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Autore: stylessmurf    19/06/2011    4 recensioni
Le presi il viso tra le mani, asciugandole le lacrime sulle guance, poi le accarezzai i capelli e le posai un bacio sulla fronte.
Solo dopo qualche minuto, dopo essersi calmata, riuscì a parlare, e preferì con tutto il cuore che non l'avesse mai fatto.
«Tu sei il mio migliore amico, Harry»
Se qualche giorno prima, quella era l'unica frase che riusciva a darmi stabilità mentale e fisica, ora mi distruggeva.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You look like a chocolate! •

 

Ero lì, tranquilla, a poltrire, quando un cuscino mi colpì in piena nuca. Un ottimo risveglio, devo ammetterlo. Ma oramai mi ero abituata a tutto quel caos, mi ero abituata a loro. Anche se non ci sarei mai, e dico mai riuscita (e probabilmente, nemmeno avrei provato a sopravvivere) se non fosse stato per lui.

«Maaaaars! C'è la colazione!» Ecco, come al solito si introduceva nei modi più strani nei miei pensieri. Ma d'altro canto, non potevo farci nulla. Lo adoravo troppo per negargli qualsiasi cosa.

Un precedentemente ovattato rumore di passi si fece più vicino, ma era calmo: quasi cercasse di svegliarmi dolcemente, o meglio, nei limiti della dolcezza. Sentì il calore della sua mano sulla spalla coperta dalla mia enorme maglietta-pigiama viola.

«Mars, dai svegliati! Non vorrai che Louis e Zayn arrivino a non lasciarti nemmeno una briciola, vero? Perché non manca molto..» Doveva svegliarmi, ma la sua voce era fin troppo ipnotizzante per me. Come l'idea del rimanere senza cibo, d'altronde. Spalancai presto gli occhi, trovando due enormi occhi azzurri-verdi ad osservarmi ridenti. Lo vidi piegato sulle ginocchia e gli sorrisi, quando la sua cascata di riccioli castani ricadde dolcemente ad accarezzarmi il viso per un po'. A mia volta gli accarezzai una guancia, con una dolcezza che era tipica di noi. Rise roco e mi scompigliò i capelli, rialzandosi e facendomi segno di alzarmi in fretta, e così feci. Agli occhi di tutti, potevamo sembrare due fidanzati che si danno il dolce risveglio, ma per capirci davvero bisognerebbe vivere dentro noi. Il nostro affetto-rapporto è qualcosa che solo noi riusciamo a comprendere, e sarà così fin quando sarà il mio migliore amico. Mi alzai dal letto leggermente barcollante e mi diressi pigramente verso la cucina, strofinandomi gli occhi semichiusi. Immediatamente, quando varcai l'arcata rettangolare in legno, sentì un qualcosa di estremamente caldo sulla mano. Molto, molto caldo.

Urlai per la leggera ustione spalancando gli occhi stanchi su quella che sembrava una brioche appena sfornata. La feci saltellare da un palmo all'altro per poi lanciarla su un piatto.

«MA SIETE COMPLETAMENTE RINCRETINITI?!» Tuonai, rossa come un pomodoro per la rabbia.

«'Giorno Mars, dormito bene?» Mi chiese una voce a qualche passo da me, mentre scostava la sedia vicina al tavolo per riprendere a mangiare tranquillamente.

«LOUIS TOMLINSON, prima o poi TI UCCIDO» Intimai, pronunciando il suo nome quasi fosse una delle peggiori bestemmie. O una maledizione Maya.

«Scusami Mars, se non avessi fatto le brioche non ti saresti scottata..» Confabulò il biondino alto quanto me che stava ai fornelli.

«Non preoccuparti Niall, non potevi sapere a che stadi arrivasse l'idiozia di Louis» Sorrisi e lui mi sorrise di rimando, tornando a far ondeggiare sulla padella quelle che sembravano delle future frittelle. La fragranza gustosa mi spinse a chiudere gli occhi, un ammasso di ricordi estremamente dolci mi riempì la mente..

«Oddio! Le ragazze di twitter mi amano! ~» La voce di un Zayn particolarmente euforico mi distrasse e roteai gli occhi al cielo, allontanando la sedia dal tavolo per sedermici.

