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Autore: Mina7Z    27/06/2011    15 recensioni
Nowadays, ovvero oggigiorno. Chi sarebbero stati i nostri amati protagonisti di Versailles no bara se si fossero ritrovati a vivere nella nostra epoca
Aggiungo un elemento:e se ci fossero dei misteri da svelare? Se Francoise e Andrè non fossero chi dicono di essere e se qualcuno nascondesse loro un oscuro segreto??
Non ho mai amato particolarmente le storie ambientate ai nostri giorni, ma un pomeriggio, improvvisamente, questi personaggi hanno bussato alla mia mente e non sono riuscita a chiuderli fuori!!!
Genere: Erotico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Avevo deciso di seguire Andrè  che mi stava conducendo verso l’uscita di quel locale, sicura che dal momento esatto in cui avessi oltrepassato la soglia con la mia mano ancora nella sua, tutto sarebbe ritornato ad essere esattamente come quella notte di luglio quando era entrato in punta di piedi nella mia vita.
Abbandonate le armi, stavo lasciando che il mio cuore prendesse il sopravvento sulla mia assurda razionalità per consentire a me stesa di essere, finalmente, totalmente e completamente felice.
Lo sentivo parte di me, del mio cuore, della mia essenza e ciò che provavo in quel momento era talmente intenso da non lasciare spazio alla ragione.
Mentre percorrevano la strada che ci avrebbe portato fuori accadde qualcosa che mise miseramente fine a tutte le speranze  e illusioni. 
Le nostre mani, travolte dalla gente che proveniva nella nostra direzione, si staccarono improvvisamente e  in quell’istante mi sentii afferrare il braccio da una persona che pronunciava il mio nome.

“Françoise, ma sei proprio tu? Che fai qui? Ma che bella sorpresa!”.

Guardai l’uomo che aveva interrotto la mia fuga con Andrè e riconobbi un amico che non vedevo da diverso tempo. Armand  Auguste de la Fressange era il  nobile nipote di un’amica di mia nonna. Avevo passato alcune  estati con lui, in vacanza con la sua famiglia e non lo vedevo da tanto tempo. Dai racconti di mia nonna, sapevo che si era affermato come Avvocato.
Armand era un bellissimo uomo, dotato di fascino e in possesso di quello charme tipico degli aristocratici ricchi e colti che sembrano spesso provenire da un mondo lontano e  misterioso. Ero sempre stata attratta da quel suo viso dai lineamenti perfetti e dai suoi occhi chiari che da bambina  mi guardavano con amicizia.
Ricordai che, in realtà, quell’uomo elegante era stato il mio primo amore infantile, perchè avevo riversato su di lui quei dolci sogni  di bambina che mi vedevano, una volta cresciuti, percorrere in abito bianco la navata di una chiesa al cui altare, lui mi avrebbe attesa per prendermi in sposa.

Risi di quel ricordo.

“Armand, ciao, quanto tempo” risposi  mentre lui mi baciava tre volte le guance.

“Sei sparita nel nulla, non abbiamo più avuto notizie, io e gli altri ragazzi, ma che fine hai fatto? Dobbiamo assolutamente rivederci. Ogni tanto incontro tua nonna ad una delle feste organizzate dalla mia famiglia al castello di Cheron. E’ ancora molto in gamba, no?”

“Si, si certo”.

“Françoise, sei bellissima, sei diventata ancora più bella di prima, sei una visione. Con chi sei qui?”.

“Con alcuni colleghi, stiamo festeggiando una cosa che si è risolta bene”.

“Ma sei ancora nell’esercito?”chiese incuriosito.

“Si” consueta risposta evasiva da parte mia.

