Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: thecarnival    29/03/2011    5 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE
Marta è una ragazza di 23 anni: dolce, sensibile e a volte anche fragile. Nata e cresciuta in Sicilia, appunto per questo, è anche molto testarda, permalosa e gelosa. Ama danzare e per questa sua grande passione si trasferisce a Milano per studiare danza classica; questo suo grande amore per la disciplina la rende troppo “perfettina”. A Milano, oltre a frequentare l’università, entra a far parte di un’importante compagnia di ballo “School of Dancing” e incontra Giorgio. Lui è tutto il suo l’opposto, molto “vivi e lascia vivere”: è anche lui iscritto all’università ma solo per le feste e per accontentare il padre. Lui balla perché lo rende felice: perché quando lo fa è completo. Giorgio e la danza moderna sono una cosa unica, così come Marta e la danza classica. I due non si sopportano perché sono i due poli opposti di una calamita. Riusciranno a cambiare idea?
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic
 
8.Sole e nebbia.
Una settimana. Esattamente una settimana chiusa a casa, in camera sua, dentro il letto, avvolta dal piumone blu in vera piuma d’oca. Si alzava solo quando era necessario. Per andare in bagno, e per mangiare. Colazione, spuntino il pomeriggio, e cena. Non pranzava nemmeno. Le si era chiuso lo stomaco, e le si chiudeva ancora di più ogni volta che ripensava a quello che era successo in infermeria.
La sua reazione era del tutto inopportuna, e Valeria non faceva altro che ripeterglielo. Alessandra l’andava a trovare, ma lei non l’aveva ricevuta.
Così Vale ed Ale si erano conosciute, parlando della loro amica in comune, dei suoi “problemi”, che problemi in realtà non erano, perché era lei stessa a crearseli, dei suoi affari di cuore, o meglio, dei suoi affari di vagina.
 
“Cazzo Marta, non pensi di stare esagerando?” Le aveva urlato Valeria attraverso la porta della sua camera chiusa a chiave. “E’ stato solo un bacio, certo tra un po’ lo facevate su quel lettino, ma non c’è bisogno di fare tutta questa tragedia”.
Marta non aveva risposto, anzi si era girata dall’altro lato, come se la sua coinquilina la potesse vedere, come se con quel gesto le volesse dire –non mi va di parlarne-.
 
