Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Hikari93    17/06/2011    4 recensioni
Naruto è un ragazzino ricco, che si ritrova, quasi per puro caso in un locale niente male, soprattutto per quanto riguarda un cameriere moro dalla "doppia personalità". Niente di complicato, se vi va, leggetela.
Genere: Comico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

IL PRIMO PASSO


Image and video hosting by TinyPic



 

 
 

Che pace! Nonostante l’estate sia quasi giunta a termine e nonostante alcune giornate di pioggia che ci sono state, il clima è generalmente caldo. Sento un calore maggiore in prossimità delle guance, sensazione abbastanza fastidiosa. Sono ancora frastornato, ma qualcosa mi dice che è ora di spalancare gli occhi e di far cominciare un’altra giornata. Però il mio corpo non mi dà ascolto, lasciandomi in balia del tepore che sfianca ogni mia singola membra. Mi giro e mi rigiro nel letto, sperando che sia ancora notte, desiderando che la sveglia che ho dovuto poggiare sul comodino non suoni mai. Abbraccio il cuscino, alla ricerca di un’inesistente freschezza. Tutto ad un tratto, nella mia mente, l’oggetto diventa una persona. Ma non è un individuo normale, bensì è lui. Sasuke.
Quanto è cambiata la mia vita da quando l’ho conosciuto? Spesso mi sono fatto questa domanda e altrettante volte mi sono risposto. E’ strano pensare che una sola aggiunta nella propria vita possa comportare certi cambiamenti. Mi appaiono le immagini degli ultimi giorni che abbiamo passato insieme. Ci siamo dedicati soprattutto allo studio, ma non sono mancati altri gesti. Sasuke non è il tipo da baci e carezze in ogni momento, e non è nemmeno il tipo da confessare i suoi sentimenti apertamente. Però ho visto qualcosa di più in lui. So che si è innamorato di me anche lui. No, non è solo una mia fantasia. E’ soltanto un giro di pensieri inutile, anche perché capita molto spesso che sia lui a prendere l’iniziativa. Dopo l’orario di lavoro, si intende. Perciò è quasi ovvio che mi ami, no? Non mi sembra il tipo da sfruttare la gente. Proprio lui, poi! Me lo ricordo eccome il nostro primo incontro, così come mi ricordo quello che siamo detti in seguito, quello che mi ha detto. Pensava che io volessi in qualche modo approfittarmi di lui, prenderlo in giro. Sono felice che col tempo abbia iniziato a fidarsi di me. Sorrido, strusciando la faccia vicino al piumoso e morbido cuscino, biascicando un “Sasuke” di tanto in tanto.
Mi sembra di stare in Paradiso. Mi sento anche abbastanza ridicolo per il sentimento che provo. Mi vedo come una ragazzina innamorata, che non sa fare altro che smancerie davanti alla persona di cui è innamorata. Per fortuna, sto imparando a “trattenermi” davanti a Sasuke e a comportarmi un po’ meno da idiota. Purtroppo, però, non riesco a fare lo stesso quando sono da solo. I pensieri mi attaccano, quasi obbligandomi ad essere stupidamente felice per la mia relazione. E’ una sensazione facile da provare, ma difficile da descrivere. Chissà… forse reagisco così soltanto perché sono i primi tempi. Lascio che un sorriso mi si disegni in faccia.
Il suono della sveglia mi fa letteralmente saltare in aria. Ero talmente concentrato a pensare all’Uchiha e a me, che avevo rimosso tutto il resto. Spalanco gli occhi, quasi come stessero per uscirmi dalle orbite, scatto in piedi come una molla. Tutto il piacere provato fino a pochi secondi fa si dissolve. Come potrei, infatti, essere felice? Oggi si torna a scuola, dannazione.
 
