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Autore: Tanuki    11/04/2011    5 recensioni
Naruto Uzumaki, campione nel reining, e il suo fedele cavallo Rasengan si ritrovano a convivere per qualche tempo con Sasuke Uchiha, campione nel dressage, e la sua cavalla Kirin...che succederà?
Pairings: SasuNaru, ShikaTema, KakaIru, SasoSaku, PainHinata...e tanti altri!
Un maneggio enorme, rivalità a non finire, amori che sbocciano...tutti ricorderanno il soggiorno al Centro Ippico Konoha!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Akatsuki, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Vi prego abbiate pietàXD, ho voluto unire due mondi che amo alla follia: Naruto e l'equitazione...il titolo è preso da una frase che narra l'origine del cavallo (arabo):


Quando Dio decise di creare il cavallo, disse al Vento del Sud: "Voglio farti diventare una Creatura. Condensati" e il Vento si condensò. L' arcangelo Gabriele apparve immediatamente, prese una manciata di quella materia e la presentò a Dio, che fece un baio oscuro dicendo: "Ti chiamerò cavallo; ti farò arabo e ti darò il colore della formica; ho appeso la felicità sul ciuffo che ti ricade sugli occhi. Sarai il Signore degli animali, gli uomini ti seguiranno ovunque andrai; sarai abile nell' inseguimento e nella fuga; sulla tua schiena ci saranno ricchezze e per tua mediazione arriverà la fortuna". Poi Egli mise sul cavallo il segno della gloria e della felicità: un segno bianco in mezzo alla fronte.

Questa è una SasuNaru, ma infilerò qua e là qualche altro pairing: ShikamaruxTemari, HinataxPain, KibaxIno, KakashixIruka...e forse anche altri!!


Alla fine del capitolo metterò un piccolo glossario, dove spiegherò il significato di alcuni termini tecnici e descriverò brevemente alcune razze di cavalli!
Cecciuu! Ma anche questa la dedico a te, lo sai??

I personaggi sono maggiorenni e appartengono a Masashi Kishimoto.
Ringrazio tutti coloro che leggeranno e recensiranno!!




Capitolo 1




Un giovane dai corti capelli biondi posò una mano sulla pesante porta di legno della stalla, che si aprì cigolando.

Una moltitudine di box si presentò davanti ai suoi occhi, una sinfonia di sbuffi e scalpiccii lo accolse.

“Rasengan!” chiamò, la sua voce risuonò nell’edificio.

Dal box in fondo a destra sbucò fuori la testa dorata di un delizioso Quarter Horse[1] dal mantello palomino[2], gli occhi vivaci, il profilo leggermente camuso[3], la stella[4] bianca che svettava sulla fronte, la criniera chiarissima e ben curata; salutò il ragazzo muovendo la testa dall’alto verso il basso.

“Ciao, bello!” esclamò ancora il giovane, che portava una capezza di cuoio poggiata sulla spalla, avanzando verso il cavallo, arrivato davanti al box, carezzò il muso con dolcezza “Andiamo a fare un giretto?”

Il cavallo si fece accarezzare docilmente, il ragazzo aprì il box ed entrò, dopo aver dato una pacca sul collo dell’animale, lo fece voltare con un verso e gli mise la cavezza, poi lo fece uscire lentamente, lo portò fuori dalla stalla, agganciò una lunghina alla cavezza e lo legò ad un recinto.

Il biondo scomparve dentro ad una stanza, il cavallo raspò distrattamente il terreno con la zampa anteriore, poi il giovane ricomparve con le braccia cariche.

Trasportava una sella americana, di mirabile fattura, delle briglie, una bisaccia, un sottosella, un sottopancia e un pettorale[5].

Sbuffando sonoramente, il giovane posò a terra i finimenti, e cominciò a sellare il cavallo.

Nei movimenti del ragazzo si poteva scorgere una delicatezza non indifferente: mentre infilava il morso nella bocca dell’animale, quando poggiava la sella sulla groppa palpitante, ogni suo gesto era caratterizzato da una grande dolcezza, che testimoniava l’amore che provava per il suo cavallo.

Il giovane si chiamava Naruto Uzumaki, ed era una giovane promessa del reining[6], cavalcava sin da bambino, aveva vinto per tre volte consecutive il campionato nazionale e aveva intenzione di vincerlo di nuovo.

Rasengan, il perfetto Quarter Horse che stava bardando, era il suo cavallo da molti anni, suo fedele compagno di vittorie, generoso e instancabile, per Naruto era il tesoro più grande: il suo profilo perfetto, la sua vivacità, la sua intelligenza, gli appiombi[7] ben fatti e la muscolatura definita lo avevano reso un’autentica star nel mondo del raining agonistico.

