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Autore: Muffins    04/06/2011    1 recensioni
appena la vidi capì subito che cosa sarebbe diventata per me, la stessa cosa che aveva provato àedward anni prima con Bella. lei sarebbe diventata la mia cantante la mia metà. l'amo da subito nonostante sia un vampiro sento il mio cuore riaccendersi, sento le sue emozioni e sapere che sono io a fargliele provare no perhcè la sto manipolando con il mio potere ma perchè tutto quello che prova per me è reale. ti prego non ti fermare continua a provare quello che provi, ti prego continua a far battere il tuo cuore per me e io sarò il angelo custode..per sempre..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
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che noia, in questo paese dell' Italia dove Rozen aveva mandato me e Hina, la nuova arrivata non c'era nessuno, altro che vampiri, qui non c'erano nemmeno dei cani. sbuffai mentre camminavamo nel centro del piccolo paesino sotto gli sguardi curiosi dei vecchietti davanti ai bar intenti nel loro dolce far nulla.

camminavo con le braccia incrociate dietro la testa, le code ricadevano lungo la schiena e ondeggiavano a destra e a sinistra a tempo con la mia andatura, Hina si guardava intorno curiosando qua e la cercando qualcosa che potesse farla divertire e interrompere il nostro giro di perlustrazione decisamente inutile.

sbuffai per l'ennesima stufa di non fare niente - Hina, torniamo qua non c'è nessuno - parlai con tono annoiato senza slegare le braccia da dietro la testa, ovviamente eravamo con i nostri abiti borghesi altrimenti ci avrebbero prese per pazze se uscivamo con i nostri vestiti con cui dovevamo stare al palazzo, Hina indossava una gonnellina rosa e una camicia bianca, sulla testa i capelli boccolosi dorati erano tenuti fermi da un fermaglio a forma di fiocco rigorosamente rosa, come le ballerine lucide, io avevo un paio di jeans classici, una felpa rossa e scarpe da ginnastica bianche, i mie capelli invece erano raccolti in due codine, l'acconciatura che piu preferivo, da due nastrini di raso rosso.

ognuno di noi, nonostante gli abiti civili i nostri colori dei vestiti erano sempre presenti.

ci incamminammo lentamente verso il bosco per poi poter ripartire per il palazzo del nostro maestro, a metà strada, appena uscite dal paese incontrammo Jane e Jade, i gemelli non che i miei migliori amici, Jade aveva un vestito verde a quadri e una camicia bianca mentre suo fratello dei jeans blu scuri dello stesso colore del maglione, sulla testa aveva un cappellino blu anche quello.

- trovato niente? - ci domandarono imboccando la nostra stessa via, non avevamo trovato niente, solo vecchi e bambini, nessuna traccia di vampiro, un paese piu tranquillo di quello non ci poteva essere - è come cercare un ago in un pagliaio - sbottai per l'ennesima volta stufa di continuare a cercare a vuoto - e voi? - domandò Hina ma anche loro nona avevano trovato niente.

sembrava impossibile trovare quelle due, Keira e Berry. l'ultima volta che eravamo riusciti a stargli tutte e sei dietro era stato piu di un mese fa, prima che tutto il clan in Finlandia fosse distrutto e poi niente.

- se Souigintou ci desse una mano - propose Jade guardando il cielo esasperato anche lui dalle mille ricerche mai a buon fine - anche Kate, magari - disse Jane, camminava con le mani incrociate davanti alle gambe.

- quella è troppo impegnata a dare ordini a noi quattro - dissi rimirando il cielo azzurro. pensai che in fondo eravamo fortunati a non brillare al sole come i vampiri normali, altrimenti non avremmo potuto fare quello che facevamo, perchè oltre a obbedire agli ordini di Sougintou ci divertivamo da pazzi e spesso facevamo uscire di testa qualche vecchietto o spaventavamo i bambini.

- facciamo qualcosa? - domandò Hina sedendosi per terra una volta dentro al parco deserto, ci sedemmo anche noi e guardandola cominciammo a pensare che cosa potessimo fare, il capo non c'era era meglio approfittarne, non capitava sempre - che ne dite di seminare il panico nella scuola elementare- propose Jane sembrava una bambina mite e tranquilla ma nel suo profondo era perfida e divertente, approvato il nostro svago momentaneo ci alzammo e andammo a cercare la scuola elementare.