-Senti un po’ teme, perché non vieni anche tu a scuola con me?- mi disse Naruto, qualche giorno fa. Girò la testa di lato e mi guardò innocentemente, ancora una volta sottovalutando la mia situazione.
Non gli risposi.
-Teme!- mi richiamò all’attenzione.
-Dobe, hai finito l’esercizio?- cambiai argomento, cercando di distoglierlo dal suo intento. Avevo imparato a mie spese come poteva essere insistente Naruto. Se si volevano evitare degli assurdi mal di testa, era meglio non destare la curiosità dell’Uzumaki. Quando si impuntava, era la fine: finché non veniva a conoscenza dei tuoi problemi, o di quello che si era prefisso di sapere, ti perseguitava.
-Non cambiare discorso, teme!- continuò, puntandomi la matita contro.
Guardai suddetti oggetto e proprietario con indifferenza, alternando lo sguardo dall’uno all’altro.
-Torniamo a te e ai tuoi disperati problemi. Ai miei ci bado io.- dissi, dato che i miei occhi non erano riusciti a fare nulla per zittire il dobe. Mi avevo visto con curiosità, come se non capisse dove volessi andare a parare.
-Problemi? Che tipo di… ah, giusto.-
Diversamente da come avevo supposto, Naruto non si era avvilito, non era diventato scuro in volto come in altre occasioni. Aveva semplicemente smesso di parlare – beh, un miracolo in pratica – e iniziato a… pensare? Cosa ancora più strana della prima.
-Potresti seguire sui miei libri!- partì all’attacco. Non si sarebbe arreso finché non avesse trovato la soluzione al problema. Il mio udito e la mia pazienza sarebbero state messe a dura prova.
-Lascia stare, è meglio.-
Mi limitai a questo, senza aggredirlo. Tempo fa, probabilmente, gli avrei urlato contro, dicendogli di non essere un poveraccio: non avevo mai accettato la mia situazione economica, avevo fatto di tutto per sfuggirle. E, ora, ci stavo riuscendo solo grazie a Naruto. Orochimaru aveva trovato molto fruttuoso il mio impiego di “insegnante privato” ad una delle persone più ricche del Paese, quindi aveva acconsentito a farmi intraprendere quell’attività invece del mio solito “lavoro notturno”… che, poi, sarebbe comunque terminato con l’inizio dell’autunno.
-Se ti pago io i libri e poi mi restituisci tutto man mano?.- propose speranzoso. Gli brillavano gli occhi dalla gioia, come succedeva sempre quando gli sembrava di avere un’idea geniale. Beh, peccato che il suo sentimento non era condiviso dal sottoscritto.
-Non è solo questo il punto.-
Sperai vivamente che la smettesse di torturarmi. Del resto, sperare non mi sarebbe costato nulla.
-Ovviamente ti pagherei anche le altre cose che servono!- insistette.
-Naruto smettila.- lo avvertii. Avrei potuto perdere la calma da un momento all’altro. Percepivo già il sopracciglio inarcarsi quasi autonomamente.
-Potresti insegnarmi più cose seguendo le mie stesse lezioni! Senza contare che seguirei meglio!- sbuffò, mettendo il broncio come un bambino capriccioso. E per completare il tutto, si portò anche le braccia al petto e girò leggermente la testa di lato, come se volesse fare l’offeso. Forse voleva “farsi credere”.
-E perchè seguiresti meglio, di grazia?- lo provocai, sporgendomi più in avanti. Non mi ero mai fatto gli affari degli altri, non mi era mai interessato cosa pensassero. Con Naruto era diverso, e in questo caso lo era ancora di più.