Alla fine, Naruto guardò ancora il suo cavallo, sellato e imbrigliato.

Era perfetto, il cavallo più bello del mondo, il sole illuminava il mantello dorato, facendolo brillare.

Il giovane sganciò la lunghina dalla cavezza, poi si issò in sella.

Un lieve movimento del bacino, e Rasengan partì con passo sicuro.

 

“Perché non ti sei ancora iscritta al torneo?”

Il ragazzo dai lunghi capelli scuri, dopo aver formulato la domanda con tono quasi ringhioso, scosse la testa, incrociando poi le braccia mentre si poggiava ad una parete della stalla.

“Neji…io non mi sento ancora pronta!”

La ragazza prese nervosamente una ciocca di capelli lisci e neri tra le dita, abbassò gli occhi.

“Come pensi di ottenere l’ammirazione di tuo padre se non provi nemmeno ad entrare in una competizione!” la rimbeccò Neji “Hai una cavalla fantastica, figlia di campioni, la sua elevazione fa invidia pure a me! Ti alleni ogni giorno e poi quando arriva una gara non partecipi! Io non ti capisco, Hinata!”

Hinata continuava a tormentare il ciuffo scuro con le dita.

Lei amava l’equitazione, amava Juken, la sua dolce cavalla di razza Hannover[8] dal mantello baio oscuro, che quando la vedeva triste poggiava la grande testa sulla sua schiena e la muoveva lentamente, grattandole le spalle; ma non voleva partecipare a nessuna gara di salto, sapeva che un cavallo non era fatto per saltare[9].

Hinata sovente passeggiava per le grandi colline verdi che attorniavano il maneggio, con la sua Juken accanto, senza lunghina.

La cavalla non si staccava mai da lei, camminavano per ore, una accanto all’altra.

Si sentivano complete, in simbiosi, in quei momenti di assoluta tranquillità.

Era entrata nel mondo del salto per far piacere al padre, campione pluripremiato, ma la sua insicurezza e la consapevolezza di non voler costringere un animale così fiero a compiere un gesto per lui innaturale le avevano fatto guadagnare la fama di ragazza “capace, ma senza quella luce negli occhi quando saltava un ostacolo”.

Il cugino Neji, al contrario, era molto bravo nel salto, lui e il suo Byakugan, Holstein[10] morello di cinque anni, erano un binomio inossidabile e stupefacente.

Secondo Hinata, il cugino e il suo cavallo sembravano due robot, salti troppo perfetti, se uscivano insieme, era solo per allenarsi, pulire la stalla e mostrare l’animale a qualche amico.

Non una passeggiata, non un momento per assaporare il vero rapporto tra l’uomo e il cavallo.

Hinata solo in quel momento si sentiva superiore al cugino, quando abbracciava il testone della sua Juken si sentiva un tutt’uno con lei, sentiva i suoi respiri e il suo odore; e non poteva provare sensazione migliore.

 

 

 

Alcuni chilometri più in là, un enorme furgone luccicante adibito al trasporto dei cavalli sfrecciava sulla strada.

Al volante un ragazzo dai lunghi capelli neri raccolti in una coda, accanto a lui un giovane che gli somigliava, con i capelli sempre corvini ma più corti.

“Allora, Sasuke” mormorò il guidatore “Sei agitato? Questa competizione è tosta…”

“Ce la farò, fratello, non preoccuparti” lo interruppe il passeggero “Io e Kirin siamo belli carichi, abbiamo provato la coreografia un sacco di volte”

“A proposito, dai un’occhiata alle signore, non vorrei che si facessero male come l’altra volta”

“Ho rimesso a posto il furgone, Itachi, è come se fosse a prova di bambino” disse Sasuke voltando la testa verso una finestrella posta proprio dietro di lui, la aprì, e un occhio nero come la notte gli si presentò davanti “Non preoccuparti, bella, tra poco arriveremo al maneggio”

Carezzò per un attimo la testa della cavalla e si rigirò.

“Ma questo maneggio com’è? Sarà degno delle nostre bellezze?” chiese ironico il ragazzo al guidatore.

“Tutti dicono che è uno dei migliori, si chiama Centro Ippico Konoha, si occupa di quasi tutte le discipline equestri, dal salto al raining, ospita il celebre Rasengan”

“Il Quarter indiavolato che appartiene a quel Naruto Uzumaki?”

“Proprio lui”

Sasuke sbuffò.

Il fratello lo guardò per un istante.

