. Era stata colta di sorpresa quindi rimase con gli occhi aperti e le la bocca serrata, ma le labbra di Giorgio erano ancora incollate alle sue, e qualcosa di caldo e molliccio gliele inumidì, era la lingua. Si risvegliò dallo stupore e le schiuse accogliendo il corpo estraneo di quel ragazzo che prepotentemente e nello stesso tempo sensualmente chiedeva di entrare. La lingua di Giorgio le passò tra i denti, poi tra il palato, e quando incontrò la sua stessa lingua, il cuore accelerò i battiti, quasi le usciva dal petto. Portò le braccia al collo di lui, e con le mani gli strinse i capelli. Continuavano a baciarsi con passione, senza prendere fiato, erano l’uno la fonte dell’altra. Giorgio le mise una mano dietro la nuca, mentre l’altra era ancora sulla sua guancia, e la fece mettere con la schiena sul lettino. Lui era su di lei. Le gambe magre e snelle di Marta avvolsero il busto muscoloso di Giorgio, facendoli aderire maggiormente, solo in quel momento lei si accorse di quanto il suo collega-figliodeldemonio-granbaciatore, fosse eccitato, ma non si staccò. Ripresero fiato per qualche istante, si guardarono negli occhi, giusto il tempo per cogliere, nello sguardo di entrambi, il bagliore della passione, e ricominciarono a baciarsi.
PASSIONE.
Via la maglietta rosa.
Via la canotta bianca.
Cintura nera slacciata, sfilata e gettata per terra.
Jeans chiari sbottonati e leggermente abbassati.
Jeans scuri abbassati con i piedi.
RAGIONE.
Marta aprì gli occhi di scatto non appena vide Giorgio togliersi del tutto i jeans, e sentì baciarsi il ventre piatto. Era eccitata, era confusa, era S B A G L I A T O. Si alzò sui gomiti e cercò di fermarlo, ma lui ormai era completamente andato. Urlando il suo nome, lo fermò anche con le mani.
-Ma che..
-Io…  Tu.. Noi non possiamo.
Si alzò dal lettino raccogliendo le sue cose ed uscì dal camerino di corsa. Era stata una stupida, ed era quello che si ripeteva da tutta la sera nel suo appartamento davanti al barattolo della nutella. Solo che non capiva se il suo darsi della stupida dipendeva dall’aver ceduto, o dall’essersi fermata.
 

Mi sono resa conto che il capitolo è davvero corto, ma penso che sia il mio preferito fino ad adesso. I due, come vi avevo detto, si sono avvicinati. Si sono baciati, spogliati, e poi Marta è scappata. Perchè, secondo voi? Cosa succederà adesso? I prossimi capitoli saranno più lunghi, e ne vedrete delle belle. *___*
Grazie a tutte per leggere, e voi bellissime per commentare! <3
Tengo tantissimo a loro due, sono innamorata di Giorgio (vedrete il suo vero carattere da adesso in poi, insomma, lo avete visto un pò nel capitolo precedente e anche qui!), spero che questi due ragazzetti entreranno nei vostri cuori con il passare del tempo. :)
Buon fine settimana. Baci.



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Vi lascio i link delle storie che ho scritto fino ad adesso:

I’m coming back home. (Storia conlusa su Edward/Bella)
L’appartamento accanto(One-Shot Originale)
Past&present (One-Shot Originale, Romantico, Introspettivo, sulle scelte di vita. Potrebbe diventare un’ipotetica storia in futuro.)
Aspettando l’alba
(Storia conclusa su Bella/Edward. Diversa dai libri della Mayer. Potrebbe esserci un ipotetico continuo.)
   
 
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