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Autore: Writer96    31/05/2011    2 recensioni
Rose Weasley ha sedici anni.
Rose Weasley ha i capelli castani e lisci.
Rose Weasley è sarcastica, pungente e orgogliosa.
Rose Weasley gioca a Battitore nella squadra di Grifondoro.
Rose Weasley è terribilmente aracnofobica.
Rose Weasley è una secchiona alternativa.
Rose Weasley non sopporta Scorpius Malfoy.
Rose Weasley ha inviato un messaggio d'amore a Malfoy.
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Beh, eccomi qui... sconvolti? Abbastanza, io direi. Premettendo che moltissimo della storia è ispirato alla mia vita (il primo capitolo è praticamente autobiografico) siete pronti a scoprire una nuova Rose? ;)
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Attenzione: POV Scorpius.. :)
 




Mi passo una mano tra i capelli, leggermente annoiato.
Ho detto leggermente?

Volevo dire tanto.

I primi giorni di scuola sono i peggiori, io questo l’ho sempre detto e continuerò a ripeterlo. Non c’è niente da fare, niente compiti che ti servano per concentrarti, niente cose da copiare da Al, niente di niente.
In questo momento vorrei essere a casa mia a guardare svogliatamente un po’ di TV, magari scrivendo qualche pigro messaggio a qualche mio amico e...

I messaggi no.

Per Morgana, per Merlino, per le loro relazioni segrete e tutto quello che c’è da sapere sul loro intimo, I MESSAGGI NO.

Preferisco essere qui, sì, sicuro, molto meglio essere qui ad annoiarmi, piuttosto che ricevere strani messaggi. Messaggi compromettenti. Messaggi da numeri sconosciuti.

Stendo una gamba, fino ad arrivare al tavolino davanti a me con il piede ed appoggiarcelo. Tsè, stupidi divanetti della Sala Comune.
Cerco di convincermi di essere contento di essere qui, perché qui non devo pensare a stupide Soap Opera, compiti per le vacanze, messaggi... i messaggi no!

Oh sì, è molto meglio essere qui senza nulla da fare, in attesa che il tempo passi, guardando le coppiette sbaciucchiarsi allegramente...
Claire Zabini mi fissa divertita da sopra la spalla di Cormac Nott.

Maledetta anche lei. La guardo, con quei capelli biondi legati da una parte e gli occhi neri terribilmente seri e maliziosi. Abbiamo avuto una storia, qualche tempo fa. E’ finita dopo poco, con lei che sbaciucchiava allegramente il suo ragazzo. Che poi era, teoricamente, uno dei miei migliori amici. E io non dovrei pensare a lei.

E infatti non lo faccio.

Perché Claire non ha i capelli corti e le lentiggini, mi ripeto. E Claire non mi manda stupidi messaggi. Cavolo! Mi alzo di scatto, facendo cadere alcuni libri di una bambinetta del primo anno poggiati sul tavolino.

-Hey!- dice, con aria scocciata, alzando lo sguardo su di me. Io sollevo le sopracciglia e lei abbassa la testa, abbagliata e spaventata. Adoro essere al sesto anno ed avere così tante ammiratrici...

Esco dalla Sala Comune, camminando con rabbia. Rabbia verso di me, che ci ho fatto la figura dell’idiota geloso, rabbia verso di Claire che si diverte a vedermi soffrire, rabbia verso il mio cellulare, rabbia verso la Weasley che non so cosa c’entri, ma tanto c’entra sempre e comunque.

Cammino, con la mia meta ben chiara in testa. Nell’aula di Pozioni non ci sarà sicuramente segnale, penso, senza ricordarmi che a Hogwarts i dispositivi elettronici non funzionano come di consueto.

E poi, al di là di tutto, chi vuoi che sia tanto sciocco da andare nell’Aula di Pozioni alle dieci di sera?

Solo un idiota come me che fugge da una sciocca ex-fidanzata e da un cellulare combina guai. Anche se il guaio, in teoria, l’ha combinato lei, ma poi sono stato io a salvare il numero, perciò..

