Eccomi qua con il sesto capitolo…
Scusate per il ritardo, ma la neve mi aveva bloccato a Milano e la storia ce l’ho tutta sul computer a casa… Spero di essere
perdonata!! Prendendo spunto dalla pagina autori di ginny88 (che spero
non ce l’abbia con me per aver copiato la sua idea),
ho messo delle informazioni su di me sulla mia e in più ho messo degli accenni
alle trame di fiction che ho in mente e che quando avrò un po’ di tempo
scriverò… Quindi se volete qualche anticipazione, andate pure a vedere…
Ora passiamo ai saluti:
lilyblack: Sono contenta che ti piaccia!! Continua a leggere!
MiaBlack:
Questo capitolo sarà tranquillo, ma più avanti…
aletheangel: Certo che
l’amore deve trionfare sempre, ma alle volte è difficile…
ginny88: Mi stavo
preoccupando di non vedere il tuo commento!! Spero che anche questo capitolo ti
piaccia, per questa volta niente finali sospesi, ma le
sorprese non sono ancora finite!!
E ora vi
lascio al capitolo…
Alla prossima settimana!
Shadow
Capitolo 6: Attimi d’amore
“Secondo
te, dove è finita Ginny?” chiese dopo un paio d’ore Harry a Luna, mentre,
seduti sul divano, stavano guardando un film alla tv
“Non
ne ho la più pallida idea” rispose distratta la ragazza seguendo rapita i
dialoghi del film poliziesco
Harry
strinse le spalle e tornò a guardare la tv, poi si voltò di nuovo verso la
ragazza e rimase a fissarla silenzioso. Luna stava, come sempre, sotto una
coperta rannicchiata in un angolo del divano, i capelli raccolti in una coda di
cavallo con qualche ciuffo ribelle che la ragazza rigirava tra le mani e
mormorava tra sé parole incomprensibili. Senza sapere perché, Harry si ritrovò
a pensare che quella ragazza era molto dolce…
“Qualcosa
non va?” gli chiese Luna senza staccare gli occhi dallo schermo
quando si accorse che lui la stava osservando
“No,
no” rispose Harry arrossendo leggermente “Stavo solo pensando a cosa voleva
dire Ginny quando ci ha detto che ci stiamo
comportando come bambini”
“Non
lo so, quella ragazza si comporta in modo sempre più
strano. Non trovi?” chiese Luna voltandosi verso Harry
“Pensavo
avesse lasciato il ragazzo con cui spariva di solito” commentò Harry
“Anch’io,
forse ha trovato qualcun altro, o semplicemente si è dimenticata qualcosa da
qualche parte” disse Luna tornando a guardare il film
“Già…”
rispose Harry pensieroso “Io non mi comporto come un bambino!” sbottò dopo un po’
Luna
si voltò a guardarlo e sorrise “Bhè, dipende dalle
situazioni…”
“Cosa vuoi dire con questo? Certe volte mi comporto da
bambino? Quando ad esempio?” chiese il ragazzo tra il curioso e l’incredulo
“Quando
sei innamorato… Ti comporti come se avessi tredici anni, diventi rosso per un
nonnulla e non hai mai il coraggio di fare il primo
passo” disse Luna prendendosi la tazza di the dal tavolino
“Questo
non è vero, e poi anche tu diventi rossa quando si
parla dei tuoi ragazzi” l’accusò per difendersi Harry
“Ma
non come te… Di chi sei innamorato adesso?” lo provocò Luna facendolo arrossire
“Non
ci posso credere che sto facendo questa conversazione con te…” rispose Harry
senza rispondere alla domanda “Ma cosa fai?” chiese sorpreso
mentre Luna si avvicinava a lui
“Vedi,
sei proprio innamorato…” disse dolcemente la ragazza posando le sue labbra su
quelle di Harry in un castissimo bacio “… e non fai mai il primo passo”
concluse tornando a rannicchiarsi nel suo angolino di divano e tornando a seguire
rapita il film
Harry
sentiva le sue guance bruciare e sorridendo pensò tra sé che se c’era qualcuno
di strano in quella casa, non era di certo Ginny…
I
primi raggi di sole entravano leggeri dalla finestra e si posavano sugli occhi
di Ginny. Il leggero torpore la svegliò, ma non aprì gli occhi, non voleva che
quello splendido sogno sparisse a contatto con la realtà, voleva rimanere lì
per sempre. Poteva sentire il profumo del dopobarba di Dave sul cuscino, le
piaceva quel profumo, poteva sentire Dave respirare lentamente vicino a lei e
non voleva che lui sparisse. Lasciandosi cullare dal suo respiro si
riaddormentò.
Si
risvegliò poco dopo, o forse non era passato così poco tempo come pensava poiché i raggi di sole inondavano la stanza. Sospirò
profondamente e si voltò, ma vicino a lei non c’era nessuno… Come se il sogno
fosse entrato in contatto con la realtà… E sarebbe stata sicura che era proprio
così se quella fosse stata la sua camera…
Ginevra
si strinse nelle coperte cercando di catturare tutto il calore del letto, chiuse
gli occhi e assaporò il profumo di caffé che proveniva dalla cucina, non
riusciva ancora a credere di essere lì, di nuovo con lui… Doveva ringraziare
Harry e Luna quando sarebbe tornata a casa, ma guardandoli aveva
capito che era innamorata di Dave e non le importava chi fosse. Aveva
capito che doveva subito dirgli quello
che pensavo o lo avrebbe rimpianto per sempre…
Mentre
era assorta nei suoi pensieri sentì Dave sedersi accanto
a lei sul letto. Non voleva aprire gli occhi, voleva
fingere di dormire, ma la voglia di vederlo era troppo forte e non resistette.
