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Autore: thecarnival    01/04/2011    2 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE
Marta è una ragazza di 23 anni: dolce, sensibile e a volte anche fragile. Nata e cresciuta in Sicilia, appunto per questo, è anche molto testarda, permalosa e gelosa. Ama danzare e per questa sua grande passione si trasferisce a Milano per studiare danza classica; questo suo grande amore per la disciplina la rende troppo “perfettina”. A Milano, oltre a frequentare l’università, entra a far parte di un’importante compagnia di ballo “School of Dancing” e incontra Giorgio. Lui è tutto il suo l’opposto, molto “vivi e lascia vivere”: è anche lui iscritto all’università ma solo per le feste e per accontentare il padre. Lui balla perché lo rende felice: perché quando lo fa è completo. Giorgio e la danza moderna sono una cosa unica, così come Marta e la danza classica. I due non si sopportano perché sono i due poli opposti di una calamita. Riusciranno a cambiare idea?
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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9.Barca a vela.
Finalmente poteva tornare in accademia, non che prima era rimasta a casa perché costretta da terze persone, ma, adesso era pronta. Era entrata nell’edificio quasi saltando, eccitata sia perché riprendeva a danzare, non solo il classico, e perché rivedeva Giorgio dopo il chiarimento-non chiarimento del giorno prima. Si avvicinò alla sala di moderno, e riconobbe una canzone molto familiare, Harder to Breathe, corrugò la fronte credendo di essere per l’ennesima volta in ritardo, non appena Marco il coreografo la vide, staccò la musica, e le fece cenno di entrare in sala. Giorgio le sorrise da lontano.  Tutti i ragazzi erano al centro, stavano eseguendo un passo e Marco, stoppando la musica li aveva bloccati. Si tenevano per mano, formavano un cerchio grande, e dentro quel cerchio ce n’era uno più piccolo, tanti cerchi, per poi finire con un ragazzo piegato su se stesso al centro. Ma chi era quel ragazzo se Giorgio era insieme agli altri?
-Oh, Marta ben tornata. Vieni voglio presentarti una persona.
Il ragazzo misterioso uscì da quella calca di persone, e Marta smise di respirare per un attimo, fece qualche passo indietro per la sorpresa, boccheggiò, andò in iperventilazione, il cuore aumentò i battiti, le mancò la salivazione.
-Allora, lui è, oddio ma ti senti male?- Gli fece di no con la testa. –Perfetto, lui è Francesco Mariottini, non so se lo conosci, ma ballerà con noi per un bel po’, ci aiuterà con una coreografia per il saggio finale.
In quel momento le mancò la terra da sotto i piedi, si dovette sedere per la forte emozione appena provata. Bevve, e non appena riprese un po’ di colorito gli strinse la mano.
-E quindi tu sei la famosa Marta!
-No, scusa, tu sei Francesco.
Risero insieme, sotto lo sguardo divertito di tutti, ed incavolato di Giorgio, che si avvicinò per salutare meglio la sua ballerina.
-Ben tornata- Lei si voltò e gli sorrise, -noi dovremmo andare di là a provare-
-No, no, le vostre prove private ormai sono sospese. E poi c’è Francesco, Marta, ho indetto un concorso.
Le spiegò tutto meglio. Il saggio finale, era incentrato su tre ballerini, due maschi, Francesco Mariottini e Giorgio, ed una ragazza. Ecco il concorso.  Davanti a Marco, tutte le ballerine interessate, avrebbero dovuto sostenere una sorta di provino, basato su tre coreografie, una di classico e due di moderno. La migliore avrebbe ballato al saggio finale, e con quei due bei ragazzoni.
-Ah, per avere un’idea del ballo finale del saggio, guardate il film “Il ritmo del successo” e su Youtube il pezzo finale.
Marta sapeva a memoria quel film, e a casa aveva provato quel ballo altrettante volte, era quindi molto entusiasta. Marco aveva fatto ripartire la musica, e lei si era messa da parte ad osservare un pezzo di quella coreografia, anche se in realtà pensava al concorso. Doveva assolutamente vincere, doveva assolutamente ballare con Francesco, e con Giorgio.
 

