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Autore: thecarnival    16/04/2011    1 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE
Marta è una ragazza di 23 anni: dolce, sensibile e a volte anche fragile. Nata e cresciuta in Sicilia, appunto per questo, è anche molto testarda, permalosa e gelosa. Ama danzare e per questa sua grande passione si trasferisce a Milano per studiare danza classica; questo suo grande amore per la disciplina la rende troppo “perfettina”. A Milano, oltre a frequentare l’università, entra a far parte di un’importante compagnia di ballo “School of Dancing” e incontra Giorgio. Lui è tutto il suo l’opposto, molto “vivi e lascia vivere”: è anche lui iscritto all’università ma solo per le feste e per accontentare il padre. Lui balla perché lo rende felice: perché quando lo fa è completo. Giorgio e la danza moderna sono una cosa unica, così come Marta e la danza classica. I due non si sopportano perché sono i due poli opposti di una calamita. Riusciranno a cambiare idea?
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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14.Troppi doveri, pochi piaceri.
Un mese. Stavano insieme da un mese, e per Marta era qualcosa di fantastico, si sentiva sempre al settimo cielo, e Giorgio era sempre dolce, premuroso, con lei era completamente un’altra persona. In accademia però cercavano di non essere troppo fidanzati, mantenevano le distanze, lavoravano come dei pazzi, soprattutto Marta, in quei giorni Aurora si assentava molto spesso e lei doveva provare al suo posto.
-Marta, devi lasciarti sollevare da Francesco, devi lasciarti andare con lui.
Stavano provando la scena del letto, ed era molto imbarazzata. In quella scena dovevano rappresentare una notte d’amore, Francesco avrebbe dovuto spogliarla del tutù, facendola rimanere in intimo, stendersi più volte su di lei, baciarle tutto il colpo, e infine baciarla sulle labbra. Giorgio moriva di gelosia, e Marta non riusciva a provare guardando l’espressione del suo fidanzato.
-Ragazzi un po’ di pausa, ci rivediamo qui tra mezz’oretta.
Era bel tempo, quindi Marta ne approfittò per uscire fuori, sdraiarsi su una panchina e prendere un po’ di sole, strano a dirsi, ma quel giorno a Milano c’era il sole. Dopo qualche minuto, Giorgio la raggiunse con in mano una lattina di thè freddo al limone, gliela porse, e si dissetarono. In silenzio si guardavano negli occhi, sorseggiando il thè, godendo del sole, della brezza primaverile quasi estiva di fine maggio.
-Non devi essere geloso.
-Eh no, dai, mi stavo rilassando.
-Lo so, ma tu non devi essere geloso, quindi smettila di guardarmi in quel modo, altrimenti non riesco a ballare. Ok? Non mettere quel broncio.
-Va bene, farò del mio meglio, tanto poi scegli me.
-E poi è solo una prova. Un ballo. Dovrà farlo Aurora, sempre se ci degna della sua presenza.
Tornarono a provare. Mancava poco allo spettacolo, quindi non potevano permettersi molte pause o errori, erano costretti ad andare in accademia giorno e notte, questo faceva esasperare Marta, che stava preparando l’ultima materia, e aveva iniziato la scrittura della tesi. Tutte quelle prove richiedevano tempo ed energia, poi c’era Giorgio, e dove lo trovava il tempo per studiare? Erano aumentate anche le liti telefoniche con la madre. Che l’accusava di non studiare, di essersi trasferita a Milano per fare labella vita  dimenticando i suoi doveri, anzi, il suo unico dovere, ovvero studiare e laurearsi in tempo. Sua madre invece aveva dimenticato che se Marta aveva proseguito gli studi era soprattutto perché era stanca di sentire le lamentele di sua madre, stanca di sentirsi dire che il suo unico pensiero era la danza. O forse quello era il motivo per cui si era trasferita?
