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Autore: Nefastiaable    13/05/2011    4 recensioni
Darren non riusciva a credere a quello che stava provando. Non aveva limiti mentali, non li aveva mai avuti, ne era certo ma quanto stava succedendo negli ultimi giorni, nella sua testa e al suo corpo, cominciava a farlo dubitare di se stesso.
Aveva conosciuto Chris e gli altri membri del cast alla prima riunione, in cui era stato presentato come colui che avrebbe interpretato Blaine, il 'potenziale ragazzo di Kurt'. Nulla da dire sui giorni a seguire. Prove, riprese, uscite di gruppo, divertimento...il solito. Aveva imparato a conoscere i suoi colleghi, soprattutto Chris con il quale si trovava decisamente in sintonia. Sicuramente una fortuna, si ritrovava a pensare sempre più frequentemente; non ci sarebbe stato nulla di peggio di trovare antipatico un collega con cui avrebbe dovuto recitare parti molto intime.

'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'
Questa è la mia prima FF, abbiate pietà :D
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da qualche sera, quando gli impegni di entrambi lo permettevano, Darren e Chris avevano cominciato a scriversi email, soprattutto quando Darren si trovava fuori città per gli impegni con gli StarKids. Nulla che non avrebbero potuto dirsi in pubblico, è chiaro. Chris era molto professionale nonostante avesse una cotta decisamente poco professionale per il collega. Era gay dichiarato, era al suo primo ruolo importante per un'emittente televisiva molto famosa in America e avrebbe recitato con Darren Criss. Lui adorava Darren ancora prima di incontrarlo, grazie ai video di AVPM visto su YouTube. Possiamo immaginare la sua reazione alla notizia che l'avevano preso per recitare la parte del 'ragazzo di Kurt'.

Ma torniamo a noi. Quando le email diventano troppo strette, troppo impersonali è ora di cambiare strategia; non appena avevano qualche minuto di tempo, i due, chattavano o messaggiavano senza tregua. Ogni scusa era buona per commentare avvenimenti accaduti a uno o al'altro. Era diventata una routine talmente naturale che nessuno dei due si faceva domande.

Una sera, davanti allo schermo acceso del pc di casa sua, Darren stava rileggendo l'ultima email ricevuta da Chris. Aveva spento tutte le luci e una brezza leggera soffiava attraverso le tende della porta-finestra aperta sul terrazzo. Era concentrato a leggere un preciso passaggio che citava testualmente: "Non pensavo che avrei amato così tanto l'evoluzione di Kurt. Ammetto che nella prima stagione era un po' troppo stereotipato, un personaggio secondario...ma ora? Cavolo! E' cresciuto molto. Il suo conflitto interiore a causa di Karofsky, la sua relazione con Blaine. E' incredibile quanto mi senta legato a questo personaggio. Certo è il mio primo ruolo ma credo di cavarmela abbastanza bene no? Che discorsi..ovvio, sono decisamente meraviglioso! Neanche a parlarne!"
Alle ultime parole non potè fare altro che scoppiare a ridere; anche senza nessuna 'faccina' a enfatizzare i toni era in grado di sentire la sua voce. Era impossibile, dopo diversi mesi passati a uscire, parlarsi e addirittura scriversi, non riuscire a interpretare le sue parole.
Senza nemmeno terminare la lettura fece scorrere la freccina sull'icona del programma di messaggistica e, una volta collegato, andò subito a cercare il nome di Chris che non era cambiato dall'ultima volta: On Air Chewbacca.

"Hai intenzione di modificare l'intestazione prima dell'apocalisse?" battè velocemente i tasti nello scrivere il messaggio iniziale, al quale un'altrettanto veloce risposta non si fece attendere.
"Nessuna apocalisse verrà senza il mio permesso!" Chris lo aspettava, dalla sua parte di schermo. Era in attesa da mezz'ora che il nome di Darren facesse capolino, notificando il suo arrivo.
Vicino alla tastiera di Chris, a pochi centrimetri dalla sua mano, c'era l'immancabile lattina di Diet Coke mezza vuota. Attorno a lui era tutto in perfetto ordine, la signora delle pulizie era appena uscita. Anche la finestra di Chris era aperta e la tenta sfiorava ritmicamente il suo braccio. Aveva interrotto la visione di 'Imagine me and you' non appena la finestra della Chat era apparsa e non sembrava intenzionato a riprenderla. Anche se faceva lo spavaldo e, a volte, il cinico davanti agli altri era pur sempre un romanticone...forse non così positivo come in passato.

