Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: cioccorana_    20/04/2011    1 recensioni
Tutto è pronto per una nuova edizione del Torneo Tremaghi. Oltre vent'anni dopo la caduta definitiva di Lord Voldemort, nessuno si aspetta che qualcosa di terribile stia per succedere di nuovo. Hogwarts è nuovamente minacciata da oscure presenze.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Hugo Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Roxanne Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nei giorni seguenti Albus cercò più volte di parlare con James ma senza successo: suo fratello lo evitava accuratamente. Aveva preso l’abitudine di fare colazione prima di lui; al mattino frequentavano corsi diversi, quindi non potevano vedersi; a pranzo James si sedeva il più lontano possibile da Albus e non gli rivolgeva la parola; al pomeriggio si chiudeva in biblioteca (cosa assolutamente anormale per un tipo come lui) con la scusa di doversi mettere avanti con i compiti, benché non avessero ancora molto da studiare; a cena si comportava esattamente come a pranzo e, subito dopo mangiato, si ritirava in dormitorio dicendo di essere stanco.
Il messaggio era chiaro: James non aveva nessuna intenzione di sorbirsi un’altra ramanzina da quel noioso di suo fratello.
 
 
Un pomeriggio, Albus stava passeggiando con Lily nel cortile del castello per rilassarsi un po’ dopo una lunga e faticosa mattinata di lezione. Quel giorno aveva avuto Trasfigurazione, Pozioni e Difesa Contro le Arti Oscure e, come se non bastasse, più tardi lo attendevano un paio di ore extra di Cura delle Creature Magiche. Hagrid, il guardiacaccia, aveva chiesto a lui e Lily di dargli una mano ad accudire gli Schiopodi Sparacoda appena nati e, benché la cosa non li allettasse, non avevano potuto digli di no. In quel momento, tuttavia, Albus non pensava a ciò che lo attendeva da Hagrid o ai compiti che avrebbe dovuto fare quella sera. Era concentrato sul canto degli uccellini e sul rumore dell’acqua del Lago Nero che si sentiva in lontananza. Pensava che passeggiare nel parco di Hogwarts fosse l’ideale per riposare la mente. Oltre a giocare a Quidditch, ovviamente.
 
Era talmente assorbito dalla natura che lo circondava da non accorgersi che sua sorella lo stava osservando in silenzio. Solamente quando lei parlò, se ne rese conto.
« Perché non vuoi che James partecipi al Torneo? »
Lui la guardò perplesso. « Beh, mi sembra evidente. Quella gara è davvero pericolosa ».
Possibile che fosse l’unico a capirlo?
« Andiamo, è una competizione per maghi diciassettenni! In fin dei conti non può essere così rischiosa ». La ragazzina scosse la testa.
Albus si fermò guardandola incredulo. « Lily, durante il Torneo sono morti dei concorrenti. Vuoi che James faccia la stessa fine? »
Lei sorrise tranquilla. « Nostro fratello è un mago piuttosto abile, lo sai. E sa essere furbo e intelligente, quando vuole »
« Peccato che non lo voglia mai, allora »
Lily si fece improvvisamente seria e fissò il fratello piegando la testa da un lato e incrociando le braccia. Quella era un’espressione che Albus aveva già visto fare migliaia di volte da sua madre.
« Albus, non sarai geloso di James, vero? »
« Geloso io? Ma dico, stai scherzando? »
Lei alzò un sopracciglio. « Beh, lui può partecipare al Torneo, diventare campione della scuola e ottenere l’eterna gloria che merita il vincitore. Tu, invece, non hai ancora diciassette anni e non puoi mettere il tuo nome nel Calice di Fuoco. Perciò sei geloso ».
Albus fissò basito sua sorella. Era cresciuta molto negli ultimi mesi, trasformandosi rapidamente da bambina a giovane donna. Fisicamente assomigliava molto a Ginny: aveva i suoi stessi capelli lunghi, rossi e lucenti caratteristica dei Weasley, e i suoi stessi occhi color cioccolato, profondi e sinceri. Era sempre stata una tipa allegra, vivace, sveglia e intelligente. Ma era anche perspicace. A volte troppo perspicace.
Albus sospirò e riprese a camminare. « D’accordo, forse un po’ »
Lily gli si affiancò e lo prese sottobraccio. « Non hai ragione di esserlo. E’ vero, quest’anno non potrai partecipare al Torneo Tremaghi ma avrai altre occasioni per dimostrare il tuo valore. Ora dobbiamo fare il tifo per nostro fratello, proprio come fanno papà e mamma ».
Albus la guardò. « Lo hanno già saputo? »
« Certo. Ci tengo a tenerli aggiornati su ciò che accade qui a scuola. A differenza di qualcuno, non mi dimentico di scrivergli » rispose lei lanciando un’occhiataccia al fratello e cacciando una mano nella tasca della giacca per poi estrarne un foglio di pergamena ripiegato che porse al ragazzo. Albus lo aprì e lesse.
 
