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Autore: ferao    26/06/2011    8 recensioni
Raccolta di momenti di vita familiare della coppia Percy/Audrey.
(Terza classificata al "Canon!Pairing Contest" indetto da Taminia)
1. Nostalgia. - E di cosa avresti nostalgia?
2. Tre mesi. Possibile? Non era piuttosto... assurdo?
3. Buio. - Non è stata colpa tua, Percy.
4. Sgualdrina. Audrey Weasley non si arrabbiava praticamente mai.
5. Cliché. "Che aspetti ad andartene?"
6. Fuoco fatuo. Eppure non c'è nulla di più affascinante di un fuoco fatuo.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Audrey, Percy Weasley | Coppie: Audrey/Percy
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Onestamente, non so se vi piacerà; è un  po' (molto) strana.
A sinistra parla Percy, a destra Audrey. Per il resto, ci vediamo in fondo alla pagina.




Fuoco fatuo 
(Un anno qualsiasi, un momento qualsiasi, di notte; uno di quei momenti che seguono all’amore, tra il sonno e la veglia, in cui due persone abbracciate e confuse dimenticano se stesse e dicono – o forse pensano soltanto – cose qualsiasi)

 


(Giovanni Allevi – Come sei veramente)
 


 

 

Sei un fuoco fatuo.
Nelle leggende, i fuochi fatui non sono solo fiammelle sprigionate da chissà quali gas.
Sono piccole creature luminose che di notte confondono i viandanti sprovveduti.
Questi le scambiano per vere luci e le seguono, perdendo la strada.
 

 

Sei un fuoco fatuo.
A prima vista il fuoco fatuo spaventa; vederlo apparire fra le tombe non è considerato di buon augurio.
Quello che più impressiona, però, è la sua incapacità di sprigionare calore.
Chi si avvicina a un fuoco fatuo si aspetta, forse, del tepore.
Tutto ciò che trova, invece, è il freddo.
 

 

Sei un fuoco fatuo.
Avevo una strada da percorrere. Avevo una meta ben precisa.
Ero pronto ad affrontare il viaggio; ero pronto a sacrificare ogni cosa, e l’avevo fatto.
Poi, dal nulla, sei apparsa.
 

 

Sei un fuoco fatuo.
Quando ti ho conosciuto emanavi gelo, invece che calore.
Ogni tuo pensiero era imprendibile, indecifrabile. Chi si avvicinava a te restava confuso da questo tuo atteggiamento.
Sembrava impossibile che tu potessi davvero essere così freddo, così innaturale.
Sembravi una fiamma, potevi essere una fiamma, ma non c’era calore in te.
 

 

Sei un fuoco fatuo.
Sei apparsa, ed eri come una creatura sconosciuta per un viaggiatore notturno.
Fastidiosa.
Affascinante.
Intrigante.
Disorientante.
Avevo una strada, la seguivo. Poi ti ho vista e mi sono distratto.
Ti ho seguita e mi sono perso.
 

 

Sei un fuoco fatuo.
Eppure non c’è nulla di più affascinante di un fuoco fatuo.
Sarà per la sua natura così insolita; sarà per il fatto che di esso conosciamo tutti i difetti ma nessun pregio.
I tuoi difetti erano sotto gli occhi di tutti, sempre; i tuoi pregi erano sepolti sotto un cumulo di stupidaggini.
Che difetto ha il fuoco fatuo? L’assenza di calore.
Che pregio ha il fuoco fatuo? Il suo essere diverso da qualsiasi altra cosa in natura.
 

 

Sei un fuoco fatuo.
Ho cambiato strada, cercando di inseguirti, di raggiungerti, di prenderti.
Come i viaggiatori delle storie.
Solitamente, però, a questo punto le leggende diventano tristi. I viandanti perdono di vista i fuochi fatui, e quando si guardano indietro non ritrovano più nemmeno la strada che dovevano percorrere.
Si sono smarriti, per sempre.

 
Sei un fuoco fatuo.
Non sei uguale a nessun altro.
Non sei migliore, né peggiore.
Non sei più bravo, più forte; non sei più debole, non sei più cattivo.
Sei come sei. Sei come devi essere.
Sei come sei, e mi completi in ogni parte.
 

 

Stavolta però la storia finisce in modo diverso.
Sai perché?
Perché io non mi sono affatto perso.
Mi sono ritrovato.
Credevo di essere sulla via giusta, invece mi stavo solo smarrendo.
Ti ho seguita, confuso, e sono tornato dove dovevo stare.
Sono tornato quello che dovevo essere.
Mi hai fatto perdere e mi sono ritrovato.
 

 

Sei come sei.
L’unico modo per apprezzarti è accettarti per quello che sei.
Volerti bene a prescindere.
Non pretendere da te quello che non riesci a dare.
Non sei un focolare scoppiettante, non sei un rogo ardente.
Sei un fuoco fatuo.
Non voglio pensare a quello che non sei: ti accetto per quello che sei.
L’ho sempre fatto, da quando ti ho trovato.
Da prima di conoscerti davvero.
 

 

Grazie di avermi fatto smarrire.
 

 

È bello averti trovato.
 

 

Sei il fuoco fatuo.
 

 

Sei il mio fuoco fatuo.
 

 

Sei…














Ed eccoci qui; l'ispirazione per questa mi è venuta da questo: al contest per cui questa raccolta è stata scritta, i partecipanti dovevano scegliere un "pacchetto" che nascondeva una coppia canon; questi pacchetti avevano nomi di animali e creature magiche (Cigno, Drago, Scarafaggio etc.) tutti in qualche modo attinenti con la coppia che nascondevano. Io ho scelto Fuoco Fatuo, e - fortuna delle fortune - la coppia che  nascondeva era proprio Percy/Audrey. Alla mia richiesta sul "perché" questa creatura fosse collegata a loro, la mitica giudicia Taminia ha risposto che non se lo ricordava... quindi ho dovuto inventare qualcosa io.
Spero vi sia piaciuta. A Taminia sì, a quanto ho capito ^^
Anche stavolta, chi dice "puccioso" è morto (tranne Nymphy, che - ormai l'ho capito - non ce la fa proprio a farne a meno).
Grazie a tutti, per aver letto/recensito/preferito/seguito
Un abbraccio
Fera



 
 
 
 
 
 

 

   
 
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