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Autore: yuki21    19/05/2011    2 recensioni
Sono passati 12 anni dall'ultima grande guerra ninja.Un nuovo Hokage,una nuova generazione ninja,vecchi e nuovi eroi.Un nuova avventura tutta da vivere e ridere!
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Seiya spolverò mentalmente tutte le informazioni che aveva raccolto nel tempo riguardanti i personaggi presenti attualmente nella stanza dell'Hokage. Cercava una qualsiasi cosa utile per sviare l'argomento Reika in questione...ma in quel momento nella sua testa, c'era solo il panico più vero. E non era tanto la paura di venir punito da Neji-sensei a spaventarlo, quanto lo sguardo cupo e feroce di Sasuke Uchiha. Quel tipo nella testa di uno come Seiya era il diavolo! Lo avrebbe fatto a pezzi pur di recuperare un esemplare vivo del suo clan e questo il ragazzino lo sapeva bene. Sospirò mentre Shikamaru terminava il suo sproloquio su come avevano fallito la loro missione e rimase in attesa del colpo di grazia.

Nobu cercava di rimanere il più possibile composto. In fondo, le sue capacità ninja non erano passate inosservate. Se non fosse stato per quel errore causato dalla mancanza di informazioni sul gioco dello shoji, forse Shikamaru-sensei non avrebbe mai capito che stava parlando con lui invece che con Konohamaru. Insomma, era il drago della tecnica della sostituzione del corpo e ne era fiero. Peccato che ora rischiava di sbattersi in faccia tutto il suo talento visto che molto probabilmente, questa missione segreta, gli sarebbe costata la promozione a chunin.

Nanami attualmente aveva un solo ed unico pensiero: avrebbe tanto voluto essere sculacciata da Sasuke! Quasi quasi avrebbe confessato subito se poi la punizione fosse stata corporalmente inflitta dall'Uchiha.

Comunque la tensione era alle stelle quando Shikamaru concluse...

“Cosa sta succedendo? Dov'è il mio team? E dove sono gli altri genin assenti?”

Ed eccoci arrivati al momento cruciale. I tre shinobi si guardarono in faccia allarmati per poi sospirare all'unisono. Presero fiato e risposero in coro..

“Bhooo. E chi lo sa?”.

Naruto sorrise, Shikamaru alzò gli occhi al cielo e Neji rimase concentrato con sguardo glaciale rivolto a Seiya.

“Tsk! Naruto lasciali due minuti soli con me...” tuonò minaccioso Sasuke.

“Ah...magari!” disse a voce bassa Nanami.

Allora Naruto si schiarì la voce e si apprestò a dare il via al suo piano.

“Va bene ragazzi, capisco che non vogliate tradire i vostri amici..ma la situazione è piuttosto delicata e quindi sarò costretto ad utilizzare mezzi discutibili per ottenere le informazioni che ci servono. Neji per favore, di a mio figlio di entrare”.

Neji aprì la porta dello studio dalla quale entrarono Minato e Tatsuja.

Una volta messe a fuoco tutte le persone presenti, Tatsuja ruppe il silenzio.

“Che sta succedendo qui?”. Anche Minato sembrava alquanto confuso.

Naruto allora capì che suo figlio e Tacchan non sapevano nulla della scomparsa di Reika. Questo un pò lo rincuorò: forse in questo modo Minato non sarebbe passato per uno spione visto che era all'oscuro di tutto, ma semplicemente per un ninja agli ordini del suo Hokage.

Minato osservò i presenti e il suo sguardo si posò su Seiya il quale, era visibilmente agitato.

Si voltò verso Naruto in attesa di istruzioni.

“Bene figliolo, ho bisogno del tuo talento. Adesso faremo alcune domande ai tuoi amici shinobi...immagino tu abbia già capito cosa dovrai fare...”

Minato annuì ed osservò i tre poveri disgraziati davanti a lui. Prima che qualcuno degli adulti presenti iniziasse l'interrogatorio, il biondino parlò.

“Ragazzi che avete combinato?”

Silenzio.

“Avanti parlate...non ho voglia di -verificare- le informazioni che papà e i sensei vogliono avere...sarebbe troppo imbarazzante per me. Se c'è qualcosa che non va è meglio che confessiate subito, sono certo che papà capirà e vi aiute...”

“Reika è scomparsa dal Villaggio della Foglia e con lei alcuni dei tuoi compagni genin”.

