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Autore: Haruakira    09/04/2011    5 recensioni
E se Sion decidesse di andare in pensione...riuscirebbe il grande tempio a sopravvivere alla catastrofe? Chi sarebbe il suo successore? Ma soprattutto.....cosa farebbero i nostri gold?
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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c.
Grande Tempio di Atene, in un giorno imprecisato di un mese sconosciuto perchè l' autrice ha perso il conto. Se volete sapere l' ora guardate l' orologio.
Sion e Dohko arrivano ai piedi delle dodici case.
-Non percepisco alcun cosmo- sussurrò Dohko estremamente preoccupato- nè amico ma neppure ostile.
-Forse....-si preparò a ipotizzare Sion- si nascondono per farci una festa a sorpresa
Dohko sospirò pesantemente:- Non dovevi mangiare tutto quello zucchero filato...deve averti intasato il cervello.
-Senti- sbottò l' altro- era gratis. Quando mai si rifiuta un' occasione di mangiare a sbafo!
-Sì, sì...ma tu ne hai mangiato decisamente troppo. Quando ti è salito su per il naso non è stata una scena piacevole.- ricordò il saint di Libra che in quel momento aveva pensato di doversi dichiarare nei campi Elisi.
Alla sagra della Ciccia in allegria che si teneva ogni anno a Rodorio infatti molte bancarelle offrivano degli assaggi gratuiti...assaggi per l' appunto, peccato l' ex ariete d' oro aveva una cognizione della quantità leggermente distorta. Al quarto batuffolone di zucchero filato, aveva immerso completamente la bocca nella bianca leccornia per addentarne una considerevole quantità per poi ritrovarsi completamente sporco ovviamente. Già Dohko pensava di pulirgli la faccia a suon di leccate sensualissime tanto Sion non avrebbe capito niente lo stesso, peccato che a un certo punto il detto gold, proprio mentre era ancora una volta a pochissimi centimetri dal suo zucchero, stesse per starnutire improvvisamente, allora portando indietro il viso e respirando profondamente, aspirò così forte  da portare nella sua narice destra un filo di zucchero filato, ma tanto eh!
Lo zucchero non smetteva più di salire e Sion era diventato paonazzo in viso e stava per scoppiare a piangere mentre Dohko urlava a gran voce:- Un medico, un medico. Mi serve un medico!
-Io. Io sono un medico.- una donna grande e grossa si fece largo tra la folla. A ben vedre, notò Dohko, quell' armadio sembrava più un uomo. Ah ecco, ben presto scoprì che era un travestito di nome Pamela.
"Atena aiutaci tu", sospirò Dohko ora inginocchiato accanto a Sion prendendogli la mano stretta tra le sue.
Pamela aveva iniziato una respirazione bocca a bocca per prima cosa.
-Ohè...staccati da lì!- berciò Dohko
-Sono un medico! Mi faccia svolgere il mio lavoro!-si voltò la dottoressa verso di lui- ma che bel ragazzone- sussurrò poi nuovamente rivolta a Sion
-Aaaaaah...ti ho sentito! Ti ho sentito! Pussa via...- la spinse in malo modo- faccio io!
E così Dohko si preparava a salvare la vita a Sion come un grande eroe.
"Oh dei, gli stò dando il primo bacio. Il mio primo bacio a Sion!!! Mi viene da piangere...che momento romantico" rifletteva Dohko:- Sion io...io...io...ti...am...ti amo!- gridò chiudendo gli occhi mentre l' ariete d' oro si alzava in piedi e ringraziava la dottoressa Pamela:- è stata gentilissima. Le devo la vita.
-E una cena magari- ammiccò lei (o lui)
-Ma certo! Mi sembra il minimo
Dohko era a terra esattamente nel punto in cui era convinto fosse sdraiato Sion. C' era qualcosa che non andava, concluse. Parlando a cena con Pamela (che si era seduta tra lui e Sion) aveva scoperto che mentre lui faceva il suo monologo interiore, la dottoressa con una pinzatta estraeva un lungo filo di zucchero dal naso di Sion.

