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Autore: Hikari93    29/03/2011    6 recensioni
Sasuke si ritrova in una stanza semibuia ed ha appena saputo la verità sul conto del fratello. Mentre è perso in pensieri di questo genere arriva Madara che gli consegna un album vecchio, impolverato. Nonostante l'esitazione iniziale Sasuke decide di sfogliarlo, immergendosi in una valanga di ricordi più o meno dolorosi...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Itachi, Sasuke Uchiha, Shisui Uchiha, Tobi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Naruto Shippuuden
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-UN ALBUM DI RICORDI-
Capitolo 16: L’ultima foto.
 
E’ come se all’improvviso avessi tra le mani un altro album.
Ripensando alle foto precedenti, sulle quali mi sono soffermato più o meno tempo per riflettere, noto un’abissale differenza. Finora eravamo stati tutti “felici e contenti”, persino io! Ma, a detta delle foto che sto guardando in questo istante, la situazione è cambiata, infatti sono foto che non mi comunicano nulla, dove sembra che tutti debbano sforzarsi per simulare un sorriso accettabile. Ricordo quante foto sono state scattate ad Itachi da piccolo e quante a me e lui insieme, ma ora non è più così. Dalla foto quasi “romantica” di Itachi sono passato ad una foto di famiglia, scattata tanto per avere un ricordo: rammento quando papà lo disse.
Il primo a non essere più quello di una volta è mio fratello: chi altri? Riflettendoci, non ricordo alcun fatto particolare, del mio passato, che abbia portato ad un suo cambiamento radicale o forse semplicemente non me ne ero accorto, dato che non conoscevo la verità su di lui.
Probabilmente la causa di questo mutamento può essere ricercata nella sua promozione, avvenuta piuttosto velocemente, a chunin. Magari gli anziani di Konoha, quei brutti bastardi, avranno notato le straordinarie qualità di Itachi e lo avranno assoggettato al loro volere. Nel frattempo mio padre avrebbe cominciato ad organizzare il colpo di stato contro il villaggio, richiedendo la partecipazione di tutti gli Uchiha… questo spiegherebbe anche l’assenza di mio cugino nelle foto successive e soprattutto la rottura di quello che, fino a quel momento, era stato un bel rapporto tra me e lui.
Considerando vero quanto detto da Madara, la mia ipotesi sarebbe abbastanza valida.
Da qui, quindi, sarebbe cominciato l’inferno per la mia famiglia e per tutto il mio clan.
Digrigno i denti al solo pensarci.
Quella che per me era una vita perfetta, che, nonostante gli alti e bassi, mi andava benissimo così com’era mi è stata portata mia all’improvviso. Potrei azzardare a conferire parte della colpa dell’accaduto anche a mio padre, ma chi sarebbe restato ai confini del villaggio con in mano un potere come il nostro Sharingan? Quegli incompetenti ci temevano, ci odiavano, erano gelosi della nostra arte oculare ne erano spaventati… per questo si sono rivolti al più pacifista, forse l’unico, tra noi: Itachi.
-DANNAZIONE!-
Urlo sbattendo il pugno sul mobiletto su cui mi sono appoggiato. E’ inutile dire che questo gesto, dettato unicamente dalla rabbia che provo, mi ha provocato solo dolore in tutte le parti del corpo. Ma la voglia di andare a combattere è crescente e la voglia di vedere sangue e provocare morte sta crescendo a dismisura, finchè non supererà ogni limite.
Tutte queste emozioni fanno sì che il mio cuore cominci a battere sempre più forte.
Mugolando mi porto una mano al petto, dove il dolore ha raggiunto il massimo della sopportazione.
Devo trovare Madara, ho deciso cosa voglio fare.
 
