Capitolo 3
Ricordi che fanno paura
-driin driin-Era la decima volta che quella mattina il cellulare di Ashley squillava e come aveva già fatto precedentemente lo spense senza neanche considerarlo. La ragazza era troppo stanca per rispondere, non aveva neanche il coraggio di aprire gli occhi… le sembrava di non aver dormito neanche un’ora. Così si girò dall’altra parte sperando di riuscire a riprendere sonno.
-a piccoli passi, non staccando le sue labbra da quelle di lei, appoggiò la ragazza sul letto e ci si stese sopra. Passò dalla bocca al collo, mentre con la mano destra cercava di alzare quel vestito non molto semplice da spostare. Nel mentre la giacca e la cravatta di lui erano già per terra, e la camicia era semi sbottonata. Slacciò anche la parte superiore del vestito, che in poco tempo finì anch’esso per terra. Con mani esperte iniziò ad accarezzare l’interno coscia della ragazza: non poteva più aspettare, ma alzò lo stesso lo sguardo per cercare negli occhi di lei una conferma.-
Quel ricordo fece sobbalzare la ragazza: aprì gli occhi sperando di sbagliarsi, ma non fu così. Chuck era di fronte a lei che la osservava e le accarezzava i morbidi capelli biondi. Per un attimo restarono in silenzio, poi fu C. a rompere il ghiaccio
“il tuo telefono squilla da un pezzo… credo ti convenga rispondere la prossima volta… potrebbe essere importante”.
Si alzò e iniziò a vestirsi. Lei invece non si mosse dal letto e restò a guardare il ragazzo che si preparava.
“ ho una riunione. Tu fa pure con calma” e detto ciò si allontanò dalla suite.
A quel punto decise di guardare il telefono per vedere che ore erano: 7:50.
Si alzò di scatto:quello era il primo giorno di college e aveva solo 20 minuti per tornare al dormitorio, cambiarsi e andare all’appuntamento con Vanessa e Dan.
… Già… Vanessa… Non aveva alcun dubbio che tutte le chiamate che aveva ricevuto provenissero da lei. Indossò di corsa il vestito, mise le scarpe e, raccolta la sua roba, uscì di tutta fretta dall’albergo. Ebbe giusto il tempo di tornare al dormitorio a mettere qualcosa di più pratico che il cellulare riprese a squillare
“pronto Vanessa” disse la ragazza cercando di nascondere la fretta.
“Ashley finalmente… si può sapere dov’eri finita? È da questa mattina che sto provando a contattarti”
“scusa… avevo dimenticato che giorno fosse oggi e ieri sera non ho messo la sveglia” per fortuna quella sera Vanessa non aveva dormito lì . “Comunque aspettatemi che tra cinque minuti arrivo =)”
“ok va bene, ci vediamo tra poco” e detto ciò attaccò.
“allora?” chiese Dan.
“Ha detto che tra cinque minuti è qui… Ma come fa a dimenticarsi che oggi è il primo giorno di college quando lo ha desiderato per tanto tempo?” Dan non rispose subito… era un po’ perplesso… Sembrava che Vanessa non avesse letto la notizia su Gossip Girl, e dato che il loro rapporto era già appeso ad un filo, pensò che fosse meglio non mettersi in mezzo alle due ragazze.
“Sono qui!!” disse muovendo la mano in aria mentre si avvicinava.
“Ecco la nostra ritardataria preferita!” e andò incontro alla ragazza per abbracciarla.
“Dan ciao! Quanto mi sei mancato!! Ma Vanessa non è con te?”
“è andata a prenderti un caffè… dovrebbe arrivare a momenti…”dopo qualche istante di silenzio riprese a parlare “ Ascolta Ashley… sembrerebbe che Vanessa non abbia visto il bacio tuo e di Chuck su Gossip Girl… ed io credo sarebbe meglio che tu non le dicessi niente… era già abbastanza preoccupata ieri quando mi ha parlato della serata che ti era stata presentata”
“non ti preoccupare… non ho alcuna intenzione di riferirle niente… ti sei perso la reazione che ha avuto quando ha scoperto che lo conoscevo”
“Di chi state parlando? ^^”
“… di Rufus… l’ho incontrato ieri sera alla festa ^^”. Si sorprese persino lei per la prontezza che aveva avuto nel’l inventarsi quella balla.
“ A proposito di Rufus.. mi ha chiesto se stasera avevi voglia di venire a trascorrere una tipica serata Humphrey.. sai Jenny è così ansiosa di vederti… resterà qui solo fino a sabato”
“Non mi perderei mai una partita a Scarabeo… ma solo se mi prepara anche i waffles”
“beh si… diciamo che se ne può parlare ^^”
“ perfetto! Allora ci vediamo per cena Humphrey. Mandami un messaggio con l’indirizzo. Ora scappo o farò tardi.” e detto ciò si allontanò dai due di tutta fretta.
Non aveva fatto i conti però con la mancata conoscenza del campus. Tirò fuori la cartina, ma niente:
“Hai bisogno di una mano?”
Al suono di quella voce, l’espressione rassegnata della ragazza fu sostituita da un enorme sorriso, che però svanì non appena mise a fuoco da dove proveniva quella voce.
“Nate! .. no grazie, è tutto a posto…so benissimo dov’è la mia aula. E se non ti dispiace adesso è meglio se vada o farò tardi” Senza neanche lasciare al ragazzo il tempo di ribattere, si incamminò alla sua destra. Ma non ebbe il tempo di fare neanche 5 passi che subito fu interrotta.
“ è dall’alta parte” disse accennando un sorriso Nate.
“si … certo… lo sapevo anche io cosa credi” ma non riuscì neanche a girarsi che si sentì afferrare da due braccia possenti.
“ andiamo… per quanto tempo ancora non vorrai parlarmi? Ho sbagliato lo so… ma sono pur sempre la stessa persona!”
“ah davvero? Allora vorresti dirmi che abiti ancora Brooklyn? O che i tuoi genitori gestiscono una galleria d’arte?”
“ beh scusami che cosa avrei dovuto dirti? Ciao sono Nate Archibald figlio della famiglia che odi?”
Aveva ragione ed Ashley non sapeva più cosa rispondere. Si limitò quindi ad abbassare per un attimo lo sguardo, poi aggiunse “Forse hai ragione tu. Se ti fossi presentato come Nate Archibald non ti avrei rivolto neanche parola. Con Finn le cose andavano bene… ma in questo momento non credo di voler conoscere il vero Nate Archibald… scusa” fece un passo in dietro, staccandosi dalla presa del ragazzo, restò ancora qualche istante a guardarlo e poi si diresse verso il luogo indicatole precedentemente.
-Fine-