Lui era lì che la guardava intensamente e che l’accarezzava con lo sguardo
“Penso
che potrei stare ore a guardarti mentre dormi” le
sussurrò baciandola dolcemente “Vuoi qualcosa?”
“Penso
che da brava inglese prenderò una tazza di the” disse Ginny
stiracchiandosi “Dai, smettila! Dave ti prego smettila!” esclamò la
ragazza tra le risate mentre Dave le faceva il
solletico “Ti prego” lo implorò senza fiato nascondendosi sotto le coperte
“Ok,
per questa volta hai vinto il primo round… Torno subito”
Ginevra
aspetto un po’, poi sbucò lentamente da sotto le coperte e vedendo che Dave era veramente andato in cucina sospirò di sollievo. Si alzò
e cominciò a curiosare in giro per la camera. Fu attratta dal libro che Dave
stava leggendo e che era appoggiato sul comodino, lo prese e si rimise a letto
per leggerlo
“Ecco
il suo the, signorina” esclamò Dave entrando in camera
“Oh
grazie… Lo sai, non ti ci vedo proprio a fare il cameriere!” lo prese in giro Ginevra
“Ricordamelo
la prossima volta che voglio essere gentile con te” rispose offeso Dave
sedendosi sul letto vicino a Ginny
“Non
pensavo che fossi così romantico da leggere questi libri da femminucce” lo
stuzzicò Ginny sventolandogli sotto il naso il libro aveva preso poco prima
“Non
è un libro romantico, è un thriller romantico” si
difese il ragazzo. Rimase a guardarla intensamente in quegli occhi blu “Sono
contento che sei tornata”
“Perché mi hai fatto andare via?”
Dave
sospirò e distolse lo sguardo “Perché non potevo tenerti legata a me sapendo
che in realtà mi avresti odiato”
Ginevra
sorrise e rimase in silenzio “Non ti piacerebbe
tornare indietro, poter usare di nuovo la magia?”
“Se
devo essere sincero quel mondo non mi manca, ho ricostruito la mia vita qui e
non tornerei indietro… All’inizio, quando non sapevo fare niente, non è stato
facile, anche se devo dire che la magia mi ha aiutato
ad ambientarmi in questo mondo che non conoscevo” le confidò Dave
“In
che senso?” chiese curiosa la ragazza
“Prima
della caduta definitiva di Tu-Sai-Chi, i pochi Mangiamorte rimasti avevano
l’abitudine di nascondersi proprio tra coloro che rifiutavano,
tra i Babbani, sicuri che nessuno li avrebbe mai cercati lì... e in un certo
senso avevano ragione. Io non sono mai diventato un Mangiamorte, ma ammetto che
aiutavo mio padre e i suoi compari a nascondersi. In
questo modo sono entrato in contatto con molti ragazzi della mia età e mi ritrovai a passare sempre più tempo con loro. Per rendermi
più credibile come babbano facevo degli incantesimi su me stesso per imparare
più in fretta il loro stile di vita, per imparare ad arrangiarmi il più
possibile senza magia, uno di loro studiava legge all’università e ho iniziato
a frequentare i corsi di nascosto. Dopo essere stato bandito ho cambiato nome,
mi sono iscritto veramente all’università ed ora eccomi qua” spiegò il ragazzo
“Ma non torneresti mai indietro?”
“Ormai
questo è il mio mondo e poi non potrei. Non ci penso,
così non mi faccio inutili illusioni” confessò il ragazzo “Quindi tu non lavori
vicino Oxford Street”
“Certo che lavoro lì, al Ministero della Magia
nell’Ufficio per le relazioni con il mondo babbano con mio fratello Percy”
“E
gli altri cosa fanno?”
“Harry
e Ron sono auror, Hermione lavora anche lei al Ministero nell’ufficio per il
diritto delle Creature Magiche, Luna lavora al giornale del padre, i gemelli
continuano ad inventare scherzi per il loro negozio, Neville Packiock è aiuto
professore a Hogwarts” elencò Ginny contando le persone sulle dita
“Wow,
e gli altri sono tutti single?” chiese sempre più curioso Dave
“Come
mai tutta questa curiosità?”
“Così,
per sapere che fine hanno fatto” spiegò Dave
“Bhè
Ron e Hermione stanno insieme da tre anni ormai, è per questo che io Harry e
Luna ci siamo trasferiti qui, così loro avevano una
casa tutta per loro. Penso che Harry e Luna siano cotti uno dell’altra, ma
ancora non lo sanno e i gemelli non hanno tempo per queste cose…”
“E tu sei qui con il vostro vecchio nemico”
“Penso
che quando Ron lo saprà dovrai nasconderti, non oso immaginare le loro facce…”
disse ridendo tra sé Ginny
“Voglio
essere presente quando lo sapranno” rispose Dave
baciandola
“Harry,
dov’è Ginny?” chiese Ron comparendo in cucina dove Harry e Luna stavano facendo
colazione leggendo l’ultimo numero della Gazzetta del Profeta
Harry
guardò Luna che strinse le spalle “Non lo sappiamo” disse lentamente dopo un
attimo di silenzio
“Cosa vuol dire che non lo sapete? Che è
sparita di nuovo senza dire niente?”
“Non
è più una bambina Ron, non deve dirti tutto quello che fa” la difese Luna
“Io
non voglio che le succeda qualcosa” disse Ron
“Ma cosa vuoi che le succeda? Ginny se la
cava benissimo e l’ha dimostrato molte volte. Non ti preoccupare torna
sempre tutta intera…” lo rassicurò Harry “Andiamo al lavoro” si affrettò ad
aggiungere prima che l’amico cominciasse di nuovo ad accusare lui e Luna di non
controllare abbastanza Ginny