Cara Lily,
sono molto contento di sapere che l’anno scolastico sia iniziato bene per te e i tuoi fratelli. Immagino l’eccitazione di tutti voi per il Torneo Tremaghi. Avete l’occasione di fare amicizia e confrontarvi con studenti di altre scuole e questa sarà un’esperienza davvero speciale, vedrete.
Quindi James si è messo in testa di candidarsi come campione di Hogwarts, eh?  Ne sono molto felice. La mamma, invece, è un po’ preoccupata ma allo stesso tempo anche molto fiera. Ha detto che gli scriverà al più presto. Nel frattempo saluta sia lui sia Albus da parte nostra. Hai il permesso di sgridarli per il fatto che non ci scrivano mai e puoi minacciare Albus di appropriarti del gufo Albert, visto che lui non se ne fa niente.
Vi vogliamo bene.
                                        Harry

 
Terminata di leggere la lettera, Albus fulminò sua sorella. « Non ti cederò mai Albert ».
Lei scoppiò a ridere e si avviarono scherzando alla capanna di Hagrid.
 
 

***

 
Era affamatissimo. Trascorrere il pomeriggio correndo dietro agli Schiopodi lo aveva distrutto. E doveva ancora studiare. Si sarebbe addormentato sul piatto ancora tristemente vuoto se non avessero servito in fretta la cena. Ma quella sera avevano ospiti. Il guaio era che questi ospiti erano in ritardo e lui non sopportava i ritardatari. E’ vero, venivano da lontano e avevano affrontato un lungo viaggio ma per colpa loro lui stava morendo di fame.
Il portone della Sala Grande si aprì ed entrò Gazza, il custode, visibilmente agitato. Raggiunse il tavolo dei professori zoppicando più in fretta che poteva e inciampando anche un paio di volte. Sussurrò qualcosa all’orecchio della McGranitt che annuì e si alzò in piedi mentre il vecchio custode attraversò nuovamente la sala e uscì. La preside si schiarì la voce prima di parlare. « Mi dicono che gli ospiti sono arrivati. Date, quindi, il benvenuto alle studentesse dell’accademia di Beauxbatons e alla loro preside, la gentile Madame Maxime ».
Il portone della sala si spalancò e un gruppo di ragazze sorridenti varcò la soglia ordinatamente. Indossavano divise azzurro chiaro ed erano tutte molto carine. Nessuna, però, reggeva il paragone con l’ultima della fila. Albus la riconobbe e la salutò con la mano. Sua cugina Dominique rispose al suo saluto sorridendo raggiante. La secondogenita di zio Bill e zia Fleur possedeva caratteristiche di Veela, creature in grado di ammaliare gli esseri umani con la loro bellezza. Era incredibile come questo prodigio le riuscisse pur essendo Veela solo per 1/8, da parte di madre. Albus notò divertito che nessuno in sala riusciva a levarle gli occhi di dosso, Serpeverde compresi. Erano tutti ipnotizzati dai suoi occhi di un azzurro non umano, dai riflessi scintillanti dei suoi capelli d’argento e dalla sua pelle candida e splendente come la luna. Dietro di lei, Madame Maxime rivolse un gran sorriso a tutta la sala e salutò Hagrid con una manona prima di rivolgere alla professoressa un allegro « Bonsoir! » e baciarla su entrambe le guance.
Mentre le studentesse di Beauxbatons si sistemavano al tavolo di Corvonero, la McGranitt annunciò: « E ora accogliamo con un applauso gli studenti di Durmstrang e il loro preside Vladimir Karkaroff ».
Un nuovo gruppo di giovani entrò in sala guidati da un uomo alto dall’espressione burbera. Un po’ stempiato con lunghi capelli neri e folte sopracciglia, era il fratello minore del suo predecessore defunto Igor Karkaroff, ex Mangiamorte. Gli studenti erano prevalentemente ragazzi e tutti indossavano abiti pesanti dai colori scuri sotto a folte e calde pellicce. Ognuno di loro aveva un’espressione fredda e impassibile che metteva una certa soggezione. Albus scorse la fila con lo sguardo e si soffermò ad osservare colpito un ragazzo e una ragazza che avanzavano insieme ostentando la stessa aria di superiorità. Il giovane era alto, slanciato e dal fisico atletico. Aveva i capelli di un biondo lucente, un po’ lunghi e leggermente ondulati. Il suo sguardo appariva altero e aveva la mascella contratta, come per trattenere una smorfia di disgusto. La ragazza accanto a lui aveva i capelli della stessa sfumatura dorata dell’altro ma più lunghi e mossi. Le ricadevano morbidi sulla schiena e contrastavano con la pelliccia scura. Le sue labbra rosee erano leggermente curvate in un sorriso altezzoso e i suoi occhi incredibilmente azzurri scrutavano la sala con aria superba. Per un momento il suo sguardo incrociò quello di Albus. Al ragazzo sembrò che il suo cuore avesse fatto una doppia capriola all’interno del petto. Ma era durato un attimo e la giovane non lo guardò mentre sedeva con aria imperscrutabile al tavolo di Serpeverde insieme ai suoi compagni. E non lo guardò più nemmeno per tutto il resto della serata.
 
Quella sera Albus non ascoltò una parola del discorso della McGranitt e si accorse a malapena che qualcuno aveva portato in sala il leggendario Calice di Fuoco. Gli era addirittura passato l’appetito, quindi si limitò a giocherellare con il cibo che aveva nel piatto e a mangiare solamente qualche boccone mentre osservava la ragazza sconosciuta che mangiava lentamente e composta. Salito di malavoglia in dormitorio dopo la cena, fu l’ultimo ad addormentarsi. Continuava a pensare a lei ascoltando il tranquillo russare dei suoi compagni di stanza e, prima di abbandonarsi alla stanchezza che lo opprimeva, pensò che quella era senza dubbio la ragazza più bella che avesse mai visto.
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: cioccorana_