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Autore: malfoy _    27/06/2011    5 recensioni
Ash Ketchum ha appena vinto la lega di Sinnoh e grazie ad un regalo dei suoi amici Brock e Lucinda tornerà a casa sua, Pallet Town, per godesi un meritato riposo prima di cominciare nuove avventure.
Nella strada del ritorno, però, inizierà a vagare tra i ricordi di un passato che sembra ormai troppo lontano, e deciderà di andare a salutare una vecchia amica.
Misty però non si è dimenticata di lui e conserva un piccolo segreto che Ash ancora non sa.
Il nostro protagonista comincerà a intraprendere un viaggio ben diverso da quelli a cui è stato abituato, un'avventura tra i ricordi, l'amicizia e l'amore.
Potranno riallacciarsi quei legami che ormai sembravano essere inesorabilmente sciolti dal tempo?
[Pokéshipping/Pearlshipping/Rocketshipping]
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Lucinda, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Salve a tutti!
Come molti di voi già sanno questa storia nasce come Song-Fiction, successivamente trasformata in una normale FanFiction. Vorrei comunque ricordarvi che i titoli dei capitoli richiamano i titoli di canzoni, quindi se siete appassionati di musica - ma anche no! - andate ad ascoltarle e a leggere la traduzione, noterete come sono state scelte in modo azzeccato per i vari capitoli! - modestiaaaa!.
Ci tengo particolarmente a questa FanFiction in quanto mi ritengo una Pokéshipper incallita e soprattutto sono delusa di come mi stanno trattando l'anime, specialmente nell'ultima serie Black and White. I personaggi ormai sono privi di spessore e gli episodi senza alcuna profondità e senza insegnamenti.
Per me Pokémon era quando c'era Misty e ora mi piacerebbe far rivivere la storia per darle un finale che secondo me merita davvero. Spero apprezziate il lavoro e la passione che sto mettiendo in questa FanFiction:)
Non vi tedio oltre se non dicendovi che la storia è ambientata prima degli eventi di Unima, esattamente durante la Lega di Sinnoh (in questa fiction parlo della Lega come essa si svolge nel videogioco).
Buona lettura e, per favore, recensite!



Fire

Garchomp era a terra. Incredibile ma vero, era a terra.
Era come se tutti i sensi di Ash non volessero rispondere agli ordini del padrone. La bocca era semichiusa e senza saliva, gli occhi erano vitrei, l’aria non gli arrivava più al naso, il corpo era tremante e le orecchie sentivano i suoni ovattati.
« Garchomp non è più in grado di combattere, il nuovo vincitore della lega di Sinnoh è Ash Ketchum!» ecco cosa fu a far ritornare alla realtà il giovane allenatore.
Non poteva crederci, il suo sogno di una vita era appena diventato realtà!
Si ridestò completamente dal quella sorta di torpore e cominciò a guardarsi intorno. Tutto ciò che riusciva a sentire erano i boati degli spettatori, i quali urlavano senza sosta il suo nome sfoggiando espressioni adoranti. Ash sorrise al pubblico e poi abbracciò i suoi Pokèmon con le lacrime agli occhi.
Camilla lo raggiunse, gli strinse calorosamente la mano e gli fece i suoi più sentiti complimenti. Subito dopo il campione corse ad abbracciare i suoi amici Brock e Lucinda. Improvvisamente innumerevoli fan intasarono l’arena e Brock, con il loro aiuto, sollevò in alto Ash, il quale alzò una mano in segno di vittoria.
Le urla dei fan sembravano non voler finire mai, e Ash si godette le loro attenzioni tutte fino all’ultima.
La palestra era inoltre invasa anche da giornalisti e paparazzi, i quali si facevano largo tra la folla spingendo chiunque gli si parava davanti solo per avere una foto o un video in diretta del nuovo campione. Questo si che era pane per i loro denti! Dopotutto nei giorni seguenti non si sarebbe parlato di altro se non di Ash Ketchum.
Molti giornalisti tentarono anche di strappare una dichiarazione al campione, il quale però non faceva in tempo ad aprire bocca che qualche fan lo prendeva urlandogli addosso i suoi complimenti e chiedendo un autografo a lui e ai suoi Pokémon.
Sembrarono passati secoli quando, finalmente, Brock riuscì a farsi strada verso l’amico per portarlo via da quella folla. Ash aveva bisogno di riposo, dopotutto l’indomani sarebbe stata una giornata altrettanto stancante, in quanto già avevano in programma almeno una qualche decina di interviste.
 