"Ecco la diva in azione." Scherzò Darren, inviando la sua risposta. Continuava a sorridere nel fissare lo schermo luminoso, era questo l'effetto che gli faceva il collega. Rilassandosi contro lo schienale della poltrona, fece partire la musica dallo stereo alle sue spalle e socchiuse gli occhi lasciandosi trasportare per qualche attimo dalle note melodiche di Tallulah, dei Sonata Arctica. Nell'attimo in cui socchiuse gli occhi gli apparse l'immagine delle ultime riprese di Glee, dove lui e Chris giravano la scena del bacio e, inspiegabilmente, il suo corpo reagì in risposta. Riaprì di colpo gli occhi allibito e turbato dalla moltitudine di domande che gli stavano cavalcando la testa in quel momento. Impreparato a una reazione simile, anche se forse un po' troppo eccessiva per i suoi gusti, riprese padronanza di se stesso e, accantonando la cosa per un istante, tornò a fissare lo schermo lampeggiante di scritte.

"Ma quale diva! Devi cominciare ad abituarti che non si muove foglia....che Chris non voglia!"
"Ok. Non parlavo seriamente...ma ti do il permesso di rispondere."
"Darren?"
"Bene! Ora chi fa la diva?!"


Nel lasso di tempo in cui Darren era occupato a 'sconvolgersi l'esistenza', Chris dalla sua postazione aveva continuato a scrivere a distanza di qualche secondo, forse un po' troppo insistentemente, viste le mancate risposte del ragazzo. Certo non poteva sapere cosa era appena accaduto a Darren ma, riuscì ad ammettere a se stesso, leggermente controvoglia, che non gli piaceva essere snobbato. Perchè è questo che pensava Chris, di essere snobbato. Idea quanto mai sbagliata. Sbuffando decise di alzarsi per andare a prendere un'altra lattina fresca dal frigo della cucina, indirizzando i propri pensieri volutamente sul ragazzo dall'altra parte dello schermo. Cosa ne pensava? Era fisicamente attratto dal collega, non poteva non ammetterlo. Ne aveva parlato con qualche amico al di fuori del set, che l'aveva scherzosamente invitato a provarci pur sapendo che le preferenze sessuali di Darren non combaciavano con quelle di Chris. Era incredibile come ogni volta che pensava o parlava di quel ragazzo il suo corpo venisse attraversato da una scarica di brividi e sensazioni talmente piacevoli da fargli sentire la testa leggera.

Aveva avuto altre storie, nonostante i problemi avuti a scuola a causa del suo essere out and proud, ma non aveva mai concluso nulla...insomma non aveva mai fatto sesso. Non che fosse timido, anzi, era molto malizioso con chi sapeva di poterselo permettere - molti suoi amici etero accettavano le sue battute provocanti o i suoi complimenti, senza pensare subito a un secondo fine. Lo conoscevano e lo accettavano così com'era. - eppure, pur avendo imparato a conoscere Darren come una persona aperta, non era in grado di essere altrettanto malizioso con lui. Perchè gli piaceva? O forse perchè aveva paura di oltrepassare il limite creatosi tra persona/personaggio?

"Oh al diavolo! Quante cazzo di paranoie ti fai!" sbottò Chris tornando al tavolo dov'era situato il suo portatile. La cosa meravigliosa dell'avere uno schermo davanti era proprio quella di poter essere se stessi senza avere paura dei giudizi altrui.
Tirando la linguetta della lattina notò che Darren gli aveva finalmente risposto.

"Assolutamente questa nomina spetta a te. Ma ti sei letto? Se non era un parlare da diva questo."
"Perdonami Chris ma mi ero appisolato e ho sognato, credo."


Diciamo che questa versione della fulminea e improvvisa immagine del bacio era, per Darren, molto più accettabile della verità.
Dov'eravamo rimasti?
Dopo aver pigiato sui tasti l'ironica risposta all'amico Darren era tornato ad appoggiare la schiena allo schienale della poltrona, fissando il vuoto in attesa di qualche ispirazione mistica che spiegasse l'accaduto. Nulla. Era accaduto e basta. Andava bene così? Sollevando le spalle decise che poteva passarci sopra, accantonare definitivamente l'evento e continuare a bersi la birra, che aveva precedentemente aperto. Era tipo da Guinness.
Con la bottiglia ancora tra le labbra si fermò a fissare lo schermo e la risposta di Chris, non sapendo se ridere.