trovammo la scuola elementare poco dopo, tutti i bambini erano a lezione e i cancelli erano chiusi ma per noi non era un problema, con un balzo saltammo il cancello e con il mio potere attraversammo il muro ed entrammo nell'edificio, per i lunghi corridoio c'era troppo silenzio - prime. questo è il piano delle prime - davanti a noi, si stagliavano dieci classi disposte su un corridoio - se permettete vorrei cominciare io - disse Jade che fece qualche passo avanti - venite tutti fuori presto - gridammo noi tre e mentre tutti venivano fuori allarmati dalla nostra chiamata Jade cominciò a correre a braccia aperte per il corridoio spaccando i muri dell'edificio, tutti adesso urlavano spaventati e prima che ci potessero vedere andammo al piano di sopra dove tutti erano gia fuori, fu il turno di Jane con con le sue radici si divertì a far inciampare i bambini che correvano spaventati anche Hina si divertiva a prendere i bambini, anche piu grandi lei ed appenderli in testa in giu - vediamo se sanno ballare - dissi assottigliando lo sguardo, da me invece partì una linea fucsia simile a fuco che si avvicino ad un gruppetto di insegnanti , questi cominciarono a saltellare di qua e di la per non bruciarsi, tutti e quattro ci rotolavamo per terra dalle risate finché Souigintou non ci riportò a l'ordine - ma vi sembra il modo? - con lei c'era anche Carlotta, una vampira che veniva dall'Italia, il suo potere era quello di rimettere a posto tutti i nostri danni che combinavamo.

rimessa in piedi la scuola Sougintou ci obbligò a tornare al castello, il maestro Rozen aveva notizie importanti da darci, su Keira e Berry e su una possibile nuova recluta.

scortati da Souigintou e Carlotta percorrevamo le strade meno trafficate del paese fino a raggiungere i meandri piu remoti del bosco.

percorsi diversi chilometri per diverse ore fummo in Transilvania, al palazzo del nostro maestro che ci attendeva nella sala così detta del trono.

sempre scortati da Souigintou entrammo in suddetta sala dove Rozen, seduto sul trono, una poltrona disposta a nord della sala, ci osservava distratto mentre si accarezzava il mento senza barba.

abbandonammo l'aria scherzosa e tornammo tutti seri, ci disponemmo come lui ci aveva sempre ordinato di fare in sue presenza e inchinandoci su un ginocchio riprendemmo le nostre sembianze e in coro lo salutammo - Salve maestro -, anche Kate era comparsa misteriosamente, la cosa doveva essere della massima importanza.

Rozen si alzò e venne verso di noi - mi è giunta voce che avete semi-distrutto una scuola elementare anzi che fare ciò per cui eravate stati mandati, Shinku - sentì il suo sguardo posarsi su di me, sapevo che voleva una risposta ed era ciò che gli avrei dato, senza alzare la testa ma con tono di voce fermo e deciso risposi che se numero uno continuava a darci indicazioni sbagliate non poteva fare molto, spostò il suo sguardo su Souigintou che chiese perdono per l'errore commesso.

in quel momento mi sentì particolarmente potente, non capitava tutti i giorni che lei venisse punita perciò volevo godermo il momento di gloria.

si allontanò da noi dandoci le spalle e stancamente si risedette su suo trono - miei fedeli, se vi ho riunito qui con tutta questa fretta è per dirvi che abbiamo una pista, una vampira, nata pochi giorni fa - - dove si trova maestro?- domandò Jade molto piu pratico - a Forks - sentì di nuovo i suoi occhi puntati su di me mentre io rimasi in silenzio - Shinku - alzai lo sguardo su Rozen - tu avrai l'incarico, sai cosa devi fare - - si maestro - .

uscimmo tutti dalla stanza, rimasi sola con i miei pensieri sperando con tutto il cuore che non dovessi rivedere la mia famiglia precedente, sarebbe stato alquanto imbarazzante non vederli per mesi e poi ripresentarsi e magari dovere uccidere - Holie - mi ridestai dai miei pensieri e trovai Jane e Jade avvicinarsi a me e sedersi al mio fianco sulla balaustra del grande balcone interno - a che pensavi? - mi domandarono - i miei sono di Forks - - hai paura che si tratti della tua famiglia - - sicuramente sono loro, eravamo solo noi a Forks - - quando partiamo? - mi domandarono ancora, guardai il cielo coperto dalle nuvole prima di rispondere - domani risposi.il giorno dopo ci siamo messi in cammino per Forks dovevo ammettere che ero abbastanza preoccupata nel rivedere la mia famiglia dopo mesi che non ci vedevamo ma soprattutto per paura di sapere cosa pensassero di me, un assassina spietata.

camminare per ultima non mi avrebbe fatto rimandare il tempo dell'incontro e se quello che temevo di piu si fosse avverato credo che non mi potrei mai piu presentare negli stati uniti senza rischiare di essere incenerita.

Rozen ci aveva dato altre informazioni, o meglio me le aveva date, la bimba, la neonata, aveva solo poche settimane si chiamava Reneesme, mentre diceva queste cose avevo paura che fosse figlia dei miei genitori, che si fossero gia dimenticati di me anche se me lo meritavo.