-Sono il cavaliere più sfortunato della terra- sospirò Dohko ripensando a quei terribili momenti.
-Che ne pensi? Andiamo?- gli domandò Sion aggrottando le sopracciglia e pronto a dare battaglia.
-Uff...sì...anche se io non capisco proprio come mai sei voluto ritornare qui- disse Libra mentre attraversavano la casa dell' ariete stranamente vuota.
-Io infatti non volevo tornare qui, ti ricordo che volevo stare a Rodorio- precisò Sion
-Non è che Rodorio sia così tanto lontano dal tempio sai- gli fece notare l' altro
-Uffaaa...mi mancavano i pargoli.
-I che?!
-Mu e Kiki. Mi sono reso conto che sono troppo piccoli per stare da soli, qualcuno deve pur vegliare su di loro...e come dici tu Rodorio è a due passi. Sai, avevo pensato di acquistare un villetta a tre piani così quando sarebbero stati grandi e si sarebbero sposati con le brave signorine che io avrei scelto per loro avremmo potuto vivere tutti insieme.- confessò alla fine sorridendo ebete e lasciando Dohko decisamente sconvolto.
-Piccoli? Non possono stare da soli? Ma se lo sono stati fino ad ora! E mi pare che se la siano anche cavata!- fece notare piuttosto alterato
-Sì ma io adesso sono qui e gli renderò le cose molto più semplici!-  fece Sion rispondendo con lo stesso tono
-Più difficili vorrai dire. Mu ha vent' anni. Venti! Non due...V-E-N-T-I e tu lo tratti come un poppante...e poi cos' è questa storia del matrimonio? Con due signorine...e perchè non signorini?- urlò Dohko
-Nipotini.- fu la cristallina affermazione di Sion mentre incrociava le braccia
-Quindi se non sarebbe stato per il problema con la pensione saremmo ancora a Rodorio a vagliare mogli?- chiese il saint di Libra sospirando sconsolato
-Più o meno. Avevo intenzione di fare venire le candidate dal Jamir.
Dovete sapere cari lettori e care lettrici che dopo aver fatto sei ore di fila alla posta a spettegolare con le nonnine del luogo e aver imparato a fare la calza (infatti il club di lana e cucito aveva la sua sede alla posta, mettendosi a sferruzzare durante l' attesa), l' impiegata allo sportello non aveva voluto credere che Sion fosse un pensionato nonostante il libretto alla mano, dicendo che voleva truffarlo.
-Solo perchè sono giovane e bello vengo discriminato!- le inveì contro- lei non sa chi sono io!
-Un truffatore caro signor mio, ecco chi è lei e se non se ne va immediatemente chiamo la sicurezza
-Io mi avvio allegramente per i tre secoli, befana!
-Befana a chi?! Pure folle ora.
La morale della favola: Degli infermieri portarono via Sion credendo che fosse scappato dall' ospedale e Dohko devette sbrigare pratiche inteminabili e garantire per lui in modo da tirarlo fuori.
Sion non si arrese neppure uscito fuori dall' ospedale:- Trasformati in una prugna viola- disse a Dohko mentre si avviavano nuovamente alle poste.
-Quando mai sono stato un trasformista?- domandò l' altro non capendo
-Atena ti ha fatto dono della metaqualcosa no? Usiamola...diventa vecchio.
Sospirando Dohko fece ciò che gli era stato richiesto pensando che quando si trattava di soldi, cibo e discepoli, Sion diventava incontenibile, un' altra persona proprio, un po' come dottor Jekyll e mister Hide.
Dohko non fu visto nè dalla vecchiette che lo scavalcavano salendogli sopra, nè dall' impiegata che chiuse lo sportello quando fu il suo turno. Si ritrovò invece ingessato per qualche tempo in balia dei massaggi di un ex lottatrice di sumo amica di Sion.