"Se hai sognato me posso perdonare il tuo ritardo"

Stava per replicare con uno "Scusa?" ma mentre lo scriveva si rese conto di quanto potesse suonare offensivo, quindi si limitò a un "Oh grazie!" buttato li. Era facile avere uno schermo davanti. A volte puoi dimenticarti chi si trova dall'altra parte.
Per fortuna Darren aveva la possibilità di vedere Chris anche oltre quel muro e forse questo rendeva molto più reale quello scambio di battute. Si sentiva a disagio per la strana piega presa ma forse anche stuzzicato. Avrebbe provato lo stesso se lo scambio fosse avvenuto faccia a faccia? Chi può dirlo.

"Beh, diva, stavo rileggendo la tua ultima email e una frase mi ha fatto ridere come un cretino. Hai ragione. Sei meraviglioso nell'interpretare Kurt, pur essendo totalmente diverso da lui. Ti ho già detto quanto ti stimo e sono convinto tu sia un ottimo attore?"
"E' abbastanza soddisfatto il tuo ego?"


La risata cristallina dell'interessato si fece sentire nella stanza buia del suo appartamento. Il suo ego era stato soddisfatto, non c'è che dire. Soprattutto perchè le stesse parole gli erano già state dette a voce, direttamente da Darren, nemmeno lui sapeva quante volte. Glielo ripeteva in continuazione quanto fosse bravo come attore. A quel punto come non crederci?
Prima di rispondere fece un sospiro, sgranchiendosi le dita e bevendo un sorso di Diet Coke, ormai agli sgoccioli.
Non era sicuro di come avrebbe reagito Darren a ciò che gli stava per scrivere ma, al diavolo, avrebbe sempre potuto dire che scherzava no?
Svuotò i polmoni.

"Lui sì"

Darren a quella risposta non potè far altro che aggrottare le sopracciglia. Era abbastanza arrogante per interpretare al volo il vero significato di quelle due parole. Aveva esperienza nonostante i suoi 24 anni.
Sulle sue splendide labbra si aprì un sorrisone divertito e prima che se ne rendesse conto le sue dita stavano battendo e inviando " E che soddisfazioni vorresti avere questa sera? " Un altro sorso di birra a seguito della citazione precedette un colpo di tosse. Cosa stava facendo? Perchè quella frase? Osservava la birra con un misto di disgusto e sfida, pronto a darle la colpa per ciò che stava scrivendo. Eppure gli veniva così naturale.
Prima che Chris avesse il tempo di rispondere battè altre parole sulla tastiera.

"Hai colto la citazione vero?"

Cos'era? Cos'era quella paura di venir frainteso. Non si era sempre ripetuto quanto fosse orgoglioso di essere così mentalmente aperto? In quante interviste non ha fatto che ripetere che tutti possono essere se stessi, fregandosene dei pregiudizi altrui? Appoggiando entrembi i gomiti sul tavolo si prese la testa tra le mani, chiudendo gli occhi, per raccogliere le idee. Nemmeno a farlo apposta allo stereo era appena partita Teenage Dream di Katy Perry. Si stava lasciando trasportare dai sentimenti del suo personaggio, ne era certo.

Chris invece da casa sua, alla prima risposta, rimase senza parole non potendo fare a meno di sorridere inconsapevole che da li a qualche secondo la reazione si sarebbe capovolta e infatti, non appena apparve l'altra frase, il sorriso gli morì sulle labbra.
Era abbastanza sveglio per capire il perchè di quella ulteriore specificazione e per capire quando era il caso di fermarsi.
Scuotendo il capo, mentre gli passava tutta la voglia di scherzare, battè velocemente la risposta e chiuse il programma, abbassando lo schermo del portatile.

"Perfettamente"

"Sei un'idiota" ripeteva più a se stesso, Chris, per essersi lasciato andare ma dopo qualche sbuffo stava già alzando le spalle, fingendo un'indifferenza tutt'altro che inesistente. Aveva ragione Darren, il suo ego era stato soddisfatto, quindi era meglio non pensare a nient'altro. Sfilandosi la maglia s'incamminò verso la propria stanza e come ogni sera, prima di coricarsi, collegò il suo iphone alla presa mettendolo in carica.