Perciò niente.

Anche se volessi non potrei percioare niente, anche perché sarebbe difficile farlo con una porta sul naso.

-Per la Pluffa mancata di Roger Heydford!- sento esclamare con una voce rabbiosa che riconoscerei tra mille.

Al diavolo i perciò, al diavolo tutto! Al diavolo anche tutto il sangue che mi esce dal naso! Gli ci tingo le mutande a Merlino, la prossima volta, se mi risuccede di nuovo una cosa del genere!
Un momento.... quest’esclamazione non mi suona nuova. Questa esclamazione contiene un nome. Che ho spesso insultato anche io. Cosa diamine..?

All’improvviso mi appare davanti lei, in tutto il suo splendore.. Ha i capelli arruffati, ma in maniera assurdamente strana, perché stanno dritti, sparati da tutte le parti. Ha le maniche tirate su e le mani sporche. E mi guarda prima senza troppa preoccupazione, poi con sguardo allarmato.

Resta così, qualche secondo, lei tutta sporca e molto simile ad una civetta (ma purtroppo più intelligente) , io sanguinante.

- Cacchio, Weasley, sta attenta a ciò che fai, che non sei nemmeno capace di aprire una porta civilmente.. e non mi guardare con quell’aria idiota, aiutami!- urlo e lei sembra risvegliarsi da... da quello strano stato di allarme. Lei scuote la testa, e fa qualcosa di strano con gli occhi. Come se si stesse guardando da sola. Andiamo, è assurdo. La botta al naso deve avermi fatto male al cervello. E il naso è collegato al cervello. Gli antichi egizi lo estraevano così, no?

Bah, ma che problemi mi faccio?! Piuttosto, mi sta porgendo una mano. Rose Weasley mi sta porgendo una mano.

E io l’ho afferrata.

Cattivo segno.

Cerco di fare un’aria disgustata. Lei non ne sembra sorpresa, anzi, lascia subito la mia mano e cerca qualcosa dove pulirsela. Poi si blocca, con la mano a mezz’aria e resta così. Ignoro il perché di questa cosa... e come direbbe la carissima ragazza qui davanti a me, questa non è la prima volta che succede.

Mi deprimerò, prima o poi.

Voglio dire, sono fuggito dalla mia ex, ho afferrato la mano di Rose Weasley, sono chiuso con lei in un’aula di Pozioni e la mia mente mi sta dicendo che sono un idiota.

Bene.

Mi volto verso la suddetta ragazza e capisco cosa ci faccia qui.

Pulisce calderoni. Usati dai primini.

Ok, adesso muoio. Sono certo che morirò, perché non è possibile ridere così tanto. E il bello è che non so nemmeno io perché io stia ridendo come un deficiente. Probabilmente la risposta giusta sarebbe “Hai trovato qualcuno che nell’aula di Pozioni ci è venuta per un motivo anche peggiore del tuo”.

Lei mi fulmina, brevemente, ma torna a concentrarsi sul suo lavoro.

Brava soldato. Determinata, feroce, combattiva.

Rose comincia a girare attorno al banco, compiendo un movimento alquanto strano. Sembra evitare qualcosa. Aspetto qualche secondo, per capire se sono io che sbarello ancora oppure se è così per davvero. Poi abbasso gli occhi e vedo un temutissimo resto, mezzo spiaccicato, di ragno.

Sghignazzo. Piano.

All’inizio. Poi ricominciano le risate, talmente forti da farmi piegare in due. Lei alza una mano cercando di cacciarsi una ciocca di capelli dietro all’orecchio, inutilmente. Sono corti e lisci, dannazione. Ormai lo so pure io che è una fatica sprecata.

-Malfoy, mi vuoi spiegare perché diamine sei ancora qui? O mi aiuti o te ne vai!- brontola ed ha sul viso un cipiglio terribilmente... buffo?

Non pensare quella parola, non pensare quella parola, Scorpius, non pensare quella parola...

Adorabile.

Scorpius! È Rose Weasley, miseriaccia! Miss Maglietta Bagnata dalla Fatica di Sollevare Libri e Spedirti Addosso un Bolide!