-Perché tu sapresti infondermi fiducia in me stesso. Ed io ho tanto bisogno di fiducia in me stesso per quanto riguarda la scuola.- sorrise malizioso, avvicinandosi e baciandomi il collo.
Nonostante la sensazione di umido sulla pelle mi fosse piaciuta, lo allontanai da me, ma non molto. Giusto quel po’ di spazio necessario per guardarci negli occhi.
-Io credo che ti distrarresti, invece. Non riesci a mantenere la concentrazione per poche ore di studio- dicendolo, indicai il mio collo, piegando la testa -figuriamoci per una mattinata intera. Senza contare lo studio pomeridiano che dovremmo fare. Perderesti tempo a guardarmi. Pensi che non me ne sia accorto che lo fai?- chiesi, sfiorando le sue labbra con le mie.
-Saresti sempre più interessante delle lezioni, teme. Oltretutto, se fossi attento e diventassi troppo bravo, tu non mi faresti più da insegnante.- dichiarò, cingendomi la vita con le braccia e facendo aderire il suo corpo al mio.
-Non riusciresti mai a superarmi, dobe. Avresti sempre bisogno di me.-
Lo baciai, e questa volta non fu solo di sfioro. Non volevo che il mio impiego si perdesse in altre sciocchezze – come lo scambio di “effusioni amorose” col dobe – anche perchè venivo pagato, ma a volte era più forte di me. Mi lasciavo guidare dall’istinto, dalla voglia crescente che sentivo di lui. Purtroppo, però, dovevo mettere fine a quel momento, prima che fosse sfociato in qualcosa di più.
-Basta.- dissi convinto, allontanandomi.
Ci rimase un po’ male, lo capii dalla sua faccia. Ma subito si riprese, difatti, ricominciò a ciarlare quasi subito.
-Ma allora ci vieni a scuola con me?-
Rotai gli occhi, infastidito dalla sua insistenza.
-Parlerò con Orochimaru.- esclamai, arresomi, ormai, alla capacità di persuadere del mio compagno. Ci tenevo ancora alle orecchie.
-Evvai!- gridò, abbracciandomi. Anzi, stritolandomi, e facendomi cadere dalla sedia. E lui addosso a me. Il dobe era un vulcano in eruzione, sempre e comunque. Con lui nei paraggi, proprio non si sapeva come sarebbero finite le cose. Pensai che alla fine riuscisse a portarti sempre dove voleva.
-Però ci vengo anch’io!- affermò.
Mi limitai ad annuire, avvilito. Non me la sentivo di sostenere un’altra battaglia contro la sua testa dura.
Così, dopo aver terminato la lezione pomeridiana che dovevamo svolgere, ci decidemmo ad andare a parlare col mio tutore. Per strada, Naruto mi teneva per un braccio, sogghignando. Era ancora felice per essere riuscito nel suo intento. Giunti dove abitavo, trovai Orochimaru in compagnia di Jiraiya. L’Uzumaki rimase sbalordito quanto me, solo che lui spalancò occhi e bocca in un modo incredibile.
-Ma… che ci fai qui?- cominciò il biondo, indicando il suo padrino.
L’interpellato rise, portandosi alla bocca un bicchierino di saké.
-I casi della vita!- disse poi, continuando a ridere. -Sai che io e Orochimaru ci conoscevamo già?-
A quell’affermazione, mossi impercettibilmente l’occhio, in segno di nervosismo. Non sapevo perché il mio corpo avesse agito così.
-E dove?. Domandò Naruto, curioso. Si era calmato all’improvviso. Sempre più spesso, pensavo che avesse problemi di doppia personalità. O tripla, perché no. Passava da un’emozione all’altra senza difficoltà. Io, invece, ero restio persino ad ammettere che mi piaceva la compagnia di qualcuno. Proprio l’opposto, in pratica.
