track 11 ♪ Leave Me Alone
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14 febbraio 2013, ore 22:32
Chiusura ~ stop it; just stop dogging me around
Quando la porta si schiude e i passi le annunciano che Light
è rientrato, lei apre gli occhi e si accorge di aver riempito tre pagine
del Death Note. Una volta dava molto più peso a quel quaderno. Adesso
tutto è diventato automatico, persino naturale. Non le dà
più alcuna remora.
Come se la parte
davvero dolorosa ormai fosse definitivamente passata.
« Stai facendo
un ottimo lavoro, Misa. »
Una volta le avrebbe
fatto piacere, il tono compiaciuto di Light. Adesso...
« Misa-Misa vorrebbe fare di più... » mormora,
stringendosi nelle spalle, lasciando in sospeso l’ultima parte della
frase. ‘Per Kira’.
Ma per Light?
« Di
più? » Light siede sul letto con lei e la circonda con le braccia,
portandosi la sua nuca sul petto, respirandole tra i capelli. Non lo faceva
mai, una volta. Perché deve farlo adesso che per lei non
c’è più quel brivido che la coglieva ogni volta che lui
entrava in una stanza? Non le sembra giusto. « È perfetto
così, amore mio. Sei bravissima. »
‘Amore
mio’.
Dall’angolo in
cui li osserva, Rem sbuffa piano. Light la ignora.
Misa non prova niente:
pensa solo che è tardi per tutto, ormai.
E vorrebbe non
ricordare quanto è stato dolce sentirsi dire « Credo di amarti » dalle labbra al sapore di nicotina di un ragazzo che guardava al di
là di quella rigida copertina nera.
« Così
brava da meritare in cambio il dono migliore che un uomo possa farti. »
Light la stringe delicatamente, come sarebbe dovuto sempre essere, come ormai
non ha più senso che sia. « Non sai che giorno è oggi?
»
Misa annuisce lentamente.
È San Valentino, la festa degli innamorati. Solo un altro giorno da
dimenticare. Come il Natale. Come l’ultimo dell’anno. Come quel ventisei gennaio che le brucerà
sempre sottopelle.
« Misa, ascoltami. » Light l’afferra per le
spalle e la fa voltare con una quasi forzata dolcezza, distogliendole gli occhi
dal quaderno e dal computer fitti di nomi di uomini spacciati. « Sento
che non meriti una vita così. Sei sempre stata al mio fianco nel
pericolo e nel sospetto, e credo sia ora che tu abbia un po’ di
serenità. Ho trovato una persona cui potremmo cedere il tuo compito... Kiyomi Takada; la conoscerai
senza dubbio. Lei è perfetta per diventare un nuovo Kira.
Non ci tradirebbe mai. Tu perderesti ogni ricordo del Death Note, e avresti
finalmente la possibilità di vivere felice e senza questo peso, con me.
» Sorride, quel sorriso perfetto che una vita fa era una promessa e che
oggi è solo un’altra faccia della maschera che entrambi sanno di
portare allo sguardo dell’altro. « Cosa ne dici? »
Questa volta Rem non
ha reazioni di sorta. Attende, come lui.
Lei lo guarda,
inespressiva. Misa non è così stupida e sa che Light non lo è per niente. Sa che
lui si è accorto che c’è stato un cambiamento in lei, che
qualcosa l’ha resa fredda, distaccata, impassibile come un vero sicario;
con ogni probabilità sa anche che strapparle via dalla mente quel
qualcosa è l’unico modo per non rischiare di perderla.
Ormai è
abituata ad essere considerata da lui un giocattolo. Non se ne cura nemmeno.
Ci pensa su. Si
chiede se non possa essere davvero la strada giusta. Se dimenticare tutto,
tutte le persone della cui morte si
è macchiata – e con loro Mail, Matt-kun,
il ragazzo dei videogiochi che avrebbe potuto essere una scelta perché sarebbe potuto essere come
lei – se questo le porterebbe un po’ di respiro, finalmente. Se
tornare ad amare Light Yagami di un amore
spensierato, illuso e stupido non sia molto più facile che combattere
insieme a Kira con quel vuoto dentro.
Immagina che lui le
stia già leggendo la risposta in volto.
Tuttavia vuole
prendersi ancora un po’ di tempo. Sfugge alle sue mani, si alza e si
sposta verso la finestra, quasi inconsciamente.
« Ho bisogno di
stare da sola per qualche minuto » dice, monocorde.
Può quasi
percepire il fastidio di Light; ma il suo tono resta immutato nella sua
perfezione.
« Naturalmente.
