Il sole di settembre regnava sovrano in cielo, dispensando raggi solari a più non posso fino a riscaldare la Terra. Era passato un anno e poco più da quando Hermione si era ritrovata a vagare a Notturn Alley e quell’anno si era dimostrato ricco di cambiamenti e pieno di eventi significativi. Hermione, in cucina con una ciotola di patatine al formaggio, fece un rapido bilancio dei mutamenti della sua vita: era sfuggita dai Mangiamorte, aveva ritrovato i suoi amici, l’artefice della sua spossatezza psichica era stato rinchiuso ad Azkaban, si era innamorata davvero e ultima cosa, ma non meno importante, aveva compreso la gioia di essere madre.
Infatti, dopo sei mesi erano di nuovo tutti riuniti al maniero per un lieto evento.. Tutto era addobbato con un tenue colore azzurro, proprio come il cielo. L’aria era decisamente allegra e frizzante e in casa c’era un clima gioioso. Tutti parlavano sereni, guardando con tenerezza quel meraviglioso bambino che ridacchiava felice nella sua culletta, ignaro del fatto che le persone fossero lì per lui. Blaise era nato, aveva già un mese. Le sue manine si agitavano nell’aria alla ricerca della mamma, in attesa che ella lo prendesse in braccio. Hermione era radiosa, lo sollevò dolcemente e gli diede un bacio sulla nuca per poi poggiare la ciotola sul tavolo, ciotola che fu agguantata subito da Ron. Quel bambino era la cosa più bella che le fosse capitata. L’ex Grifondoro lo guardò con attenzione: i capelli del bimbo erano di un color biondo scuro, simili a quelli di Draco, ma ricci come quelli della madre, e gli occhi.. Beh, gli occhi erano qualcosa di splendido, uno spettacolo: non si capiva bene il colore, era un mix di azzurro e nocciola, erano semplicemente divini, così vispi e vitali che esprimevano contentezza e gioia! Era un bambino davvero incantevole. Per quell’occasione indossava una tutina celeste, morbida e calda, adatta al periodo autunnale.
Ogni singolo invitato fremeva per tenerlo in braccio, e la cosa parve piacere al piccolo perché passò metà giornata ad essere coccolato. Prima spettò alla signora Zabini che, non appena tenne in braccio quel marmocchio, si vide il volto inumidito dalle lacrime.. Sapere che quel bambino si chiamava in quel modo in onore del figlio scomparso le aveva raggiunto il cuore, vedeva in lui la speranza. Poi toccò anche alla nonna Narcissa, ella cullò teneramente il suo primo nipotino. Hermione sorrise, era seriamente convinta che la Black fosse davvero una persona degna di stima e di rispetto. Purtroppo era stata soggiogata da quel lurido e meschino individuo. Ma come fargliene una colpa? Era innamorata, e l’amore spesso mette da parte ogni difetto per vedere solo ciò che di buono c’è.
Intanto il piccolo Blaise continuava a passare di mano in mano e, come ultima tappa, finì al sicuro tra le braccia di suo padre.
Come sono belli insieme, constatò Hermione emozionata , non posso chiedere di meglio.. Ho tutto ciò che desidero, e sorrise.
Draco guardò Blaise con soddisfazione e gli accarezzò delicatamente la testa, poi chiamò Hermione a sé, la strinse forte col suo braccio libero, quasi a sottolineare che lui sarebbe sempre stato lì con loro, per proteggerli ed amarli.
Ma oltre a Blaise c’era anche un’altra bambina che attendeva di essere coccolata: Lily Jane. La bambina se ne stava comodamente tra le braccia di Harry, una folta chioma nera come l’ebano, capelli lisci come la seta, e gli occhi grigi, tendenti all’azzurro come quelli Ginny. Portava un vestitino rosa, che la faceva sembrare una piccola bambola, con un’espressione dolcissima. Oltre ad essere la gioia di Harry e Ginny era una delle cose più belle per Molly, erano incredibili le scene tra loro, ogni volta che la portava in grembo scoppiava a piangere e la bambina batteva le mani!
Harry si avvicinò, insieme a Ginny ed alla pargoletta, alla nuova famiglia Malfoy. Si misero tutti in posa, aspettando che li raggiungessero anche Ron e Pansy, anche lei con il pancione.
Com’è strana la vita,rifletté Hermione, e pensare che tra alcuni di noi c’era un rancore e un odio profondo e ora, invece, tutti qui, felici.. Questa sembrava dover essere una storia dal risvolto triste, al contrario, si è dimostrata tutto l’opposto.
Evidentemente anche gli altri stavano pensando la stessa cosa dato che riuscirono ad avere un sorriso naturale e genuino al momento dello scatto della foto: avevano immortalato in una foto uno dei ricordi più belli dello loro vita. Uniti. Amici. Per sempre.
 
Mentre gli invitati mangiavano le pietanze preparate da Hermione e da Molly e chiacchieravano allegramente seduti sui divani dell’ampio salone, qualcuno suonò il campanello. Il chiasso impedì di udire il suono, pertanto il nuovo arrivato, impaziente, aprì la porta e seguì il rumore delle parole degli ospiti. La figura si appoggiò allo stipite della colonna che portava alla sala, nessuno pareva essersi accorto di nulla. Ovviamente erano tutti presi a guardare i piccoli bambini dentro il boxe..