La frase fu fredda e lapidaria. Sasuke fissò Minato che deglutì rumorosamente.

Ecco fatto! Di nuovo problemi con lo sharingan...quindi super stress per suo padre e furia omicida nuovamente attiva per Sasuke. E a quanto aveva compreso, tutti i suoi amici Seiya in primis erano coinvolti in una missione di ricerca di cui lui non sapeva nulla.

E non erano tanto questi casini a dargli pensiero, quanto una realtà ben più difficile da mandare giù: in questo piano, lui era stato del tutto ignorato!

Nessuno gli aveva detto niente perché lui era il figlio dell'Hokage, quindi il nemico in una situazione del genere. E questa cosa proprio non gli andava giù.

Tatsuja sembrò intuire i pensieri del compagno di squadra e gli si avvicinò dicendogli a bassa voce parole di conforto.

“Se può farti star meglio...sono stato escluso da questa storia anche io”.

Che poi magari a Tatsuja andava anche bene la cosa, fissato come era con le regole, ma ad uno come Minato che si sarebbe fatto in quattro per i suoi amici, il fatto di esser stato tenuto all'oscuro di tutto gli pesava assai.

Suo padre si schiarì la voce per ottenere l'attenzione dei presenti.

“Se non volete raccontarci la verità, sarete così gentili da rispondere alle nostre domande. Qualora abbiate intenzione di mentire o omettere qualche dettaglio, be, immagino che conosciate la dote di mio figlio quindi evitate di dire cretinate. La situazione potrebbe essere molto più problematica di quello che pensate ragazzi. Non voglio obbligarvi a tradire la fiducia dei vostri amici...per questo vi porremo delle semplici domande alle quale potrete rispondere come più riterrete corretto ma è chiaro che qualora diciate una cavolata qualsiasi, Minato sarà così gentile da avvisarmi”.

Seiya sbiancò. Lo aveva appena sperimentato: a Minato Uzumaki non si poteva mentire. Chissà come diavolo faceva, ma quello sapeva sempre se chi aveva davanti gli stava dicendo una stronzata o la verità.

Il rosso osservò Nanami e Nobu e sentenziò che erano fottuti...forse a questo punto tanto valeva dire la verità ed evitare ulteriori rogne. Stava quasi per confessare il tutto quando Minato prese la parola.

“Scusa papà ma non voglio aiutarti in questa storia”.

Nella sala scese il silenzio più totale.

Naruto guardò suo figlio restando a bocca aperta. Poi scuotendo la testa si rivolse a Minato con voce gentile.

“Lo so che non vuoi tradire i tuoi amici e che oltretutto, tu non c'entri nulla con questa storia. Ma è una brutta storia Minato e potrebbero essere coinvolti altri paesi. Quindi quello che ti chiedo di fare non è un favore a tuo padre, ma obbedire ad un ordine del tuo Hokage”.E lo disse tutto impettito Naruto, dandosi un contegno che Shikamaru, Sasuke e Neji non si sarebbero mai aspettato da uno come lui...peccato però che suo figlio era una testa quadra quanto lui e che non aveva alcun timore del suo Hokage.

“No, non ti aiuto” si limitò a rispondere secco.

Si sentì il chiaro rumore della mascella di Sasuke che preannunciava un imminente chidori in arrivo, quando Naruto e Minato entrarono nel vivo della loro discussione...

“Minato..dannato ragazzino! Ma ti pare questo il modo di rispondere all'Hokage della Foglia! Davanti a questi qui per altro...lo sai bene che il teme me lo rinfaccerà ogni volta che gli farà comodo!”

“Affari tuoi che ti ostini a stargli sempre alle calcagna! Che poi per Sasuke sei solo una palla al piede altro che braccio destro dell'Hokage. E poi che razza di padre sei!? Io sono tutto sconvolto nell'apprendere che sono stato del tutto ignorato in quella che sembra essere la missione del secolo e tu te ne esci che devo pure aiutarti a smascherare i miei amici! Ma ti rendi conto di quello che mi chiedi?”

“Certo, ma sono tuo padre e pure l'Hokage! E' un tuo obbligo fare quello che ti chiedo..”

“Per essere poi etichettato per tutta la vita come il traditore?! Vuoi fare in modo che i miei amici mi guardino come viene guardato Sasuke ancora oggi...oh be scusa Sasuke ma tanto lo sai che è vero quel che dico. Pensa che inferno per me se Lei mi guardasse male d'ora in poi!”