-Vecchi compagni di scuola.- rispose il mio tutore, dopo aver bevuto.
Jiraiya annuì.
Io rimasi in silenzio, pronto ad ascoltare qualunque tipo di richiesta da parte di Naruto, tipo ulteriori informazioni o quant’altro: avevo capito che era un tipo a cui piaceva farsi gli affari degli altri. Ma non mi arrivò nessun suono, per cui mi volsi verso il biondo, scoprendo che mi stava guardando.
Strinsi gli occhi, cercando di capire cosa volesse significare quell’occhiata. Poi, una sua gomitata risvegliò i miei sensi, che sembravano essersi assopiti.
Quasi all’improvviso, mi ricordai il motivo per cui ci trovavamo lì.
-E’ mia intenzione riprendere gli studi.- cominciai, vedendo con la coda dell’occhio che Naruto annuiva. -Dalla prossima settimana ritornerò a scuola.-
Mi sentii quasi libero, dopo aver pronunciato quella frase. Non che io non avessi mai avuto la forza di alzare la testa da solo, ma probabilmente mi ero sempre fidato troppo poco degli altri. Avevo sempre voluto fare di testa mia, rifiutando le molte mani che mi venivano offerte. Ma mi sembravano tutte degli appigli insicuri. Solo quella di Naruto mi era apparsa diversa.
-Così potrà continuare a farmi da insegnante privato! Anzi, sarà ancora più efficiente!- rincarò l’Uzumaki. Apprezzai il suo gesto, ma nello stesso momento in cui gli fui riconoscente, seppi che non glielo avrei mai confessato.
I due ci rifletterono sopra. Del resto, la situazione riguardava un po’ entrambi.
-Mi sembra un’ottima idea!- esclamò Jiraiya. -Tu che ne dici?- fece, rivolto all’altro, all’unico che non aveva messo voce in capitolo.
Questi si fece sì col capo, dopodichè mi squadrò.
-Spero ne valga almeno la pena.- sibilò.
Lo guardai con odio, infine mi voltai. Non avevo la minima intenzione di restare a parlare troppo con lui.
-Bene.-
Mi concessi solo un’ultima parola, poi mi incamminai verso camera mia, trascinandomi dietro anche Naruto. Sentii gli altri due continuare a parlare.
-Stanno diventando proprio buoni amici.- disse Jiraiya, il tono allegro che gli avevo sempre sentito usare.
-L’ho notato.- rispose l’altro, la solita voce che detestavo.
Durante il tragitto, sia io che il dobe restammo in silenzio. La casa non era troppo grande, quindi non ci impiegammo molto per arrivare a destinazione. Naruto si sedette sul letto, mentre io restai alla finestra.
-Contento ora?- esclamai, leggermente irato. Ma non ce l’avevo col dobe. Più che altro era la sua presenza del mio tutore a mandarmi in escandescenza. Non vedevo l'ora di potermi liberare della sua dannata presenza.
-E come potrei non esserlo!- ridacchiò, portandosi le mani dietro la testa e cominciando a dondolarsi, fino a stendersi del tutto. -Non credi che questo sia il primo passo?- chiese, improvvisamente più serio.
Io capii all’istante. Si riferiva alla libertà che da tanto desideravo ottenere, e in un certo senso, sì, aveva ragione. Ma non volevo perdermi troppo in quell’angosciante discorso. Quindi, risposi con un sì veloce e diretto. Ma c’era una cosa che dovevo necessariamente fare.
-Approposito di questo Naruto, c’è una cosa che vorrei dirti.-
Si alzò, facendosi forza con le braccia.
-Grazie.-
 
