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Autore: jillien    30/03/2011    3 recensioni
Una Raccolta di poche Flash sul rapporto tra Silente e Severus.
Questa raccolta si è classificata VII al "Le Petit Prince" Contest indetto da Only_Me.
Introduzione: Albus aveva un piccolo vizio quando convocava Severus nel suo ufficio: dava molti incarichi ma poche spiegazioni.
-Capitolo 1, Primo Anno, Pedinamento.
“Sai bene che non potrei avvicinarmi senza insospettirlo”.
“Quell’idiota balbuziente non si insospettirebbe nemmeno se lo legassi alla sedia e lo costringessi ad ingoiare una fiala di Veritaserum”.
-Capitolo 2, Quinto anno, Insegnamento
“Credo di aver intuito il motivo della mia convocazione e ti assicuro che la tua è una pessima idea”
-Capitolo 3, Sesto Anno, Omicidio
“Trascorri molto tempo con Potter”.
“Perché abbiamo molto di cui parlare, Severus”.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Severus Piton
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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cap 3 pp

Sesto anno, Omicidio.

“Informazioni” ripeté Piton. “Ti fidi di lui…e non di me”

Harry Potter e i Doni della Morte Cap XXXIII

 

“Trascorri molto tempo con Potter”.

 

Piton camminava al fianco di Silente nel crepuscolo, il parco del castello era completamente deserto e  la Foresta Proibita si stagliava come un’ombra scura contro il sole rosso del tramonto.

Perlomeno questa volta abbiamo abbandonato quella dannata poltrona.

 

“Perché abbiamo molto di cui parlare, Severus”.

 

Silente gli si avvicinava ad ogni passo, i gomiti che quasi si toccavano, che si sfioravano, forse, alla ricerca di un sostegno. In quei momenti, quei rari momenti in cui la facciata di uomo invincibile di Albus s’incrinava, Severus riusciva ad intravedere l’uomo che si celava sotto la maschera. L’uomo che stava morendo e che aveva bisogno del suo aiuto.

 

Ti rifiuti di dirmi tutto, ma ti aspetti da me quel favore da nulla!” sibilò Piton.

 

La verità era che Silente non aspettava che Piton decidesse di aiutarlo, lui lo esigeva. Chiedeva di seguire i suoi ordini senza spiegazioni, conscio del fatto che il professore avrebbe fatto qualunque cosa avesse disposto, per uno strano legame che il tempo aveva sancito di sua spontanea volontà.

 

Maledetto impiccione.

 

“Sai perché devi farlo”.

 

“No, invece. Non so nulla, tu non mi dici nulla. Dai per scontate tante cose, Albus”.

 

Il vecchio Preside si fermò, mettendo una mano sulla spalla dell’uomo. Le lenti colpite dal riverbero

celavano gli occhi azzurri e la loro espressione, eppure Severus per un attimo fu certo di avervi scorto solo dolore.

 

“Mi hai dato la tua parola, Severus”.

 

Il Professore abbassò il capo, sconfitto: mai avrebbe pensato che la promessa fatta ad un’altra persona, ad un suo amico, sarebbe valsa più di un patto mortale come il Voto Infrangibile. Eppure era lì, nel cortile deserto della sua prima, vera casa, con la mano della persona che più stimava sulla spalla e le sue parole che gli ricordavano che avrebbe dovuto ucciderla per portare avanti un piano di cui era ignaro.

Si scrollò la mano di dosso e iniziò ad avviarsi verso il castello.

 

“Sarà meglio rientrare”.

 

Il mio amico non mi dava mai delle spiegazioni.

Mon ami ne m'a jamais donné aucune explication.

 

   
 
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