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Autore: thecarnival    09/05/2011    2 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE
Marta è una ragazza di 23 anni: dolce, sensibile e a volte anche fragile. Nata e cresciuta in Sicilia, appunto per questo, è anche molto testarda, permalosa e gelosa. Ama danzare e per questa sua grande passione si trasferisce a Milano per studiare danza classica; questo suo grande amore per la disciplina la rende troppo “perfettina”. A Milano, oltre a frequentare l’università, entra a far parte di un’importante compagnia di ballo “School of Dancing” e incontra Giorgio. Lui è tutto il suo l’opposto, molto “vivi e lascia vivere”: è anche lui iscritto all’università ma solo per le feste e per accontentare il padre. Lui balla perché lo rende felice: perché quando lo fa è completo. Giorgio e la danza moderna sono una cosa unica, così come Marta e la danza classica. I due non si sopportano perché sono i due poli opposti di una calamita. Riusciranno a cambiare idea?
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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20.Back again.

Erano passati già due mesi, ma niente era sostanzialmente cambiato. Marta studiava durante il giorno, nel pomeriggio andava un pò in spiaggia per rinfrescarsi e prendere il sole, e la sera usciva con gli amici e lui.Non stavano insieme, ma si frequentavano ugualmente, anche perchè lei in sua compagnia stava bene, si sentiva come rinata, scacciava via tutti i pensieri, il problema sorgeva quando non era con lui, quando tornava ad essere sola in camera, perchè l'immagine di Giorgio, i ricordi di tutti quei mesi passati insieme, dei baci, delle docce, delle carezze, dei balli e coreografie le si paravano davanti agli occhi, buttandola in uno sconforto tremendo ed assurdo.

-Non mi va di andare a questa serata karaoke. Sono stanca, ho studiato tutto il giorno.

-Appunto perchè hai studiato hai bisogno di svagarti un po'.

Francesco era in casa con Marta per convincerla ad uscire, normalmente non entrava mai, ma i genitori erano via quindi lui ne aveva approfittato. Erano sul divano, le gambe di lei erano su di lui, che gliele massaggiava teneramente.

-Davvero non mi va.

-D'accordo, e allora che vuoi fare?- Le si era avvicinato, accarezzandola, abbracciandola e iniziando a baciarle il collo, il naso e poi le labbra. -Avrei in mente un modo per trascorrere la nostra serata- Lei aveva risposto ai suoi baci, alle sue carezze, ma si era subito fermata capendo le sue intenzioni, in quei due mesi non avevano avuto nessun rapporto, lei non era pronta, lui le piaceva, ma, il ricordo di Giorgio era ancora vivo in lei. -Marta, c'è qualcosa che non va?-

-Io.. non credo sia il caso, i miei genitori potrebbero arrivare da un momento all'altro.

-Devo andare via? Non ti va di uscire, non vuoi fare nulla, dimmi un po'..

-Si, scusami, hai ragione, è meglio uscire almeno passiamo un po' di tempo insieme.

E quindi alla fine avevano raggiunto i loro amici in una locale per la famosa serata karaoke. Lei era rimasta un po' in disparte ed in silenzio ad ascoltare, non aveva nessuna voglia di cantare, o di ridere, quella era proprio una giornata NO.

-Sai che oggi ho visto un servizio al telegiornale sulla tua compagnia di ballo?

-Si? Che dicevano?

-Hanno fatto vedere un po' le prove, hanno intervistato i ballerini, i tre protagonisti, hanno detto quanto sia dura ma bellissimo girare per tutte le città, perchè si ricevono tantissime soddisfazioni. Poi hanno fatto vedere un pezzettino di un assolo di un ballerino, quello moro, e hanno detto che ha avuto un contratto in Russia, e che partirà a fine tour.