- Holie, che ti prende? - mi domandarono vedendomi giu di morale, sospirai e guardai per terra - ho paura che i miei si siano scordati di me - ammisi alla fine, non era del loro giudizio che principalmente mi importava ma che loro si fossero scordati di me.

di pomeriggio arrivammo a Forks, tutto era rimasto uguale, incredibilmente umido, lasciai gli altri al confine raccomandandogli di stare attenti ai licantropi e siccome loro non conoscevano bene i confini gli dissi di rimanere in città mentre io avrei affrontato la prova piu grande, presentarmi a loro o meglio, per ora solo osservare da lontano.

la pioggia batteva come al solito e copriva la mia figura, saltando da ramo all'altro raggiunsi la casa, anche quella era rimasta uguale.

nella grande sala illuminata dalla vetrata c'era Edward che giocava con una bambina, doveva essere quella, sembrava avesse due anni, aveva i capelli dello stesso colore di mio zio, la carnagione era chiara ma c'era qualcosa che non mi convinceva, c'era del rossore sulle gote - è umana? - mormorai vedendola arrossire mentre continuava a ridere.

mi avvicinai di piu e nel piano di sopra scorsi mia madre intenta a parlare con Bella, cosa aveva in mano? vestitini? sembrava felice, spensierata. era come avevo previsto io, si sono dimenticati di me.

poi improvvisamente sentì qualcosa di pesante correre vicino a me e poi strattonarmi fino a farmi cadere a terra, come un ruggito si sollevò nell'aria e una figura maestosa e pelosa si levò sopra di me, un licantropo.

tutti sentito il rumore si precipitarono fuori per vedere cosa fosse successo - Sam che succede? - domandò Edward passando la bambina a Bella, non avevo piu dubbi, era umana, mi alzai senza nemmeno un graffio e con uno sguardo lanciai lontano il licantropo di nome Sam che atterrò poco piu lontano lasciando libera la mia figura, sentì mormorare il mio nome mentre vidi i miei genitori increduli , quasi spaventati come se avessero visto un fantasma, ero tanto diversa?.

- Holie - mia madre lasciò il gruppetto venendo verso di me mentre veniva chiamata da mio padre, il licantropo invece si avventò di nuovo su di me sorpassando mia madre - ma non impara mai questo? - mormorai scocciata, mentre correva verso di me però fu attratto a terra da delle radici - ti guardiamo le spalle Shinku - disse Jane saltando giu da un albero - che bella accoglienza - disse Jade scendendo anche lui e affiancandomi.

- soggetto identificato - dissi puntando la bambina stretta al petto di Bella, - Holie - ok, mia madre era troppo vicina, mentalmente tracciai una linea di fuoco per terra per dividerci - Holie - disse ancora mentre tutti si avvicinavano, anche mio padre adesso era a pochi metri da me - non fare stupidaggini Holie - disse alzando il tono della voce - Shinku - a parlare era stata Souigintou, tutti si voltarono a cercare tranne noi, sapevamo dove era, seduta su un ramo con le gambe incrociate - che vuoi? - dissi malamente guardando la mia famiglia ma riferendomi a lei - sai cosa fare- saltò giu dal ramo e atterrò vicino a noi, insieme a lei c'era Kate.

- andiamo - ordinò poi e saltò via su un ramo seguita da Kate, Jane, Jade ed Hina, mi voltai anche io - Holie, rimani con noi - disse disperata - ma non dire scempiaggini - saltai via raggiungendo gli altri e ce ne andammo.

quando tornammo al campo base stabilito trovammo Souigintou comodamente seduta che attendeva nostre informazioni.

senza guardarla negli occhi mi allontanai dandogli le spalle e a bassa voce dissi - è umana - rise debolmente, mi fermai schifata dalla sua perfidia - sarai in grado di fare ciò che dovrai? - disse prendendomi alle spalle - non vorrei che il tuo passato ti fosse di intralcio - strinsi i pugni e con decisione risposi che il mio passato non avrebbe interferito e poi me ne andai.

il buio stava calando quando sentì arrivare Jane e Jade - che farai allora? - mi domandarono, sapevo a cosa si riferivano ma ancora non avevo trovato una soluzione - mi atterrò a ciò che abbiamo stabilito - risposi senza distogliere lo sguardo dall'orizzonte - ma è la tua famiglia - alzai lo sguardo su Jane che in piedi aveva cambiato tono ed espressione - Jane- dissi sorpresa - tu che ancora ce l'hai una famiglia, torna da loro - aprì la bocca per dire qualcosa ma le parole mi mancarono, mi alzai - siete voi la mia famiglia - - ma piantala Holie, torna da loro, non ti sei accorta che erano pronti ad accoglierti a braccia aperte - questa volta fu Jade a parlare - Jade -dissi debolmente, stavo per dire qualcosa quando Souigintou ci interruppe - signori in marcia -.

   
 
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