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Autore: Clodie Swan    19/05/2011    7 recensioni
Il secondo capitolo della parodia che ha per protagonista un Edward sadico ed ironico. Stare con un'umana può rivelarsi davvero stressante per un vampiro. Specie se lei ha l'abitudine di ferirsi in continuazione.Ma per il povero Ed non sarà così facile liberarsene.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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- Questa storia fa parte della serie 'Le parodie del sadico Edward'
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Strip tease

Il mattino dopo la città fu invasa da una folla con i mantelli rossi che festeggiava San Marco, il santo che aveva sconfitto i vampiri. (Ma San Marco non stava a Venezia? Boh. La zia Steph non aveva le idee molto chiare sull'Italia.) Il santo in questione era nientemeno che Marcus, il vampiro moscio del trio che si spacciava da secoli per l'eroe della città. Era una giornata importante per la Volturi Family ed io gli avrei rovinato la festa. Ihihih!
Non appena sorse il sole, accesi uno stereo e misi su la colonna sonora di Nove settimane e mezzo. Piano piano cominciai a slacciarmi la camicia ancheggiando a ritmo di musica.
La gente si girò per guardarmi affascinata.
I turisti cominciarono a farmi le foto.
Le signore mi tiravano i soldi e gridavano "Nudo! Nudo!"
Ancora pochi secondi e sarei uscito sotto il sole. Avrei brillato come una palla stroboscopica su una pista da ballo. Non appena mossi un passettino verso la luce udii una voce familiare.
"Edward non farlo!" Doveva essere la voce di Bella dall’oltre tomba che mi supplicava di non farmi ammazzare. “Zitta, tu! Disgraziata! E’ tutta colpa tua!” borbottai mentalmente.

Feci un altro piccolo passettino millimentrico tremando come una foglia. Quando ci avrebbero messo i Volturi a farmi secco? Speravo che fosse almeno una cosa rapida e indolore...
Zia Steph, io mi fido...ma se questa storia non va a finire bene ti faccio una causa legale che non finisce più.
“Edwaaaaaaaaaard!” strillò di nuovo la voce di Bella.
Alzai gli occhi e vidi Bella in persona con il suo profumino invitante correre verso di me, inciampare su uno scalino, cadere nella fontana della piazza, scivolare sui san pietrini e rotolarmi addosso spingendomi dentro l'ombra. Era proprio lei!  Quanto mi era mancata la mia tontolona dalla grazia pachidermica! Quanto mi era mancato il suo aroma squisito! Strinsi forte a me quella prelibatezza gustandomi il profumino invitante che l’avvolgeva. Aveva un retrogusto di ascella sudata dopo il viaggio, ma chissene importava! Ero a digiuno da qualche giorno, assetato da morire e quasi mi preparai a mordere quella bella bistecchina fiorentina.
"Edward non sono morta. Sono viva! Credimi, non siamo in paradiso!"
"Ci credo: ci stai tu!" pensai. “Bene, adesso allora non ho più motivo di farmi accoppare.”
Sempre tenendo in braccio Bella che mi stava aggrappata come una koalona mi rintanai nell’ombra per benino tra la delusione del pubblico femminile. "Signore, i miei ossequi" dissi con un inchino.
In quel momento arrivarono le guardie dei Volturi abbastanza contrariate dicendoci che dovevamo tornare da Aro. Di nuovo? Probabilmente non avevano gradito la mia tentata prodezza. La folla infatti era tutta presa a guardare me e non si filava più la festa della città.
Arrivò anche Alice tutta bardata con foulard e occhialoni come una diva in incognito e mi disse "Stai tranquillo Edward ho visto nel futuro che andrà tutto bene e alla fine tu mi regalerai una porsche gialla."
Mò che centrava la porsche mi dovete spiegare? Un regalo a lei, che con le sue visioni sballate mi aveva mandato a farmi ammazzare? Boh se era scritto...
Seguimmo le guardie dentro i tombini fino a tornare nel palazzo dei Volturi e fummo introdotti in un ufficio con tanto di segretaria. Era un'umana, Gianna, che con la crisi e la disoccupazione del giorno d'oggi aveva accettato perfino un impiego presso dei vampiri. Tanto erano ricchi e potenti e un giorno l'avrebbero trasformata in una strafiga sexy e immortale. Ingenua. La povera Gianna sarebbe stata liquidata prima di ricevere la liquidazione. Vabbè...contenta lei!
Entrammo in una sala dove Aro ci accolse felice come una pasqua di conoscere finalmente la famosa Bella. Era incuriosito dal perchè non potessi leggere nella mente della mia ragazza e così mi chiese di poterla sottoporre ad alcuni esperimenti tipo, cricetino.
"Ma si fai pure tanto...con tutti i casini che mi ha fatto passare." E così scoprimmo che Bella era in grado di far impallare i poteri mentali di tutta la guardia reale. Incredibile!
Aro volle arruolare anche lei ed Alice. Avrei voluto avvisarlo della fregatura a cui andava incontro ma non dissi nulla. Che se le pigliasse, così me le levava di torno. Le ragazze ovviamente rifiutarono. Il punto era che avevamo violato la sacra regola e ci eravamo fatti beccare da un’umana ma dal momento che mi rifiutavo di trasformare Bella, l’unica soluzione era quella di ucciderla Un momento...cosa? Ma non avevamo finito co sta storia delle uccisioni? Vabbè dai mi offro volontario io per finire il lavoro. Adieu mon amour...
Quella mezza sola di Alice intervenne e convinse Aro sul punto uno riciclandogli la vecchia visione in cui lei e Bella facevano le veline vampire. I fratelli e colleghi di Aro provarono a dire qualcosa ma lui stavolta li ignorò senza fare la solita riunione di famiglia a riprova che gli altri contavano come il due di briscola.
Ci diede però alcune condizioni per la nostra libertà:
1) Bella doveva diventare una vampira così con la sua nuova natura sarebbe diventata agile ed aggraziata e avrebbe smesso di demolirgli le fontane e spaccare i sanpietrini.
2) Io dovevo smettere di fare spogliarelli in pubblico anche se il turismo nell'ultima mezz'ora ne aveva tratto enorme beneficio.
3) Alice doveva dargli tutti i prossimi risultati della Champions League.
Detto questo Aro ci mandò a casa con tanti cari saluti al babbo.
"Mettiti questa Edward" disse dandomi una mantella rossa."Non vorrai scatenare di nuovo il panico."
Rosicando mi misi la mantellina. Tutto quel viaggio per fare l'eroe suicida e tornavo a casa vestito da Cappuccetto Rosso. Che stresssss!        

  
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