-Sai che ti dico? Preferisco rimanere qui a vederti sgobbare mentre io non faccio niente..- ribatto, mettendomi seduto, godendomi terribilmente la sua aria da aragosta mentre piega leggermente un manico su cui sta passando con troppa foga lo straccetto.

È buffa Rose Weasley. Sorride sempre, anche quando è arrabbiata, eppure ha quell’aria da intoccabile che fa sempre un po’ di paura. Odio ammetterlo, ma ci sa fare con quella mazza da Battitore... l’ho provato a mie spese più di una volta. Sembra che non abbia mai paura di niente, perciò adesso mi diverto.

Cos’è che dicevo prima? Mi annoio?

-Comunque... Perché eviti quel povero ragnetto? Non lo raccogli?- la sberleffo ancora un po’, ignorando i miei leggeri sensi di colpa. Andiamo, mica sarà davvero terrorizzata da quell’affarino?!

-No, fallo tu,visto che ci sei...- dice e apprezzo la sua forza d’animo. Per un momento, va bene? Che c’è di male in questo? Riesce a rispondermi, nonostante sia visibilmente ansiosa di lasciare questo luogo, quell’affarino e me.

-Weasley, fallo tu, prego...- la supplico, ridacchiando. Oh, se sono crudele. Ma che ci vuoi fare, cara Rose? Mi hai tormentato con quell’insieme di cifre che non potrebbe mai rappresentarti per tutta l’estate...

-Non ti toglierei mai questo onore, Malfoy...- mi sberleffa lei, mentre un lampo d’orgoglio le accende lo sguardo. Ha finito, noto quasi con piacere. Così se ne andrà di qui e io pure.

Perché quel quasi che rovina sempre tutto?!

- Cla, non trovi che questo momento sia quasi perfetto?- domando, con lei che appoggia la sua testa contro il mio petto.
Non sono un tipo romantico per natura, ma con lei è naturale. Ti ispira amore solo a guardarla.
Ma è amore, questo?
O è solo una cotta leggera, come al solito?
-Quasi? Scorp, perché quasi?- mi chiede, alzando la testa e guardandomi con aria da inquisitore.
Ci sono stati dei problemi, ultimamente. Piccole liti, niente di che.
Tutto tornava sempre quasi come prima.
Quasi.
-No, era così per dire...- provo a replicare, ma lei si è già alzata.
Quasi come l’altra volta.
-Si, beh, allora mettici più attenzione un’altra volta- dice e se ne va, lasciandomi lì basito.
Dispiaciuto, quasi.
Non mi sono mai preoccupato troppo per i nostri litigi, sono brevi.
Ed è qui che capisco che questo non è amore.
Mi alzo, indispettito ed esco fuori, incrociando Rose Weasley.
Devo avere una faccia strana, mi vedo riflesso nei suoi occhi.
E sono quasi tentato di spiegarle perché.
Quasi.


 

Maledetti ricordi.

Devo fare qualcosa. E capisco cosa nell’esatto istante in cui mi alzo. Il ragnetto sembra essere lì e chiamarmi, dicendomi “Scorpy, vieni, sono tuo”...

Che poi, diciamocelo, solo un ragno morto può chiamarmi Scorpy e non morire. Tanto, è già morto..
Lo afferro, raggiungendo la Weasley, che assume un’aria sospettosa.

-Cosa vuoi fa.... AAARG!- urla, vedendo il ragno nella mia mano. Che si avvicina alla sua spalla e ci rimane.

Beato lui.

Ed ecco che il grande Scorpius Malfoy viene umiliato da un ragnetto. Idiota. Intanto, Rose sembra sbiancare e si immobilizza, prima di cominciare a tremare come un fuscello.

- Toglilo, toglilo, toglilo, TOGLILO!- esclama, alzando sempre di più la voce. Sembra essere davvero spaventata. Non come pensavo io, come una ragazzina che si mette a frignare solo perché avere paura degli insetti fa più civettuola. Anche se, teoricamente, un ragno è un aracnide...

