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Autore: SamanthaCarly    05/05/2011    7 recensioni
Intrighi e tradimenti a Buckingham Palace,nella larga famiglia dei Windsor.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Nulla,Solo Briciole.


Il corridoio del grande palazzo Reale era saturo di musica ticchettante, prodotta dalle scarpette di Philippa che camminava veloce ed impettita.
Era a testa alta, stretta in un trench con quadratini rossi che gli arrivava sopra al ginocchio, e teneva tra le mani una borsetta.
Ogni tanto tendeva ad abbassare lo sguardo ed ammirare le sue scarpe, ma qualche rumore insignificante glie lo faceva levare.
Philippa era coraggiosa, ma quel castello così grande e sconosciuto le faceva quasi paura.
Ho detto quasi.
Una volta finito il corridoio, svoltò a sinistra e si trovò nella stanza principale adornato in oro.
Senza nemmeno vedere chi era presente, si catapultò subito davanti alla porta.
<< Philippa! >> una vocina docile gracchiò il suo nome e la ragazza si blocco all'attenti. Si girò e vide la regina Elizabeth, che prendeva il thè con..
<< Regina! ..Harry >> l'ultima parola era sprezzante.
Harry posò con delicatezza la tazzina sul tavolino.
<< Philippa cara, come mai tutta questa eleganza? >> chiese inarcando un sopracciglio con fare ammiccante.
Philippa sorrise, acida.
<< Sai, stasera uscirò con Alex Loudon e voglio essere bellissima. >> proferì con nota dispettosa.
Harry ebbe un piccolo sussulto. Prese la tazzina e sorseggiò un pò di thè, e dopo averla riposata, inumidì le labbra. Sorrise sghembo, cosa che fece stringere nervosamente la borsetta tra le mani di Philippa, torturizzando quell'oggetto inanimato.
Purtoppo Philippa non poteva fare un occhio nero al principino - Con suo sommo dispiacere - ; sarebbe stato scortese dinnanzi a Sua Maestà.
Harry unì le mani e appoggiò gli avambracci sulle coscie, sporgendosi in avanti.
<< Oh, che bello.Io stasera uscirò con Chelsy. Avevo intenzione di chiederle di sposarla. >> esclamò quest'ultimo sorridendo, cosa che fece innervosire ancora di più Philippa.
La ragazza tremava, stava incenerendo con lo sguardo il Principino. Strinse ancora di più la borsetta, facendo diventare le nocche bianche. Kate arrivò in tempo, anch'essa stretta in un trench beige, giusto per portare la sorella via.
<< Elizabeth!Harry! >> allegra Kate salutò con la mano.
La Middleton maggiore si accostò vicino la sorella e guardò intenerita nonna e nipote che prendevano insieme il thè.
Si girò verso Philippa, e le vide gli occhi rossi e lucidi.
<< Andiamo Philippa? Sù! Ciao Harry, ciao Elizabeth! >> salutò nuovamente con la manina, e prese per il braccio Philippa trascinandola fuori.
La minore cominciò a camminare a testa bassa, tremando per ogni respiro profondo.
Kate affibbiò bene la borsa in spalla e guardò Philippa.
<< Ancora Harry? >> chiese.