“Che ti prende?”

“Un cavallo così bello in mano a quello sbruffone, è uno spreco!”

“Sarà anche uno sbruffone, ma è un campione nella sua categoria!”

“Spero che il rosso del team Akatsuki riesca a batterlo”

“Pain? Si, è bravo, ma non ci contare troppo”

Un calcio proveniente dalla parte sinistra del furgone fece sobbalzare Itachi.

“Sentila, la signorina! Come scalpita!” sogghignò Sasuke.

“Questa cavalla mi farà diventare matto, aprimi la finestrella un attimo”

Il fratello minore aprì la finestrella che si trovava dietro ad Itachi.

Senza staccare gli occhi dalla strada, il ragazzo disse, alzando appena la voce:

“Eeeeh, Amaterasu! Stai calmina!”

Sasuke sorrise, rigirandosi.

“Ricordi quando l’hai vista per la prima volta?”

“Non lo dimenticherò mai, sembrava fatta apposta per me, e quel demente del suo vecchio padrone si permetteva pure di trattarla male! Una cavalla così, una cavalla che ha il fuoco nel sangue!”

“Hai ragione, ma l’addestramento è stato da dimenticare”

“Ha il suo caratterino, ma se adesso sono campione nel dressage[11] un motivo c’è, guarda che quando si vince per il 90% è merito del cavallo!”

“Campione, il cartello dice di girare a destra!”

“Lo so, lo so!”

 

Naruto ritornò dalla sua passeggiata quotidiana al galoppo.

Con una brusca frenata si fermò davanti alla porta delle stalle, dove Kakashi Hatake, il proprietario del maneggio, lo stava aspettando.

“Questo cavallo è un portento!” esclamò l’uomo dai capelli argentati, con il viso perennemente coperto da una sciarpa nera.

“Più che portento, è un debosciato!” sbuffò Naruto scendendo dalla groppa dell’animale “Quando si accorge che stiamo tornando al maneggio si mette a galoppare e non lo tiene più nessuno, guarda le mani!”

Il giovane aprì le mani, i palmi pieni di segni rossi.

“Mi è toccato prendere le briglie con tutte e due le mani, per cercare di frenarlo!”

Kakashi ridacchiò, carezzò il collo del palomino.

“Dagli una bella pulita nella stalla, tra poco arrivano i nostri rivali nel torneo!”

“Ma non possono tenere i cavalli da un’altra parte?”

“Siamo l’unico maneggio con abbastanza posti!”

Il biondo sbuffò di nuovo, mentre portava Rasengan nella stalla.

“Almeno mi puoi dire chi sono?”

“Il team Akatsuki e il team Uchiha”

“Il team composto solamente dai due fratelli Uchiha? Quelli del dressage?”

Kakashi annuì.

“Li odio, ridicolizzano i cavalli facendoli sembrare delle ballerine”

“Ognuno ha i suoi gusti, Naruto”

Il ragazzo non rispose, e continuò a camminare tenendo Rasengan per la capezza.

“Io non ti farei mai danzare a ritmo di musica, caro mio” mormorò all’indirizzo del suo cavallo che sembrava capirlo.

 



Glossario


[1]:  Razza americana, intelligente e disponibile verso l’addestramento, di solito è molto usata nel reining e nella monta western in generale, anche se la sua versatilità lo rende adatto anche alla monta inglese.

[2]: Colorazione caratterizzata da mantello dorato e criniera e coda biondo chiaro.

[3]: Leggermente corto.

[4]: Macchia caratteristica di colore bianco che si trova in mezzo alla fronte, è a forma di rombo e ben definita.

[5]: Finimento utilizzato per non far scivolare la sella all’indietro, nella monta western è utilizzato a scopo decorativo.

[6]: Disciplina dell’equitazione western che significa letteralmente “lavorare di redini”, trae origine dal lavoro svolto dai cowboy per  radunare il bestiame.

[7]: Direzione perpendicolare al piano d’appoggio degli arti di un quadrupede.

[8]: Razza tedesca, resistente ed equilibrata, particolarmente adatta al salto ad ostacoli.

[9]: Il cavallo in natura non salta quasi mai.

[10]: Razza tedesca, vivace, docile e versatile, utilizzata prevalentemente per il salto ad ostacoli.

[11]: Disciplina equestre che consiste nell’esecuzione di movimenti geometrici da parte del cavallo, chiamati figure. Le figure sono prestabilite. Nel freestyle, il cavaliere deve eseguire una coreografia creata da lui utilizzando le figure con l’utilizzo di una base musicale.

 

  
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