L’unica consolazione era che, in quei giorni aveva lavorato così tanto perché Aurora era stata assente, non appena lei fosse tornata, i suoi ritmi sarebbero tornati quelli di prima. Terminate le prove verso mezzanotte, Marco chiamò tutti i ballerini per una “riunione” veloce.
-Ragazzi sarò breve. Abbiamo una novità, riguarda Aurora. In questi giorni si è assentata perché è stata dal medico, dopo varie visite, oggi ho ricevuto una chiamata, e questi mi ha detto che la nostra Aurora non può prendere parte allo spettacolo.
-Cosa? Perché?
-Ma sta male? E’ grave.
-No, no, lei sta bene, non è nulla di grave. Beh, per una ballerina è molto grave, ma per una donna è la gioia più grande. La nostra Aurora aspetta un bambino, verrà sostituita quindi da Marta.
-Oh no ditemi che è uno scherzo.
Lo aveva bisbigliato, ma Giorgio lo aveva sentito ugualmente, le strinse la mano per darle forza. Lui aveva visto quanto quei giorni erano stati duri per la sua fidanzata. Non dormiva la notte per studiare, la mattina si alzava presto per essere puntuale alle prove, e durante le pause telefonava al professore per prendere appuntamento per la tesi. Avrebbe avuto un collasso continuando in quel modo.
Gli ultimi 15 giorni e tutto sarebbe finito, ci sarebbe stata la prima dello spettacolo e poi finalmente una meritata pausa dalla danza, per poi cominciare con il tour.  La pausa consisteva in soli 15 giorni, poi altre prove, e continui spostamenti di città in città sia in Italia che in Europa. In tutto ciò Marta avrebbe dovuto scrivere la sua tesi.
-Non credo di farcela. Dirò a Marco di cercare qualcun’altra.-  Lo disse mentre si buttava sul divano di casa, esausta e con le lacrime agli occhi. Valeria sicuramente dormiva. Giorgio si sedette, le prese le gambe poggiandosele addosso, e cominciò a massaggiarle i piedi. –Oddio, grazie.-
-Io lo so che sei stanca, che non sono normali i ritmi che stai sostenendo e che prima o poi ti verrà un esaurimento nervoso, ma, mancano 15 giorni alla prima, poi ci prendiamo una piccola vacanza dove ti rilassi, scrivi la tesi, stiamo insieme..- Mentre le diceva ciò, si era disteso su di lei, e le baciava il viso, il collo, le spalle, cercando di farla rilassare e distrarre da tutti i pensieri. –E poi se rinunci, staremo mesi e mesi lontani, invece, se non lo fai, gireremo le città più belle d’Europa insieme.-
Marta sospirò, e si lasciò andare alle coccole del fidanzato.
-Hai ragione. Gli ultimi 15 giorni e poi vacanza. Adesso però ho bisogno di una doccia.
-Nessun problema.
L’aveva preso in braccio e portata in bagno, non c’era malizia in quello che stava facendo. La spogliò e la fece entrare in doccia, aprì il getto dell’acqua ed entrò anche lui. Le insaponò i capelli con l’apposito shampoo,  glieli sciacquò, poi il balsamo, massaggiandole la testa delicatamente.
-Mhhh.. non mi merito tutto questo.
-Si invece. Ti meriti tutto ciò che c’è di meglio al mondo.
Sorridendo, l’aveva abbracciato baciandolo. Era un bacio dolce e casto. Quella doccia non era un preliminare, era solo un modo per stare insieme, coccolarsi e rilassarsi. Le insaponò il corpo con il bagnoschiuma all’essenza dolce della Felce Azzurra, mentre le massaggiava il collo e le spalle. Marta era davvero rilassata. Ricambiò il favore al suo fidanzato e poi soddisfatti e puliti, uscirono. Mentre Marta asciugava i capelli, Giorgio era già a letto, con gli occhi chiusi, cercava di resistere, di aspettare che la sua metà lo raggiungesse a letto per addormentarsi insieme, ma anche lui era stanco, quindi crollò in poco tempo. Marta sorrise quando lo vide sdraiato, un po’ scoperto, la bocca semiaperta, dormiva come un bambino. Lo baciò sulla guancia e si distese accanto a lui, cercando sempre un contatto fisico, poggiò infatti il suo piede sulla gamba di Giorgio, e in quella posizione si addormentò.
 