In realtà neanche lei sapeva il motivo del suo comportamento, del suo stare chiusa in camera, senza parlare, senza mangiare, senza V I V E R E. Quando si guardava allo specchio del piccolo bagno comunicante con la sua camera da letto, vedeva l’immagine di una ragazza sconosciuta, non era la solita Marta, la Marta solare, divertente, spavalda del liceo, era una nuova ragazza, del tutto diversa. L’università l’aveva cambiata, il trasferimento a Milano l’aveva completamente destabilizzata, era come se il trasferirsi dalla Sicilia a Milano, il passare da sole costante, alla nebbia costante, aveva significato anche il passaggio dal sole alla nebbia anche dentro di lei. Niente sorriso, niente occhi felici. Era sempre preoccupata, sempre di corsa, sempre con il pensiero al futuro, cosa le stava succedendo? Anzi. Cosa le era successo? Neanche il colore dei suoi capelli era più lo stesso, prima era rosso vivo. Ora rosso sbiadito, spento, esattamente come lei. E Giorgio? Perché aveva reagito così con Giorgio? Si morse il labbro inferiore e per la rabbia verso se stessa tirò il rotolo di carta igienica verso lo specchio.
-CAZZO.
Uscì dal bagno, e dalla sua stanza come una furia. Lei era fatta così. Incredibilmente lunatica.
-Oh, finalmente ti sei decisa ad uscire- Infiammò con lo sguardo Valeria, intenta ad infilare un filo nella cruna dell’ago. –Scusa, non parlo più- Osservò tutti i movimenti dell’amica. Entrò in bagno, prese lo shampoo ed il balsamo e tornò in camera. Andò in cucina, bevve. Si sedette. Si rialzò. Si risedette. Sbuffava.
-Ok Vale, parla, e smettila di fissare.
-Mi chiedevo quando saresti scoppiata. Ho tante colleghe siciliane, e nessuna di loro è come te. Cavolo, loro sono così, come dire, irruente, esplosive, pazze, e tu sei moscia, beh, eri. Ci voleva un cazzo di bacio per farti essere come sei davvero?
-Io non sono moscia. E il bacio non c’entra nulla.
-Se lo dici tu.- Tornò sull’ago e il filo. Poi sbottò. –Sei una mia amica, direi la mia più cara amica, dato che qui non mi si fila nessuno, ma non è il caso di parlare di me..-
-Vai al punto Vale..
-Ecco, sei la mia più cara amica, e voglio dirti quello che penso. Stai esagerando. E’ stato solo un cavolo di bacio. Vi piacete? E dove sta il problema? Non vi piacete e il bacio è il frutto di pura attrazione fisica? Bene, date sfogo alla vostra attrazione e torna tutto come prima. Ma, non chiuderti in camera a rimuginare su questo schifo di bacio. Non vi siete detti “ti amo”, o hai scoperto che il tuo fidanzato ti ha tradito. Smettila di farti problemi che non esistono.
-Giuliano ti ha tradita?
-Non stiamo parlando di me.
-Vale- La voce dolce e comprensiva, si sedette sul divano accanto a lei, abbracciandola. –Anche tu sei una mia cara amica, quindi, dimmi tutto, e poi ti racconto del bacio.
-Io non lo se mi ha tradita, ma forse si, cioè, ultimamente è così strano. In questa settimana è venuto solo due volte.
-Qua a casa?
-Dio sei una pervertita. Certo che parlo di qui a casa.- Risero, e Valeria tornò seria e preoccupata. –Forse ha dei problemi a lavoro, ma non lo so, perché non me ne parla, litighiamo e basta per qualsiasi sciocchezza. Abbiamo litigato anche per te e Giorgio, lui dice che tu sei pazza, io  ti ho difesa, e lui mi ha aggredito, dicendo “vorresti dire che tu avresti fatto la stessa cosa?” Ma quale cosa poi? Cosa hai fatto tu? Cosa ha fatto Giorgio? Voi due non state insieme. Sta impazzendo. Non può mettere a paragone noi due con voi due.
-E perché hai pensato al tradimento?