Ed è stato proprio a causa di quel giorno – circa una settimana fa – che sono appena uscito di casa, diretto verso la scuola. Comincio a camminare piano, anche perché sono in largo anticipo. Non dico di essere emozionato come uno studentello al suo primo giorno, ma di certo quello che sto facendo è un passo importante. Pian piano, riuscirò ad ottenere tutto il resto.
Mi sono dato appuntamento con Naruto presso una panchina, che si trova poco distante dall’edificio scolastico che dobbiamo raggiungere. Come ho già detto, sono in anticipo. Mi aspetto, invece, che il dobe arrivi almeno puntuale. Del resto, l’ho avvisato: se non si presenterà in orario, me ne andrò senza di lui. Mi siedo sulla panchina, appoggiandomi, completamente rilassato, ad essa. Manca esattamente un quarto d’ora alle otto. Naruto dovrà stare qui al massimo per le otto meno cinque.
Nell’attesa, non riesco a fare a meno di pensare a come sarà quest’anno scolastico. Non sono una persona socievole, perciò dubito che mi farò qualche amico… almeno inizialmente. Poi, ci sono i libri: per i primi tempi studierò con quelli di Naruto, ma solo il tempo che i miei siano disponibili. Chiudo gli occhi, deciso a rilassarmi e a non pensare a niente, a godere della tranquillità che c’è. Non c’è uno spiffero di vento, una fine estate decisamente troppo calda. Persino la camicia a maniche corte che indosso sembra essere un maglione di lana. Mi faccio aria con una mano.
-Sasuke!-
La voce squillante di Naruto mi porta ad aprire un occhio. E’ tutto trafelato. Sebbene non sia in ritardo – ma quasi in anticipo – si sta muovendo a passi svelti. Avrà capito che le mie non erano solo parole: me ne sarei andato davvero senza di lui.
-Hai fatto un nodo terribile alla cravatta.- affermo, guardandolo dalla testa ai piedi. Ovviamente i “buongiorno” non fanno per me, per cui non potevo non iniziare la prima conversazione giornaliera in uno dei miei modi bizzarri. Ciononostante, non posso fare a meno che trovarlo attraente anche così.
-Ops.- ridacchia. -Sarà stata la fretta.- si scusa, cacciando la lingua.
-Non hai messo la sveglia all’ora che ti ho detto?- indago.
-No. Era impossibile svegliarsi a quell’ora!- si lamenta, aprendo le braccia per sottolineare l’immensità spaventosa della cosa.
Snobbo le sue ultime parole, sarebbero solo motivo di discussioni inutili.
-Vieni qua, fattela aggiustare.-
Senza aspettare risposta né altro, lo tiro verso di me, intenzionato a legargli l’indumento in modo decente, ma lui è più veloce di me. Difatti, mi scocca un veloce bacio a stampo, beccandosi una mia occhiataccia.
-Era solo il buongiorno!-
 