«Zayn, lo ripeti da questa mattina!» Fece un Liam particolarmente impegnato nello strimpellare con la chitarra, nella speranza di un'illuminazione per la canzone originale che avrebbero dovuto scrivere per fine estate. Mi salutò con un “'Giorno” distratto e da lì capì che era meglio lascialo lavorare.

Mi guardai in giro: dovevo ancora abituarmi a quella luminosissima cucina. E come se non bastasse, quando il mio migliore amico entrò nella stanza, sorridente come sempre, essa parve brillare ancor di più.

«Frittelle e Brioches, Harry!» Annunciò allegro Naill. Harry gli diede una pacca sulla spalla e prese a guardarmi ridente. A quanto pare, avevano rievocato in noi i medesimi ricordi.

 

 

«Tesoro, oggi abbiamo degli ospiti a cena, vengono da molto lontano. Saranno una signora ed il suo bambino, avete la stessa età, quindi potete giocare insieme.. Sii carina con lui, mi raccomando»

«Va bene mamma!» Disse la bimba dai codini castani, annuendo. In quel momento il campanello suonò, e la madre della bimba si precipitò frettolosa alla porta. Quando la aprì, dopo aver gentilmente salutato, entrarono dentro casa una donna dai lunghi boccoli castani e due grandi occhi verdi; accanto a lei, un bimbo di circa quattro anni, con riccioli castani e occhi azzurro cielo; le guanciotte rosse e la pelle chiara, come un piccolo angelo.

La bimba si avvicinò a lui, nel suo bel vestitino lilla, e lo salutò con un cenno della mano.

«Ciao! Io sono Martina, tu sei..?»

«Harry.. Mi chiamo Harry»

«Ma lo sai che hai degli occhi carinissimissimissimi?»

Il bimbo arrossì, spostando lo sguardo in basso.

«Ti va di fare un gioco?» Propose la bimba, d'un tratto. Lui la guardò spalancando gli enormi occhioni, e ben presto le sue labbra si aprirono in un sorriso raggiante.

«Sì, 'Mars'!»

«'Mars'?»

«Sì! E' carino, non trovi? E poi sembri un cioccolatino!» Rise, afferrandole la mano.

«Bambini! A tavola!» Sentirono la mamma di Martina chiamarli, e la bimba fece strada fino alla cucina.

«Mi scuso davvero per essermi confusa.. Ma è l'abitudine!» Si giustificò, in un certo senso, la madre di Harry «Insomma, non sono ancora abituata al cambio d'orario, pensavo che saremmo arrivati di mattina..»

«Non si preoccupi, non si preoccupi!» Rise la padrona di casa. Presto anche i bimbi notarono le frittelle e le brioches nel cesto che la donna aveva portato.

Risero di gusto, e per quella sera cenarono con Frittelle e Brioches.

 

 

Finita la colazione, andai in camera per rendermi presentabile. Mi fermai davanti allo specchio e mi osservai, quasi curiosa. I miei capelli erano sempre uguali, solo molto più arruffati del solito. La mia pelle era pallida e, come sempre, le guance rosa erano l'unica cosa in grado di dare un po' di colore al tutto. Gli occhi erano quelli di sempre: un color cioccolato con sfumature dorate all'interno.

Sono una ragazza di sedici anni che vive con cinque ragazzi, per di più star. Tutti i ragazzi, insieme, sono i One Direction. Harry Styles è il mio migliore amico da quando avevamo appena quattro anni l'uno, ed è la persona più importante per me. Ho stretto amicizia anche con gli altri ragazzi, e per tutti ora sono una specie di sorella, la “mente pesante” del gruppo. Ecco perché ho iniziato a vivere insieme a loro. Non c'è imbarazzo o altro tra di noi, solo una sana e salda amicizia.

Ma nessuno, per me, è come Harry.

Lui mi completa: senza di lui non saprei cosa fare, dove andare o per quale motivo respirare. Lui è il mio tutto, e nessuno potrebbe mai sostituirlo. Mi sono trasferita dall'Italia in Inghilterra per lui, e adesso è persino la mia famiglia.

Salve, mi presento: Sono Martina, detta Mars, vivo con cinque ragazzi ed il mio migliore amico è una star.

   
 
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