Ti lascio riflettere tranquilla. »
Non si volta a
guardarlo uscire, non incrocia neppure il suo riflesso nei vetri della
finestra. Non ha più bisogno di vederlo nella sua vita per sentirsi al
centro del mondo. Semplicemente perché il centro del suo mondo –
lo sa ormai, lo sa da un pezzo, ed è terribile averlo saputo anche allora che era insieme a chi avrebbe
potuto amare davvero – è Kira, e non
Light.
Stupidamente
innamorata di un ideale.
Stupidamente sola.
Nella camera da letto
che una notte, una sola eterna notte, l’ha vista felice con un altro,
resta solo il silenzio consapevole di una shinigami
che la guarda cedere.
Misa abbandona la fronte
contro il vetro freddo. Laggiù, sullo stesso marciapiede dove si sono
lasciati, lui deve averla aspettata
fino alla fine. Inconsapevole del fatto che, da qualche parte in un posto finto
che era tanto migliore della sua vita vera, lei lo stava uccidendo. Nel modo
più doloroso possibile. Negandogli la libertà di sé.
Contro quel vetro
scorrono le sue ultime lacrime di donna.
Dopo questo,
accoglierà con sollievo l’oblio dei ricordi.
Tornerà a
dormire. Tornerà a credere a un principe azzurro che non esiste. E
tornerà Misa-Misa.
Mail Jeevas, 26 gennaio 2013.
Ritorna a
cercare la donna che ama con la speranza di ricevere il suo perdono.
Viene
raggiunto dal suo complice e gli lascia capire che il loro piano è fallito.
Muore
davanti ai suoi occhi per arresto cardiaco alle 12:04.
Verso
la fine della vita avviene come verso la fine di un ballo mascherato, quando
tutti si tolgono la maschera. { Arthur Schopenhauer }
stop ■
~ Delete All Tracks
[ NO DISC ]
Misa amava Matt. Scrivendo
questa storia ero convinta che lo
amasse davvero. Ma Misa è Misa
anche perché, per lei, tutto fa capo a Kira; e
allora suo malgrado non può che eliminare chiunque si opponga a questa
concezione del suo mondo. Anche se ciò la porterà a soffrire di
un dolore immenso che le aprirà gli occhi e che le farà
desiderare soltanto di dimenticare tutto.
Vi confesso che, se Misa avesse agito così anche nel manga/anime, l’avrei
amata indubbiamente di più.
E
con questo, gentili lettori, siamo arrivati alla fine, e io ci tengo a
ringraziarvi come non ho fatto mai, perché tenevo moltissimo a questa
storia e grazie alla vostra curiosità e al vostro sostegno mi ci sono
affezionata ancora di più. Ringrazio pertanto:
HateQueen, syssy5, Syranjil Sarephen, sadie_, Fede_Wanderer, redseapearl, Alih, otakufangirl97, Sachiyo e starhunter per le recensioni lasciate;
cauilla, DazedAndConfused, InsalataVillage, Miku96,
sadie_, Seleliu, Shadow Eyes, starhunter e _ xXAkikoChanXx_ per aver seguito
questa storia;
syssy5
per averla aggiunta alle ricordate;
cauilla,
Chandrajak,
Sachiyo, Sakujo_Candy the Mongrel,
T e r s i c o r e e _xXAkikoChanXx_ per averla aggiunta alle preferite;
nonché
tutti i lettori che di volta in volta sono venuti silenziosamente a sbirciare
questi capitoli.
Di
nuovo, grazie ancora a KeR
e JunKo,
alias HateQueen
e Alhambra, per avere indetto questo
contest, e a Fe85 e syssy5 per l’accurato giudizio, che riporto qui di
seguito, e l’adorabile banner.
Un
saluto affettuoso anche alle altre partecipanti, Dada4E, Ino;Chan e Ory_StarDust_95, nella speranza di finire di poter leggere presto
le vostre storie!
A
tutti, insomma, grazie davvero. E alla prossima. ♥
Aya ~
Credits: Leave
me alone, © Michael Jackson
~ ~ ~
Prima Classificata: B.A.D
[Beautiful_Agony_of_Dying] di FataFaby89
Originalità: 10/10
Punteggio massimo perché mi è piaciuta molto l’impostazione
della storia come se fosse un lettore cd vero e proprio, dove ascoltare delle
“colonne sonore” (ovvero i capitoletti che la compongono).
Ho trovato originale anche il voler far avvicinare due personaggi come Matt e Misa che nell’anime non si sono mai incontrati, e di
cui nel manga c’è solo una battuta da parte di Matt nei confronti
della ragazza. Mi ha incuriosito anche il breve accenno al primo caso in cui Mello e Matt hanno lavorato insieme (sono un’amante
dei dettagli XD).
Senza tralasciare l’anagramma del titolo: ottima trovata.