§§§§

 
Aveva ballato la coreografia imparata il giorno stesso, quella sulle note della canzone dei Maroon 5, quella canzone le dava una carica incredibile, e poi a ballare insieme a lei c’era Francesco. Non riusciva a smettere di guardarlo. Indossava dei pantaloncini aderenti neri, come quelli che aveva sempre durante le coreografie di “Amici”, quelle che mettono in risalto il suo bel didietro.
-Io non ho parole, dimmi che lo hai visto ti prego, hai visto quando si è portato indietro i capelli?
-Ale, non me ne parlare, ho avuto un mezzo infarto quando sono entrata in sala e me lo sono vista di fronte. Ma perché non mi hai detto niente?
-Perché Marco ci aveva detto che sarebbe venuto un bravo e famoso ballerino, non ci aspettavamo lui.
-Allora potevi dirmi del concorso, avrei cominciato ad allenarmi prima.
-Oddio Marta, ma è normale che avrai tu quella parte. Non capisco neanche il perché Marco sia facendo questa farsa, sei già la partner di Giorgio e per Marco stesso sei la migliore qui dentro.. e quindi.. Ehi…- Si bloccò all’istante, non appena intravide una ragazza dal vetro/finestra del bagno. Si avvicinò per riuscire a vedere meglio. Una bellissima ragazza mora se ne stava appoggiata alla sbarra a parlare con i coreografi,
-Marta, vieni un po’ qui, chi è quella?
-E se non lo sai tu. Io sono stata via per un bel po’. Ma come diavolo è vestita? E’ mezza nuda.
-Sta arrivando Giorgio, perché non glielo chiedi?
Uscì dal bagno come una furia e fianco a fianco con Giorgio si avviò con lui verso l’uscita dell’edificio per prendere una boccata d’aria.
-Ehi.- Lui però non le rispose, anzi accelerò il passo, Marta lo afferrò per il braccio cercando di farlo voltare, ma il suo tentativo fu alquanto inutile. Si fermò al centro del prato esasperata. –Oddio Giorgio, ti giuro che con te non ce la faccio più. Mi odi, poi ti piaccio, mi baci, e adesso mi odi di nuovo. Puoi deciderti una volta per tutte per favore?.
-Più deciso di me non c’è nessuno, e non mi importa se questa frase non esiste grammaticalmente, perché in realtà, quella che deve decidere, quella che deve darsi una mossa, quella che insomma, deve fare tutto sei TU.
Marta si sentiva spaesata. Giorgio l’aveva lasciata lì per dov’era, senza aggiungere altro era rientrato, ma lei era troppo di buon umore per farsi rovinare la giornata da quelle parole, per cui tornò a lavoro anche lei, e passò il resto delle ore nelle sale di classico e contemporaneo senza pensare ad altro.
Fu quando uscì dal bagno, terminata la doccia, che la incontrò per la seconda volta e si scontrò con lei, alta, magra capelli lunghi castani, ma per niente naturali. Occhi verdi/azzurri, labbra molto carnose, sembravano addirittura rifatte, naso perfettamente all’insù. La squadrò dalla testa ai piedi, per meglio dire dall’alto in basso, e ritornò la Marta di prima, la Marta perfettina dell’inizio, quella che amava la danza classica e snobbava tutto il resto, e quella lì sembrava tutto fuorché una ballerina di danza classica.
-Puoi stare attenta a dove metti i piedi?
E la sua voce poi, era terribilmente insopportabile.
-Guarda, puoi stare attenta anche tu, dato che mi sei venuta addosso, non credi?
La ragazza fece una smorfia, stava per rispondere a Marta, ma Marco e Micheal, i due coreografi, si erano avvicinati a loro, interrompendo quella piccola discussione.
-Marta, -Iniziò Micheal, -Vorrei presentarti Aurora, è appena arrivata, è un nostro nuovo acquisto, è un ottimo elemento.
Marta non riusciva a spiegarsi il motivo per cui fosse Micheal a parlare di lei e non Marco, e poi Aurora? Il nome di una principessa delle fiabe e di un fenomeno atmosferico? I suoi dubbi furono immediatamente chiariti quando fu appunto Marco a parlare, Aurora era una bravissima ballerina di danza classica, aveva studiato nei migliori teatri europei e adesso era entrata a far parte della compagnia, aveva firmato il contratto la mattina stessa. Marta si sentì morire. Bravissima ballerina classica. Non era più l’unica, adesso un’altra era arrivata per rubarle il primato. Proprio in quel momento passò Giorgio.  Fu tutto molto veloce. Marta fissava Aurora, Aurora fissava Giorgio, e Giorgio, da buon ragazzo che era, e quindi ultimo nel capire le cose, camminava tranquillamente nel corridoio. Gli occhi di Marta si infiammarono.
-Beh, piacere Aurora, ma adesso devo andare.
Non le diede il tempo di rispondere, e piacere in realtà non lo era stato per nulla.
Uscita dall’edificio cercava disperatamente con lo sguardo Giorgio, doveva chiarire con lui, si era ripromessa di non mandare per aria il suo buon umore, ma la principessa di sto cavolo, aveva rovinato i suoi buoni propositi, quindi perché non peggiorare ancora di più la situazione parlando con Mr non ti sopporto-ti bacio-mi piaci-vaffanculo?
-Cerchi qualcuno?
E Francesco non aiutava di certo la situazione, bello come il sole, bravo, simpatico. Marta imbarazzata non rispose, si mise a fissare le sue scarpe. Mossa alquanto stupida. Doveva cercare Giorgio, chiedergli un passaggio,  chiarire, e magari ci sarebbe anche scappato un bacio. Se fosse rimasta ferma a fissare le scarpe, niente Giorgio, niente chiarimento e niente ipotetico bacio, e per dipiù era tardissimo, e a quell’ora non passava nessun autobus che portasse a casa sua. Quindi era fregata. Poteva accamparsi sulla panchina fuori l’edificio.
-E’ interessante quello che stai guardando?
-Non molto. Sono solo delle scarpe.
Quando alzò leggermente il viso, incontrò i suoi occhi, erano azzurri. Azzurri come il mare, come il cielo, ma forse quei paragoni erano troppo scontati, perché vedere il colore azzurro e pensare al mare e al cielo è automatico, è banale, è logico. Ma gli occhi di quel ragazzo non erano per niente banali. Erano vivi. Erano belli. Belli con la B maiuscola, che quando li guardi ti tolgono il fiato e non sai dire altro, pensare ad altro. Quegli occhi, che, sono l’unica cosa che noti in un bel ragazzo, e parlando con una tua cara amica dici “non so come fosse vestito quel ragazzo, ma aveva degli occhi così belli da non dimenticarli mai più”.
E quando Marta vide l’azzurro di quegli occhi, si sentì su una barca a vela in mezzo all’oceano. Libera, felice, viva.
 

