Ma ciao! scusate tanto se il capitolo precedente non era niente di speciale, ma era una piccola introduzione. Spero solo che le avventure dei gemelli vi interessino. Mi auguro che recensiate il mio lavoro, anche semplicemente per dirmi di andare a nascondermi sotto il letto o cose del genere... Buona lettura!

CAPITOLO II

Il banchetto

Caro diario,

siamo a Hogwarts! Questa mattina abbiamo preso il treno per la prima volta. È stato mitico! C’erano centinaia di maghi, molti dei quali erano studenti. Sulla banchina abbiamo salutato la mamma, che ci ha stretti così forte da stritolarci. Abbiamo dovuto farle una promessa: niente scherzi per tutto l’anno. Noi le abbiamo assicurato che non avremmo mosso un dito per fare scherzi, e lei si è tranquillizzata. Però non abbiamo mai detto che non avremmo mosso la bacchetta… Papà, rassegnato, ci ha semplicemente chiesto di non farci espellere. A lui piacciono i nostri scherzi, li trova geniali. Quando abbiamo salutato i nostri fratelli, Bill ci ha chiesto di scrivergli quando sarà in Egitto (andrà a lavorare lì per la Gringott), Ginny ci ha detto di tornare presto, Ron di non tornare mai più. Che tenero!

Una volta sul treno, Percy è sparito nel nulla, mentre noi siamo andati a cercare posto insieme a Charlie.

Ci siamo seduti in uno scompartimento già occupato da due ragazzi, amici di Charlie. Poco prima che il treno partisse, è entrato un altro ragazzo del primo anno. Si chiama Lee Jordan. Siamo andati subito d’accordo. Non sapendo quali argomenti avremmo potuto trovare in comune con i nostri compagni di viaggio, abbiamo buttato la conversazione sul Quidditch. A quanto pare, questo sport piace proprio a tutti!

All’ora di pranzo, è arrivata una strega con un carrello carico di roba buona. Abbiamo preso un po’ di dolci e poi, mentre gli altri ragazzi si stavano servendo, ci siamo guardati e abbiamo avuto un’idea geniale. Durante l’estate, sfogliando il Manuale degli Incantesimi di Charlie, avevamo trovato un incantesimo molto interessante. La signora ci stava dando le spalle: quale occasione migliore per allenarci con la magia?

1. A voce molto bassa, abbiamo pronunciato insieme l’incantesimo che era sul libro di Charlie. Al terzo tentativo, i capelli della strega erano metà verdi e metà arancioni.

Quella è uscita tutta arrabbiata, imprecando contro i genitori che non insegnano ai figli a controllare la bacchetta. I nostri compagni di scompartimento sono scoppiati a ridere, e così ci è venuta un’altra idea: il mondo sarebbe stato più felice se tutti avessero avuto i capelli colorati!

Abbiamo parlato agli altri del nostro progetto per questi 7 anni che affronteremo qui: diventare i maestri di scherzi di Hogwarts. Agli amici di Charlie è piaciuta parecchio questa idea, ci hanno perfino offerto un aiuto per le azioni più difficili. Lee, invece, è rimasto completamente sconvolto. Probabilmente non vedremo mai più una persona più interessata di lui ai nostri scherzi. Ne siamo entrambi già certi: diventeremo ottimi amici. Questo anche perché siamo nella stessa Casa, Grifondoro.

Durante la cerimonia dello Smistamento, abbiamo deciso di non fare nulla, però ci è venuto subito in mente uno scherzetto che potremmo fare il prossimo anno, quando conosceremo qualche incantesimo in più. Con quelli che sappiamo fare ora, non potremmo fare molto!

Al banchetto, invece, ci siamo dati da fare. Abbiamo scoperto che anche Lee aveva uno zaino pieno di scherzi di Zonko, proprio come noi. Dopo aver confabulato per tutta la prima portata, abbiamo deciso di agire.

Quale modo migliore per inaugurare l’anno, se non con uno scherzo al professor Piton?

2. Abbiamo preso un topolino finto (di quelli con cui i Babbani fanno giocare i gatti), fornitoci da Lee, ci abbiamo messo entro uno dei nostri adorati Fuochi d’Artificio del Dottor Filibuster con Innesto ad Acqua e infine abbiamo acceso il fuoco. Il topo è partito a tutta velocità, ha attraversato tutta la lunghezza del tavolo dei Grifondoro (passandoci sotto, naturalmente, così nessuno ha visto da dove è partito), per poi schiantarsi contro una gamba della sedia di Piton. Il topo è esploso, e Piton è volato a 2 metri di distanza.

Insomma, buon risultato, calcolando anche che non avevamo mai visto prima il professor Piton!

Cercando di non farsi notare, Charlie è venuto di corsa da noi, chiedendoci se ne sapevamo qualcosa. Abbiamo provato a fare i vaghi, ma tanto era inutile: nostro fratello ci aveva beccati in pieno. Però non era arrabbiato, infatti poco dopo è tornato al suo posto ridendo (proprio come stava facendo tutto il resto della sala, compresi i professori ma esclusi i Serpeverde).

Dopo Charlie è toccato a Percy venire da noi. Era serio come non lo avevamo mai visto. Ha cominciato a farci una noiosissima predica, che si è conclusa con «…Se ne fate un’altra sarò costretto a scrivere a mamma!». Purtroppo per noi, però, in quel momento Piton si era rialzato e nella sala era caduto il silenzio. Ciò vuol dire che  Piton, così come tutti gli altri presenti, aveva sentito l’ultima frase di Percy.

È incredibile! Non abbiamo neanche fatto in tempo ad arrivare ad Hogwarts e già siamo stati puniti! Abbiamo fatto perdere 20 punti a Grifondoro, cosa che ci ha resi “i più odiati della tavola”, e in più noi e Lee dobbiamo presentarci domani pomeriggio alle 5 nell’ufficio di Gazza per scontare con lui la nostra punizione. Abbiamo l’impressione che tutti e 3 impareremo a conoscere bene quel posto. Probabilmente passeremo lì la maggior parte degli anni che dobbiamo trascorrere ad Hogwarts.

Non preoccuparti, diario, presto saprai come è andata.

Alla prossima!

Fred & George Weasley

Ok, lo ammetto, il capitolo era un po' corto. Il problema è che all'inizio non so come carburare, perché F e G sono giovani e innocenti, e per di più conoscono poche magie. Spero solo di arrivare presto al momento in cui ruberanno dall'ufficio di Gazza la Mappa del Malandrino. A quel punto le risate saranno assicurate!

A presto, miei cari lettori!

Mi raccomando, RECENSITE NUMEROSI!!!