Iniziai a rispondere distrattamente alle domande che continuava a rivolgermi  Armand e nel buio della discoteca  cercai di vedere dove fosse finito Andrè.
Non lo vedevo più vicino a me. Io mi ero fermata ma mi ero accorta che dopo una breve attesa,  lui aveva continuato a camminare.
Dopo alcuni minuti, seguita da Armand, mi diressi verso il bar e ad un tratto lo vidi. Appoggiato ad uno sgabello, parlava con una ragazza molto appariscente che gli stava di fronte, in piedi,  e ridevano vistosamente. 
Chi diavolo era quella donna?
Lo vidi buttare giù un paio di alcolici. Sembravano piuttosto intimi e anche lui aveva un’espressione  molto divertita.
Rimasi gelata da tanta confidenza e per alcuni istanti mi fermai ad osservare la scena, fino a quando vidi lei avvicinarsi al suo viso, stringere con le mani le sue guance  e posare sulle sue labbra un bacio.
E lui rise di nuovo e la attirò a sé trattenendola per la schiena per poi ricambiare quel bacio,e dopo essersi alzato,  passarle un braccio sopra le spalle e condurla verso l’uscita.
Smisi di respirare. Cosa diavolo era accaduto?
Fino a pochi minuti prima sembrava tutto così chiaro, semplice, risolto e adesso lui stava portando con sé un’altra donna.
Misi a tacere la mia razionalità e il mio orgoglio che mi suggerivano di lasciare perdere, di scappare, di evitare ogni chiarimento e mi ritrovai a seguirli, camminando velocemente,  fino a quanto fui vicina a lui.
Lo afferrai per un braccio pronunciando il suo nome e arrestando il suo cammino verso l’uscita.
Si girò a guardarmi, sul viso un’espressione ancora divertita e tra le braccia quella donna che sembrava non badare a me.

“Dove stai andando? Chi diavolo è questa? Io….io….credevo che tu avessi capito. Che noi…noi……Andrè…… perchè ?”.

Dissi questa frase balbettando e cercando di sostenere il suo sguardo che mai come in  questo momento mi era sembrato freddo e distante”.

Alain si era avvicinato a noi attirato dal nostro strano comportamento.

“Non c’è niente da capire Françoise, ho voglia di scopare e mi sembra che tu, questa volta, non sia disponibile”

Ricordo solo il rumore del mio  schiaffo sulla sua guancia e l’espressione di rabbia dipinta sul suo volto.

“Non ti azzardare mai più, non ti permettere più, mai più”.

“Ma che diavolo!” sentii esclamare da Alain che era rimasto basito dalla scena.

“Chi è questa, cosa vuole?” sentii dire a lei.

“Ma come ti permetti! Sei un animale” aggiunse Armand riuscendo ad accrescere l’ira di Andrè che stava per perdere il controllo.

“Ecco brava, vai da questo damerino imbalsamato, ti si addice benissimo”

E prima che chiunque potesse aggiungere una sola parola, mi ritrovai a percorrere il corridoio verso l’uscita,
desiderando in quel momento di sparire per sempre.  
Chi si era trovato vicino a noi, quella donna e soprattutto Alain aveva  potuto sentire con chiarezza la frase di Andrè che non asciava certo dubbi all’immaginazione e che, se possibile,  dipingeva una situazione ancora più promiscua e squallida di quanto non fosse nella realtà.
Mi sentivo umiliata, offesa, tradita dalla persona che più di ogni altra aveva rappresentato qualcosa di prezioso per me.  Percorsi quasi correndo la strada che mi separava dal posteggio dei taxi quando udii dietro di me una voce che mi chiamava, una voce che avevo riconosciuto subito e che non era affatto quella che  per un istante avevo sperato di sentire dietro di me.
Mi voltai e vidi Armand venire nella mia direzione.

“ Fermati Françoise, non scappare così. Ti porto a casa io””.

Decisi di seguirlo incapace di obiettare. Salii sulla sua auto e rimasi in silenzio per alcuni minuti, ancora sconvolta.

“Stai bene? Ma chi cavolo era quello? Farneticava, diceva  frasi assurde”.

“Non farmi domande” gli dissi tremando.

“Non voglio parlarne”.

Facevo fatica a trattenere le lacrime ma cercai di soffocare il pianto.

“Va bene, non ti chiederò niente di quello che è successo”.

“Abiti ancora in Rue de Rivoli? “.

Non risposi alla sua domanda. Mi voltai verso di lui e mi soffermai alcuni secondi ad osservarlo.

“Portami da te” gli dissi con un filo di voce.

 
 
 

Mi odierete lo so, ma prima di insorgere e volere la mia testa, vorrei spezzare una lancia per Andrè e Francosie. Credo che tropo amore, troppa tensione e troppa insicurezza possano portare a vedere cose che non esistono, a raccontarsi verità dolorose, con l’intenzione di ferirsi da soli, per evitare le ferite, ben peggiori, causate dagli altri.  E’ una discesa nell’autodistruzione che sembra caratterizzare i personaggi a questo punto del loro percorso, proprio quando tutto sembrava chiarito e risolto.
Ma io tifo per loro, spero che riusciranno a ritrovarsi.
Vorrei ringraziare chiunque abbia deciso di lasciare una recensione alla mia storia e ovviamente anche chi ha ancora la pazienza di leggermi. Grazie ragazze 





   
 
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