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Autore: LADY_youkai    19/04/2011    4 recensioni
Sei sempre piuttosto melodrammatico. Sposto lo sguardo su di te e noto solo ora che ti sei già cambiato. E per poco non collasso: mi perdo a guardare il tuo petto nudo e vengo invaso dal desiderio di toccarti...ma non mi è concesso, posso solo sognarlo
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Reita, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un'altra ff su Reita e Ruki...sebbene (come ormai tutto il mondo sa) nel mio cuore al primo posto ci sarà sempre il pairing RukixUruha, non riesco più a scrivere su di loro çAç Scriverò quando saprò di fare un capolavoro è_é *livello autostima sale*

Intanto scrivo su di loro...che mi piacciono un sacco ♥w♥

Vi lascio al capitolo u__u"""


Chapter One


Non ricordo l'ultima volta che l'ho abbracciato senza pensare quanto fosse piacevole il contatto con il suo corpo...mesi? Anni? Passo distrattamente i canali in televisione, nella speranza che qualcosa riesca a distrarmi. Niente. Tutto, in un modo o nell'altro, mi fa pensare a te. A volte mi sento un maniaco, ma è un qualcosa che va al di là del mio controllo.

Tu sei l'unica cosa a cui penso.

Uno squillo e il tuo nome sul display. Ok, niente panico

-Pronto?-

-Voglio andare a nuotare-

-Cosa?!- A volte vieni fuori con queste uscite, così, dal nulla e ogni volta resto spiazzato -Vuoi arrivare fino alla costa per...-

-Mi accontento anche di una piscina- Sbuffo: giusto, potevo arrivarci. Continui a parlare, sentendo il mio silenzio -Avanti, non fare l'infame!-

-Come potrei dire di no dopo una tale dichiarazione di affetto?- Ridi sentendo appena il mio tono ironico e io non posso far altro che sorridere: la tua risata è così rara che sarebbe un insulto non godersela

-E' un sì quindi?-

-E' un sì...puoi venire da me, ce ne è una non molto lontana- Accetti, dici che ti prepari, mezz'ora e sei da me. Riattacco e continuo a sorridere. Guardo Keiji mangiare e un pensiero attraversa la mia mente.

Tu.

Il tuo corpo praticamente nudo e bagnato.

Avanti Ryo...non emozionarti troppo!


-Cos'è?-

-La mia sacca-

-Ha le paillettes...- Perfino una semplice borsa sportiva nelle tue mani diventa pacchiana

-Stai dicendo che è orrenda?- Posso vedere chiaramente il tuo sguardo di sfida, anche se nascosto dalle lenti degli occhiali da sole. Mi affretto a scuotere il capo, sorridendo e ti faccio entrare

-Due secondi e sono pronto- Vado in camera mia e finisco di prepararmi, ma prima di tornare in salotto ti guardo, senza farmi notare: la prima volta che ti vidi pensai che fossi basso (cosa che penso anche ora...) e provai subito uno strano desiderio di abbracciarti, per proteggerti. E il comportamento della tua famiglia non fece altro che accrescere questo mio desiderio: loro non ti hanno mai meritato e non ho mai creduto fino in fondo al loro pentimento, l'ho sempre visto come un ritorno opportunistico. Ma non te l'ho mai detto...in fondo tu eri così felice...

-Fatto, andiamo?- Tu sorridi e poi mi segui. Prendiamo l'ascensore e dopo essere arrivati in strada inizio a camminare, sorpassando la mia macchina -Andiamo a piedi, tanto è vicino-

-Ok-

Camminiamo: non sei mai stato molto loquace, ma ho imparato a conoscere giorno dopo giorno i tuoi silenzi e distinguerli. Posso dire senza alcuna vergogna di conoscerti meglio di chiunque altro e ora sei strano

-Che hai?- Sussulti appena, ma non dici niente, nemmeno mi guardi -Avanti Ruki, non far finta di niente, so che hai qualcosa- Ci metti un po' a rispondere, quasi avessi paura di parlare

-Mio fratello si sposa-

-Ottimo! Ha trovato una che sia disposta a sopportarlo per un periodo di tempo medio-lungo?- Non ridi, nemmeno accenni a un sorriso: perché sembri così dispiaciuto? Quando mia sorella si era sposata ero al settimo cielo, perché tu invece non sembri nemmeno lontanamente felice? -Ruki...- Scuoti il capo, ti sistemi meglio gli occhiali da sole e fai quello che gli altri potrebbero pensare un sorriso.

Ma non io

-Oh! E' questa?- Guardo davanti a me: nemmeno mi ero accorto che eravamo arrivati. Non aspetti nemmeno una risposta, entri di slancio, quasi volessi sfuggire dal discorso. E io non me la sento ora di sforzarti a parlare...


-In che razza di posto mi hai portato?! Sembra un covo della Yakuza!- Trattengo una risata e mi guardo attorno: mi sembrava di aver specificato che sembrava un posto malfamato

-Cosa poco però ed è pulita-

-Non voglio rischiare di uscire senza dita!- Sei sempre piuttosto melodrammatico. Sposto lo sguardo su di te e noto solo ora che ti sei già cambiato. E per poco non collasso: mi perdo a guardare il tuo petto nudo e vengo invaso dal desiderio di toccarti...ma non mi è concesso, posso solo sognarlo

-Ti assicuro che non ti toccherà nessuno. Lo dico scherzando, ma lo penso davvero: non voglio che ci sia qualcun altro accanto a te, qualcuno che ti stringa e che ti sussurri quelle parole che io vorrei gridare al mondo. Molte volto sono stato tentato di farlo, ma poi mi sono sempre passati davanti agli occhi gli anni di amicizia, i sacrifici con la band..e poi mi chiedo

"E se ti perdessi per questo?"

-Andiamo?"

Se ti perdessi, io...


continua


Allora, l'ispirazione mi è venuta dopo aver visto un'intervista alla radio con Ruki e Uruha, dove il nano aveva detto che una volta era andato in piscina con Reita...e immaginarmeli con le cuffie è stato micidiale..ok! Al prossimo capitolo~


  
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