“Ma io non ti guarderei mai male Minato-kun..” se ne uscì Nanami con occhi sognanti..peccato che nessuno la stava ascoltando.

“Oh figliolo non temere non corri rischi in merito: la tua Lei non sa nemmeno che esisti!”

“Ahh..questo è un colpo basso papà! E ti vanti di essere un buon Hokage? Sei solo un mangiatore di ramen ed una testa quadra!”

“Che figlio ingrato! E così non vuoi proprio obbedirmi...”

“No!”

Sorvolando il fatto che Sasuke era avvolto da un aurea più nera di quando ricevette il marchio da Orochimaru, e che Shikamaru stava trattenendo Neji dal far fuori l'Hokage della Foglia che continuava a fare pessime figure quale rappresentante del villaggio nonché marito di sua cugina, Naruto sorrise sinistramente al figlio il quale rabbrividì per un istante. Quello sguardo Minato lo conosceva bene...

“Tu...papà non oserai davvero farlo! Non qui! Non davanti a tutta questa gente..”

“Peggio per te Minato! Visto che non vuoi obbedirmi con le buone, lo farai con le cattive..”

Minato iniziò a sudare freddo e sperò che Seiya e gli altri confessassero e basta. Ma i tre rimanevano in silenzio, del tutto concentrati sul teatrino che era stato messo su. Naruto superò il figlio ed aprì la porta dello studio. Con voce gentile chiamò sua moglie la quale entrò nella stanza sorridendo ed andando dritta verso suo figlio.

Hinata, la dolce e sensibile Hinata, era l'arma segreta di Naruto da utilizzare contro Minato. Le persone presenti non capirono subito il motivo della tanta agitazione del giovane shinobi, ma bastò osservare ciò che accadeva davanti ai loro occhi per comprendere e quindi, iniziare a compatire il povero biondino.

Hinata prese il viso del figlio tra le mani e lo fissò con i suoi occhi trasparenti senza smettere di sorridergli.

“Minato caro...tuo padre ha davvero bisogno del tuo aiuto. Saresti così gentile da concederglielo per favore?”

E l'immagine di super ninja di Minato andò in pezzi.

Il ragazzo aveva solo un punto debole che gli rovinava la vita: sua madre.

Minato adorava Hinata. Per lui rappresentava la donna ideale e spesso si era chiesto come una creatura così speciale avesse potuto sposare un baka come suo padre (va precisato che Minato adorava anche suo padre ma che per lui nessun uomo sarebbe mai stato all'altezza della sua meravigliosa mamma).

Tutta questa adorazione faceva si che Minato si facesse sempre in quattro per non far perdere il sorriso a sua madre e questo includeva il fatto che proprio non riusciva a dire di no alle richieste di quest'ultima. Provocare in Hinata anche un minimo dispiacere era per il ragazzino un pensiero orribile. E poi ora che era pure incinta...sentiva di doverla proteggere da qualsiasi dispiacere ancora di più.

Insomma...Minato Uzumaki era un ninja promettente quanto era un gran mammone!

E di fatti, davanti alla richiesta gentile di sua madre, il ragazzo non poté che accettare di obbedire al suo Hokage.

Shikamaru alzò nuovamente gli occhi al cielo e quasi a corto di pazienza, iniziò a martellare di domande i tre genin con grande attenzione verso Seiya.

“Il fatto che Reika si sia allontanata dal Villaggio a che fare di nuovo con lo sharingan?”

Seiya deglutì e decise di provarci. Si concentrò e disse tutto convinto “Sensei davvero..con noi perdete solo tempo non sappiamo cosa sta accadendo ai nostri compagni e..”

“Sta mentendo” disse subito Minato.

Tutti lo osservarono e Seiya divenne rosso come un pomodoro.

“Minato!” gridò lo shinobi interrogato.

“Si lo so mi dispiace! Avanti confessate e facciamola finita così non verrò divorato dal senso di colpa...E poi Seiya lo sai. È inutile. Io lo vedo quando menti”.

“Che vuol dire che lo vedi? Nemmeno io col byakugan posso essere sicuro al cento per cento che qualcuno mi stia mentendo..” disse a quel punto un curioso Neji.