Caratterizzazione dei Personaggi: 9.5/10
Sarò sincera: Misa non mi ha mai colpito
particolarmente come personaggio, l’ho sempre considerata una marionetta
nelle mani di Light, ma tu hai saputo “muoverla” in un modo
talmente perfetto da rendermela quasi simpatica. Hai reso plausibili i suoi
comportamenti, giustificandoli con attenzione e precisione, e non ti sei
limitata a tratteggiarla come una “stupida bambola”, ma l’hai
resa consapevole del suo atteggiamento. Inoltre, ho apprezzato tantissimo il
parallelismo tra lei e Matt: con lui, Misa non si
sente la seconda Kira, ma se stessa. Quel singhiozzo
nel momento in cui scrive il nome di Matt sul Death Note e il suo cambiamento
nel finale, fanno proprio capire quanto anche lei fosse legata a Matt-kun, quel ragazzo che l’apprezzava per quello
che era. Il paragone con Diana, poi, l’ho trovato delizioso per
descrivere Misa; diciamo che riassume perfettamente tutte
le sue caratteristiche.
Passiamo poi a Matt: qui non posso esprimermi più di tanto,
perché sia nell’anime che nel manga non è un personaggio
che viene approfondito. Tuttavia, anche in questo caso hai svolto un lavoro impeccabile:
dietro a quel suo fare sornione e accattivante, c’è molto di
più. C’è un uomo che comprende di essere innamorato di una
persona (“una persona sbagliata”, citandoti) e che è
disposto a tutto per amore. Non c’è nulla di scontato o di fuori
posto nel loro rapporto, perché entrambi i personaggi si muovono con
naturalezza.
E infine, Mello: bellissima la descrizione del suo
rapporto con Matt, si vede che quella che li lega è un’amicizia
vera, solida. L’unica cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa sono
le sue lacrime nel finale: per quanto fossero “uniti” e per quanto Mello tenda a lasciarsi trasportare dalle emozioni, non
credo che si lascerebbe andare alle lacrime così facilmente. Ovviamente,
è un punto di vista soggettivo.
A parte questo, hai rispettato pienamente l’IC e hai reso questi
personaggi vivi.
Attinenza ai Titoli delle Canzoni: 10/10
Ritengo che i titoli aderiscano perfettamente al racconto, nulla da segnalare
riguardo a questo punto.
Grammatica: 9.5/10
Ho trovato pochissimi errori:
-“quando nel loro mondo non sarebbe dovuto esserci posto per
nient’altro che non fosse la successione.”: a mio parere, sarebbe
più corretto “avrebbe”;
-“Fin da quando per il mondo era diventato Matt, Matt non aveva
più fatto parte del mondo.”: non mi suona molto questa frase.
Sostituirei “fin da quando” con “nel momento in cui”;
-“e Matt sospirò di sconforto”: “sospirò
sconfortato”;
-“Davanti agli occhi aveva ancora gli occhi di Misa
Amane. Lui gli scostò i capelli dagli occhi”: questa è una
ripetizione;
-“circondato di lui”: “circondata da lui”;
-“Eppure gli occhi, invece”: questa mi sembra
un’incongruenza;
-“avrebbe potuto richiamare l’attenzione di Matt dal di là
della porta chiusa”: “al di là”;
-“desiderava soltanto d’essere guardata finalmente come una
donna”: la “d” è superflua;
-“orribili lente arancioni”: errore di battitura
Anche qui troviamo l’errore della “d” euforica che faccio
notare senza togliere punti alla valutazione: “ed impossessarsi”,
“ad ogni”, “ad occhi”, “ad essere”,
“ad una”, “ad emulare”, “ad un”, “ad
esempio”
Apprezzamento Fe: 10/10
Una storia stupenda, densa di emozioni che ha saputo catturarmi sin dalle prime
righe. Ogni parola è al suo posto, e tutto viene espresso con una tale
intensità, che è impossibile non appassionarsi a questo racconto.
Complimenti.
Apprezzamento syssy5: 8/10
Premetto che è stata la mia prima volta con una fanfiction
su Death Note e che è passato del tempo da quando ho visto l’anime
(in lingua originale sottotitolato), ma ho trovato il triangolo Misa/Matt/Mello davvero
particolare e interessante. Mi ha anche colpita il modo in cui hai strutturato
la storia che secondo me si addice molto alla vicenda che hai narrato. Ho solo
un dubbio: in Giappone non credo festeggino il Natale come da noi e quando dici
del vischio mi sono chiesta “ma da loro si usa?”; in ogni caso ho
archiviato la cosa che una sottigliezza di Misa che
per passare del tempo col suo Light è andata ricercando le usanze di
tutte le culture riguardo il Natale.
Totale: 57/60