Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Francibella    28/06/2011    11 recensioni
Sette professori parlano del loro alunno preferito. Perché a volte anche le persone che ci sembrano più insensibili hanno un cuore!
1. Severus Piton
2. Horace Lumacorno
3. Minerva Mc Granitt
4. Pomona Sprite
5. Rubeus Hagrid
6. Ruf
7. Vitious
8. Aberforth Silente
9. Albus Silente
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Pomona Sprite, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

MINERVA MC GRANITT


Queste domande sono davvero inopportune. Non si chiede ad un bambino se preferisce la mamma o il papà. Non si chiede ad una suocera quale delle due nuore preferisca. E non si chiede ad un professore chi sia il suo alunno preferito. Non diciamo sciocchezze, è davvero sconveniente. Io poi non ho preferenze. Sono sempre stata una professoressa molto seria. Forse quando ci avvicinavamo alla finale di Quidditch, potrei aver alleggerito i ragazzi da alcuni compiti in più. Fu solo un caso, ci tengo a sottolinearlo. Perché io sono la serietà fatta a persona. Non faccio preferenze. Certo ci sono stati alunni che mi hanno disperare più di altri, ma in fondo tutti hanno un posto nel mio cuore. Quasi tutti. Anche i peggiori. Quindi non ho un alunno preferito.
 
 
 
 
 
 
Va bene, non ditemi che ci avete seriamente creduto? Certo che ho avuto alunni che mi sono piaciuti più di altri! Non c’è bisogno che faccia i nomi di questi ultimi. Preferisco parlare delle cose belle; sono stanca di quelle brutte. Ho avuto molti alunni che per me sono stati quasi dei figli, non avendone avuti di miei. Ma una in particolare mi rimarrà per sempre nel cuore. Non perché fosse brava – per carità lo era – non perché fosse gentile o coraggiosa. Solo perché in lei rivedevo me. La rivedevo fare i miei stessi errori e avrei voluto fermarla, avrei voluto dirle: “Smettila di pensare a studiare, goditi la tua adolescenza, fatti degli amici, esci con i ragazzi, non passare tutto il tempo in biblioteca!” Ma è chiaro che Hermione Granger non aveva bisogno del mio aiuto per essere salvata. C’erano i suoi due amici ad evitarle di diventare un mucchietto di polvere in un angolo della biblioteca. In Hermione ho sempre rivisto me, con i miei pregi e i miei difetti. Perfezionista, studiosa, diligente, noiosa, pedante, pignola. Alla fine ho capito che lei non è me. Non lo è mai stata e mai lo sarà, per fortuna. Lei è Hermione, è se stessa, è un’eroina. Ricorderò sempre quando – pochi giorni dopo la battaglia finale – venne da me. Era seduta fuori dal mio ufficio e non aveva bussato. Fui io ad uscire e a vederla lì. Avevo semplicemente intenzione di andare a sistemare qualcosa (in quel periodo c’era sempre qualcosa da sistemare). E lei era lì, seduta a gambe incrociate, pensierosa, con i capelli arruffati. La rividi ad undici anni, quando era solo una bambina. Ma poi si alzò, appena mi vide, e lì capì che di quella bambina era rimasto solo un vano ricordo. Era bella, ora. Davvero bella. Aveva un’espressione profonda, seria, ma bella. Un sorriso di tenerezza mi comparve sul volto, lei ricambiò poco convinta. Poi la domanda. La fatidica domanda. Probabilmente me la fece invogliata dal fatto che non fossimo nel mio ufficio, ero sempre un’insegnante, ma ci trovavamo in un campo neutrale. “Riuscirò ad andare avanti? Riuscirò a preoccuparmi solo per un compito di Difesa contro le Arti Oscure? Riuscirò a smettere di vivere nell’ansia? Riuscirò a non svegliarmi più la notte per vedere se Harry e Ron stanno bene? Riuscirò a pensare davvero al mio futuro? Riuscirò a sorridere di nuovo ? Riuscirò ad essere felice?” Si sentiva vuota. Per mesi la paura, l’ansia e il coraggio l’avevano riempita, erano stati il suo pane quotidiano. Ma ora? Aveva paura di non riuscire a vivere nella normalità. È un comportamento molto comune, anche tra i Babbani, tra l’altro. Molti di quelli che tornano dalla guerra faticano a riadattarsi alla vita normale. Un po’ l’orrore di quello che hanno visto, un po’ la sensazione di essere fuori posto. Sapevo che ce l’avrebbe fatta, perché è una ragazza forte. “Sebbene alcune invenzioni – gira tempo – ci facciano credere che si possa tornare indietro, in realtà non si può. La vita va in un solo senso, solo in avanti. Quindi si, Hermione, riuscirai ad andare avanti. L’ansia e la paura svaniranno presto. O meglio svaniranno quelle per Voldemort e per la guerra. Ma poi arriveranno quelle per i M.A.G.O. e per il lavoro. Sicuramente sorriderai, perché hai un bellissimo sorriso e due amici fantastici che ti hanno sempre rallegrata. Quello a cui non ho risposto è se riuscirai a smettere di alzarti nel cuore della notte per preoccuparti di Ron e Harry. No, non smetterai, perché quei due sono senza speranza, ti faranno stare sempre in ansia. Diventeranno ottimi Auror, di sicuro, però ti faranno sempre preoccupare. Tu sei il loro punto di riferimento. Lo sarai sempre. Lo sei stata prima e durante la guerra e lo sarai anche dopo. Quindi stai tranquilla, Hermione, ce la farai. Ce la faremo tutti.” Ecco perché Hermione Granger è la mia preferita e lo sarà sempre. Perché è forte, coraggiosa, intelligente e non ha paura di piangere, non ha paura di dimostrarsi fragile. Non ha paura di avere paura.







Nda. Terzo capitolo! La Mc Granitt e Hermione, un classico, no? Solo Piton era un po' un azzardo, gli altri sono abbastanza canon, no? Spero che Bellatriix sia contenta dato che se l'aspettava già al secondo capitolo!  Grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito. Ovviamente risponderò presto! ;)

   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Francibella