«Ash!» urlò Lucinda saltando al collo dell’amico per la centesima volta da quando aveva vinto. «Non riesco ancora a crederci! Sei stato meraviglioso!»
I tre amici erano nell’ascensore dell’albergo cinque stelle nel quale alloggiavano esattamente dalla vittoria di Ash. Camilla aveva infatti insistito nel dire che un campione non poteva certo dormire in un Centro Pokémon, e aveva lasciato l’indirizzo del nuovo hotel a Brock.
«Sono d’accordo, tutti i miei complimenti!» aggiunse Brock, guardandolo con orgoglio.
«Ragazzi… non potete capire quanto sono felice!» esclamò Ash con gli occhi che ancora brillavano per l’emozione.
«Ora ti conviene farti una doccia ed andare a dormire, domani sarà una giornata bella tosta» disse Brock, sempre con quel suo atteggiamento da fratello maggiore che riservava ai suoi amici.
Ash sbadigliò e annuì.
«Non ci posso credere!» ripeté Lucinda per l’ennesima volta. «Mi sembra solo ieri che hai vinto la prima medaglia ed ora… ora hai sconfitto Camilla!»
Ash sorrise ancora una volta, ormai i muscoli facciali si muovevano da soli.
L’ascensore si fermò all’ultimo piano dell’albergo e i tre amici percorsero un lungo corridoio fino alla loro suite. Una volta entrati dentro espressioni sbalordite si dipinsero sui loro volti. Non avevano mai visto così tanto lusso!
La suite era a dir poco enorme, con grandi vetrate che si affacciavano sulle luci della città e due camere da letto. I ragazzi esplorarono la suite con le bocche spalancate e, infine, si separarono: Lucinda andò in una delle due stanze da letto mentre Ash e Brock occuparono l’altra.
«Buonanotte, ragazzi! Buonanotte Pikachu» sbadigliò Lucinda.
«Pip lup!» li salutò anche Piplup, il Pokémon che Lucinda portava sempre con sé.
Non ci volle molto a prendere sonno, tutti erano stanchissimi, e gli occhi si chiusero automaticamente non appena le teste toccarono i cuscini.
 
«Pika pika
«Pickachu…» sospirò Ash rigirandosi nel letto. «Lasciami dormire…»
«Ash!» la voce di Lucinda era talmente squillante da far saltare in aria Ash.
«Voglio dormire!» urlò il ragazzo, decisamente più sveglio.
Lucinda si avvicinò a passi svelti verso il letto dell’amico e gli strappò via le coperte.
«Ash Ketchum, tra meno di mezz’ora ci sarà la prima intervista della giornata, non puoi presentarti in pigiama!»
«Hai la delicatezza di un Gyrados!» si lamentò Ash, che, più cosciente della situazione, sgranò gli occhi. «Aspetta… hai detto mezz’ora?»
«Anche meno»
Questa volta il nuovo campione scattò in piedi e corse in bagno a gran velocità. Era davvero tardissimo, perché non l’avevano svegliato prima?
Per qualche minuto, mentre si sciacquava il viso gli tornò in mente la mattina in cui tutto aveva avuto inizio. Quella mattina a Pallet Town quando avrebbe dovuto ricevere un Pokemon tra Charmender, Bulbasaur e Squirtle, ma alla fine, essendosi svegliato tardi, aveva trovato solo un Pickachu piuttosto irritato e intrattabile con il quale aveva cominciato la sua grande avventura alla scoperta dei Pokémon.
Avvolto in quei pensieri di un lontano passato, si lavò e si vestì. Mangiò al volo la colazione che in prima mattinata Brock aveva ordinato e, insieme agli amici, scese di corsa nella hall dell’albergo, dove un gruppo di uomini armati di aggeggi elettronici aspettavano con impazienza il suo arrivo.
«Ecco arrivato il nuovo campione: Ash Ketchum!» annunciò un uomo con un microfono alla telecamera già accesa.
Ash si fece trascinare su una poltrona e, nonostante le interviste non gli piacessero più di tanto, cercò di darsi un aria felice.
Le domande erano milioni e forse di più, il giornalista non smetteva di fargliene e Ash, accomodante, rispondeva con brevi frasi. Brevi poiché il conduttore gli toglieva il microfono ancor prima che il campione finisse di parlare.
Gli chiesero di sua madre, di Pikachu, di come addestrasse i suoi Pokémon e di raccontare alcune delle sue lotte più memorabili.
«Ash, grazie per aver placato le curiosità nostre e dei tuoi fan, ora l’ultima domanda» Ash sospirò di felicità. «Che farai ora che hai vinto la lega di Sinnoh?»
«Non saprei… prima di tutto voglio riposarmi un po’ e far riposare anche i miei Pokémon… hanno faticato tanto. Poi penso che intraprenderò un altro viaggio; i Pokemon non sono finiti qui e sono sicuro che dovrò apprendere ancora molto. Sono sicuro che mi aspettano altre avventure!» rispose Ash, contento.
«Ma prima di tutto… noi abbiamo una sorpresa per te!» esclamò Brock, entrando con Lucinda nell’inquadratura della telecamera. Il ragazzo tirò fuori dalla tasca una busta che porse con un grande sorriso all’amico.
«Che cos’è?» chiese Ash, stupito. Non si aspettava nessun regalo dai suoi amici.
«Tu apri, è da parte di tutti e due» annunciò Brock.
Ash aprì la busta e ne uscì tre biglietti aerei. Li lesse: Sinnoh – Kanto, la partenza era fissata per una settimana dopo.
«Avete comprato dei biglietti per Kanto?» esclamò Ash, felicissimo.
«Abbiamo pensato che vorrai tornare un po’ a casa da tua madre, ti farà bene, e anche a noi» spiegò Lucinda con un gran sorriso.
Il conduttore saltò tutto pimpante davanti la telecamera. «Dunque fan di Kanto preparatevi, perché Ash Ketchum sta tornando nella sua città natale, Pallet Town, prima di sorprenderci ancora con altre avventure! Grazie a tutti per averci seguiti, arrivederci!» 

 


La canzone usata per questo capitolo è Fire, presa dal film Camp Rock 2.
Aspetto con impazienza le vostre recensioni!

  
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