Philippa guardava con gli occhi ardenti l'asfalto.
<< Stupido idiota >> riuscì a sbiascicare l'altra, la voce soffocata dalla rabbia.
Kate accarezzò la schiena della sorella.
Perchè lo odiava così tanto? Perchè era così dura e acida con lui?
Nemmeno gli avesse ucciso qualcuno o gli avesse fatto qualche torto.
Le domande affollavano la testa della duchessa e quasi non si accorse che una volta al viale del negozio, i paparazzi erano saltati adosso a lei e a sua sorella.
Kate sbuffò e cercò di fare il sorriso più convincente che potesse fare.
Philippa sorrise ancora tremante, ed entrambe si infilarono nel negozio.
Le due sorelle, tra vestiti e scarpe, liberarono la mente e tornarono ad essere per minuti le ragazzine che erano prima.
Nessuno che ti fotografava, potevi camminare in totale tranquillità e confonderti tra la gente, anche se molte ragazze sognavano di sposare il Principe William.
Beh, lei l'aveva fatto, anche se i profitti non erano molto convincenti inizialmente.
Passarano minuti, ore, giorni, settimane, mesi, anni, secoli, questo Kate non lo sapeva con perfezione, la sua mente si era così liberata che si scordò totalmente dell'orario. Era ritornata ad essere una bambina spensierata.
Tutto andava per il meglio, finchè il telefono di Kate squillò.
Vibrava nella sua tasca, così forte che la duchessa si fece cadere il vestito dalle mani e come un fulmine afferrò il cellulare.
<< Pronto? >> sussurò con una mano che copriva il telefono, nascosto già per metà dai lunghi capelli.
Dall'altro capo si fece sentire la voce di William, spezzata dai singhiozzi.
<< Kate.. Amore vieni subito.. >> sbiascicò, mentre si sentivano urli.
Urli di Harry.
Kate rimase immobilizzata, gli occhi spalancati, le mani sudate minacciavano di far scivolare pericolosamente il cellulare dalle lunghe dita.
Philippa che uscì finendosi di abbottonare il cappottino e prendendo le buste, le chiese più volte cosa succedeva ma Kate non dava segni. Non diceva nulla, era immobile : come una statua, come una di quelle bamboline di porcellana.
Si stufò, la minore, e le prese il cellullare.
Ascoltò per pochi secondi le parole del cognato e sgranò anche lei gli occhi, sia per gli urli, sia perchè non capiva nulla.
Chiuse velocemente il telefono e se lo infilò in tasca, afferrò Kate per il polso e pagò subito la commessa.
Una volta uscite fuori, c'era il caos totale.
Un sacco di gente che correva di qui e di lì, confabulando sotto voce e l'unica cosa che riuscì a capire Kate fù " Regina "
Alla velocità della luce, le due ragazze si catapultarono a casa con frenesia.
Philippa spalancò di botto la porta e sul divano c'era Harry, con le mani intrecciate nei folti capelli rossicci, e le lacrime gli rigavano il volto giovane e bello.
William invece, si disperava in piedi, coprendosi anch'esso il viso bagnato.
Kate corse da lui, e gli chiese cos'era successo, affannata.
<< Elizabeth.. lei è.. >>