La guardo stupito, rendendomi conto che forse non avrei dovuto farlo. Prendo il ragno e lo butto, senza dire una parola.
Restiamo in silenzio, mentre lei si appresta a completare il suo lavoro. Non mi guarda e io, in compenso, la guardo, sempre più stupito.

E va bene, Scorpy, abbiamo appurato che la Weasley parlerebbe da sola con una sua ciabatta in Sala Grande piuttosto che toccare un ragno. Cosa c’è di tanto strano?

Ok, ho deciso che chiamerò quel ragno Stenk. È lo stesso rumore che farà la mia testa sul muro questa sera, non c’è dubbio.
All’improvviso mi accorgo che sta andando verso la porta. E per la prime ed unica volta nella mia vita mi sento in dovere di scusarmi con lei.

-Non sapevo che avessi così tanta paura, sai? Io credo che... credo che.. credo che... mi dispiaccia..- ecco, l’ho detto. Biascicando le ultime parole, così da rendere fiero mio padre. La guardo e scopro che le brillano gli occhi. Con l’aria Malandrina ereditata dal cugino, probabilmente.

-Cosa hai detto, Malfoy?- dice e capisco che non avrei dovuto farlo. Mi ricatterà a vita, penso, preoccupato. E invece no. Ride.

Comincia a ridere.
E io non posso fare a meno di fissarla come un vero e proprio Grifond... ehm, fesso, ecco, fesso, sì...
Mi accorgo di qualcosa di strano. Non porta l’apparecchio. Non so perché ma ho sempre associato a lei l’idea di apparecchio per i denti... forse ho sempre considerato il suo modo di sorridere troppo esagerato per essere naturale.

E invece..
Comunque, lei continua imperterrita a cercare di andarsene... evidentemente dev’esserci qualcosa in me che faccia in modo da respingerla.
Saremo tutti e due poli positivi, penso.
Dopotutto, gli opposti si attraggono, gli uguali si respingono. Leggi chimiche che non possono essere contraddette.

-Ho sentito che nominavi Roger Heydford, prima... ma non è che per caso tu tifi i Tornados?- le chiedo, senza far trapelare troppa curiosità.
Per Merlino, per Morgana e per Gandalf, io sono una persona flemmatica e capace di controllarsi. Lei, invece, spalanca gli occhi in maniera quasi disgustosa. E vai così. Dovrei farle una foto, tanto per poterla ricattare.

Ma lei si è messa a ridere, prima.

Ok, niente foto...

-Da quando ero piccolissima! Perché tu.. tu... tu...- si blocca, incapace di andare avanti e io sorrido inconsapevolmente. C’è sempre questa cosa che ci lega, mannaggia a noi.

Un telefono.

-Weasley, perché devi sempre tirare in ballo un telefono? E comunque io tifo per loro da quando ero nella pancia di mia madre..- mi maledico parecchio perché, al diavolo tutto e tutti, dovrebbero prendere le barbe di Gandalf e Silente, legarle insieme e poi tapparmi la bocca. Non posso fare a meno di cercare di essere superiore. Il fatto che io tifi i Tornados da tre anni non cambia niente.

Come dice la buona e cara Rose Weasley, se contassimo l’età per il cervello che abbiamo, io avrei circa otto mesi.

-Hai visto l’ultima partita?- le scappa dalla bocca e io sono sicuro che se potesse mi ruberebbe un po’ di barba tappa- bocca anche lei...

-Tribuna d’onore, Weasley...- rispondo, abbassando leggermente la testa, sprezzante quasi ma anche stupito. Merlino, potrei anche variare la mia gamma di aggettivi... Stupito, Meravigliato, Incredulo.... stupito.
Anzi, io direi, stupido. Mi sa che dovrò andare a guardare qualcosa nel vocabolario dei Sinonimi e dei Contrari.

-Ingresso VIP, Malfoy...- mi risponde, lasciandomi senza parole. Questo è il tipo di risposta che avrei potuto dare io, non lei. La cara dolce Rosie Weasley.
Poi me la immagino in tenuta da Battitore e tremo.
Cara? Dolce?