Arrivati finalmente al tredicesimo tempio, trovarono tutta la stanza immersa nella più totale oscurità.
-Ma che succede qui insomma?!- sbottò Dohko cercando l' interrutorre
-Bho...avranno tagliato la luce- considerò il compagno
-Cos' è? Fai lo spiritoso oggi?
Accesa finalmente la luce i due videro un sacco di gente urlare:- SORPRESA!
-Te lo avevo detto io- disse Sion all' amico
-Finalmente avete deciso di tornare! Non sapete quanto tempo sono rimasta chiusa in bagno prima che i bronzini mi venissero a salvare!- andò loro incontro Saori gettandogli le braccia al collo
-Dov' è Mu?- domandò Sion scrollandosela di dosso
-Dove sono i gold vorrai dire-lo corresse Dohko
-Sì, quelli- acconsenti l' ex sacerdote
-Sono partiti a cercarvi in lungo e largo per il globo. E' da un' po' che non ho loro notizie...più o meno da quando gli ho tagliato i viveri- rispose Saori/Atena
-Tu cosa?!- sbottò Sion- Bella riconoscenza davvero!
-Stavano dilapidando un patrimonio- si difese Saori- e poi come lo mandiamo avanti il grande tempio?
-Vorrai dire: e poi come faccio a viaggiare in jet di lusso!- berciò Sion- povero il mio Mu, al freddo e al gelo in qualche capanna con la sola compagnia di un  bue e di un  asinello.
-Sion...temo che tu stia facendo confusione. E poi ci sono gli altri gold con lui- lo consoloò Dohko domandandosi quando avrebbe fatto la sua comparsa il cavaliere al posto del padre iper-protettivo e con la sindrome paperoniana quale era diventato Sion
-Ok, ok, ok...non ti arrabbiare...e ti prego...dimmi che tornerai ad essere il sacerdote del tempio! Da quando anche Mu è andato via le finanze vanno a rotoli, i soldati sono diventati dei mollaccioni, i bronze si sono messi a presidiare le case che credono gli competano perchè sono del loro segno...-cercò di quietarlo Saori.
-Che cosa? Che cosa? Che cosa? Questa è appropriazione indebita bella e buona!- si infervorò Sion
-Guarda che non c' è nessuno dell' ariete. La casa di Mu e Kiki è salva- lo riportò con i piedi per terra Dohko
-Chissene, dobbiamo tenere alta la bandiera dei gold saints!
-Giusto! Hai ragione! Buttiamo fuori la spazzatura!.....tranne Shyriu.
-Sì! E Sion tornerai ad essere il sacerdote- si unì Saori a quel clima di rinnovata euforia
-Alt...prima dobbiamo mettere in chiaro alcune cose. Ti farò avere un contrattino da firmare- trattò Sion
-E va bene. Firmerò tutto, tutto! Ma ritornaaaaaaa- capitolò velocemente Atena