15 Giorni Dopo.

<< diamo addio alla Regina dell'Inghilterra, una meravigliosa regina, piena di dolcezza e amore.. >>
No, Kate non ascoltava tutte quelle parole. Fissava la bara dove era contenuto il corpo minuto della Regina defunta, mortificata e malinconica. Aveva avuto un attacco al cuore, dissero i medici.
Per le strade di Londra c'erano state più di quattro miliardi di persone.
Tutta la famiglia Windsor, avevano seguito il corteo dietro la bara.
Tutti gettarono fiori, tutti bianchi.
La bara girò per parecchie strade di Londra, e il pubblico piangeva, piangeva tanto, si abbracciavano e si disperavano come se avessero perso una persona a loro molto cara.
Le lacrime rigavano il volto di Kate una volta in cappella, ma non perse quella compostezza, la compostezza che solo una reale avrebbe avuto.
Piangeva, si disperava, ma lo faceva con dignità.
Conosceva da nove lunghi anni quella graziosa nonnina, e il pensiero che non l'avrebbe più vista sorridere, non l'avrebbe più vista prendere il thè con Harry, non l'avrebbe vista al matrimonio di quest'ultimo che aveva deciso di sposarsi con Chelsy, non l'avrebbe vista.
Non l'avrebbe vista più.
Mai più.
Teneva la testa bassa a terra, non osava guardare in faccia suo fratello o suo cognato.
Loro erano distrutti.
William piangeva, così come Harry.
Arrivato al momento del suo discorso, il maggiore salì tremante sul pulpito, seguito a ruota dalla moglie.
Per William fu traumatizzante, lui ricordava il funerale di sua madre, la bellissima Lady Diana.
Lui all'epoca era solo un ragazzino, Harry aveva solo 12 anni.
Lui sempre con la testa abbassata, Harry la alzava a scatti.
Lui che aveva sofferto,aveva versato già troppe lacrime e continuava a versarle.
Aveva perso due donne straordinarie.
Due donne che non avrebbero fatto più ritorno.
Sua madre, la madre migliore del mondo come diceva Harry, morta in un incidente d'auto.
E sua nonna, uccisa da un attacco al cuore.
Certo, William piangeva, ma Harry era vuoto e distrutto. Era come un reduce di guerra. Era morto dentro.
Era seduto lì con lo sguardo assente, gli occhi azzurri e limpidi riempiti solo dalle lacrime che intanto le scorrevano lungo le gote colorite, la bocca era incurvata all'ingiù, come quella di tutti i presenti.
Philippa, accanto a lui, le teneva la mano, cercando di fargli forza.
Harry che aveva avuto uno shock traumatico, si era ripreso.
Ma il destino aveva deciso che lui avesse sorriso troppo, era ora di farlo ritornare a piangere.
La vita dei principi non è sempre tutta rose e fiori, Harry lo sapeva e pure bene.
Alzò lo sguardo e vide Charles, suo padre.
Era freddo, come al funerale della madre, le mani dietro la schiena, sguardo assente, come se la cosa non meritasse la sua attenzione. Ed era sua madre.
Digrignò i denti, la bocca si tirò in una linea diritta, le narici si allargarono dalla rabbia.
Lo odiava, lui era un uomo senza sentimenti.
Era lui che aveva fatto uccidere sua madre, lo sapeva.
Lui non l'amava.
Lui amava Camilla, che sarebbe stata perfettamente la matrigna di Cenerentola, e non a caso, il principino l'aveva soprannominata " Lady Tremaine " come la matrigna che aveva Cenerentola nel noto film Disney.
Lui voleva togliere di mezzo sua madre, voleva fare Romeo con la - Versione Horror - sua Giulietta.
Lui che non si era preoccupato nemmeno un pò dei suoi figli, non aveva pensato che avrebbero sofferto.
Lui pensava solo a se stesso, egoista.
Quell'egoista adesso doveva diventare Re, ingiustamente.
Sorrise, Harry, sorrise di amara ironia.
Lui ricordava le torte che gli faceva sua madre.
Le ricordi nonna, le torte di mamma? , avrebbe voluto chiedergli.
I loro cuori erano come torte.
Quelle di cioccolato, tanto buone, che Diana preparava felice e con amore.
Puoi continuare a mangiarle - puoi continuare a vivere - , sì, anche se le tagli via una fetta - se soffri tanto -.
Ma se gli stacchi una metà grande?
Ci sarebbe stato un'altro pezzo, sì.
E invece no.
Erano rimaste solo delle briciole.
Solo briciole erano rimaste del cuore di Harry.
Perchè il Destino aveva divorato troppo, lasciando al povero principe solo delle briciole.
Elizabeth per lui rappresentava una seconda madre.
La prima l'aveva persa.
Adesso anche la seconda.
E cos'era rimasto del cuore di Harry?
Nulla.
Non c'era nulla.
Come nei suoi occhi azzurri. Lì erano presenti solo lacrime.
Nulla.
Il cuore di Harry era vuoto.
Non restava Nulla.
Solo Briciole.
Nulla, solo Briciole.



Autrice.
Eccomi!Mi dispiace per aver fatto ciò alla regina Elisabetta,avrei voluto inserire più dolci momenti tra Nipote&Nonna.Se ci saranno errori,scusatemi,ma sto tardando ad un appuntamento. XD Ah e mi dispiace di non aver inserito gli altri figli di Elizabeth, ma volevo fare una prospettiva su Harry e i suoi sentimenti.
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento!Ciao!

 

  
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