In quel momento cessò di respirare, il suo cuore perse qualche battito, le parole della fidanzata del suo migliore amico non facevano che ronzarle in testa, “Russia – fine tour – partire”, non riusciva neanche a formulare una frase di senso compiuto. Si sentiva quasi morire. Realizzò che non l'avrebbe più visto, che tutto era andato perso, per una stupida cotta. Che il suo più grande amore, che la sua unica opportunità sarebbe andata dall'altra parte del mondo, e lei non avrebbe potuto più farci nulla.

-Cavolo, adoro questa canzone, Marta non è quella che cantavamo alle medie?

Paolo, uno dei suoi più cari amici, l'aveva scossa e richiamata più volte per attirare la sua attenzione e farle ascoltare la canzone che dei ragazzi stavano cantando, solo allora fece caso alle parole,I'm sorry that I hurt you It's something I must live with everyday And all the pain I put you through I wish that I could take it all away..” Un altro tuffo al cuore, ma anche una grande idea, si alzò di scatto dalla sedia, così velocemente da attirare l'attenzione di Francesco.

-Tutto ok?

-Emh si, devo andare in bagno, non riesco più a trattenermi.

Gli sorrise, sperando che lui le credesse, e corse in bagno a cercare il telefono. Sapeva le date del tour a memoria, e quella sera erano in pausa, compose il numero di Alessandra e quando sentì la sua voce sorrise rilassata. Marta era pronta per tornare. Finalmente.

 

§§§§§§

 

Avevano finito le prove per quella mattina, ed erano andati tutti a pranzo nella specie di mensa del teatro, erano tutti abbastanza stanchi, soprattutto Giorgio che in quel periodo non riusciva neanche a dormire. Era felice per il contratto di lavoro che aveva firmato da qualche giorno, ma era ancora scosso dalla separazione da Marta, era innamorato di lei, aveva messo tutto in gioco, e lei lo aveva ferito, deluso, e tradito. Tradito non nel vero senso del termine, ma ancora più profondamente, l'aveva tradito nei sentimenti. Ed era stanco, di pensarla, di fare leva su stesso per non cercarla, ma soprattutto di amarla. Avrebbe voluto dimenticarla e basta, come in quel film con Jim Carrey, che in italiano si chiama “Se mi lasci ti cancello”, quello in cui c'è quella ditta che, se perdi una persona che ami, cancella tutti i ricordi che hai di lei e con lei. Ecco lui avrebbe voluto che quella ditta, inesistente, gli cancellasse tutti i ricordi.

-Quindi questa sera c'è lo spettacolo, poi domani riposiamo, e dopo domani partiamo per?

-Per Napoli se non sbaglio, e lì non sono solo due giorni di spettacolo ma una settimana, sarà snervante.

-Ce la farai Ale, in questi giorni sei stata fantastica.

-Grazie Andreji sei sempre gentilissimo.

-Secondo me è innamorato di te- Giorgio glielo aveva sussurrato all'orecchio per non farsi sentire dal ragazzo -E si vede quando ti bacia con passione durante il ballo. -Alessandra era arrossita facendo ridere il ragazzo, mentre tutti insieme tornavano in teatro per terminare le prove del pomeriggio. Non appena Giorgio aprì la tenda rossa che permetteva di entrare in platea, si abbassarono le luci, e partì una base musicale . Alessandra fece sedere Giorgio su una delle poltrone, lei sapeva tutto.

-Che sta succedendo Ale?

-Stai zitto ed ascolta!

 

Marta era comparsa al centro del palco, con un microfono in mano, mentre la base continuava a suonare, teneva gli occhi bassi, Giorgio si era alzato istintivamente, all'inizio per correre da lei, abbracciarla e baciarla dopo due mesi, ma poi, per andare via ed uscire da lì, per non vederla.

-Di solito io mi esprimo ballando, ma questa volta è diverso. Non credo che riuscirei a dirti esattamente quello che sto provando in questo momento o quello che ho provato in questi mesi. Ho sentito questa canzone due giorni fa, ed ho pensato a te, a noi, non sono molto intonata, non lo sono per niente, io vorrei però che mi ascoltassi, che capissi che per te farei di tutto, anche mettermi in ridicolo davanti a tutti loro. Alessandra ti darà un foglio con la traduzione.

