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Autore: Drika    07/05/2011    0 recensioni
Tonks confessa a Lupin di essere incinta, come la prenderà il nostro amato licantropo? E come proseguirà la vita dei due sposini alle prese con un bimbo in arrivo, una guerra che infuria intorno a loro e...
Andromeda?
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Teddy Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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A life end, a life begin

Sapeva che non avrebbe dovuto farlo. Che idea mettersi a riordinare vecchie fotografie ingiallite e quasi immobili ormai, quando il peso dei ricordi era ancora tanto forte. Eppure aveva deciso di farlo lo stesso, il disordine le stava cominciando a dare sui nervi e, evidentemente, il Destino aveva deciso di punirla. Tra tutte le foto che potevano caderle, proprio quella del suo matrimonio, era chiaro!
Si sentiva così felice quel giorno. Nonostante nessuno della sua famiglia fosse presente, lei aveva accanto a sé l'uomo che amava e tanto le bastava, Ted Tonks.

Erano passati cinque anni ormai... Eppure dentro il suo cuore qualcosa si era rotto definitivamente in quel momento e niente era più come prima. Ricordava perfettamente la faccia di Lupin quando aveva portato la notizia, lo shock di Dora che, nonostante il ventre gonfio per la gravidanza, era corsa ad abbracciare le spalle del marito e, su tutte, la sua stupida ed immotivata reazione.
-NO! LUPIN MI STAI MENTENDO!- aveva urlato, cominciando a picchiare e a prendere a pugni il petto del licantropo che l'aveva lasciata fare.
-NO! NON PUO' ESSERE VERO!- le lacrime avevano cominciato a scorrerle senza quasi che se ne accorgesse.
-Dimmi... Dimmi chi è stato...- voleva sapere, se era stata la sorella...
-Non... Non so di preciso, pare un gruppo di Germidori.- lo sguardo della donna gli fece aggiungere precipitosamente -Di sicuro non i Mangiamorte!- No, Bellatrix quella volta non c'entrava nulla.

Dora fece un sospiro di sollievo mentre le mani del marito cercavano il suo volto e i pugni della madre diminuivano sempre più di intensità. Il dolore era troppo forte, non riusciva più neanche a picchiare il messaggero, si sentiva completamente senza forze.
Ma in quel momento, la minima parte dei Black che viveva in lei si fece viva e la costrinse a parlare, dopo essersi asciugata le lacrime.
-Capisco... Ho bisogno di stare sola.- la voce le tremava ancora, ma sembrava quasi aver ripreso il controllo di sé -Ci... Ci vediamo più tardi.-
Salì rapidamente in camera, dove avrebbe potuto sfogarsi in privato. Perché era così che doveva essere, in privato, sola col suo stesso immenso dolore, non davanti alla figlia, al nipote non ancora nato o al disgustoso cognato.

Dora si spostò per abbracciare il marito, appoggiando la sua schiena al suo petto, e mormorò:
-Pensi... Credi che starà bene?- la sua voce non tremava, ma gli occhi (e i capelli) erano spenti, quasi privi di vita.
Remus strinse la moglie e appoggiò le mani sul suo ventre prima di rispondere:
-E' una donna forte, vedrai che ce la farà... Tu, piuttosto, come stai?- stava parlando del padre, ma non solo, solo che evidentemente Dora non lo capì...

-Sono distrutta! Come vuoi che mi senta!- se fino a quel momento i capelli erano spenti, ora quel problema non si poneva più; infatti erano diventati rosso fuoco.
-Ho appena perso mio padre! Non sei neanche sicuro che non sia stata Bellatrix!- le lacrime cominciarono a rigarle il volto e la donna abbassò lo sguardo.
-Scusami tesoro, senza volerlo ho avuto pochissimo tatto.- Lupin fece scorrere le dita fra i capelli della moglie, mentre con l'altra mano rimaneva fisso sul suo ventre.
-Perdonami, sono io che sono stata esagerata... Ho reagito proprio alla Tonks!- tentò di sdrammatizzare la donna, tenendo sempre lo sguardo basso.

Rimasero in silenzio per molto tempo ognuno immerso nei suoi pensieri. Poi Dora alzò lo sguardo, si girò verso il marito e disse decisa:
-Si chiamerà Ted!-
Lupin per un momento la guardò stranito poi capì:
-Sì, si chiamerà Ted e sarà un grande uomo e un grande mago proprio come suo nonno!-
-Corriamo a dirlo a mamma!- negli occhi di Dora per un momento si era accesa la trascinante gioia infantile che aveva fatto innamorare Lupin.

Quando glielo comunicarono, Andromaca scoppiò in lacrime e abbracciò forte la figlia:
-Sì, lo avrebbe apprezzato...-

E anche ora, a cinque anni di distanza una lacrima le stava scendendo senza che se ne fosse accorta.
-Piangi nonna?- Ted era entrato dalla porta e stava guardando Andromeda.
-No, bambino mio, un po' di polvere...- finse, asciugandosi rapidamente l'occhio e prendendolo in braccio. -Hop! Che se la mamma e il papà arrivano e non trovano pronto, ci mangiano a noi!-
Ted scoppiò a ridere e si strinse forte al collo della nonna:
-Sai che sei diventato pesante?-
Era seria fino ad un certo punto e il bambino lo capì, mettendosi a ridere di gusto. Andromeda per un momento rimase seria per poi scoppiare a ridere anche lei perdendosi per un attimo nella profondità degli occhi del nipote.
Erano così simili a ben altri occhi marroni.

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E' la prima storia triste che scrivo, normalmente sono più per le romantiche\sdolcinate\arancio, quindi spero che non mi sia venuta poi così male. Aspetto i vostri commenti!
Se vi dovesse piacere, leggete anche le altre mie fanfic, una sulla coppia Silente\McGranitt (che presto verrà aggiornata) e la mia storia originale sulla storia d'amore tra un demone e un'esorcista.
A presto per un altro capito di queste fanfic o di queste storie :3

   
 
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