§§§§

 
-Grazie per il passaggio, non dovevo approfittare di te..
-Ma figurati. E’ un piacere.
Lei aveva avuto sempre un debole per quel ragazzo, ma era un debole televisivo, non credeva mica che incontrandolo di persona fosse così dannatamente perfetto, anche perché non credeva che lo avesse mai incontrato!
-Posso farti una domanda? Tu ce l’avrai pure un difetto, no?
Francesco rise, e lo fece di gusto.
-Forse dovresti chiedermi se ho un pregio.
E Marta sbarrò gli occhi. No, quel ragazzo non aveva nessun difetto, e questa volta tenne per sé il pensiero. Quando rientrò in casa aveva gli occhi sognanti, chiuse la porta e si poggiò ad essa, scivolando fino a sedersi per terra, non si accorse neanche che Valeria avesse in mano un vassoio con tre tazzine piene di caffè.
-Ullalà, ecco la nostra cenerentola, dove sei stata?
-In barca a vela.
 
Avete visto? Ho postato presto, e soprattutto.. Mariottini non ha portato Marta a remare, come aveva ipotizzato Mary! Quindi, che mi dite? Credete che questo avvicinamento tra il nuovo arrivato e Marta possa cambiare la situazione, o no? Ammetto che la situazione si sta facendo alquanto strana, quei due ragazzi (Giorgio e Marta) non hanno un attimo di pace, (e ancora non avete visto nulla) Il problema è che, la vita non è rosa e fiori, non è che incontri un ragazzo, ti piace, tu piaci a lui, e TAM, state insieme, no no, ci sono sempre tante complicazioni, non così romanzesche, però ci sono! MUAAHAHAHHA.
Oggi sono un pò euforica, saranno tutte queste still di BD che mi danno alla testa. PORCA MISERIACCIA, certo che la Stewart si è data da fare tra le gambe del Pattinson!! E brava Kris.. (tutta invidia.. lo so.. invidia e stima.. profonda stima!) Ragazze vi saluto.. al prossimo aggiornamento!

 
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Il mio profilo su facebook. (Thecarnival epf)
Vi lascio i link delle storie che ho scritto fino ad adesso:

I’m coming back home. (Storia conlusa su Edward/Bella)
L’appartamento accanto(One-Shot Originale)
Past&present(One-Shot Originale, Romantico, Introspettivo, sulle scelte di vita. Potrebbe diventare un’ipotetica storia in futuro.)
Aspettando l’alba(Storia conclusa su Bella/Edward. Diversa dai libri della Mayer. Potrebbe esserci un ipotetico continuo.)
 
   
 
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