Nel frattempo, mentre al tempio venivano sbrigate tutte le formalità per il rientro di Sion e dei cavalieri,  i gold vagavano ancora in giro per il mondo sui più disparati e disperati mezzi di fortuna: zattere, mongolfiere, canotti, aerei risalenti alla seconda guerra mondiale...e da qualche giorno vagavano anche senza meta poichè si era scaricata la batteria del cellulare e non potevano neppure ricaricarla, infatti qualcuno al porto aveva provveduto a rubare loro i bagagli.
-Qui gatta ci cova- fece Aiolos mentre viaggiavano su un treno sfasciato insieme a delle mucche che dovevano andare a un concorso di bellezza
-Effettivamente è strano che abbiano rubato proprio i nostri bagagli e non quelli di uno solo ma di tutti- confermò Milo
-A me al porto era sembrato di vedere Sorrento...ma potrei essermi sbagliato- fece presente Kanon
-Magari i mariners si saranno voluti vendicare per l' umiliante sconfitta subita- suppose Shaka accoccolato accanto al novello amore.
-Torniamo al tempioooo!- pregò Aphrodite- non ce la faccio più. Io sono il saint più bello, devo prendermi cura di me. Io sono abituato alle raffinatezze e non a stare assieme a delle muccheeeee. Muuuuuu, ti prego teletrasportati al tempio e facci venire a prendere- piagnucolava battendo i pugni a terra.
-Ma non hai proprio onore!- affermò Milo- e poi che hai contro Clarabella e le sue amiche?- domandò accarezzando la citata mucca.
-Chi se ne frega dell' onore! Ce lo siamo giocati il giorno in cui abbiamo intrapreso questo viaggio della disperazione!- rispose il saint dei pesci
-Questo è vero...però non lo sa nessuno- disse Saga con un' aria che intimava di non fare mai parola di quanto era loro accaduto con anima viva.
Dopo un' ultima settimana trascorsa a vagare per le strade del Tibet sempre alla ricerca di Sion e Dohko, finalmente i due saint comparvero di fronte ai ragazzi.
-Come sono luminosi- disse Aiolia a bocca aperta
-Che visione celestiale- rincarò Aldebaran
-Sembrano due angeli- terminò Milo
-Sono solo i raggi del sole alle loro spalle- disse Camus impassibile rovinando loro la magia dello spettacolo che gli si presentava sotto agli occhi.
-Pinguino insensibile- sbuffò il leone d' oro
-Maestro!- esultò il gold dell' ariete
-Mu- gli fece eco l' altro
I due corsero l' uno verso l' altro sorridenti per abbracciarsi alla luce del tramonto come nei più bei film ad alto contenuto di zuccheri.
Correva Sion chiamando il nome dell' allievo.
Correva Mu chiamando il suo maestro.
Si mise in mezzo Saga interrompendo l' idillio.
-E allora ci riportate indietro?- chiese leggermente infastidito voltandosi verso uno stralunato Sion
-Spostati Gemini...o interverrò con la forza. E' il sacerdote del tempio che te lo ordina- fece solenne l' uomo
-Non posso- si rifiutò il gold della terza casa assottigliando lo sguardo
-Ma sei scemo! Non puoi impedire a un maestro di riabbracciare il suo allievo prediletto!
-Posso e lo farò- si impuntò il ragazzo- Tsè...potevate farvi vedere prima. Vi abbiamo cercato per mezzo mondo!
-Io faccio quel che mi pare, subordinato!- affermò Sion con vigore mentre l' intervento di Mu scongiurava un lunghisismo scontro.
-Aehm...andiamo a casa?- Semplici parole ma dette dalla persona giusta con il tono giusto e con occhi brillantinosi al punto giusto.

Al grande tempio tutto sembrava essere  ritornato alla normalità. Ogni gold aveva ripreso possesso della propria dimora, Sion era di nuovo il Grande Sacerdote, si stava fecendo costruire una villa di tre piani a Rodorio, esaminava le candidate a future mogli dei due pargoli, aveva preteso delle belle segretarie che lo aiutassero nel suo lavoro e per finire una stanza tutta lillà affinchè Mu e Kiki nel fine settimana potessero alloggiare al grande tempio.
Camus si era di nuovo rinchiuso in  camera per fuggire al periodo dell' accoppiamento, Aphrodite aveva ripreso la cura di sè allietando il tempio insieme a Death Mask con le loro liti furiose e con le altrettanto rumorose riappacificazioni, Aldebaran e Aiolia cercavano di organizzare un' uscita a quattro con Marin e la ragazza dei fiori, di nome Flo questa (evviva la fantasia), senza grandi risultati, Aiolos faceva la spola tra la Gracia e la Sicilia avendo iniziato a frequentare  Robertina, Kanon aveva ripreso a disertare il Grande Tempio per l' Inghilterra e conseguentemente ad attentare alla dimora del compagno, Shaka e Shura si comportavano come due novelli piccioncini tutti coccole e moine (inguardabili), Dohko perseverava nei suoi tentativi di seduzione e Saga e Mu...orbene, il saint di Gemini un bel dì si era recato nelle stanze del Grande Sacerdote per conferire di un fatto assai delicato. Appena entrato si inginocchiò, salutò , sollevò la zazzera bionda e disse:- Sion, ti chiedo ufficialmente di potere frequentare Mu.
La risposta ottenuta dopo un quarto d' ora buono di silenzio fu la seguente:- Puoi scusarmi un secondo?- il sacerdote iniziò a trafficare con un baule da cui trasse svariati oggetti, qualcuno dei quali, come una chitarra elettrica ad esempio, finì in testa a Saga. Finalmente vittorioso gioì:- L' ho trovato!- si voltò e puntò a Saga il compagno di mille battaglie, Terminetor, lo spingardino a sale grosso.
- E stai lontano da Mu!- intimò inseguendolo lungo tutte le scale del tempio.