 

I'm not a perfect person
There's many things I wish I didn't do
But I continue learning
I never meant to do those things to you
And so I have to say before I go
That I just want you to know

I've found a reason for me
To change who I used to be
A reason to start over new
and the reason is you

I'm sorry that I hurt you
It's something I must live with everyday
And all the pain I put you through
I wish that I could take it all away
And be the one who catches all your tears
That’s why I need you to hear

I've found a reason for me
To change who I used to be
A reason to start over new
and the reason is You [x4]

I'm not a perfect person
I never meant to do those things to you
And so I have to say before I go
That I just want you to know

I've found a reason for me
To change who I used to be
A reason to start over new
and the reason is you

I've found a reason to show
A side of me you didn't know
A reason for all that I do
And the reason is you

 

Non sono una persona esemplare,
Molte cose desidererei non aver mai fatto,
Ma continuo ad imparare.
Non avrei mai voluto farti questo.
E quindi devo dirti prima di andare via
Che voglio solo che tu sappia che...

Ho trovato una ragione per me,
Per cambiare quello ero solito essere.
Una ragione per ricominciare di nuovo,
La ragione sei tu.

Mi dispiace di averti ferito,
E' qualcosa con cui devo convivere ogni giorno,
E tutte quelle pene che ti ho inflitto,
Spero di essere in grado di portarle via tutte,
E di essere il solo a raccogliere tutte le tue lacrime.
E' per questo che ho bisogno che tu ti renda conto...

Ho trovato una ragione per me,
Per cambiare tutto quello che ero solito essere.
Una ragione per ricominciare di nuovo,
La ragione sei tu [x4]...

Non sono una persona esemplare,
Molte cose desidererei non aver mai fatto,
Ma continuo ad imparare.
Non avrei mai voluto farti questo.
E quindi devo dirti prima di andare via
Che voglio solo che tu sappia che...

Ho trovato una ragione per me,
Per cambiare tutto quello che ero solito essere.
Una ragione per ricominciare di nuovo,
La ragione sei tu.

Ho trovato una ragione per mostrare,
Una parte di me che non conoscevi.
Una ragione per tutto quello che faccio,
E La ragione sei tu.

 

A fine canzone Marta aveva le lacrime agli occhi, tutti restarono in silenzio, compreso Giorgio che conosceva quelle parole a memoria, quel brano gli era piaciuto da sempre. Nessuno si muoveva, nessuno parlava. Quando si riaccesero le luci, Marta riasciugò le lacrime, e posando il microfono sul palco, scappò dietro le quinte, si ripeteva che forse era stata una stupida presentarsi così e pensare che tutto sarebbe tornato come prima, ma che comunque lei lo amava ancora, lo aveva sempre amato, e che quindi doveva tentare il tutto per tutto. Ma quando si era sentita prendere per mano, e voltandosi aveva visto i suoi occhi scuri, i suoi occhi color cioccolato, quegli occhi che tanto le ricordavano il peccato, la speranza che fino ad allora l'aveva abbandonata, tornò in lei.

-Credi davvero che una canzone possa sistemare tutto?

-Oh no certo che no, però almeno ho attirato la tua attenzione. Prima non volevi nemmeno guardarmi, adesso mi stai addirittura tenendo per mano.

-Non saresti dovuta venire. Se fossi stata via un altro mese, ti avrei dimenticata del tutto. Non dovresti essere qui.

-Co, cosa stai dicendo?

-Devi andare via.

Le aveva lasciato la mano, abbassato lo sguardo, i suoi occhi erano tornati lucidi, non riusciva neanche a parlare, le parole le erano morte in bocca.