-Perché si comporta così da quando ha una nuova segretaria.
-Forse lo rende solo nervoso, ma non ti ha tradito, dai Vale, lui ti ama alla follia, e anche un cieco se ne accorgere, e se non ti amasse non ti farebbe tutte queste paranoie.
-Forse me le fa, perché mi vuole portare all’esaurimento, vuole fare in modo che io lo lasci così può stare con l’altra. E la colpa non sarebbe la sua.
-Potresti scrivere delle commedie.. o delle nuove trame per Beautiful sai? Non dire sciocchezze. E poi, vai a trovarlo a lavoro scusa, si sa che quando si fanno questi tipi di sorprese..
Lasciò la frase in sospeso e Valeria capì cosa intendesse l’amica. Si abbracciarono forte, e tornarono a parlare del famoso “bacio in infermeria” . Erano arrivate alla conclusione che, Marta aveva paura. Paura dei suoi sentimenti verso Giorgio, paura delle conseguenze di quello stupido bacio. Una tremenda paura che i suoi potessero trasformassi in sentimenti seri, invece quella di Giorgio potesse essere solo voglia di scopare. Era la paura di essere usata. Era la paura di rovinare il suo futuro da ballerina per una scopata. Quella settimana trascorsa in camera le era servita per mettere in chiaro le idee, voleva fare in modo che, trascorso il periodo di pausa dalla danza e da Giorgio, non fosse nervosa e tutto sarebbe tornato come prima. Ma non era successo. Era accaduto il contrario.
La settimana di pausa, chiusa in camera, l’aveva cambiata, o meglio, l’aveva fatta tornare quella di prima. Niente più nebbia.
-A che ti serve lo shampoo?
-Torno a casa.
-Cosa?
-Ho bisogno di staccare un po’ la spina. Ho bisogno di sentire l’odore del mare, il profumo di casa.
Valeria le sorrise e l’aiutò a fare la valigia. Prima di andare in aeroporto, passò in accademia per parlare con i coreografi, inventò una scusa, e loro sembrarono crederci. Giorgio stava provando nel mini teatro un assolo. Marta fece finta di niente e passò di fronte la porta, certa che il ragazzo in quel modo la potesse vedere, ma era l’unico modo per uscire dall’edificio. Tirò un sospiro di sollievo quando fu fuori e stava per salire sul taxi.
-Marta?- Si voltò preoccupata, ma quando vide Filippo di fronte a lei, sorridente, si rilassò. –Ciao, come stai?- Si avvicinò ancora di più, poggiando una mano sul taxi. –Parti?- Chiese notando la valigia. Marta annuì. –Dove vai?-
-Tre giorni a casa. Io comunque sto bene. Tu come stai? Hai ancora, beh, dei lividi, per..
-Oh no.. tranquilla, io non mi sono fatto nulla. Tre giorni eh?- Lei annuì distrattamente, dato che notò il viso scuro di Giorgio attraverso il vetro della porta d’ingresso. –E cosa farai quando torni?-
-Cosa?
-Dico.. cosa hai intenzione di fare quando torni?
-Di ballare. Io voglio ballare e basta.- Rispose senza smettere di guardare Giorgio. Alzò poi il viso per fissare quel tenero ragazzo, -Filippo tu sei, Dio, tu sei fantastico, e io sono una completa tragedia. Mi incasino la vita da sola. Io sono la nebbia, e prima ero il sole. Adesso ho bisogno di tempo per tornare ad essere il sole. Non so se capisci quello che dico, ma, quello che voglio fare adesso è ballare, fare quello che piace a me e basta, senza pensare ad altro, non voglio essere messa in mezzo ad altri casini, devo pensare a me stessa. Io devo tornare ad essere il
-Sole.. si.
-Mi dispiace.
-Sei una ragazza fantastica, e quando tornerai ad essere il sole, mi piacerebbe essere..
-No ti prego. Non rovinare questo momento.
Lui le sorrise e le chiuse lo sportello dell’auto. Era il momento di tornare a splendere, di tornare ad essere calda, felice.