-Sasuke, non ti senti emozionato?-
Lo guardo come se avesse detto la cosa più stupida del mondo. Beh, in effetti…
-Dovrei?- domando, retoricamente. -Mi sento… normale. Tu invece?-
Non riuscirei a confessargli che avverto una leggera punta di agitazione, in me. Sarebbe svelarmi completamente ai suoi occhi, rendergli noto tutto. E non è questo che voglio.
-Io?- mi fa, senza nascondere un pizzico di terrore. -Ogni anno è la stessa storia, Sasuke! Ogni anno è terribile, sempre più terribile. Odio la scuola e vorrei starmene ancora in vacanza, così da dormire fino a tardi e fare quello che voglio! Però, a differenza degli anni precedenti, ci sarai tu ad assistermi!- sorride, poggiandosi a me.
Me lo scrollo di dosso.
-Non ora.- ordino. -Non è il momento.-
-E più tardi?- bisbiglia, vicino al mio orecchio, cercando di essere il più malizioso possibile.
Non rispondo, ma arrossisco lievemente. Per fortuna ho accelerato il passo, ragion per cui Naruto non mi ha visto.
 
-Ecco a te! Ti presento il cortile della scuola!- esclama il dobe, con evidente sarcasmo.
-Non fare l’idiota.- ribatto, infastidito.
Lui sbuffa. Poi, d’improvviso – più esattamente, proprio mentre mi sta sorpassando – lo sento gridare.
-Ciao Kiba!-
Inutile dire che le mie orecchie sono andate a farsi friggere.
-Non gridarmi nelle orecchie!- tuono, ancora più innervosito, afferrandolo per un braccio e stritolandoglielo.
Lui accenna ad un sorriso preoccupato, prima di essere sopraggiunto da quel Kiba che ha chiamato. Forse quando mi ha telefonato ieri sera me ne ha accennato, ma non avevo voglia di ascoltarlo.
-Buongiorno! Come fai ad essere così pimpan…-
Al nuovo arrivato muoiono le parole in bocca quando mi vede.
-E lui chi è?- chiede a Naruto.
-E’ un mio amico! Da quest’anno, frequenterà la nostra stessa classe!-
-Uno studente nuovo? Quando lo sapranno le ragazze, faranno la fila per vederlo!- rise quello, per poi girarsi verso di me.
Con la coda dell’occhio, scorgo negli occhi azzurri di Naruto un lampo di rabbia. O, forse, gelosia?
-Piacere, io sono Kiba Inuzuka! Sono il cugino di Naruto.- allunga una mano verso di me.
All’inizio non faccio altro che guardarla, ma poi la stringo. Un semplice gesto, dopotutto.
-Sasuke Uchiha.- spiego. Non direi mai “piacere della tua conoscenza”, né altro. Anche perché non sarebbe troppo vero.
-Su dai, Shikamaru ci sta aspettando all’ingresso con tutto il resto della combriccola! Li avevo visti prima che mi chiamassi.- sorride l’Inuzuka, scattando in avanti. -Muovetevi!-
Il dobe sorride, un sorriso tirato, che non gli appartiene.
-Che hai Naruto?- domando, squadrandolo.
-Niente. Solo che mi dà fastidio.- replica, dicendomi tutto e niente.
-Cosa?- chiedo, sapendo che altrimenti non aggiungerà altro.
-Che altri o altre che siano, possano innamorarsi di te.- confessa, leggermente rosso.
Accenno ad un sorriso – strano da parte mia – e mi avvio, lasciandolo a farsi i complessi da solo. Anche se qualcuno si innamorasse di me, io mi sento solo di una persona. E quanto è stupido il dobe, per non arrivarci?
-Aspettami Sasuke!- urla, cercando di ricomporsi e di raggiungermi.
Arrivati “al cospetto” degli appartenenti del gruppo, scruto ogni faccia: c’è proprio di tutto. Dall’annoiato, alle ragazzine sbalordite. Chissà cosa succederà in questo lungo anno scolastico. Tuttavia, prenderò tutto come verrà, mettendoci mano dove non mi andrà bene.
-E allora.- esclama Kiba. -Ragazzi e ragazze, e soprattutto ragazze, ecco a voi il nostro nuovo compagno di classe!-
Tutti mi osservano, ma la cosa non mi tocca. Del resto, non ero abituato ad essere, mio malgrado, sempre al centro dell’attenzione?
Naruto, però, sentendo che il cugino continua ad associare la parola “ragazze” al mio nome, si innervosisce. Lo intuisco dal fatto che mi sta stritolando la camicia.
-Lui è Sasuke Uchiha!- mi presenta l’Inuzuka, prima che potessi farlo io.
Tanto non ne avevo alcuna voglia.

 



 



 
 
Mamma mia e che sudata per scrivere queste 3108 parole! Ci ho messo ben due ore e quaranta! (wow, ce l’ho fatta a mantenere questa lunghezza >w<)
Personalmente il capitolo non mi soddisfa. Beh, dato che quello precedente mi era piaciuto, questo doveva farmi pur schifo, era normale! -__-“
Una piccola precisazione (forse anche inutile): la parte in corsivo è una sorta di flashback, gestito dal punto di vista di Sasuke, per questo i tempi sono al passato. Spero di non aver sbagliato nulla, ma qualche errore mi sarà capitato e per questo mi scuso.
Mi impegno per mantenere i personaggi IC, ma sono consapevole di non riuscirci. Mi scuso anche per questo.
 
Se avete del tempo da perdere e vi va di leggere qualcosa di demenziale su questi due, fate pure! ^__^
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=730504&i=1
 
P.S. Ovviamente le recensioni non dispiacciono mai! ;)

 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Hikari93