-Sono stanca di aspettare!-
La ragazzina dai capelli rossi comincia la sua solita lamentela.
-Ti prego Karin, non cominciare di nuovo!- Le fa quasi esasperato l’altro ragazzo, quel Suigetsu.
-Sono preoccupata per Sasuke!-
-Eppure sei in rado di controllare il chakra, quindi per quale motivo dovresti stare in pensiero?- Sbotta l’altro.
-Perché il suo chakra è debole! Avrà bisogno di una mano!-
-Avrà bisogno di riposo, invece.- Mi intrometto. -Quando avrà finito sarà lui stesso a venire da noi, calmati.- Il mio tono è tranquillo, ma allo stesso tempo non permette obiezioni.
A dire il vero, però, anch’io sono piuttosto stufo. Beh, per uno che ha aspettato tanto tempo che Itachi facesse la fine che ha fatto, al fine di combattere contro la Foglia, direi che un paio d’ore non sono nulla. Tuttavia non vedo l’ora di sapere come andrà a finire, anche se non credo che ne rimarrò troppo sorpreso. Sogghigno sotto la maschera, tanto nessuno dei presenti potrebbe vedermi.
-Zetsu… credo che tu possa andare.-
Mi giro verso di lui e lo fisso, attraverso il foro che presenta la mia maschera. Senza aggiungere nulla a ciò che ho detto, sparisce senza lasciare alcuna traccia di sé.
Coraggio Sasuke, sbrigati. Arriva all’ultima foto.
 
Servendomi di quel po’ di luce data dalla candela, quasi del tutto consumata, scorgo in un angolo dei vestiti, i miei vestiti. Non senza difficoltà li indosso. Anche mettermi una maglia sta diventando problematico! Tuttavia, non posso restare a piangermi addosso.
Non so cosa fare dell’album… magari sarebbe meglio lasciarlo lì, sul comodino.
In questi minuti che sono trascorsi mi è servito molto, in qualche modo sono legato a lui perché rappresenta, in qualche modo, la mia famiglia che non c’è più. Dopo aver perso tutto quanto potrà mai essere tragico separarsi da un album? Lo prendo in mano per quella che sicuramente sarà l’ultima volta. Osservo la copertina blu, tutta piena di polvere.
Sto per posarlo di nuovo sul comodino, quando ne vedo uscire una foto dall’interno, una foto che, forse, è stata scattata successivamente. Mi chino fino a terra per afferrarla.
Non so descrivere i miei sentimenti nel vederla.
Ciò che mi trovo davanti è una semplice foto di mio fratello, una come tante. Solo che è stata scattata all’Akatsuki. Lui era seduto, non so se fosse appena tornato da una missione. Lo sguardo era perso nel vuoto, come quando a casa, negli ultimi tempi, si metteva a meditare sulle sue cose. Chissà cosa stava pensando!
Per quanto io lo conosca, ossia ben poco, ormai mi sembra evidente, mi sembrerebbe preoccupato, anzi… triste. E ciò che è peggio e che sono sicuro di sapere la ragione della sua tristezza.
 
L’ultima foto è diversa dalle altre. Non rappresenta nulla di particolare: è solo Itachi.
L’ho scattata io stesso quando fingevo di essere Tobi, nascondendo la mia vera identità.
 
-Suvvia Itachi-san! E’ solo una foto che ti costa!-
Itachi sa chi sono io, dunque fa finta di non volermi nemmeno considerare. Buffo.
-Tobi! Ma perchè non lo lasci perdere? Ti assicuro che trattare con lui è una vera perdita di tempo!- La voce del mio compagno di squadra, Deidara, mi arriva, possente, alle orecchie.
-Vuole anche lei la foto Deidara-senpai?- Odio comportarmi da imbecille, ma non ho altra scelta.
Capisco che non è il caso di continuare a stuzzicarlo nel momento stesso in cui mi fissa con quel suo occhio celeste. E non fissa con grazia: mi ucciderebbe, se potesse.
-Tobi ha capito, Senpai.- Gli dico, fingendo di preoccuparmi per una sua possibile reazione. –Allora Tobi si occupa un attimo di concludere quello che stava facendo e poi la smette.-
Il biondo sbuffa, lanciandomi un’occhiata scocciata.
-Vedi di sbrigarti! Dobbiamo partire per andare dal Kyuubi o da Sasuke! Tanto uno vale l’altro!-
-Sì, Senpai!- Gli do ragione esibendo il tono più scocciato che conosco.
Dopodichè Deidara lascia la stanza.
Itachi mi sembra distratto: starà pensando al suo fratellino?
Incurante di tutto, scatto.
-Ma che bella foto, Itachi-san!-
Lui mi guarda senza mostrare cattiveria, ma in realtà so quanto vorrebbe che io non mi avvicinassi a Sasuke. Lo giurerei: Itachi già ha capito da ora quello che voglio e quello che farò.
Ma entrambi, anche se per motivi diversi, non possiamo smettere di fingere e di renderci persone che non siamo. Non possiamo permetterci che scoprano la verità su di noi: ognuno è il depositario del segreto dell’altro.
 