§§§§

 
Sempre la stessa vita. I giorni passavano e Marta non se ne rendeva conto, tra studio e prove ormai aveva anche scambiato la notte per il giorno. Si ritrovò quindi alle prove generali dello spettacolo, vestita con gli abiti di scena. Stava provando un pezzo classico con altre ballerine, quando la vide entrare. I capelli legati in una perfetta coda, occhiali da sole in mano. Occhi cattivi che emanavano scintille, e non smettevano di fissarla. Vestita come al suo solito, abiti firmati, tacchi alti, nessun segno della gravidanza ancora, però. Prima di salutarla, terminarono la coreografia, e subito dopo tutti corsero da lei, tranne Marta, che rimase sul palco, per bere, asciugare un po’ il sudore, insomma, rinvigorirsi un po’.
-Non si saluta? In fondo se sei qui sopra è merito mio.
-Merito tuo? Bella mia, se sono qui sopra è solo perché sono brava e ME LO MERITO. Chiaro? Che poi tu ti sia fatta mettere incinta, ed io abbia dovuto prendere il tuo posto, è diverso.
-Senti ragazzina. Non pensare di essere chissà quale mostro di danza perché se il posto lo avevano dato a me un motivo c’era..
-Si certo che c’era. Tu hai più esperienza di me, ma non significa che sei più brava, e comunque, DONNA ADULTA E VACCINATA, adesso io sono qui, sarò qui il giorno della prima, e tu invece sarai.. dove? Ah si, lì.
Indicò i sedili vuoti della platea, Aurora, se prima mentre Marta ballava, aveva le fiamme nelle iridi, in quel momento le fiamma le uscivano proprio dagli occhi, avrebbe voluto incenerirla. Ma Marta non ci cascò, si sentiva forte nonostante la stanchezza, lei era forte, ormai aveva superato quei giorni di ultima faticaccia, era forte perché non era più sola ma c’era Giorgio a farle da supporter, certo non in quel momento, ma sapeva in cuor suo, che se lui, le fosse stato accanto, l’avrebbe aiutata a tenere testa alla ex principessa del palcoscenico.
-Wow, se gli sguardi potessero uccidere.
-Ma figurati Marta. Io non ho niente contro di te, la mia è solo, come dire..
-Invidia?
-No. Siamo due ballerine, entrambe brave, anche troppo. E’ normale litigare, essere gelose l’una dell’altra, avere questi screzi, non so se hai capito quello che voglio dire.
-Essere brave non significa entrare per forza in competizione Aurora. Io ho qui delle ottime amiche.
-Che se potessero ti pugnalerebbero alle spalle, per avere il tuo posto, almeno io te le dico in faccia quello che penso.
-Non è come dici tu. E comunque cosa vuoi dimostrare con queste parole? Cosa vuoi ottenere? Vuoi essere una mia amica?
-No.. sono solo gli ormoni, non farci caso.
Aurora si sedette, e guardò tutte le prove, annuendo o di tanto in tanto, proponendo delle correzioni ai coreografi, che ovviamente accettavano con piacere, lei era l’esperta dei teatri, la grande ballerina. Peccato però che le correzioni riguardavano solo Marta, doveva sorridere di meno, o sorridere di più. Alzare la gamba e stenderla meglio. Strusciarsi in modo più sensuale su Francesco o ancora, doveva essere più svenevole con Giorgio. Il suo sguardo doveva trasmettere, sesso e passione verso Francesco, e amore ed ammirazione verso Giorgio. Tutte quelle correzioni stavano facendo impazzire Marta, era già stanca di suo, Aurora non smetteva di interromperla e di lamentarsi, avrebbe voluto saltare dal palco, e picchiarla a sangue, ma era incinta, e non sapeva se farlo comportasse commettere un reato.
Terminarono tutto e di corsa Marta uscì di scena, raccogliendo le sue cose da dietro le quinte e raggiunse Giorgio che era già in camerino a cambiarsi.
 

§§§§

 
-Questa mi è stata sempre antipatica.
-Vale non l’hai mai vista di presenza.
-Guarda, non voglio avere questo onore.
Le tre amiche avevano organizzato una cena per sole donne, ultimamente non si erano neanche viste, troppo lavoro e troppo poco divertimento, quindi avevano approfittato del giorno successivo di riposo di Marta ed Alessandra per vedersi, per cenare insieme e perché no, anche per alzare un po’ il gomito, anche perché si sa. L’alcool ogni tanto aiuta a dimenticare, e poi risolve un po’ di problemi, anche se momentaneamente.  Trascorsero tutta la sera insieme, a ridere e scherzare, e bere, e si addormentarono  sul divano e sul tappeto del soggiorno, felici ed amiche, con la A maiuscola, a dispetto di quello che aveva detto Aurora a Marta nel pomeriggio.
 
 
Pochissime parole, perchè sto malissimo e sono pure nervosa! -.-' Spero che vi sia piaciuto il capitolo. Al prossimo aggiornamento. :)

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Vi lascio i link delle storie che ho scritto fino ad adesso:
I’m coming back home. (Storia conlusa su Edward/Bella)
L’appartamento accanto(One-Shot Originale)
Past&present(One-Shot Originale, Romantico, Introspettivo, sulle scelte di vita. Potrebbe diventare un’ipotetica storia in futuro.)
Aspettando l’alba(Storia conclusa su Bella/Edward. Diversa dai libri della Mayer. Potrebbe esserci un ipotetico continuo.)
Stranger with my face    (Storia appena iniziata, THRILLER, non per stomaci delicati. ORIGINALE. Date un'occhiata alla trama se volete)
   
 
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