“Neji-san..è complicato da spiegare e non so bene nemmeno io come funzioni. Ecco vedi..tu e la mamma come tutti gli Hyuga riuscite a vedere il flusso del chakra e i rispettivi punti di fuga nel corpo di chi state osservando e così ne sapete comprendere capacità e resistenza. Se mi concentro su qualcuno io, vedo il chakra che si muove nel cervello e ne riconosco il colore. Semplicemente vedo due tipi di colore che reagiscono a seconda della situazione e col tempo ho imparato che se il chakra diventa rosso, la persona sta mentendo, se resta bianco, la persona dice la verità. Però vedo solo il chakra nella testa..non riesco ad attraversare gli ostacoli o ad avere una visione globare dell'ambiente. La mia capacità oculare si ferma alla sola visione di ciò che accade nella testa altrui, non so il perché”.

“Un abilità ottima in caso di interrogatori..e questo senza il byakugan. Chissà Minato, forse in realtà lo stai sviluppando anche tu..anche se in una formula nuova”.

Neji disse ciò osservando il figlio di sua cugina. Questa generazione di giovane shinobi era davvero speciale...il che lo riportava al suo eterno problema che nuovamente prese a martellargli in testa...ma questa è un altra storia o meglio, un altro capitolo.

Ancora una volta la mascella di Sasuke emise un rumore sinistro. L'Uchiha stava chiaramente per esplodere. Se ancora sopportava tutta quella perdita di tempo era solo per rispetto nei confronti di Naruto. A lui sarebbe bastato davvero poco per far confessare quei tre disgraziati. Gli sarebbe bastato utilizzare lo sharingan ipnotico..ma poi li avrebbe lasciati catatonici per chissà quanto tempo e già il ninja immaginava le lamentele delle rispettive famiglie esposte al suo amico Hokage, e di conseguenza, la rottura di scatole che il biondo gli avrebbe inflitto per giorni e giorni lamentandosi sull'operato del moro. Quindi si limitò a far scrocchiare le ossa delle mani con fare minaccioso.

Ancora una volta Minato pregò i suoi amici di confessare. Odiava sentirsi uno spione.

Fu allora che Nanami Yamanaka prese la parola sotto lo sguardo preoccupato di Seiya e Nobu.

“Mi spiace ma proprio non posso sopportare che Minato-kun sia così a disagio. Racconterò tutto io!”.

“Nanami..ma di che parli? Tu non sai nien..”

“Seiya avanti..stai mentendo di nuovo. Facciamola finita, dite a mio padre quello che lui e i sensei vogliono sapere”.

“Seiya scusa ma siamo onesti..non abbiamo loro notizie da ore e potrebbe essergli successo di tutto. A questo punto è meglio che l'Hokage-sama intervenga per aiutarci!”.

Seiya sospirò del tutto arreso. Effettivamente gli adulti sembravano molto preoccupati per questa storia. Forse avevano sottovalutato l'entità del problema.

Fu così che l'Hokage e i jonin di Konoha, vennero a conoscenza di una storia che parlava di gatti, del Villaggio della Nuvola e della fuga di ben sei dodicenni di Konoha.

E quando il racconto terminò e Sasuke guardò il suo amico negli occhi, questo annuì conscio che doveva fare qualcosa e in fretta.

L'Hokage della Foglia fu molto serio quando con convinzione annunciò che doveva parlare con il Kazekage di Suna.



Angolo Autrice: Un record! Già posto un nuovo capitolo che brava.... Diciamo che ho trovato un po di tempo libero e che l'ispirazione è venuta a farmi visita. Allora, so che avevo annunciato nel precedente che avremo visto in questo capitolo cosa ne sarebbe stato di Reika...ma alla fine ho preferito concentrarmi sul simpatico Minato. Volevo un capitolo leggero e divertente così da restare il linea col genere di questa fan fic. Le risate prima di tutto! Se volete una storia d'azione con descrizioni dettagliate degli scontri ed utilizzo di tecniche già viste nella storia originale di Naruto, be, in quel caso posso farvi i nomi di almeno un altro paio di autori che saranno ben felici di accontentarvi. Qui, in questa fic, si vuole soprattutto sorridere pur andando ad analizzare un po i sentimenti dei protagonisti..più avanti ne avrete degli esempi ben chiari. Bene, detto ciò spero che questo nuovo aggiornamento sia di vostro gradimento. Fatemi sapere. Al prox capitolo che vi anticipo, è uno dei miei preferiti. Ciao ciao a tutti.
Yuki21

   
 
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