« Buonasera », disse con voce forte e chiara.
Draco Malfoy si voltò di scatto, con gli occhi sgranati.. Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille.. Ma non era possibile.. Non poteva essere. Ad Hermione cadde il bicchiere di cristallo che aveva in mano, prontamente salvato da Molly con un colpo di bacchetta. Tutti tacquero, persino il piccolo Malfoy e Lily Jane trattennero il respiro, capendo che qualcosa non andava.
« Oh per Merlino! Sia lodato il Cielo! », urlò in lacrime la signora Zabini lanciandosi in avanti, « Oh figliolo! Blaise caro, vieni qui », piagnucolò la bellissima donna gettando le braccia al collo di un ritrovato Blaise Zabini.
Hermione guardò il suo consorte, attonita. Erano tutti convinti che Blaise fosse morto, eppure ora era lì in carne ed ossa, chiuso in un completo gessato nero. Non era cambiato molto, aveva i soliti capelli ribelli e mossi che gli ricadevano sulla fronte, forse leggermente più lunghi. Le iridi blu cobalto erano sempre brillanti e profonde. Nessuno avrebbe mai detto che quel giovane uomo era stato prigioniero, sembrava un rampollo d’alta società da sempre circondato da lussi e merletti.
« Blaise », esclamò Hermione correndo ad abbracciarlo, « Com’è possibile? Credevo, anzi, lo pensavamo tutti, che tu fossi morto », gli spiegò senza giri di parole. Gli doveva la vita, se non ci fosse stato lui, la riccia non avrebbe mai incontrato Draco e non vi avrebbe messo su famiglia.
Draco si avvicinò al suo migliore amico, non proferendo alcuna parola. Il biondo si limitò a scrutarlo attentamente con le sue iridi color del ghiaccio. Blaise si allargò in un sorriso, mostrando una dentatura perfetta, per poi tendere la mano a Draco.
Il ragazzo, titubante, l’afferrò e si sentì strattonare verso Zabini che lo abbracciò con tutta la forza che aveva.
« Amico mio », sussurrò, « scusami, davvero », disse sinceramente.
« Sei un idiota! », berciò Draco che, però, non poté trattenere un sospiro di sollievo. Aveva di nuovo il suo migliore amico, il come e il perché erano dettagli che non contavano.
La mamma di Zabini osservava suo figlio come se fosse un miraggio, ogni tanto allungava la mano per toccarlo, quasi come avesse paura che svanisse nel nulla.
Tutti i presenti salutarono il bel moro, contenti di rivederlo vivo e vegeto e addirittura meglio di prima.
« Ehi Blaise! », disse Hermione prendendo il ragazzo per il polso, « credo che tu debba conoscere qualcuno ».
La riccia prese in braccio suo figlio, scostandogli un boccolo dalla fronte.
« Lui è Blaise, sai.. Gli avevamo dato il nome in tuo onore », ammise Hermione colma di gioia.
« Oh ma come sei bello », disse Blaise con la classica vocina che si fa ai bambini piccoli, « vieni da zio Blaise, vieni qui », e lo prese dalla braccia esili di Hermione. I due omonimi si guardarono per qualche secondo, poi il piccino cominciò a sorridere benevolmente e a tirare qualche ciocca di capelli neri dal collo dell’ex Serpeverde.
« Ma tu guarda, il figlio di Draco.. Speriamo che non venga come lui », e strizzò l’occhio alla neo mamma.
« Prenderà da me », assicurò la riccia ridendo.
« Lo spero vivamente », disse Blaise ridendo per poi sedersi sul divano di pelle. Mentre il bambino giocherellava con tutto ciò che di Blaise Senior gli capitava a tiro, il ragazzo si girò e notò che accanto a lui si era seduta una ragazza piuttosto spaesata. Ad occhio e croce doveva essere una babbana, forse un’amica di Hermione.
« Ciao », cominciò il moro tendendole la mano, « Blaise, Blaise Zabini », spavaldo come al solito aveva colto l’occasione al volo.
La ragazza lo osservò accigliata, poi allungò la mano per chiudere la stretta, « Chris, Chris Geertz. Ma non credo che sia importante il mio cognome nel mondo magico », disse abbozzando un sorriso.
« Magari per qualcuno potrebbe esserlo », e la guardò con quei suoi occhi blu, notando quanto la ragazza somigliasse ad Hermione, probabilmente era una sua parente, « ci si vede », e si alzò per tornare da Draco e lasciando una Chris piacevolmente colpita dal fugace incontro.
Il quadro famigliare Malfoy era al completo, Hermione aveva di nuovo tutto ciò che potesse desiderare e il piccolo Blaise sarebbe cresciuto con tutto l’amore necessario.


Scusate, scusate e scusate ancora per l'immenso ed imperdonabile ritardo. Vi avevo detto il 7 aprile e sono finita il 24 giugno, ma tra università e lavoro non ho mai avuto modo per scrivere il decimo e ultimo capitolo. Ho deciso di far tornare Blaise, non sopportavo l'idea di vederlo morto e il corpo abbandonato chissà dove.. E poi gli ho fatto conoscere una ragazza! :D 
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, seguito, letto, la mia fic. So che non è pefetta, e so che l'ultimo capitolo poteva essere più bello, ma purtroppo la vita reale mi succhia tutto il tempo!
A presto! :* Chris