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Autore: dodux96    28/06/2011    1 recensioni
Caco è stata adottata e ora vive con suo padre Mason; Peter è l'amico di famiglia di sempre ma con un segreto nascosto: è un Vampiro... dal giorno in cui Peter rivela a Caco cosa il destino ha riservato anche per lei, ogni cosa cambia: lei è una Cacciatrice...
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Dapprima sentii solo dei rumori indistinti. Poi incominciarono le voci che si facevano sempre più chiare e riuscii a distinguere quelle femminili da quelle maschili. Respirare non era un problema; mi risultava difficile però muovere anche solo un muscolo. Ci volle una forza innata per aprire gli occhi: la luce dell'alba mi accecò. Quando mi ci abituai, cominciai a vedere le cose che mi stavano intorno. Tutto era sfocato anche se stringevo gli occhi. Poi un viso si avvicinò. -“ Oh, eccoci. Tiriamoci su.”- era una voce femminile familiare. Mi fece sedere e la vista divenne più nitida. La riconobbi. -“ Mer... Mercedes?”- -“ Buon giorno bellissima. Si sono io. Hai dormito tanto, d'altronde...”- e si fermò a guardarmi, morsicandosi il labbro inferiore. -“ D'a.. D'altronde cosa?”- -“ D'altronde ti abbiamo dovuta riempire di antidolorifici perché, anche se Charles ti ha sistemato le fratture, comunque saresti stata male.”- non capivo. -“ Non ricordi nulla?”- un'altra voce mi distrasse, mi girai e trovai Charles che veniva verso di me. -“ No. Cosa, cosa dovrei ricordare?”- -“ Oh sta zitto Charles. Allora, come stai?”- -“ Bene, bene penso. Ma cosa, cosa dovrei ricordare? Dimmelo.”- -“ Tu, Alan, il litigio, Nick e Lucas. Nulla, zero? Almeno ti ricordi di Frederick?”- Charles cominciò a farmi domande a raffica ma lo continuavo a guardarlo senza capire. Non riuscivo a riconoscere nemmeno il posto dove ci trovavamo. I due vampiri si urlavano contro, bisticciando come due bambini. -“ Ma dove siamo?”- li interruppi. -“ A casa nostra, nel retro. Non ci sei mai stata in quest'ala della villa, per quello non ricordi. E non ricordi il resto perché hai subito un trauma.”- finì puntando un dito sul petto del maschio. -“ Ma che trauma e trauma, si è solo rotta le braccia e ora mi pare che sta bene. Non è morta no? Non è questo che conta?”- rispose lui, alzando la voce. Mercedes sospirò e tornò ad occuparsi di me. Mentre parlava e mi spiegava cos'era successo, del mio litigio, del tradimento peggiore del mio, e di Lucas che mi teneva prigioniera cominciai a ricordare tutto quanto. -“ Oh mio Dio. No, aspetta. Dov'è Alan ora?”- la interruppi. Le mi sorrise, sospirando. -“ Eccomi.”- Alan apparve da dietro l'angolo e si appoggiò sul muro. -“ Ciao.”- disse esibendosi nel suo sorriso sghembo. -“ Ciao.”- vederlo mi fece sentire bene per davvero. Allungai le mani per toccarlo ma era troppo lontano. Allora lui mi capì e si avvicinò, si abbassò e mi prese le mani. Le nostre fronti si toccarono e rimasero vicine. -“ Grazie a Mercedes ora ricordo tutto. Quando... Prima che arrivasse Nickolas sono uscita fuori perché... perché ti avevo perdonato ma tu non c'eri.”- -“ Shh tranquilla, è tutto apposto.”- mi accarezzò il viso e i capelli. -“ Sei viva, solo questo è importante.”- -“ Non capisco, perché continuate a dirmi che sono viva. Si lo sono, e allora?”- -“ Eravamo rimaste al vicolo buio e stretto e alle figure sul tetto. Eravamo noi quelle figure.”- -“ Ah si, è vero...”- corrugi la fronte perché ancora non mi era chiaro tutto. -“ Ti stavano portando da Howard. Tu e Frederick, per uccidervi. E lui è morto.”