Stolen
Kiss
Si
stava bene tra quelle braccia.
“casa”
dicevano…sapevano di sicurezza, profumavano
d’amore e proteggevano come una calda coperta nei mesi
invernali; ciò che
sentiva Temari in quell’abbraccio era tutto questo, ma nel
calore di quelle
membra percepiva anche bisogno, una necessità vitale
d’affetto e amore, pari
almeno a quanto queste trasmettevano…lei era lì
per quello.
Fungeva
come un cubetto di ghiaccio posto su membra
febbricitanti, si scioglieva, cambiava ma era lì per
alleviare le sofferenze di
qualcuno e anche se, un giorno, quel cubetto si sarebbe sciolto, lei
sarebbe
stata felice, il suo compito assolto l’avrebbe liberata come
una farfalla
tenuta tra le mani e, serena, avrebbe goduto della vista che il sorriso
del
fratello le donava.
E
chissà, magari l’avrebbe visto ridere in compagnia
di
quel misterioso moretto che tanto attraeva il biondino!
Lo
aveva visto dopotutto…il fratello era scattato a
quel modo per redimere pure l’orgoglio del Teme, non solo il
suo…diciamo che la
vista di lei, maltrattata a quel modo lo aveva fatto esplodere ma il
malmenamento di Sasuke aveva avuto il potere di accendere la miccia in
lui.
Non
aveva mai messo in pericolo la sua salute per un
estraneo e, evidentemente, Sasuke lo intrigava e molto anche…
-ihihihih…-
-che
hai???- saltò su immediatamente il biondo,
spaventanto dal sentir tremare leggermente la sorela in
quell’abbraccio
desiderato e finalmente ottenuto.
-ahahahah-
Temari non riuscì più a trattenersi e
investì il biondo con la sua squillante vocetta ilare,
tranquillizzandolo prima
e scocciandolo subito dopo.
-ma
sei normale??? Mi hai fatto morir di paura!-
Eppure,
nonostante Naruto provasse a scollarsela di
dosso, Temari tornava prepotentemente al suo posto, come un grande
elastico con
i codini senza fare lo sciocco ma continuando imperterrita a ridere
incontrollata.
-ma
te non sei a posto! Perché diavolo ridi poi…-
-te
lo spiegherò a tempo debito
fratellino…ahahahah…non
vedo l’ora! Ahahah- e sghignazzando fece per uscire dalla
porta della stanza,
al cui esterno tutti i presenti origliavano, chi curiosamente, chi con
preoccupazione, nessuno non interessato, il dialogo che andava avanti
da quando
la ragazza era entrata.
-dove
vai ora???- s’informò indifferente Naruto, giusto
per sapere dove andare poi a cercare la sorella.
-come
dove vado??? Da Sasuke, mi pare ovvio!-
-pure
lui è qui???- esclamò sconvolto il biondo,
strabuzzando gli occhi con sorpresa neppure celata…
-credevi
forse che fosse fuori a saltellare felice???
Ma te c’hai dei problemi -.- - sentenziò la
ragazza, scuotendo la testa ed
aprendo la porta con tranquillità per veder poi cadere a
terra 4 ragazze, tra
urletti e imprecazioni varie.
Rialzandosi
con nonchalance le compagne sorrisero a
Temari e la superarono senza chiederle niente, né sul suo
stato di salute né su
altro…
-gentili
ed educate mi dicono…- borbottò, facendo per
allontanarsi ma venendo prontamente bloccata da un ragazzo visibilmente
scocciato.
-problemi?-
-certo
che no! Non si ferma mica una persona solo se si
hanno dei problemi…- disse il moro, con i capelli raccolti
in una coda alta e
quello che sembrava il bastoncino di un lecca-lecca tra le labbra
sottili.
-allora
che vuoi?- chiese Temari, incrociando le
braccia sotto al seno difficilmente ignorabile considerando la
camicietta (una
delle mie preferite @.@ ndTemati) a brandelli.
