Lucius Malfoy aveva appena scelto una comoda poltrona della sala comune per provare la sua pozione diluita con dell’acquaviola, che chiuse subito gli occhi e vide tutti i colori dell’arcobaleno turbinare intorno a sé, poi buio. Dopo qualche istante cominciava a formarsi la scena del sogno: una stanza. Per la precisione, il bagno dei prefetti della scuola, dove Lucius si stava facendo la doccia. Amava farsi la doccia davanti lo specchio, gli piaceva osservarsi: il corpo forte e possente con l’evidente muscolatura, la lunga chioma bionda fin sotto le spalle, i grandi occhi grigi che ti fissavano alteri. Sì, Lucius amava osservare il suo corpo, era perfetto: tranne che, beh, non era particolarmente… dotato.
 
Proprio in quel momento uscì dall’altra doccia il suo amico Severus Snape, in cerca di un asciugamano. Fu un attimo: Lucius si girò quasi involontariamente e lo vide: il lungo, grande, forte bastone di Severus. Mentre quest’ultimo usciva, l’altro si chiedeva come poteva essere che quello, quel ragazzo tutto pelle e ossa, con quei capellacci unticci, quel naso adunco fosse molto più dotato di lui, per cui le ragazze facevano la fila? Beh certo, in realtà era stata solo una la ragazza ad averlo visto…però lui era pur sempre il purosangue Malfoy, bello e stronzo.
Perciò pensò bene di concedersi un piccolo ‘lusso’: dato che lui era così perfetto in tutto, non sarebbe stato grave aggiungere altra perfezione.
Aveva appunto scoperto da poco una formula grazie alla quale poter scambiare parti del corpo con un altro essere umano (non funzionava con gli animali, ma dubito che qualcuno avesse anche voluto provare!), senza bisogno della collaborazione dell’altro.
 
Così uscì e seguì di nascosto la sua ‘vittima’. Ecco, era piegato sui libri come sempre, si vedeva la sua testa nera e unta. L’incantesimo era non verbale, ma bisognava tenere un contatto visivo perfetto. Lucius si concentrò su quella testa. “axhelto penis” pensò con tutte le sue forze.
“Ahi!” gridò un istante dopo: sentiva parecchio dolore provenire proprio da lì. Corse via nella sua stanza prima che qualcuno potesse fargli domande.
Ma quello che vide non appena arrivato, guardandosi agli specchi (si, ne aveva uno su ogni lato della stanza), lo fece orripilare più di qualunque altra cosa al mondo e realizzò di essere nel suo incubo peggiore.
 
La sua bellissima testa, un tempo bionda, era ricoperta di ciocche nere e unte, untissime. I capelli di Severus! Non riusciva a guardarsi, a parlare, a muoversi. “NOOOOOOOOO” urlò e si svegliò.
Andò subito allo specchio, ma…orrore! Era ancora coperto di capelli neri! “noooo”
In quel momento entrò Severus, preoccupato da quelle urla. “Lucius, amico, ma che succ…Lucius, ma perché cazzo ti sei rovesciato la boccetta dell’inchiostro sulla testa?!?!?”
 

…C he ne dite ragazzi, vi ha fatto almeno sorridere un po’? spero di si…fatemi sapere che ne pensate!