-Mi dispiace Giorgio, davvero, aver rovinato tutto quello che c'era tra noi, io non lo so cosa mi sia preso, ma ci ho pensato, sono stata davvero male in questi mesi e

-Ci hai pensato? Davvero? Sei stata a casa e non hai fatto nulla? Non ha visto il tuo amico dottorino? Non mi rispondi perchè non sai cosa dire, te la dico io una cosa. In questi due mesi sei stata con lui, ti sei fatta baciare, toccare, scopare, e ti stava pure bene. Un mattina poi lui ti ha lasciata, tu ti sei ritrovata sola e sei tornata da me. Sbaglio?

-SI! E' vero l'ho visto, ma basta, niente di più, mi ha baciata ma non siamo andati oltre, perchè ogni volta che lui provava a sfiorarmi io avevo in mente te. Sono troppo legata a te per stare con un'altra persona, e non so come fartelo capire, non so come tornare indietro, non so come riparare ai miei errori, non so se mai riuscirai a perdonarmi, potrai mai farlo?

-Perdonarti? Per aver fatto cosa Marta? Hai sempre sostenuto di non aver fatto nulla.

-Cavolo io non volevo litigare, ma sei stato tu a non voler rivolgermi parola, io ti ho semplicemente detto la verità, ti ho detto quello che era successo, quello che mi stava succedendo.

-TU MI HAI DETTO CHE LUI TI FACEVA SENTIRE DONNA, TI FACEVA SENTIRE SPECIALE. SAI COSA VUOL DIRE, PER UN UOMO, SENTIRSI DIRE QUESTE PAROLE? Mi sono sentito una merda, inutile, come se in quei mesi di non so che, io e te non avessimo condiviso un bel nulla, come se tutti i miei sforzi nell'aprirmi, nel mettermi in gioco, fossero stati inutili, perchè tu non li hai apprezzati perchè forse non te ne sei neanche resa conto. Non ti sei accorta di quanto io stessi male nel vederti distante, non ti sei accorta di quanto io fossi cambiato PER TE. Hai preferito andare con quello, hai scelto di frequentare il dottore, perchè? Perchè ha gli occhi azzurri????? Perchè è più grande di te e pensi che sia maturo? Non è l'età che rende matura una persona, tu per esempio sei grande, ma non sei cresciuta.

-IO TI AMO COSI' COME SEI. Non mi interessano i suoi occhi, non mi interessa lui, o le sue parole, io voglio te. Sono stata stupida, immatura, tutto quello che vuoi tu, hai ragione. Non lo so come ti sei sentito, posso solo immaginarlo, e, l'avrò detto mille volte, mi dispiace. Ho bisogno che tu mi dia un'altra possibilità per dimostrarti che,

-Che sei cambiata? Mamma mia Marta! Il giorno del mio compleanno mi avevi fatto una promessa, non saresti scappata, basta con i tira e molla, ecc ecc. Non hai mantenuto la tua promessa. Adesso è troppo tardi.

 

§§§§§

 

Altri giorni erano trascorsi dal suo rientro in accademia, aveva detto a Francesco che era innamorata di Giorgio, che per lui non provava nulla, e che le dispiaceva averlo preso in giro, per fortuna aveva capito e le aveva augurato tutta la felicità del mondo. Marta era tornata a ballare, l'avevano accolta con entusiasmo, e sinceramente non se lo aspettava, aveva deluso un po' tutti con il suo modo di fare, con la sua decisione, ma infondo lei era la migliore, e per i coreografi sapere che la migliore ballerina era tornata era un'ottima notizia. Ovviamente non avrebbe ballato nello spettacolo, il posto era di Alessandra ormai, e poi prima doveva riconquistare Giorgio, anzi, la sua fiducia. La cosa positiva era che almeno lui aveva cominciato a salutarla, ma nulla di più.

-Vale, ti prego, dammi un consiglio, perchè credo di stare per impazzire.

-Presentati in camerino nuda, ti salterà addosso. Da quello che Giuliano mi ha detto, Giorgio non va con una ragazza da quando vi siete lasciati.