Ros
ie?

-Adesso non esageriamo, Weasley, suvvia... e comunque, sono dolente nel concordare con la tua imprecazione di prima. Anche se io ci avrei aggiunto anche qualche...- provo a replicare, ma lei mi zittisce prima che io possa finire:- No, Malfoy, per favore, non ho voglia di sentire quante parolacce avresti aggiunto. L’unica cosa che possiamo fare ora è sperare vivamente che al nostro dolce Cacciatore venga un qualche malanno che lo salvi dalla nostra furia omicida...-

Ghigno, immaginandomi nell’atto di prenderlo e fargli capire cosa si provi esattamente ad essere una Pluffa che cade. Solo ce lo farei in un campo vuoto.

Lei si gira e ghigna di rimando, anche se senza sapere quale immagine io abbia in mente. Ma probabilmente ne avrà una anche lei che non si discosta troppo dalla mia.

-Sai che faccio, la prossima volta? Mi porto dietro la mazza. E guai a lui se si fa sfuggire ancora qualcosa che non siano scuse!- brontola, come una bambina. Ma c’è una strana serietà in lei che non avrei mai pensato di vedere. Come se ci tenesse davvero.

Ci tiene davvero.

Ed ecco la seconda rivelazione della giornata. Wow. Rose Weasley non è così sciocca o ridanciana o secchiona come credevo. O violenta, non dimentichiamoci.

Beh, del resto, a star con i perfetti si impara ad esserlo un po’.... Certo, non dico ai miei livelli, ma insomma...
Mi fermo di botto, conscio del fatto di non aver spiccicato neppure una parola negli ultimi trenta metri di cammino. Rose sta pensando tranquillamente ai fatti suoi, quando all’improvviso la vedo girarsi, con la solita luce Malandrina negli occhi.

Mi afferra un braccio e poi...

Comincia a strofinarci sopra la mano venuta a contatto con il ragno.
La guardo incredulo, prima che lei, con un sorriso che le ho visto anche troppo spesso addosso ma mai rivolto a me se ne vada davvero.

-Scusa, Malfoy, ma la mia Torre è di là!- urla, cominciando a correre. E io, come un ebete, mi infilo le mani in tasca fino ad arrivare alla Sala Comune.
E’ tardi e non c’è più nessuno in giro a parte Albus, che mi guarda con un sopracciglio inarcato.

-Immagino che chiederti dove sei stato mi faccia fare solo la figura della mammina preoccupata, vero?- mi domanda e io gli sorrido. È facile volergli bene. A volte mi stupisco nel constatare che lui e Rose siano parenti. Sono terribilmente diversi.

Eppure c’è qualcosa di uguale in loro...

-Per questa volta passi, ma la prossima ti strofino addosso i resti di ragno che ci sono sulla mia manica...- rispondo, mentre lui comincia ad arretrare.

E no, non è solo l’Aracnofobia...
 














 

Popolo di EFP! Sono tornata! E non con un capitolo che mandi avanti la storia, ma che la riporta indietro. Vi chiederete perchè ho scelto questo capitolo. Semplice. Compariva abbastanza Rose e volevo fare in modo che si capisse quello che Scorpius non capisce, cioè ciò che prova nei suoi confronti. Ho provato a scrivere di una Scorpius un po' diverso dai soliti. Uno che ha avuto una storia da considerare seria. Uno che ha sofferto, diciamo. E poi, ho solto al volo l'occasione per aggiungere un pezzetto inedito sulla loro conversazione e descrivere un po' anche Albus... niente di che, intendiamoci. Poi, come avrete notato, ho fatto qualche accenno anche al primo capitolo, parlando dei messaggi. Si capisce troppo che Scorpius prova effettivamente quelcosa per Rose oppure sembra pù una strana e buffa amicizia? Non so, ditemi voi. Un grazie enorme a tutte le persone che seguono la storia e che la commentano... :) sperando che il POV scorpius vi sia piaciuto, un bacione al prossimo capitolo

WRIT

 

 
 

   
 
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