-tutto
bene? Io mi chiamo Shikamaru…-
-ti
ha chiesto qualcosa qualcuno??? Ma dico io…farsi i
cazzi propri, al giorno d’oggi, la gente proprio non
è capace…- esclamò la
ragazza, allontanandosi impettita nel lungo e candido corridoio,
ignorando
completamente il ragazzo, leggermente sconvolto dal comportamento della
trombettista.
-chiedere
è lecito, rispondere è educazione!- le
urlò
lui, di rimando.
-Temari,
testa d’ananas! Mi chiamo Temari e non
dimenticarlo perché questo è il nome di quella
che pianterà questo in faccia a
quel religioso del cazzo!- ululò la bionda, alzando
trionfante il pugno al
soffitto lontano e sorridendo con furbizia al moro, alle sue spalle,
dimentica
del dolore che le pulsava in viso con insistenza.
-sarà
una scocciatura ricordarlo…-sghignazzò Shikamaru,
sorridendo appena, entrando nella stanza di Naruto e trovandola
stranamente
confusionaria.
-ehm…ragazzi???
Ohi???- una voce in lontananza
sussurrava qualcosa ma nessuno vi prestò molto ascolto.
Questione di secondi e
l’ultimo arrivato potè notare che Kakashi tentava
di farsi spazio in mezzo a
quella calca senza riuscirci minimamente.
-mi
hanno completamente ignorato ^^- sospirò affranto
l’uomo (con un mega gocciolone sulla testa ndMe), chiudendosi
poi in un’aura di
nera depressione e prendendo a sbattere con noncuranza la fronte al
vetro della
finestra.
-te
sei pazzo…- esclamò Ino, ignorando volutamente il
docente e rivolgendosi a Naruto, braccato come una piccola volpachiotta
da un
gruppo ben nutrito di affamati cani da caccia quali sembravano
effettivamente i
suoi compagni di classe.
-scusa
eh ma se non ci si aiuta tra compagni di
classe…- iniziò sorpreso il biondo.
-nononono
non hai capito niente! Come ti sei permesso
di correre in aiuto di Sasuke-sama???- esclamò contrariata
Sakura, superando la
compagna dai lunghi e dorati capelli per finire sotto al mento del
pianista,
minacciandolo cupamente con un dito rigidamente sollevato, posato sulla
sua
giugulare pulsante.
-scusa???
O.o-
-ah
ma Ino, è tutto così chiaro U.u…il
nostro caro e
qui presente biondino vuole avere ai suoi piedi una schiera ben nutrita
di fans
come il meraviglioso Sasuke ma non ha certo capito- e fissò
con sguardo omicida
il sopraddetto biondo, alquanto sconvolto dal contenuto del diverbio in
verità
–che noi siamo le più fedeli e non lo
riconosceremo mai come pari del nostro
sommo Amore!- terminò Sakura con le stelle negli occhi.
-ma
voi siete completamente fuori!- sbottò shokkato
Naruto, perdendo le staffe ed andando a sbollire la rabbia in
corridoio,
passeggiando senza meta con le mani in tasca, solo dopo aver mandato la
rosa e
la sua compare a quel paese, con tanto di dito medio alzato e
abbandonando
tutti in quella stupida, vuota e puzzolente stanza.
-Tzk…ma
che stupide teste di cazzo! Ma chi vorrebbe
anche solo assomigliare a quel musone del Teme??? Brr…mi
viene freddo solo a
pensarmici come lui!-
-dì
la verità, che invece ti piacerebbe assomigliarmi
anche solo un po’…- sussurrò tentatrice
una voce, da dietro un angolo.
-argh!!!!!!!!-
strillò Naruto, piantandosi quasi una
mano in bocca pur di far tacere il suo stesso urlo.
-ahahahahah,
che faccia buffa che hai fatto!- lo
canzonò Sasuke, coprendosi gli occhi con una mano.
-annunciati
la prossima volta, Teme maniaco!-
Tutt’un
tratto, così come erano effettivamente venute,
le risate allegre del moro sparirono, lasciando spazio ad uno sguardo
strano,
luccicante di una strana emozione che il biondo non seppe classificare.