-Sii seria.

-Non lo so Marta, non lo so. Se dopo la canzone, ha cominciato a salutarti, prova a fare qualcos'altro.

-Si ma cosa? Oh devo chiudere, mi chiamano, ci sentiamo, un bacio.

La telefonata con Valeria non aveva avuto nessun risultato positivo, così come la chiacchierata con Alessandra, nessuna di loro le aveva dato spunto per un'idea per riconquistarlo. Non avevo però messo da parte il ballo. I due coreografi infatti, nonostante fossero in tour, e lei non facesse parte del corpo di ballo, la facevano provare ogni giorno delle nuove coreografie, dicevano che in quei mesi era ingrassata, ed aveva perso tutto il suo charme.

-Possiamo fermarci un attimo? Sono stanchissima, non respiro neanche.

-NO! Se non ti fossi fermata due mesi fa, a quest'ora andresti anche tu in Russia.

Per un attimo aveva dimenticato quella parte importante della storia, Giorgio sarebbe partito. Si asciugò il sudore, bevve un sorso d'acqua e riprese a ballare quella variazione di classico che Micheal le aveva costruito addosso, non appena finì la musica, si buttò per terra, esausta, non era solo il fatto che ballava da tantissime ore di seguito, ma era anche il caldo afoso dei primi di settembre a stremarla. Quando in sala prove entrarono Marco e Giorgio, le sembrò di rivivere un deja-vù.

-Ciao Marta.

-Ciao Marco... Giorgio. -Lui non le aveva risposto, aveva solo sorriso, e cominciato a riscaldarsi.- Che succede?

-Dovete provare.

-Provare cosa?

-Una coreografia che ho sognato questa notte. Te la spiego. Intanto come base c'è la canzone “Cade la pioggia” dei Negramaro, se la conoscete è perfetto, altrimenti pazienza. All'inizio e per quasi tutta la coreografia ci sei tu, devi esprimere delusione, tristezza, rabbia, è come se fossi tu stessa a parlare, a raccontare le parole della canzone. La coreografia e le parole, i passi e la musica, tu e la canzone, voi due, dovete essere una cosa sola. Non c'è una cosa che non è collegata. Chiaro?

I due avevano annuito un po' preoccupati, e Marco aveva iniziato a spiegare i passi a Marta. Era vero, per quasi tutta la coreografia avrebbe ballato da sola, ed era estremamente difficile, anche perchè mentre ballava, Giorgio avrebbe dovuto girarle intorno. Doveva ballare esprimendo esattamente quello che provava.

Dispiacere.

Dolore.

Paura.

Angoscia.

Amore.

 

Hola. Non sono di molte parole oggi. Ho postato con un pò di timore, dato che ultimamente non avevo molta ispirazione, spero che adesso le cose si siano sistemate! Grazie per aver letto. Baci.

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Vi lascio i link delle storie che ho scritto fino ad adesso:

I’m coming back home. (Storia conlusa su Edward/Bella)

L’appartamento accanto (One-Shot Originale)

Past&present (One-Shot Originale, Romantico, Introspettivo, sulle scelte di vita. Potrebbe diventare un’ipotetica storia in futuro.)

Aspettando l’alba (Storia conclusa su Bella/Edward. Diversa dai libri della Mayer. Potrebbe esserci un ipotetico continuo.)

Stranger with my face (Storia in corso, originale. Thriller rating rosso. Due gemelle nate a Londra sono state separate alla nascita. Una è andata a vivere con la madre in America (la madre però poi è morta quando la bambina aveva 5 anni) e un’altra è rimasta a Londra con il padre. Nessuna delle due sa dell’esistenza dell’altra, fino a quando, per compiere una missione pericolosa e sbagliata, la gemella "cattiva" prenderà il posto dell’altra, rapendola e facendola prigioniera con l'aiuto del fidanzato e di una equipe di scienziati. )

   
 
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