"Quel vecchio pervertito. Tsè...ma che crede? Mu ha solo vent' anni", pensava il Grande Sacerdote mentre si domandava perchè Dohko gli stesse facendo premurosamente un massaggio per tutta la schiena. Poi capì.
Finalmente Sion capì, o meglio si ricordò della dichiarazione dell' amico e la collegò ai suoi innumerevoli e strani comportamenti. Dohko era innamorato di lui. Sorridendo si voltò verso il compagno d' armi e lo trascinò davanti a sè regalandolgli un bacio che fece arrossire l' altro che finalmente potè dire di aver dato il suo primo bacio a Sion...anzi di averlo ricevuto.

Un urlo si levò quel giorno dall' undicesimo tempio e non certo perchè il saint dell' Aquario aveva aperto nuovamente le porte del talamo al compagno, no, i motivi erano ben altri.
-Camus, che ti succede?!- domandò Milo vedendo il ragazzo fissare stordito un libro che gli porse
"Il Milione", lesse Milo sulla copertina per poi leggere sottotitolato "di modi per arricchirsi, sposare una dea e conoscere i suoi parenti"
-Che...vuol dire...?- chiese non certo di volere conoscere la risposta
-Forse...e dico forse....abbiamo alterato leggermente il passato- rispose Camus.- e guarda qui, è una cronaca contemporanea agli ultimi anni di Gengis Khan. Dice che la corona del condottiero è stata rubata.-






ANNUNCI E SALUTI: E' finita. La storia è finita. Spero vi sia piaciuto come capitolo finale...(ditemelo se è stato una schifezza) potevano i gold andare nel passato e non combinare danni? Il finale è decisamente aperto, a dir la verità sono stata molto indecisa se mettere l' ultima parte infatti vi avevo parlato di una serie che per il momento non so ancora se scrivere o meno, e non certo per mancanza di idee, per quanto riguarda il tempo, quello potrei anche riuscire a trovarlo come ho fatto fino ad ora del resto, il fatto è che ho deciso di dedicarmi ad una sola storia che ho postato di recente in questo fandoma, "Un puzzle da cinquecento pezzi", per confrontami con un nuovo genere, non so se finita questa ff tornerò a scrivere o mi prenderò una pausa infatti in quest' ultimo periodo sento che le mie storie mancano decisamente di qualcosa e sono alla ricerca del pezzo mancante che spero di trovare con la nuova ff su cui punterò decisamente. Tengo molto a Di pensionamenti e non pensavo di essere in grado di scrivere una cosa così folle e a quanto pare divertente è per questo motivo che ho messo questo finale, per lasciare una porta aperta che mi dica di tornare qua.
Ora vorrei ringraziare prime tra tutte le persone che mi hanno dato il loro sostegno e hanno perso un momento per farsi due risate con me. Grazie a Makochan e alle sue folli recensioni, a Diana924 che ha fatto un ottimo lavoro di regia. Invaderai il mercato me lo sento, a Pilatigirls (ci vediamo nella tua di storia), a San il Distuttore (hai visto? Milo e Cam terminano la storia), ad Ai91...ti prego dimmi che vuoi bene a Mu. Ringrazio anche Fleur92 e Violet Nearina..
Grazie anche a chi ha messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite.
Spero di non aver dimenticato nessuno e se così è stato mi scuso già da ora e provvederò a rimediare. Oh, ma vedo che i gold piangono! Siete tristi vero?
No piangiamo di felicità nd Saga
Stappiamo lo chamapagne nd Milo
I gold fanno il trenino e festeggiano la fine della storia e conseguentemente delle loro disgrazie. Haru ha deciso di unirsi a quegli ingrati. Un abbraccio a tutti.
Haru.



   
 
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