-vuoi
che ti faccia veramente vedere cosa vuol dire
essere maniaco, mio caro pianista?- sussurrò maliziosamente
il violinista,
inchiodando Naruto al muro e spalmandosi contro il suo corpo, facendolo
sospirare di sorpresa.
-Narut_
ops, scusate!- strillò Hinata, apparsa e subito
scomparsa come se non avesse visto niente, peccato che il rossore quasi
fosforescente delle sue guance fosse molto difficile da ignorare.
Il
moro sbuffò di disappunto al proggressivo
irrigidirsi del compagno tra le braccia ancora ai lati del suo viso,
colorito
molto più di prima.
-puoi
spostarti?- sibilò contrariato Naruto, confiando
le guance in maniera curiosa.
Divertito,
Sasuke fece come gli venne intimato, pur
rimanendo non molto distante dal pianista.
-ho
detto spostati!!!- urlò irritato il biondo,
spintonandolo fin quasi a farlo sbattere contro al muro di fronte.
-sta
calmo ami_- sbottò il moro col fondoschiena
dolorante data l’improvvisa botta ricevuta a causa
dell’incontro ravvicinato
con la parete ma subito bloccato dalla sorpresa.
Le
sue labbra erano state serrate, per meglio dire
tappate, con veemenza da un secondo paio, giunto inaspettatamente
dolcemente.
Eppure,
non gli sembrava più di essere in ospedale…era
al mare, si, senza dubbio…
Davanti
a sé si stagliava il blu più profondo e limpido,
era estate perché un caldo prepotente prese a farsi spazio
con arroganza in lui
e quella sensazione!
Come
se un centinaio di minuscole farfalle stesse
sbattendo le variopinte ali nl suo stomaco, si sentì
avvampare e si sentì
scottare.
Quel
contatto non era benevolo..non dal suo punto di
vista ma non gli era per niente dispiaciuto però…
Sasuke
era confuso, si sentiva diviso ma lo sguardo
fermo dell’ “amante” lo lasciò
inchiodato sul posto, boccheggiante come un
pesce fuor d’acqua.
-guardati
le spalle Teme! Sono io che guido le danze
qui e non tu…-
Il
laconico commento del pianista lasciò un poco sorpreso
il violinista.
Il
biondo, voltandogli le spalle però, commise il
più
grande errore della sua vita; convinto di ciò che stava
facendo, non si accorse
del ghigno sadico che assunse il volto del suo rivale.
Le
labbra si assottigliarono e lasciarono intravedere i
bianchissimi denti in quello che, a tutti gli effetti, era un sorriso,
senza
alcun dubbio, estremamente preoccupante.
Sono
io che comando non te ma, se ti fa piacere, lascerò che ti
senta in grado di
dettar legge…
E
io
che credevo di doverti convertire…dobe ^^
Poi,
sorridendo furbo, si
avviò con le mani piantate nelle tasche dei jeans blu
canticchiando un
motivetto che gli ronzava in mente da quel inaspettato bacio al sapore
di sale.
Angolino
autrice rinsavita ^^
Uhuhuhu
spero siate felici J
contro ogni aspettativa, ho aggiornato in tempi quasi da record e, come
se non
bastasse, vi ho pure messo un accenno di SasuxNaru o NaruxSasu, non
l’ho ancora
deciso, decidetelo voi lasciando un commentino xP
Inoltre,
vi ho messo davanti un Kakashi forse un po’
più simile all’originale e una Sakura molto spinta
ma comunque fedele alla
visione che io ho di lei @.@
Scusate
ma da brava NaruxHina io, quella ragazza,
proprio non la posso digerire -.-
Spero
che il capitolo sia di vostro gradimento ^^
Commentate
numerosi, leggete in tanti e i tempi di
aggiornamento si faranno sempre più brevi ;)
Vi
lascio alle risposte
Notte
ragazzi e ragazze <3
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