- alzai di scatto lo sguardo e la guardai. -“ Cosa? Frederick... è stato ucciso? E io, perché io no?”- altre lacrime, ancora. -“ No, calmati piccola.”- Mercedes mi si avvicinò e mi accarezzò la mano. -“ Siamo riusciti a salvarti, non conta di più questo?”- -“ E abbiamo salvato anche Alan.”- si intromise Charles. -“ Cosa? Che centra Alan in tutto questo?”- -“ Avevano scoperto di voi due, e poi da anni Howard, o Enim, chiamalo come vuoi, voleva uccidere Frederick. Ti avrebbero portata in una radura dove il Vampiro vi aspettava assieme ad Alan. Vi avrebbe giustiziati tutti e tre e noi non volevamo questo quindi abbiamo deciso di salvare voi due. Ma Frederick abbiamo dovuto sacrificarlo.”- -“ Oh no...”- sconfortata, mi appoggiai alla spalla di Alan.-“ Ma come avete fatto a portarci via?”- -“ Non lo abbiamo fatto.”- rispose pronto Charles. -“ Eh?”- -“ No, non lo abbiamo fatto.”- ridisse Mercedes alzando gli occhi al cielo. -“ Vi abbiamo scambiati con Viola e Neil. Loro erano più anziani e potevano superarlo meglio.”- -“ Cosa? Parlate chiaro, per favore.”- -“ Okay: Viola, in quel vicolo buio, si è scambiata con te. Per farlo aveva bisogno di qualcosa di tuo, qualsiasi cosa: una collana, una maglia, o le lenzuola dove hai dormito prima che andasse tutto a rotoli. Così ha preso quelle lenzuola, ha colto la tua essenza e si è trasformata: ovviamente le è costato tantissime energie e lo stesso ha fatto Neil con qualcosa che appartenesse ad Alan. Howard ha pensato che eravate i veri Caco e Alan e così il piano ha funzionato.”- mentre disse le ultime parole divenne triste. -“ Ah... Loro sono.. morti per noi?”- sussultai portandomi una mano alle labbra. -“ No, ovvio che no. Non mi sacrificherò mai per una Cacciatrice.”- in quel preciso istante entrarono nella stanza Neil e un ghepardo. L'animale si alzò sulle zampe posteriori e si trasformò dal muso in poi in una ragazza: Viola. -“ Devi sempre rovinare le entrate d'effetto. Ti odio.”- rise lei, tirando un pugnetto amichevole sulla spalla del suo partner. -“ Sono fatto così io.”- rise anche lui. -“ Oh mio Dio ma allora..?”- -“ Allora, mia cara Caco, a casa mia se si vuole uccidere un vampiro lo si deve infilzare nel cuore, rompendogli il collo non gli si fa niente. Ma questo non potevano certo saperlo gli scagnozzi di Howard, dico bene?”- si spiegò Neil. Mercedes rise di cuore. -“ E così ora quelli credono che vuoi siate morti, ma non lo siete perché piuttosto siete in debito con noi.”- finì Viola, abbracciando la vita di Neil con un solo braccio e piegandosi verso me e Alan. -“ Eh già.”- aggiunse Neil, stringendo la sua compagna per le spalle. -“ Quindi ora... Ora siamo liberi per davvero?”- chiesi guardando Alan negli occhi. -“ Si, amore.”- mi rispose. Sorrisi felice: gli presi il volto tra le mani e lo baciai, ricambiata. Eravamo liberi, certo avremmo dovuto continuare a scappare ma per un po' non ci volevo pensare: avrei risolto la questione con mio padre e non avrei mai più rivisto né Pattie né Elise o altri dei miei fratelli ma tutto questo non aveva importanza perché potevo stare con la persona che più amavo a questo mondo. Mi staccai dalle sue labbra e gli sussurrai -“ Ti amo”- tra un bacio e l'altro. RINGRAZIAMENTI Beh, i ringraziamenti vanno soprattutto a te che con i tuoi consigli e le tue idee mi hai aiutato a scrivere questa storia, Costi. Grazie mille anche a tutti quelli che hanno continuato a leggere quello che scrivevo, anche quando sembrava tanto noioso. Mille baci a tutti
   
 
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