§§§§

 
Adesso era il sole.
 
La Sicilia le era mancata. I limoni, le arance, il MARE. La sua famiglia. Mamma, papà, i suoi nonni, cugini, zii, il cibo super mega buono. Aveva mangiato per tre giorni di fila, da quando era atterrata fino a prima di superare i controlli all’aeroporto. Si era rilassata, si era innervosita, aveva litigato con sua madre, ed aveva riso con tutto il resto dei suoi parenti. Era tornata quella di prima. A Milano, fuori l’aeroporto ad aspettarla c’erano Valeria e Giuliano, abbracciati ed intenti a sbaciucchiarsi. Vedendoli era corsa verso loro, abbracciandoli affettuosamente.
-Dio che freddo.
-Sali in macchina pazza!
-E’ già la seconda volta che mi dai della pazza, alla terza ti faccio male.
Giuliano la guardò scioccato. Era una minaccia? Marta gli aveva risposto, invece di sorridere e basta? Valeria rise e si accomodò dietro insieme a lei, sotto lo sguardo sospetto dell’amica. Solo quando chiuse lo sportello capì il motivo di quel gesto.
Giorgio era in auto, seduto sul sedile anteriore, e trafficava con qualche cd.
-Bentornata.
-Grazie.- Rispose nonostante lo shock iniziale. Dieci giorni dal loro bacio-quasisesso. –Come va in accademia?.
-Oh Giù metti su questo cd.
L’aveva ignorata. Sentì la rabbia ribollirle dentro, si morse il labbro e pregò mentalmente che Giuliano accelerasse, il viaggio doveva durare il meno possibile, in modo da arrivare, prendere per il collo Giorgio e strangolarlo.
L’auto si fermò sotto casa sua. Perfetto. Scese ed aprì lo sportello anche al ragazzo-quasiassassinato-granbaciatore-figlio di Satana.
-Scendi. Non dire nulla e scendi. ADESSO- La guardò scioccato e fece come aveva detto. –Ti ho fatto una domanda prima e mi hai ignorata, che problema hai?
-E io ti ho baciata otto giorni fa, e sei scappata, che problema hai tu!
1 a o per Giorgio.
-Uh.  Mi hai spaventata.
-Ti ho cosa? Ti ho baciata Marta, era un bacio..
-No. Era altro, cazzo, sei uno stupido ottuso. Stavamo parlando, per la prima volta, senza litigare, e tu mi hai baciata. Perché lo hai fatto? E poi mi hai detto “tu sei mia”. Cosa diamine significa?
-Cosa vuol dire “perché lo hai fatto?” Mi piaci Marta! Non voglio che stai con quel pesce lesso del barista, perché voglio che tu stia con me.
Forse quei tre giorni in Sicilia non erano serviti. Perché adesso sentiva il bisogno di scappare di nuovo. Sentiva il grigio, la nebbia riavvolgere il suo cuore e stringerlo.  Indietreggiò leggermente, dato che Giorgio si era avvicinato. Perché scappava? Perché continuava ad avere paura? Respirò chiudendo gli occhi. Tornò a guardarlo.
-E’ tutto troppo complicato. Noi due lavoriamo insieme, non possiamo rovinare tutto.
-Sei tu che complichi le cose, hai già rovinato tutto fuggendo via, comportandoti così, non sarà mai come prima, perché, lo sai benissimo qui dentro, che anche io ti piaccio.
E quando le toccò il petto, dove in teoria stava il cuore, un brivido. Lo stesso di circa dieci giorni prima, non era più un solo dito, ma tutta la mano ad essere poggiata sul suo cuore. La mano di Giorgio automaticamente raggiunse quella di Giorgio. Qualche passo e furono ancora più vicini.

Image and video hosting by TinyPic

Sempre più vicini tanto da far sfiorare i loro nasi.
-In accademia va tutto bene, ma quando tornerai, avrai tanto da lavorare. Ora devo andare, Giuliano penso voglia uccidermi.-
Le diede un bacio in fronte.
–Sei bellissima. Ancora più di prima.
-Sei troppo sdolcinato, ti preferivo prima.
Giorgio roteò gli occhi e salì in auto, dopo averlo salutato con la mano era rientrata in casa, con uno stupido sorriso stampato in faccia. Era, strana, eppure non era successo nulla di particolare, non si erano mica baciati, avevano solo litigato, parlato, e chiarito. E dopo aver chiarito a che punto erano arrivati? Che cosa erano loro due adesso? Si buttò all’indietro sul letto, e le venne in mente una canzone. Aveva tanto parlato e rimuginato sulla nebbia e sul sole, cercò su youtube, e mise “Play” . Cantava insieme a Zucchero, “E amerò in modo che il mio cuore, mi farà tanto male che, male che come il sole all’improvviso, scoppierà, scoppierà…”

 Pochissime parole perchè sto male, spero vi sia piaciuto il capitolo e spero abbiate gradito il chiarimento dei due critrulli! *-* A presto baci.

Gruppo su facebook Le mie storie ed altro
Il mio profilo su facebook. (Thecarnival epf)
Vi lascio i link delle storie che ho scritto fino ad adesso:

I’m coming back home. (Storia conlusa su Edward/Bella)
L’appartamento accanto(One-Shot Originale)
Past&present(One-Shot Originale, Romantico, Introspettivo, sulle scelte di vita. Potrebbe diventare un’ipotetica storia in futuro.)
Aspettando l’alba(Storia conclusa su Bella/Edward. Diversa dai libri della Mayer. Potrebbe esserci un ipotetico continuo.)
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: thecarnival