-Sasuke si sta spostando!- Emette Karin, con un tono di gioia misto a preoccupazione.
-Non ci credo!- Si lamenta Suigetsu. –Hai tenuto sotto controllo il suo chakra per tutto il tempo? Tu non sei normale!-
La ragazza dai capelli rossi, però, non si scompone come ha fatto prima, ma semplicemente si dirige verso la fonte del chakra che percepisce. Io e gli altri la seguiamo.
 
-Doveva combattere con te e morire davanti ai tuoi occhi.-
 
Le parole di Madara non mi abbandonano. Credevo che una volta chiuso l’album sarei riuscito ad andare avanti senza rimorsi di alcun genere… e invece mi sbagliavo.
Fuori il cielo è di un arancione splendente. Il vento soffia, potente, facendomi scompigliare i capelli, mentre le onde del mare si abbandono fragorose sullo scoglio, su cui mi sono messo. L’atmosfera è ideale: i ricordi mi assalgono.
 
-Per la pace di Konoha e soprattutto per il tuo bene, Uchiha Sasuke, ha voluto morire come criminale e traditore. Disonore al posto dell’onore… l’odio al posto dell’amore. E nonostante questo, Itachi è morto con un sorriso. Ha affidato il nome degli Uchiha a te, suo fratello, anche se ti ha sempre ingannato-
 
A stento riesco a trattenere le lacrime. Ma io sono forte, ce la posso fare.
Rivivo altri passi del mio passato, come quella volta che volevo giocare con Itachi, quando era appena tornato dall’Accademia, oppure quando ci allenammo, alcuni anni dopo, e io caddi, facendomi male. Lui mi portò sulla schiena.
 
-Non avremo molto tempo da passare insieme.-
-Va bene lo stesso. Basta che passiamo insieme del tempo ogni tanto.-
 
-Ma io e te siamo fratelli. Anche se dovessi diventare un ostacolo che devi superare, io…-
 
-Mi dispiace Sasuke. Magari un’altra volta.-
 
-Io… ci sarò sempre per te. Anche se finirai per odiarmi. A questo servono i fratelli maggiori.-
 
Il sorriso che Itachi mi fece prima di morire, il buffetto affettuoso che… non riesco nemmeno a completare il pensiero che scoppiai.
Le lacrime escono copiose dai miei occhi, senza che io faccia niente per evitarlo. E non mi importa se gli altri, che mi hanno raggiunto in questi momenti, mi vedano così.
Ora ho solo una cosa in mente… Itachi…
 
Dopo essermi sfogato, informo tutti della mia decisione.
Odo il verso di un falco che passa sopra di noi. Poi parlo.
 
-Noi non saremo più “Hebi”. D’ora in poi la nostra squadra si chiamerà “Taka”. Taka ha un solo obiettivo. Noi… distruggeremo Konoha!-




 
 
Ci manca poco che mi metto a piangere!!! TT___TT
Non tanto perché ho concluso la fanfiction (un po’ anche per questo) ma perché sono andata a rivedere queste parti e, come sempre, la cosa non mi fa un buono effetto.
Siamo arrivati ai ringraziamenti finali.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto, che hanno recensito, che hanno inserito la storia tra le preferite o le ricordate o le seguite. Spero che il finale non vi abbia deluso! Infondo ho cominciato da una parte di storia e dovevo per forza collegarmi di nuovo alla storia.
Beh, che dire… alla prossima ficcy!!
Grazie di nuovo a tutti!
Hikari93
 
   
 
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