Darren a quella fredda risposta e al successivo e repentino scollegamento dell'amico reagì di nuovo inaspettatamente. Sentì come una stretta al petto. Gli aveva dato fastidio la sua risposta. C'era rimasto male e a lui dispiaceva. Rimase con le dita appoggiate alla tastiera senza però battere sui tasti, in attesa, ancora, di un'ispirazione mistica?
Non sapendo dare un nome a ciò che stava provando, infastidito da se stesso, strinse gli occhi scuotendo il capo e si alzò di colpo dalla poltrona dirigendosi nella propria camera.
Prendere il cellulare e fare il numero di Chris, con il cuore che gli martellava nel petto, era una di quelle cose che si fanno senza pensarci, quando ti fai troppe domande non riuscendo a dare a nessuna una risposta soddisfacente...a volte senza nemmeno riuscire a dare una risposta, e basta.
E allora ti alzi e fai la prima cosa che ti passa per la testa, istintivamente.

Chris rispose al terzo squillo. Anzi non rispose, attivò la chiamata ma non disse nulla. Non aveva parole, forse per la prima volta. Non appena il suo cellulare aveva cominciato a vibrare sopra il comodino, sapeva già chi sarebbe stato e pur non volendo rispondere toccò lievemente lo schermo che fece interrompere il suono.

"Hai chiuso" furono le uniche parole di Darren.
"Complimenti per la perspicacia" rispose Chris con una nota sarcastica nella voce.
"Ti stavo per rispondere" continuò Darren che cominciava a sentirsi uno stupido, non sapendo effettivamente cos'altro dire.
Girare per la stanza non serviva di certo. La serata aveva preso una piega inaspettata e la cosa lo confondeva. Era strano non saper cosa dire a Chris, sentirsi a disagio con lui era una sensazione nuova. Per cosa poi? Per un fugace pensiero o forse per la reazione a quel pensiero?
Chris all'altro capo del telefono sentì l'amico sospirare e sollevò gli occhi al cielo incredulo per quanto stava accadendo, quindi decise di prendere in mano la situazione.

"Darren Criss senza parole, questa è nuova! Aspetta che me lo segno sul calendario. " una breve pausa per sentire, dall'altra parte, una risata sommessa. "Sei proprio strano. Ora non si può più scherzare? Ma ti pare?" Fingendosi indignato per metterlo a suo agio continuava a borbottare frasi senza senso e più la reazione di Darren era positiva, più lui continuava. A fine discorso Darren scoppiò a ridere e tutto sembrò tornare come prima. Sospirando Darren rinserrò un po' di più la presa sul cellulare e mormorò, lentamente, scandendo le parole.

"Scusami davvero tanto per quello che ho scritto" Chris non poteva vedere l'espressione affranta sul volto di Darren, ma riusciva ad immaginarla. Era l'espressione che gli aveva visto fare molte volte mentre interpretava Blaine.
Sorrise e sospirò come per liberarsi da un peso "Ok"

Parlarono per un'ora del più e del meno, mentre Darren cercava di rilassarsi pur continuando ad ascoltare le proprie reazioni alla voce dell'amico, alle sue parole, anche se parlavano di sciocchezze. In una sera, a causa di un unico pensiero, tutto ciò che credeva di se stesso era stato stravolto. Non sapeva quanto sarebbe stato in grado di reggere quel conflitto perchè non era il tipo da passarci sopra, come avrebbe voluto. Non erano conversazioni superficiali le loro; la loro stessa relazione professionale e di amicizia era reale, palpabile. Una cosa da cui non poteva semplicemente scappare.
Da qualche minuto, preso dai suoi pensieri, non stava più ascoltando Chris parlare. Parlò senza rendersi conto che Chris non aveva ancora terminato.

"Ti dispiace se passo da te?"

Chris interrompendo ciò che stava dicendo, sopreso dalla domanda di Darren, rimase in silenzio per qualche istante sgranando gli occhioni azzurri "O-ora?" balbettò incerto.
La risposta positiva di Darren lo fece deglutire "Certo Darren. Passa. Ma è successo qualcosa? Hai una voce strana."
Darren si accorse di scuotere la testa ma sapendo che Chris non lo poteva vedere si decise a mormorare frettolosamente "Nulla. Ho la batteria scarica. Ho dimenticato il caricabatteria sul set. "

Sollevando le sopracciglia sorpreso, Chris, prima di rispondere si prese qualche secondo, limitandosi in un primo momento a stringere le labbra sottili nel tentativo di formulare una frase di senso compiuto. Quindi, chiudendo gli occhi, e riempiendo i polmoni d'aria..."Oh. Certo." Sospirò. "Vieni pure, forse è meglio." Aveva solo 20 anni ma non era stupido. L'ansia cominciò a montargli dentro.

Anche Darren rimase in silenzio per qualche istante incapace di pensare lucidamente. "Dammi mezz'ora" Salutò e chiuse la comunicazione osservando lo schermo del cellulare spegnersi.
   
 
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