Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: emabel    27/06/2011    1 recensioni
spero che vi piaccia è la mia prima storia...si tratta di un Bella&Edward e sono umani .....recensite numerosi...tratto dal 1 cap.
sono passati 3 anni da quando mi hai abbandonata...
sono cambiate tante cose in questi anni,io sono cambiata...
non sono più la ragazzina che hai conosciuto al liceo...
timida...ingenua...goffa...
forse sono ancora un po goffa ma ci sto lavorando.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 3 –decisioni-
I raggi del sole entrarono  dalle fessure delle  tende … mi alzai e andai a farmi una doccia poi una volta vestita scesi a preparare  la colazione … in più oggi Charlie non lavorava e dovevo aggiornarlo sugli avvenimenti avvenuti il giorno prima quindi mi conveniva preparare la sua  colazione preferita  molto abbondante pankekes il caffè e altra roba …
-“Buongiorno Bells …”
-“ ‘giorno papà …”
-“ … mum … quanta roba buona ….  Bells c’è qualcosa che mi devi dire? “ eccolo che partiva in versione poliziotto “Che cosa hai combinato questa volta? ”guardai male mio padre
-“  … uffa … devo per forza combina qualcosa per coccolare il mio papino? ”
-“ dire proprio di si visto che l’ultima volta che hai fatto tutte queste smancerie e ti sei alzata prima per prepararmi la mia colazione preferita è stato quasi 4 anni fa e se non mi sbaglio era per addolcirmi e dirmi che eri in cinta …” questo era vero però io gli volevo bene ma cosi mi stava ferendo … forse accortosi della mia espressione  si riscosse subito “ … scusami Bells non volevo ferirti però è strano il tuo comportamento quindi dimmi che cos’è successo se posso aiutarti ….” Vedere la sua espressione mi fece intenerire  quindi mi avvicinai lo abbracciai
-“ … va bene … ieri sono andata al centro commerciale con Jane …” e gli raccontai di tutta la mattinata delle spese fatte del momento di terrore dopo che non trovavo più Lizzi e di quando l’abbiamo ritrovata “… in conclusione c’erano un gruppo di ragazzi che l’hanno aiutata ed erano i Cullen … loro stavano giocando con lizzi ho mandato Jane a prenderla non avevo la forza di rincontrarli loro  però non mi hanno vista “vidi Charlie sgranare gli occhi e andare il caffè di traverso  dopo un po’   di minuti si riprese
-“ quindi hanno visto Lizzi ma non sanno che è figlia tua …” lo vidi riflettere “… ok … e hai intenzione di dirgli la verità visto  che è tornato? “
-“ no  … no … lui mi ha lasciato quel giorno dopo la lite non si è fatto più risentire non ha cercato di contattarmi quindi lui non mi amava e non voglio che si senta obbligato di dover stare con me solo perché abbiamo una figlia  e se lui volesse portarmela via per vendicarsi?? No non posso permetterlo ”
-“ pero potreste anche comportarvi da persone civili adulte ...  non stare insieme ma comunque dare una figura paterna alla piccola … e fa decidere a lui almeno questa volta se deve stare con te perche non ti ama oppure per la piccola … ok??  ” io annui … mio padre aveva ragione  forse quella era la strada migliore … e potevo dire in futuro almeno che ci avevo provato. La giornata trascorse tranquillamente ,portai lizzi sulla spiaggia di La push  , ci divertimmo tantissimo e ci raggiunse anche Jane e con lei andammo in gelateria. La sera dopo aver cenato e messo a letto Lizzi cantandogli una ninna nanna una volta addormentata andai in cucina con il walki-tolki sistemai la cucina e una volta finito andai da Charlie in salotto.
-“ Papà posso farti una domanda?”
-“certo Bells dimmi pure …”
-“ Devo mettermi in contatto con i Cullen … perche ho deciso di dirgli la verità di affrontare Edward … però non so come contattarlo … ”
-“per quanto riguarda contattarli Carlais è sempre in ospedale e in più ha il suo numero per quanto riguarda gli altri abitano sempre nella villetta non l’hanno mai venduta … sai quando Carlais  è passato dalla centrale insieme ad Esmed un paio di giorni fa mi hanno chiesto di te sai gli sei mancata quindi se vuoi posso avvertire io che li vai a trovare e  tu vai direttamente li ”
-“aspetta … quindi  tu sapevi già che erano tornati …” non rispose” papà rispondi da quando lo sapevi??”
-“da un paio di giorni …”disse colpevole
-“e non ti è venuto in mente di avvisarmi di potermi preparare ad un probabile scontro come è successo??”
-“scusa hai ragione … ti dovevo avvisare ”mi disse facendo gli occhi da cucciolo colpevole
-“ dai non fa niente il danno è fatto ormai quindi non sentirti in colpa “gli diedi un bacio sulla guancia gli augurai buona notte ed in fine andai a dormire .
Il mattino seguente preparai la colazione, svegliai lizzi, la portai all’asilo,  passai dalla centrale per ricordargli di avvisare Esmed o Carlais che sarei passata a trovarli nel pomeriggio e andai al lavoro nel negozio dei Newton . A  metà mattina mi venne a trovare Jacob con un caffè e un pasticciotto al cioccolato il mio preferito .
-“ciao Jacob … come va?? Fatto nuove conquiste ieri?”
-“ciao … tutto bene … e no nessuna nuova conquista oggi per che ora passi a prendere Lizzi da casa?”
-“penso che faro un po’ più tardi del solito … devo fare delle commissioni prima non ci sono problemi per te vero?”
-“no tranquilla in più ci sarà anche Emily con i bambini quindi puoi stare sicura“
-“grazie “
-“allora a più tardi “
-“a più tardi ”
La giornata passo velocemente dopo finito il turno andai a casa per mandare giù un boccone e dopo una doccia rilassante mi rimisi in macchina destinazione casa Cullen . arrivati davanti alla villa mi sentì male con il cuore in gola ,forse stavo sbagliando?ma continuavano a ronzare le parole di mio padre in testa …. Quindi scesi dalla macchina e arrivai vicino alla porta poi presi un bel respiro e suonai.
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: emabel